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Martina e la Twingo, Fabio e gli incentivi…Vaielettrico risponde

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twingo electric
La Twingo Eletric, oggi l'unica piccola BEV da 25.000 euro prodotta in Europa, tra Francia e Slovenia. Dacia Spring è importata dalla Cina
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Martina pensa di acquistare una Twingo, deve organizzarsi per la ricarica a casa. Luca invece è perplesso per le tante rottamazioni. E Vaielettrico risponde.

martinaCiao, oggi sono stata in un concessionario, il venditore mi  ha proposto la nuova Twingo elettrica, mi piace molto.  Vorrei avere più info su come ricaricare a casa la macchina…io faccio 30 km al giorno per 5 giorni grazie mille!“. Martina.

Martina fa 30 km/giorno: come ricaricare

Risposta. Cara Martina, con la batteria da 22 kWh della Twingo, i tuoi 30 km quotidiani non sono un problema. L’autonomia dichiarata è di 190 km, che diventano di più se si viaggia in città e meno se invece si utilizzano strade più veloci. Per ricaricare a casa, la Renault consiglia di installare la Wallbox da 7,4 kW per riportare da 0 al 100% la batteria in sole 4 ore, con il cavo in dotazione nell’auto. Questo comporta un aumento della potenza impegnata dell’impianto domestico, rispetto ai 3 kW di cui di solito si dispone. Si può ricaricare invece da una normale presa di casa? Ecco la risposta della Renault:Sì, mediante il cavo di ricarica occasionale Flexicharger disponibile in opzione…martina Tuttavia, questa soluzione è raccomandabile solo ad uso occasionale per recuperare qualche km di autonomia, quando non si trova un’infrastruttura di ricarica. La si sconsiglia come abituale ed unico sistema di ricarica, perché lenta (15 ore). E perché l’effettiva ricarica è legata alla condizione che la presa rispetti i corretti standard di impiantistica… (…resistenza di terra o di stabilità del flusso di corrente elettrica)”. In effetti l’installazione di una wallbox è la soluzione migliore. Se ricarichi la notte, non è necessario farlo a 7,4 kW: un bravo elettricista ti può consigliare prodotti alternativi a quelli proposti da Renault, a prezzo e potenza inferiori.

E Fabio non sa bene a quale incentivo votarsi

martina“Finalmente il panorama delle auto elettriche entra nel vivo, con i prezzi che scendono, le possibilità di scelta che aumentano e gli incentivi proposti. La mia situazione è:

  • – La seconda auto, una Polo 1200 benzina del 2010 che rientra nell’incentivo rottamazione (tuttavia ha 95.000km e non presenta problematiche)
  • La prima auto, una Peugeot 308 berlina del 2012, 1600diesel con 130.000km (con qualche problema latente) che non rientra negli incentivi di Stato(così ho capito) ma vivendo in Lombardia vale per gli 8.000€ di incentivi (la esportano?).
  • rientro nell’Isee sotto i 30.000, per cui ho diritto al 40% di sconto (li devo anticipare o li scontano subito?)
Per ultimo, ma non ultimo, la famiglia si è allargata quindi ora siamo felicemente in 4!
Valutando economicamente (auto di circa 35.000€), risulta che se uso l’incentivo Isee+Regione ottengo il massimo dello sconto. Per contro perdo il vantaggio della prima auto in merito alla percorrenza. E le nostre uscite fuori-porta arrivano a distanze di 350 km per tratta, mentre le vacanze estive anche a 1300 km. Però non vorrei vincolare  la mia scelta  limitatamente a quelle sporadiche variazioni alle abitudini quotidiane (35km di media in paese). In questa jungla di opzioni non riesco a capire cosa sia più  giusto scegliere, sia come formula economica, sia come modello di auto.  Fabio A.

Secondo noi questa è la soluzione più logica

martinaRisposta.  Il 40% di bonus in arrivo per chi acquista un’auto elettrica e ha un Isee inferiore ai 30 mila euro non è cumulabile con altri incentivi auto. Questo è certo, anche se il regolamento attuativo è atteso entro fine mese. Si applicherà per gli acquisti, anche in leasing, effettuati entro il 31 dicembre, di veicoli con prezzo di listino inferiore a 30.000 euro (IVA esclusa) e potenza fino a 150 kW. Dal punto di vista economico, la cosa più conveniente sarebbe rottamare la Polo del 2012 e incassare il doppio incentivo statale (fino a 10 mila) e regionale (8 mila). Tutto dipende dal “problema latente” della Peugeot: se non sono riparazioni costose…Oltretutto questa auto le servirebbe per coprire i viaggi più lunghi. Anche se l’esperienza dei nostri lettori insegna che, una volta entrata un’elettrica in famiglia, l’uso dei modelli a benzina o a gasolio cala drasticamente…
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22 COMMENTI

  1. Infatti ho chiaramente scritto che uno dei virgolettati non è un “foglietto informativo” ma un contratto che ho firmato.
    Inoltre nessuno nella Renault mi ha spinto a vendermi alcuna wallbox (dato che non ne vendono) perché sarà a mia cura procurarmela altrove e cercare un installatore certificato Renault di cui mi hanno fornito indirizzo solo su mia specifica richiesta.
    Non ho prove che quanto ho detto sia una fake né del contrario come spero non lo scopra nessuno nella sfortunata eventualita vi dovesse essere un contenzioso sulla batteria prima dello scadere della garanzia.

