Maggio elettrico 2025: Tesla torna in testa

Maggio elettrico 2025: Tesla torna in testa nelle vendite, in un mercato fortemente condizionato dall’annuncio governativo di nuovi incentivi in arrivo.

Maggio elettrico 2025: Model Y davanti all’Avenger

Dopo mesi difficili, Tesla riconquista la leadership nel mercato italiano, ma con numeri ancora modesti. La più venduta in maggio è stata la Model Y, ma con solo 635 unità. Seguono la Jeep Avenger con 482 e la Citroen e-C3 con 396. Complessivamente il mercato dell’elettrico raggiunge il 5,1% di quota di mercato, con 7.144 immatricolazioni, molto meglio delle 5.064 auto vendute nello stesso mese del 2024 (3,6%).

Ma la quota avrebbe potuto essere decisamente migliore se gli acquisti non si fossero fermati negli ultimi giorni del mese nell’attesa del maxi-bonus a cui lavora il governo. I nuovi incentivi, finanziati con fondi del PNRR, dovrebbero essere definiti entro giugno, anche se sugli scenari politici è sempre complicato fare previsioni. A giorni ne sapremo di più.

maggio elettrico 2025
La Citroen e-C3, tra le elettriche più vendute in Italia.

Gli italiani per ora preferiscono le ibride (anche plug-in)

Tesla comanda anche nella classifica delle elettriche più vendute nel 2025 in Italia (cumulato primi 5 mesi), ma qui il primato spetta alla Model 3, con 2.063 auto vendute. Seguono la Citroen e-C3 (2.575) e la Dacia Spring (2.487). Il primo dato che salta all’occhio scorrendo queste classifiche è la scomparsa dai primi posti delle auto di marche cinesi, colpite duramente dai dazi di Pechino. Unica eccezione la Leapmotor T03, distribuita in Europa dal gruppo Stellantis.

Maggio elettrico 2025
La Renault 5: ve

ndite sotto le attese.

Colpisce poi il risultato tutto sommato modesto raccolto dalla Renault 5, venduta solo in 1.060 unità nei primi 5 mesi dell’anno, forse a causa di scarsa disponibilità di prodotto. Anche i dati di maggio confermano comunque che per ora gli italiani preferiscono le ibride plug-in alle elettriche pure. Le auto ricaricabili, ma con il doppio motore, hanno conquistato il 6,4%, contro il 5,1% delle EV. Mentre continua il boom delle ibride, salite al 43,7%.

  • “L’auto elettrica è un campo minato e vi spiego perché”: parla Alessandro Macina di Report (Rai Tre)

Visualizza commenti (35)
    1. Diego Canestrelli

      Appena rientrato da un viaggio in Uzbekistan, ho riscontrato che le elettriche BYD lì sono diffusissime nelle città principali. Qui siamo ancora fermi a dare addosso all’elettrico più che ad accoglierlo e capirne i tanti vantaggi e gli aspetti solo apparentemente svantaggiosi, come i tempi di ricarica e la pianificazione nei viaggi lunghi. Rimane reale la scomodità per chi non può ricaricare a casa, ma quelli che possono farlo (e sono tanti) si stanno facendo avanti comunque molto lentamente…. mah

      1. Uzbekistan ha un PIL annuo di 3000 euro, non e’ che possano comprare molto di piu’. In Italia quasi meta’ delle immatricolazioni e’ di BEV da oltre 50000 euro. Per ora non le vuole nessuno le BYD, non le comprano nemmeno i cinesi che vivono e lavorano in Italia.

  1. Comunque la R5 è simpatica ma è cara, tranne aficionados benestanti gli altri quei soldi per una sega b non li spendono.

    1. vallo a dire agli storici clienti Mini 😂… o i primi della 500E …

      sono modelli “piccoli”, non “economici”; per le esigenze dei low-budget esistono altri modelli in tutti i marchi

      1. naglio0960c29abb

        …..e infatti non ricalcheranno mai le orme dei modelli originali perché allora vennero pensati per la massa non per i benestanti. E’ come spendere 32 mila euro per una R5 quando con 4 mila in più ti siedi su una Model3. Purtroppo i costruttori europei piangono ma la realtà è quella di Tesla non la loro.

