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Marzo elettrico 2021 / Tesla Model 3 davanti alla 500

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La Tesla Model 3 stravince nelle consegne di marzo. La 500 prima nel trimestre.

Marzo elettrico 2021: i dati di vendita premiano la Tesla Model 3, che supera anche la Fiat 500, che comunque mantiene la leadership nel trimestre.

Marzo elettrico 2021: pesa l’incentivo lombardo

marzo electric 2021
La Renault Twingo Elctric.

Marzo è stato un ottimo mese per la vendita di macchine elettriche. Ne sono state vendute 7.362 (più che nel cumulato di gennaio e febbraio), con una quota di mercato salita al 4,3%. Ha pesato in positivo anche il varo del super-incentivo regionale in Lombardia, con i fondi a disposizione bruciati in poche ore. In prima posizione torna la Tesla Model 3, con 1.363 macchine immatricolate. Il risultato della marca di Elon Musk è sempre piuttosto altalenante e le consegne dipendono dalle forniture in arrivo da oltre Oceano. Oltre le mille vetture vendute anche la Nuova Fiat 500, che sembra avere superato i problemi in produzione.

Marzo elettrico 2021 / In casa Renault la Twingo supera la Zoe

marzo elettrico 2021

Resiste in terza posizione (e in seconda nel primo trimestre 2021) la Smart EQ ForTwo. Mentre in casa Renault per la prima volta la Zoe viene superata dalla Twingo Z.E., con 721 immatricolazioni contro 738. Seguono le due Peugeot (e-208 con 381 auto vendute, e-2008 con 294). Poi la Volkswagen ID.3, solo ottava con 270 consegne, la Hyundai Kona (217) e la Nissan Leaf (216).

Boom anche per le ibride (e per le plug-in)

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La Jeep Compass ibrida plug-in.

Anche in marzo si sono vendute più auto ibride plug-in che elettriche pure: 7.732 contro 7.362. Qui la testa della classifica è stata ripresa dalle due Jeep, Compass e Renegade, con la Renault Captur in terza posizione. La quota di mercato delle plug-in è arrivata al 4,5%: se la sommiamo al 4,3% delle elettriche, vediamo che complessivamente le “auto con la spina” sfiorano ormai il 9% di quota. E che la soglia psicologica del 10% è vicina.

Le ibride plug-in al 4,5% di quota di mercato: Jeep in testa

maro elettrico 2021

Quanto alle altre alimentazioni alternative, il metano è sempre più marginale, con una quota di mercato che ormai è poco più della metà dell’elettrico, 2,6%. Tiene il GPL, al 6,1%, con 10.503 immatricolazioni. Ma il vero boom è nelle ibride, categoria piuttosto eterogenea, arrivata al 27% di quota di mercato, con 46.246 immatricolazioni. Superato il diesel (24,4%), mentre le auto a benzina sono al 31% di quota.

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19 COMMENTI

  1. La pregherei di notare che ‘quelli come lei’ (vale a dire il sottoscritto) sono possessori di una 500e icon.
    Detto questo-al di là della forma-comunque giri i numeri,rimane il fatto che con questi volumi di vendita purtroppo la cassa integrazione a Mirafiori è quasi garantita.
    Al di là di essere ‘filo’ o ‘contro’ bisogna prendere atto che-malgrado i forti incentivi statali-i numeri assoluti dell’elettrico rimangono quelli che sono…
    Poiché l’industria si misura non con la filosofia ma piuttosto con i volumi di vendita,se la situazione non muta a breve termine,le prospettive occupazionali e di sviluppo dell’industria automotive nel nostro paese sono piuttosto fosche.
    Non credo proprio che i dirigenti Stellantis -ad esempio-siano entusiasti dei numeri che la 500e sta facendo,soprattutto rispetto alle previsioni che -ricordo- erano di 80.000 500 elettriche all’anno.
    Per finire-se mi permette-qui nessuno sventola alcun panno rosso davanti agli occhi di nessuno perché qualcuno si metta a testa bassa a caricare….

