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Colonnine intelligenti in porto

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Navigare ma anche ricaricare le batterie in tempi brevi. Questo il problema dei problemi della mobilità elettrica. Sul fronte nautico si può contare sui servizi offerti dal posto barca. Ma c’è necessità di adeguare il sistema alle nuove esigenze. Ne parliamo con Roberto Perocchio, presidente di AssoMarinas e Matteo Ratti, direttore del Marina Resort Cala dè Medici in Toscana.

E’ vero che i porti turistici l’elettricità la offrono da sempre. E’ compresa, con l’acqua, nel pacchetto minimo di servizi venduto con il posto barca. Il  problema è garantirla in modalità tale da permettere una ricarica veloce per le imbarcazioni in transito. Così come si fa per le colonnine fast charge dedicate alle auto. E su questa fronte c’è da lavorare. Seppure Roberto Perocchio il presidente di AssoMarinas, l’associazione che raggruppa 70  Marina Resort italiani, è fiducioso sulla capacità di rispondere alla sempre maggiore richiesta, nonostante ancora piccola rispetto alla nautica tradizionale, dei diportisti con batterie da ricaricare.

Roberto Perocchio, presidente Assomarinas

“Siamo già pronti. Ma c’è da aspettare la stesura definitiva del Nuovo Codice della Nautica per conoscere la più precisa regolamentazione, con apposito decreto ministeriale,  per disciplinare i motori elettrici e così eliminare ogni dubbio sulla programmazione”. Nel comunicato del Ministero sulla riforma si legge, infatti,  che vi è la previsione di “procedure per l’approvazione e l’installazione di sistemi di alimentazione con GPL, ibrido o elettrico sulle unità da diporto di nuova costruzione o già immesse sul mercato, per favorire l’impiego di motori alimentati con energia e combustibili alternativi”.

Serve una mappa dei servizi portuali elettrici

Il cammino è lungo, ma il fenomeno è ben visibile per il rappresentante dei gestori dei porti italiani: “C’ è un progresso notevole soprattutto sui motori fuoribordo, in particolare di alcune case tedesche, e si vede la sperimentazione con barche a vela ricondizionate con linea d’asse. Qui siamo alle fasi iniziali mentre negli Usa e nell’ area caraibica si notano anche catamarani mentre la propulsione nelle barche a vela è già abbastanza diffusa. Il futuro della navigazione è sicuramente alimentata da energie rinnovabili ed è necessario investire in promozione, a iniziare dalla segnalazione i servizi per il diportista che sceglie l’elettrico. Creare delle mappe come fanno Tesla o Renault. Abbiamo tutti le potenzialità grazie al vantaggio dei servizi offerti  nel posto barca”.

Una veduta aerea del Marina Resort di Cala de’ Medici a Rosignano in Toscana che offre 600 posti barca

Cala de’Medici in versione elettrica

La maggiore diffusione dei motori elettrici è stata registrata anche al Marina Resort di Cala de’ Medici, in Toscana, a Rosignano. “Si vedono sempre più numerosi dei fuoribordo elettrici, notiamo questa presenze. Ed è un investimento che ripaga il diportista soprattutto per  chi utilizza poche volte la barca questa scelta crea meno problemi di manutenzione”.

Il direttore del Marina Matteo Ratti

Parole di Matteo Ratti, direttore del Marina Resort che ospita 600 barche e dispone di una buona dotazione elettrica: “Compriamo la media tensione, la trasformiamo con 3 trasformatori, ottimizziamo e distribuiamo. Le 600 “prese” del porto sono divise in tre diversi gruppi: colonnine da 32 amphere con 3 KW fino ai 25 KW offerti ai maxi yacht”. Questo lato mare, a terra già da tre anni abbiamo avviato il car sharing elettrico per i nostri ospiti e quasi tutti i nostri dipendenti si muovono con mezzi elettrici. C’è stato  un buon risparmio”. Si tratta della piattaforma Birò e di veicoli a quattro ruote – 100% elettrici, autonomia di 100 km e tempi di ricarica pari a sei ore – prodotti dall’azienda italiana Estrima.

Colonnina e  boa 4.0

La conversione sostenibile della mobilità portuale si accompagna a quella tecnologica per approdare alla “Smart Marina” come spiega Ratti che punta alla “colonnina 4.0 dove si inseriscono dei servizi aggiuntivi alla semplice erogazione di acqua ed energia. A iniziare da quelli di connessione digitale che mi permettono di iniziare o far terminare la ricarica delle batterie dallo  smartphone o controllare la barca a distanza, accendere o spegnere le luci. Sono infinite opportunità di applicativi quelle offerte da questo progetto che vede il sostegno della Regione e una partnership con due soggetti tecnologici per la parte hardware e software. Prevediamo anche un’estensione galleggiante con una boa digitale”.  Sostenibilità e tecnologia.

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