      2. La R5 però è la prima elettrica Renault segmento b, non avrei seguito la strada della 500. Sulle segmento b vedo ancora poco se non nulla di competitivo, spero per i prossimi anni che esca qualcosa e magari di europeo.

        1. Qualcosa di competitivo sono le Leapmotor, la Dacia e ci metto pure BYD.

          Di Europeo… a parte Dacia siamo troppo impegnati a fare i manicotti. 😀 😀 😀

          1. E a piangere il povero imprenditore col Porsche sotto il sedere che si vede costretto a licenziare l’operaio il quale però fantozzianamente lo ringrazia e si dispera per lui.

  2. Non per dire ma in Italia Tesla non ha accusato il colpo, nei primi 5 mesi solo -7,5%.

    Le buone notizie finiscono qui, perchè l’Italia è un mercato insignificante per le BEV.

    Un -50% di un solo mese in Germania vale mesi e mesi di mercato italiano. Basta dire che quando Model Y vendette 254K pezzi in EU, portandola in vetta (2023) in Italia vendette miseri 8000 pezzi. Giusto per comprendere quanto vale il mercato italiano per Tesla.

    La sola iD7 vende 3000 pezzi in Germania se ci aggiungiamo iD3 abbiamo tutte le BEV vendute in Italia (anche in piú).

    È un po’ come il famoso piú 213% della Norvegia, ben 2600 pezzi.
    Roba grossa insomma.

    1. Certo.
      Il valore azionario è un parametro molto più globale e oggettivo per valutare il successo di un’azienda. Insieme al cash flow.

      Indovina qual è l’unica casa auto che genera un cash flow (massicciamente ) positivo dalla vendita di EV? Hint: non è BYD. (-:

      Ma prego, continuate pure con le magiche ricette che Tesla dovrebbe seguire per non fallire, secondo il manuale del piccolo dilettante da Bar. (-:

      1. È per questo che l’ultima trimestrale ha fatto miseri 400 mln di utili? E grazie ai certificati verdi, mica alle auto.

        Dove sono finiti i super margini che i supporters costavano con roboanti affermazioni tipo (possono vendere al prezzo che vogliono).

        Non direi, se poi per fare utili ti mangi quello dei SUC, dello storage energetico e ti salvi coi certificati verdi.

        Ma continuiamo col prosciutto sugli occhi. Anche Intel aveva un valore azionario enorme nel 2017, e gli Intel Boys dicevano le stesse cose che AMD era un granello di sabbia ecc.

        INFATTI è andata proprio cosí.

        1. Ehm… mi sa che ti manca un po’ di background per leggere le trimestrali delle aziende.
          Ma va bene cosi, i soldi (NON) sono tuoi. (-:

          1. antonio Gobbo

            Tesla nei primi tre mesi del 2025 ha registrato un utile netto di 409 milioni di dollari, in calo del 71% rispetto allo stesso periodo del 2024.
            Con un utile del – 71% anno su anno mi spieghi come si potrebbero leggere una trimestrale? Fortunatamente i soldi non sono miej altrimenti avrei parecchi problemi a dormire la notte.

          2. Ma allora è ilariovs o antonio Gobbo? sdoppiamenti di personalità? In quanti siete lì dentro? Quanti altri nicknames hai? giusto per sapere eh! (((-:

          3. Il moderatore del blog (io) sa chi sono ilariovs e antonio Gobbo grazie al fatto che si sono registrati con indirizzi mail attivi. Altrettanto non possiamo dire di lei: il suo indirizzo hotmail.com risulta inesistente. Tra l’altro avremmo bisogno di contattarla per farle una proposta…

          4. antonio Gobbo

            Spiritosissimo, peccato che la tua risposta sia diversamente intelligente, se avessi frequentato questo forum sapresti che sono attivamente presente da anni, per cui prima di rispondere con facili battutine collega i neuroni e informati ok?