    • Quando un numero raddoppia ogni volta, si dice che aumenta in progressione geometrica. Se nel marzo 2022 saremo all’8,6% del mercato, lei continuerà a scrivere “numeri ridicoli”? Così, per curiosità.

      • Ma-mi scusi-si ragionava dei numeri di oggi oppure di come sarà la vita su Marte quando l’uomo la colonizzerà?
        Come vede,ognuno ha le sue piccole,personalissime curiosità.

        • No. Si ragionava del 31 marzo 2022: 12 mesi, 360 giorni, 57 settimane. E’ tanto lontano?

          • Se si considera come era il mondo poco più di 365 giorni fa e cosa è oggi,direi proprio di sì:12 mesi possono essere una eternità.

          • Ha ragione, ma questo smentisce lei non me. Le cose cambiano velocissimamente: poco più di una anno fa le elettriche erano meno del 2% dell’immatricolato, oggi sono il 4,3%.

    • Non so se te ne stai accorgendo ma il mondo dell’auto proprio a fronte di questa rivoluzione elettrica ne uscirà stravolto sia perchè le persone occupate crolleranno in quanto la manodopera necessaria è infinitamente inferiore già guardando alle componenti presenti su una motorizzazione endotermica ed elettrica. Poi le previsioni sono di una forte riduzione del parco circolante dalle attuali 39 milioni d’auto a 30 nel 2030 aumentando il carsharing e l’intermodalità dei mezzi.

    • Dunque Tesla fa annunci roboanti per migliaia di assunzioni in Germania mentre la sua tesi è che Stellantis potrebbe mettere in cassa integrazione a causa della bassa domanda di auto a trazione elettrica.
      Dal momento che Tesla produce il 100% di powertrain elettrici, è evidente che la sua tesi non può essere corretta e che le cause vadano cercate altrove.

      • Non ho tesi,solo timori che le vendite siano insoddisfacenti per questi nuovi prodotti elettrici o elettrificati.
        Perché a Melfi è tornata la cassa integrazione per mancanza di richiesta(comunicato ufficiale Stellantis).
        Non voler vedere le nubi che si addensano all’orizzonte del sistema automotive italiano,non mi sembra cosa giusta.
        Tutto qui.

  2. Non vorrei dir nulla ma un dato molto molto interessante, seppur limitato solo a questo mese, plug-in ed elettriche pure sono quasi al 10% del venduto …

        • Tenendo in conto diversi fattori:
          – Le campagne di disinformazione per creare dubbi, incertezze e paura (FUD) contro l’elettrico.
          – Il totale boicottaggio da parte dei maggiori player industriali, almeno fino a poco tempo fa, verso la trazione elettrica totale.
          – Una rete di ricarica non ancora omogenea e percepita come poco capillare o insufficiente.
          – La naturale ritrosia dell’automobilista tipico italiano che pensa che tra cento anni il motore a combustione esisterà ancora al di fuori dei musei.
          – Che le case automobilistiche propongono ancora prezzi molto alti per cercare di recuperare più velocemente possibile i soldi investiti nel cambio di motorizzazione.
          – Che i dati indicati, seppur piccoli, sono ancora compatibili con una distribuzione logistica (s-curve)

          Direi che i numeri sono assolutamente entusiasmanti.

          E il bello deve ancora venire…

          • Vorrei solo far notare che -perdurando questi numeri di vendita-gli operai di Mirafiori (per intenderci:lo stabilimento della 500e)sono ‘condannati’ alla quasi certa cassa integrazione durante l’anno.
            Vorrei proprio capire come si fa a considerare positivi volumi di vendita tanto ridicoli,alla luce peraltro degli incentivi statali.

          • Lei mi fa un pò sorridere (lo dico senza offesa). Due anni fa con le elettriche sotto l’uno per cento quelli come lei dicevano “numeri ridicoli”. L’anno scorso, 2%, sempre “numeri ridicoli”. Oggi 4,3% “numeri ridicoli”. Sembrate quelli che “il Covid è solo un’influenza”.

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