  2. A fine novembre ho acquistato una Twingo Electric ZE che arriva a inizio marzo.
    In concessionaria ho chiaramente informato che avrei installato wallbox.
    NESSUNO mi ha proposto wallbox Renault e NESSUNO mi ha quindi informato che se carico in wallbox diversi perdo garanzia.
    Renault non può pretendere che si carichi sempre dal loro wallbox: sarebbe una limitazione alla libertà di uso dell’auto elettrica !

    • Non è scritto proprio esplicitamente.
      Nell’ordine di acquisto però (almeno nel mio caso) già è specificato (sintetizzo) che “….il cliente è a conoscenza del fatto che la ricarica del mezzo NECESSITA della installazione di una infrastruttura di ricarica compatibile con le caratteristiche tecniche riportate nel libretto istruzioni….. pertanto,a sua cura, dovrà rivolgersi a soggetti specializzati ecc … ”
      In altro foglietto informativo meno formale (INFORMAZIONI IMPORTANTI…) si specifica che “…una infrastuttura di ricarica Ze Ready 1.2 installata da un professionista certificato Ze Ready è ottimale ecc…”
      Tutto abbastanza vago quindi dipende un pò dalla politica che uno decide di adottare.
      ma in questo contesto il cavo shuko diventerebbe solo una opzione occasionale.
      Poi ovviamente uno fa come vuole.

      • Il “foglietto informativo meno formale” ha valore legale pari a 0. Trattasi di pubblicità velata, per venderti la loro wallbox e per farla installare ai loro costi. Qualsiasi wallbox con certificazione CE installata da elettricista qualificato che rilasci apposita DiCo, ha valore. C’è un’apposita normativa, che serve proprio a “normare” questi prodotti.
        Poi, come dice il sig Ceria, se non avessi il box e ricaricassi sempre presso le colonnine pubbliche, come sai che sono “ze ready”?
        Per favore, quando riportate una notizia, accertatevi che non sia un fake.
        Buona giornata a tutti

  3. Se avessi avuto una fonte da citare non avrei detto che dubitavo della veridicità di tale affermazione che ho riportato unicamente per vedere se magari qualcuno può confermarla o meno.
    Per il resto è un mio scrupolo cercare di fare le cose come vengono chieste dalla casa madre perché in caso di controversie non vorrei avere questioni per aver voluto risparmiare qualche centinaio di euro.
    Anche perché reputo che una wallbox (ze ready o meno) sia comunque più affidabile di un cavo con presa Schuko soprattutto se abitualmente stipiamo fino al 100% o addirittura decidiamo anche di riscaldare la vettura prima di salire a bordo

  4. Lessi su un forum un paio di mesi fa che il cavo si interfaccerebbe con un un computerino di bordo ed è possibile per Renault sapere come è stata caricata la batteria.
    Non so se ci sia del vero ma io preferisco non rischiare anche perché il suo metodo rivelerebbe la data di installazione della WB.
    Per il resto sono d’accordo che si tratti di una stupidaggine anche perché ormai ci sono WB che come certificazione danno più garanzie di una Ze ready

    • Fonte, prego. Che io sappia a parte TESLA con il suo simil-tipo 2 nessuna auto riconosce chi c’è dall’altra parte di un cavo tipo 2, a parte distinguere il numero di fasi, amperaggio, RCD, bontà della terra, e via discorrendo.

      La certificazione Z.E. Ready è nata quei 10 anni fa, quando si sapeva ben poco dell’infrastruttura di ricarica…

  5. Io ho una Twingo elettrica e a Martina dico che installare una wallbox certificata ze ready è installata da un installatore certificato Renault è praticamente obbligatorio se in caso di malfunzionamento della batteria vorrei vederti riconosciuti gli otto anni di garanzia
    Ciao

    • E come potrebbe fare Renault a dimostrare che ho caricato con una WB “ZE READY”? Io dico di caricare come si vuole, sempre nel rispetto delle normative CE e CEI, e semmai ci fossero problemi ai limiti dell’illegale, di acquistare una WB “ZE READY” per far valere il proprio diritto alla garanzia. Renault è l’unica a “piantar grane” sotto questo aspetto…

      Banalmente, se caricassi solo alla colonnina pubblica, come potrei sapere se questa è “ZE READY”…?!

