Marelli ha sviluppato una nuova piattaforma completa per inverter al carburo di silicio (SiC), da 800 Volt. Consente miglioramenti in termini di dimensioni, di peso e soprattutto di efficienza, parametro di cruciale importanza per i veicoli elettrici. La piattaforma viene presentata per la prima volta al Congresso Internazionale VDI “Dritev” (Drivetrain Transmission Electrification in Vehicles) di Baden Baden, in Germania.
Più piccolo, più leggero e più efficiente
Il carburo di slicio è riconosciuto come una tecnologia di riferimento per l’elettronica di potenza. Con le sue eccellenti prestazioni in presenza di alte temperature e altovoltaggio, abilita soluzioni di dimensioni inferiori, più leggere e più efficienti.
E’ particolarmente adatto per gli inverter, dispositivi che convertono la corrente continua (DC) generata dalle batterie in corrente alternata (AC) che alimenta il motore elettrico. La nuova piattaforma inverter da 800 Volt di Marelli è progettata per ottimizzare la struttura termica, riducendo significativamente la resistenza termica tra gli stessi componenti SiC e il liquido di raffreddamento. Si tratta di un aspetto fondamentale nelle applicazioni ad alta potenza.

Sale l’autonomia e accelera la ricarica
Tra i principali vantaggi offerti, scrive Marelli, «la nuova piattaforma inverterè in grado di estrarre più energia dalla batteria in modo più efficiente, consentendo un significativo incremento dell’autonomia del veicolo. Garantisce inoltre tempi di ricarica più rapidi e una migliore accelerazione. Infine, un inverter più piccolo e più efficiente consente una riduzione della dimensione delle batterie. Questo si traduce in vantaggi in termini di costo, peso e sostenibilità».
La nuova piattaforma SiC da 800 Volt completa la gamma di inverter Marelli che comprende anche soluzioni a 400 Volt basate sia su IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor – transistor bipolari a gate isolato) sia su carburo di silicio, con convertitori basati su nitruro di gallio (GaN) in fase di sviluppo.
Oltre agli inverter, rientrano nell’offerta tecnologica dell’azienda anche motori elettrici, sistemi e-axle (assali elettrificati) integrati, sistemi di gestione della batteria e soluzioni per la gestione di tutti i sistemi termici del veicolo.
Speriamo che i Tedeschi di Bosch, oggi proprietari di Marelli, non esclusivizzino il business a loro favore. Peccato non sia rimasta Italiana. Eh Agnelli?
In realtà è di propietà del gruppo giapponese Calsonic Kansei, controllato dal fonto americano KKR. Per il resto sono d’accordo: un peccato che non sia più italiana. ma in Itaiaha 16 siti produttivi e diverse migliaia di dipendenti
Torneremo a vedere componentistica di qualità italiana, adesso che la Cina non ci manda più le cineserie?
E’ dal 2018 che STMicroelectronics (dai propri stabilimenti Catania) fornisce a Tesla i propri componenti al carburo di Silicio (SiC) usati nel loro motore e nell’inverter (ed è uno dei motivi della nota efficienza Tesla: lavorano a temperatura più alta della tradizionale elettronica e con il salire della temperatura mantengono un’elevata conducibilità).
Quindi sapere che ora la Marelli si lancia nello stesso comparto non può che fare piacere: è un segnale di speranza sul riappropriarsi almeno della parte dei componenti di alto valore nel settore automotive, dato che a livello di assemblaggio autoveicoli elettrici (gigafactory) o di batterie siamo quasi al punto 0 (con la rispettabile esclusione di Melfi con la 500E, ma è l’eccezione).
Ho visto adesso che lo avevate scritto nella didascalia di una foto (che il browser non mi caricava) del fatto che STM è fornitore Tesla di componentistica SiC.
Sì, lo scrivemmo, ma la notizia non è mai stata ufficializzata.
Era sotto NDA da diversi anni , in pochi lo sapevano e non si poteva divulgare
Infatti
Tecnologia che creerà molti posti di lavoro e dove Italia è leader .
Compenserà i posti di lavoro persi sul termico