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Matteo e la Ioniq 5: consumi e autonomia in salita e…

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Il nostro amico Matteo Valenza ha messo alla frusta la Ioniq 5: salita, discesa e autostrada.

Matteo e la Ioniq 5. La nuova elettrica di casa Hyundai all’esame del nostro amico (e popolarissimo YouTuber) Matteo Valenza. Testo +Video.

Matteo e la Ioniq 5Matteo è pronto a portarci su fino al Colle di Sant’Eusebio e poi giù fino a Gavardo, per una nuova prova. L’auto, la Ioniq 5, deve segnare una nuova era nell’elettrico Hyundai, con la possibilità di ricariche velocissime, fino a 800 V. Dopo aver portato il crossover coreano in montagna, utilizzandolo come alimentatore da campeggio, che cosa ci dirà su consumi ed autonomia?

Matteo e la Ioniq 5 – Spinge forte anche in Normal

Giornata calda e molto ventosa. Sono le 17,45 e all’esterno ci sono ancora 27 C°. É da poco scesa qualche goccia di pioggia, ma il terreno è asciutto. “Le condizioni climatiche sono abbastanza favorevoli“, dice Matteo, pronto per testare la Ioniq 5 nella versione con batteria da 72,6 kWh e due motori elettrici, con trazione integrale. Alla partenza la batteria è al 70% e la frenata rigenerativa è impostata su iPedal. Le opzioni di frenata rigenerativa di Ioniq 5 sono quattro: frenata di livello 0 (completamente assente), livello 1, livello 2, livello 3 e iPedal. In modalità iPedal, la frenata rigenerativa più potente, il veicolo è percepito come molto più pesante e appena si stacca il piede dall’acceleratore l’auto si ferma. Per rigenerare si utilizzano entrambi i motori. Le modalità di guida  invece sono tre: Normal, Sport ed Eco.  Per la prova viene impostata la modalità Normal Driving. Non ti accorgi di superare i 50 km/h, perché l’auto è molto silenziosa. Risponde perfettamente in accelerazione, e anche in Normal Driving spinge forte.

mTTEO E LA IONIQ 5Matteo e la Ioniq 5: salita e discesa con quanti kWh

Al termine della salita, dopo 9 km percorsi ad una velocità media di 54 km/h, il consumo è pari a 38,1 kWh/100 km. La batteria è arrivata al 67%. Nella discesa i risultati sono buoni. Grazie alla funzione l’iPedal, è stato recuperato l’1% di batteria. In 5 minuti sono stati percorsi 3,5 km e l’auto ha consumato 0 kWh/100 km. Anche nella discesa in paese, 4,9 km, i consumi sono pari a 0 kWh/100 km. Tutto questo sempre grazie all’iPedal e forse anche grazie al pannello fotovoltaico che si trova sul tettuccio. Nel solito chilometro e mezzo per le strade di Gavardo, ad una velocità media di 31 km/h, l’auto ha consumato 11,1 kWh/100 km. La batteria è ancora al 68%. Nell’immettersi in tangenziale, Matteo imposta il Cruise Control Adattivo. Specificando che questo modello di Hyundai è anche dotato dell’Autopilot, che permette di mantenere la carreggiata e la distanza dall’auto che si trova davanti

Matteo e la Ioniq 5Matteo alza l’asticella della velocità: ai 130 consuma 4,237 kWh/km

Dopo i primi 10 km, percorsi in 10 minuti alla velocità media di 60 km/h, sono stati consumati 9,2 kWh/100 km. All’esterno è aumentata la temperatura, adesso è a 28 C°. È arrivato il momento di alzare l’asticella della velocità, prima a 90 km/h e poi a 110 km/h. I consumi risultano rispettivamente pari a 13,3 kWh/100 km per 7 km  e 17,4 kWh/100 km per 5,7 km. Anche se c’è un po di vento contrario, la prova in autostrada va alla grande. Non c’è traffico, l’A34 è perfetta per questo genere di prove.
Dopo aver percorso 7 km a 130 km/h, la Ioniq 5 ha consumato 23,4 kWh/100 km. Ovvero 4,237 kWh al km, che a questa velocità piò essere considerato un buon risultato. E infatti Matteo è soddisfatto, così come lo è della Ioniq 5 in generale. In autonomia non eccelle, ma non dovrebbero esserci problemi in viaggi anche un po’ più lunghi.


Matteo e la Ioniq 5—- Guarda anche  sul nostro canale YouTube tutte le video-prove di Paolo Mariano —–

 

 

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9 COMMENTI

  1. Ancora nessuno ha detto che rigenerare in maniera più aggressiva a discapito del “veleggiare” è sconveniente?
    O che, detto in altri termini, le varie modalità di pedale non sono altro che una mappatura differente di acceleratore/freno? È come se si frenasse di continuo..

    Dato che la rigenerazione è tutt’altro che ideale, non conviene rallentare per ricaricare un po’ di più per poi riaccelerare per recuperare la velocità persa: si fa una conversione in più non necessaria.

    Ammetto che anche io all’inizio ero affascinato dalla modalità monopedale di e208 (modalità B) ma effettivamente in modalità normale (D) i consumi medi mi sono sembrati molto migliori.

    • Sì è vero, ma dipende dal percorso.
      Su strada libera non ha senso rallentare, meglio veleggiare.
      In città al semaforo rosso o con l’auto che precede che rallenta meglio frenate… anzi rigenerare 🙂

      • Il punto è che finché la barra “recharge” si riempie (non del tutto) non importa se lo fai tramite iPedal ( modalità B) o tramite freno.
        Forse molti sono convinti ancora che nelle auto elettriche premendo il freno si azionano i dischi. Non è cosi. Essi si azionano in caso di frenata brusca (la barra recharge sarebbe tutta piena) e da fermi o quasi.

        Quella di rigenerare “di più” è una sensazione giusta, ma a discapito dei consumi generali e della velocità.

        Chiaramente l’ipedal è comodo nel traffico per non spostare continuamente il piede destro, nulla più

  2. Io mi chiedo quali razza di auto guidino questi tester, perchè stupirsi che a 50 all’ora la vettura è silenziosa a me fa un pochino ridere, a maggior ragione quando riviste serie che fanno rilievi strumentali certificano che, ad esempio, a 100 all’ora una Tesla S è più rumorosa di una Tiguan.

    • Matteo Valenza guida una model 3 performance.. quindi è abituato al fracasso oltre i 90-100km/h.. velocità oltre le quali è meglio non avventurarsi se non si vuole finire la batteria , o meglio se non si vuole godere appieno del viaggio elettrico.. quindi fermarsi, programmare e impegnare il tempo.. detto ciò Matteo ha postato dei video in cui ha fatto insonorizzazione l’auto da uno specialista mostrando prima e dopo l’intervento.. Che le Tesla siano rumorose è noto a chiunque sia salito e abbia l’orecchio abituato ad auto medie ( una golf è già molto più silenziosa per intenderci).

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