  6. Buon giorno, avrei una domanda:
    Il cavo di ricarica occasionale Flexicharger è sconsigliato solo per il lungo periodo di ricarica o perché a lungo andare danneggia la batteria? Ve lo chiedo perché ho ordinato una E twingo e per l’utilizzo che ne farei il scudetto cavo mi andrebbe benissimo, sena installare una wallbox…. Grazie

    • Ciao
      Da quel che so io è sconsigliato l’uso continuativo solo per 2 motivi:
      -lunghe ore di carica con una shuko possono danneggiare il tuo impianto elettrico;sopratutto se non perfetto
      -il suo sistematico uso potrebbe farti invalidare la garanzia; tant’è che se leggi la garanzia dovresti trovare la clausola e la Renault vuole una Wall box certificata Ze ready e installata da un installatore certificato Renault
      Per il resto posso dirti che se hai l’impianto di casa con cavi adeguati e prese adeguate caricare con una Schuko non è un problema soprattutto se programmi lo spegnimento della carica e non lasci la presa in carica quando non necessario

    • Io ho una Vw eUP ..Sia la casa madre che diversi forum consigliano per una lunga durata della batteria la ricarica lenta e di non lasciarla carica per troppo tempo al 100% (o al contrario troppo scarica).. Inoltre mi trovo benissimo con la ricarica casalinga

      • Come te leggevo su praticamente tutti i forum che per mantenere bene la batteria è meglio caricarla lentamente, per questo pensavo di caricarla con il cavo optional per la ricarica domestica, non avendo particolari esigenze di autonomia.
        Ma se per mantenere la garanzia devo comprare una wallbox certificata non ha senso che acquisto il cavo per la ricarica occasionale, in quanto viene a costare quanto una wallbox.
        Comunque poi chiamo il concessionario!
        Grazie a tutti per la risposta

  7. Martina, per darti una risposta bisogna capire come sei organizzata a casa.
    Hai un box? sì / no (no, vai in prigione senza passare dal via)
    Il box ha già una linea elettrica? sì / no (sì, fai controllare da un elettricista le sezioni dei cavi per determinare la potenza massima erogabile – no, chiedi all’elettricista il costo di fare una linea nuova)

    Se non hai il box si aprono mille possibilità… ricarica al lavoro oppure ricarica alla colonnina pubblica (a pagamento, perché fare affidamento su quelle gratuite è un po’ un terno al lotto) che secondo me possono turbare molto l’utilizzo di una EV, se non ben pianificate…

    Insomma, servono ulteriori informazioni

    • Quindi se si rientra nello sconto del 40% con ise sotto i 30.000€, si possono cumulare pure gli 8.000€ di incentivo regionale Lombardo??

  8. La regione lombardia, rottamando una euro 4 benzina, non ti da proprio nulla, euro 0-5 diesel, euro 0-2 benzina

  9. “… dal punto di vista economico, la cosa più conveniente sarebbe rottamare la Polo del 2012 ( del 2010 e 95.000km e non presenta problematiche) e incassare il doppio incentivo statale … e regionale”

    E no, però, se per incentivare (giustamente) la mobilità elettrica si consente di arrivare a queste situazioni, secondo me, c’è qualcosa che non va.

    • Anche io sono contrario agli incentivi alla rottamazione: l’incentivo all’auto elettrica a mio parere nasce per aiutare una tecnologia nuova e quindi più costosa di quella in uso a competere con quest’ultima per i vantaggi ambientali che comporta, ma è sbagliato “turbare” il mercato dell’usato togliendo auto ancora in buone condizioni che invece potrebbero sostituirne altre davvero vetuste, possedute da categorie che al mercato del nuovo difficilmente si rivolgono. Più utile invece sarebbe rendere meno costosi i passaggi di proprietà, per rendere più commerciabili auto di valore non elevato (vedasi utilitarie con qualche anno sulle spalle) ma che hanno ancora qualcosa da dire (bassi kilometraggi). In un’ottica di economia circolare (che va di moda citare, meno applicare) il riuso viene prima del riciclo.

      • Esatto! L’ho scritto in più commenti, ma nessuno pare filarsi sta cosa: piuttosto che far rottamare auto ancora buone per prendere delle elettriche si dovrebbe far si che quella polo in ottimo stato e basso kilometraggio finisca a chi magari va in giro con un cassone euro 2 che ormai ha finito la sua vita utile

        • lavoravo in concessionaria ai tempi delle rottamazioni degli anni ’90 e mi sono passate davanti auto ancora buonissime…ma all’epoca non ho sentito nessuno lamentarsi del fatto che lo stato desse soldi per cambiare auto inquinanti con auto…”inquinanti” (e lo sappiamo che le varie normative euro sono servite a poco)…oggi il problema sono le auto elettriche…il nemico da stroncare a tutti i costi…mah…sono cose che non capirò mai…

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