      2. Il mercato asiatico mostra sempre piu’ debolezze, quello Europeo lo vediamo. Il Cybertruck da 2M di prenotazioni ha venduto 40k pezzi nel 2024 ed e’ scontato di 10k $ adesso per spingere la domanda. I volumi globali sono in deciso calo rispetto allo scorso anno.

        Immagino che questo potrebbe avere effetti sui conti Tesla a breve, considerando come le maggiori vendite di BEV da parte degli altri OEM andra’ sempre piu’ ad erodere il regalo dei green credit (che di green non hanno niente)

    2. Il mercato italiano BEV non sfiora neanche quello svedese (che sono 4 gatti come popolazione) , per fare un paragone in Svezia hanno venduto un numero di Tesla simile a quello italiano e rappresentano il 5% del venduto, detto tutto. Lasciamo stare altre nazioni, Germania in primis dove vendono mensilmente circa 7/8 volte più l’Italia.

  3. Scusate la mia ignoranza, quando si parla di vendita di Ibride, si intende qualunque “cosa” assimilabile a un’auto dove abbiano scritto Ibrida? Mi spiego meglio , nel 43,7 evidenziato nell’articolo anche la Fiat Panda “Hybryd”? Se così fosse…tra poco le Ibride così definite saranno delle auto standard con “tantino” di batteria atte a mettere su la dicitura. Grazie a chi mi chiarirà.

    1. È proprio così, è un calderone unico che comprende sia le mild-hybrid che le più convincenti full-hybrid. Per la precisione in maggio le ibride hanno avuto il 43,7% di share. Di questa quota poco più di un quarto, il 12,8%, è arrivato dalle “full” hybrid, e il 30,9% dalle “mild” hybrid. Sarebbe interessante scoprire quanti italiani sanno la differenza tra queste due motorizzazioni.

      1. Direi pochissimi, chi non è appassionato di motori non la sa. Anzi la targa in quelle auto Hybrid ritengo sia pure pubblicità ingannevole, ho sentito di gente delusa dall’ ibrido perché fa 15/16km/l quindi non molto meglio di motore benzina normale recente.
        C’è una grossa disinformazione verso full hybrid ed elettrico in Italia con tanta pubblicità ingannevole.

        1. …cosa dire delle panda hybrid in dotazione alle Poste che addirittura sfoggiano sulla fiancata l’adesivo “veicolo ecologico” con fogliolina verde? per fortuna le Poste hanno anche sempre più veicoli elettrici questo bisogna dirlo.

          1. Hahaha vero, la passano quasi come elettrico. Che poi un buon sistema mild potrei anche capirlo su auto sotto i 900kg tipo Swift che infatti consuma poco, però dovrebbero costare poco che non è il caso né della nuova Suzuki né della pandina. Oltre che resto dell’ idea che è una tecnologia che doveva uscire 10/15 anni fa mentre qua è tutto in ritardo.

      2. antonio Gobbo

        Sicuramente quelli che come me hanno acquistato una fullhybrid lo sanno perfettamente, forse sarebbe da chiedersi quanti italiani conoscano la differenza fra una BEV e una plug in.

    2. Il problema è proprio questo, le mild-hybrid, che in elettrico riescono a percorrere 0km, possono essere considerate ibride?
      A mio avviso no, è solo cercare di raggirare senza soluzione, come appunto avviene per la Fiat panda.
      Secondo me, a brevissimo, inizieranno ad esserci delle regole, altrimenti gli inesperti impazziscono e fanno acquisti sbagliati dando, ovviamente, la colpa alla parte elettrica: “mi sono comprato la panda ibrida ma l’elettrico fa schifo perché non lo posso nemmeno usare, quindi non posso entrare nelle ZTL”. Preparatevi che questo accadrà, è solo questione di tempo (mesi o qualche anno al massimo).

      1. A questo punto, dato che anche la Panda è considerata ibrida ed è una delle macchine più vendute in Italia , quante macchine “solo benzina” sono rimaste rispetto a queste casistiche? Stiamo parlando ormai di una nicchia? O rappresentano ancora la maggior parte del mercato?

  4. Alla faccia dei menagrami e delle loro accuratissime analisi!

    Aggiungo: valore delle azioni TSLA year over year: +98%

    HAHAHAHAHAHA! (-:

    1. Alexander Kozlov

      Già.

      La volatilità di Tesla mi ricorda molto quella di Bitcoin.
      È divertente selezionare intervalli temporali per vedere che ha fatto +2000% rispetto a 6 anni fa, ma anche -15% rispetto a 3,5 anni fa.

      Ho il forte sospetto che ci sia un sentimento comune a guidare i piccoli investitori di BTC e TSLA, legato a:
      1) un’irragionevole aspettativa di guadagno
      2) ideali molto più forti rispetto alla reale conoscenza di cosa hanno acquistato
      3) meme, tanti meme, troppi meme

      1. Molto d’accordo sul fatto che ci sono similitudini tra gli andamenti di Tesla e Bitcoin.
        Per entrambi però, bisogna mettersi a selezionare con il lumicino finestre molto specifiche per trovare dei rendimenti negativi.
        Per entrambi, il medio-lungo termine è stato e continua ad essere incredibilmente positivo.

        Con grande raccapriccio di chi da anni li considera prossimi al fallimento!

        E come riguarda a Tesla hanno clamorosamente sbagliato supposti espertoni e analisti del campo auto (nonchè gli immancabili dilettanti del bar), con Bitcoin hanno toppato in modo galattico più o meno sedicenti esperti sia del campo informatico che economico.

        Non sorprende l’astio e il livore con cui gli stessi guardano a Tesla e Bitcoin ora, pensando ai rendimenti di cui avrebbero potuto godere! (-:

      2. Certi titoli hanno vita loro. Credere che siano legati all’azienda è un po’ illudersi.
        Il caso Gamestop (e la collegata vicenda di Robinhood) anni fa ha aperto gli occhi a molti (sebbene troppo pochi) sul perchè si dica “giocare” in borsa (e su chi sia davvero il banco).
        Sia chiaro che è legittimo farlo. Del resto è perfettamente legale.
        Ma per alcuni titoli sarebbe onesto ammettere che non c’è quasi più il legame con l’azienda che rappresentano.
        Alcuni titoli soo quasi più vicini ai future.

        1. Vero il discorso dei future, nel senso che il valore azionario è collegato ad aspettative, ovvero probabili potenziali futuri enormi.
          Per Bitcoin è ormai già realtà, aldilà di qualsiasi cosa i nay-sayer possano invocare: ormai sono discussi a livello di stato, parte delle riserve di mega corporazioni, etc.
          Per Tesla il potenziale è principalmente legato alle applicazioni dell’AI, in particolare guida autonoma a brevissimo, visto che partono il 15.
          Con solo qualche decina di auto, certo, ma mentre Waymo ha impiegato anni per arrivare a 1500 mezzi in circolazione, Tesla ha la possibilità di scalare ad una velocità mai vista nel settore. E questa è una cosa dal valore (potenziale, per ora) immenso.
          Ricordiamo che Waymo impiega un mese e circa 250.000$ complessi per allestire un solo mezzo autonomo. Per coprire una nuova città i tempi si allungano a dismisura. E ancora non vanno sulle highways.
          Sono già fuori dai giochi e la maggior parte della gente non se ne rendo conto.

    2. antonio Gobbo

      Ansamento azione tesla? Dipende se le hai acquistate parecchio tempo fa ad oggi sei ancora in positivo se le hai prese al 1 gennaio 2025 ora stai perdendo il 21,49%

    3. antonio Gobbo

      Anche per maggio il discorso non cambia siamo quasi a metà anno ma le % restano sempre quelle con qualche decimale di differenza, unica eccezione le plug in, ma qui a mio avviso ci sono le macchine aziendali che fanno la differenza, che poi siano usate in modalità elettrica o meno è un qualcosa che credo nessuno sappia. Ora vedremo se i bonus cambieranno il mercato o solamente lo frizzeranno come successo nel 2024….

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