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Madame Zoe premiata come “donna dell’anno”

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Madame Renault
Elisabeth Delval di Renault con il premio Woman of the year

Madame Zoe, la potremmo chiamare, anche se al secolo fa Elisabeth Delval. Ed è una manager piuttosto conosciuta in Francia. Da pochi giorni la responsabile del Programma Zoe all’interno della Renault ha vinto il premio Woman of the Year della prestigiosa rivista L’Usine Nouvelle. Ed è una delle donne-simbolo della presenza femminile al vertice delle aziende che si occupano di mobilità elettrica. Un settore che segna la fine del secolare dominio maschile nell’automotive.

Questo botta e risposta con “Madame Zoe” è tratto dal sito easyelectriclife (qui) del gruppo Renault.

Cresciuta con papà innamorato dell’auto

  • Che cosa l’ha convinta ad entrare nel mondo dell’automobile appena ultimati gli studi di ingegneria?

E D. È stata una decisione per me del tutto naturale. A mio padre è sempre piaciuto trafficare con le automobili e io sono cresciuta in questo mondo. Mi ricordo che smontai il mio primo motore quand’ero ancora una ragazzina. Quando mi sono laureata e ho cominciato ad avere colloqui di lavoro, ho subito pensato a questa mia passione e sono entrata in Renault.

  • Quali esperienze hanno pesato di più nella sua carriera in Renault?

    Delval Madame Renault
    Elisabeth Delval

E.D. Come donna-manager, direi la mia prima esperienza di management nell’engineering. Fu quando mi occupavo di produzione in serie dei sedili nel dipartimento di sviluppo e progetto dei veicoli. A 26 anni guidavo un team di 10 uomini di 40-50 anni con 20 anni d’esperienza alle spalle. È stato allora che ho realizzato che ero una donna in un mondo di uomini! Dovevo provare a me stessa e dimostrare a loro che ero capace di contribuire a una metodologia, aiutarli in situazioni complesse e migliorare l’efficienza. E, sull’altro fronte, che loro potevano insegnarmi la loro professionalità. Tutto si risolse per il meglio quando mi accorsi di essere in grado di gestire trattative molto complesse con i fornitori, uscendone con risultati positivi.   

  •  Si ricorda qualche altro aneddoto?

E.D. Il mio lavoro seguente fu una vera sfida. Nei primi anni del 2000, quando il Gruppo diventava sempre più globale, mi occupavo dell’acquisto di componenti, sempre per i sedili. In Paesi come Brasile, Colombia e Turchia. L’obettivo era che queste componenti fossero prodotte in loco, e non più importate dall’Europa. Oggi può sembrare una cosa banale, ma non lo era 20 anni fa. Dovevi convincere gli interlocutori, dimostrando vantaggi economici e ambientali di un modo di lavorare che oggi è la norma.

La scommessa vinta della Nuova Zoe

La Nuova Renault Zoe
La Nuova Renault Zoe, con quasi 400 km di autonomia.
  • Che cosa la guida e ti ispira nel lavoro quotidiano?

E.D. Senza dubbio il lavoro di squadra. Il fatto che ognuno di noi in modo coeso è focalizzato su un unico obiettivo. Nonostante le potenziali difficoltà che il mio ruolo come direttore del programma comporta. Mettendo assieme team con competenze diverse: il veicolo,  la meccanica, l’ingegneria, il design, la produzione, il marketing, ec. E nel lancio di un nuovo modello, come la Nuova Zoe, prendendosi cura di tutti gli aspetti. Come il contesto competitivo, il ritorno economico, i requisiti di qualità, le previsioni divendita. Tutto questo rende il lavoro ancora più interessante.

  • Ci racconti  della Zoe, che ha visto crescere e maturare negli ultimi quattro anni.

E.D. Quando mi sono unita al programma, nel  2015, il mio obiettivo era di rivitalizzare il modello lanciato nel 2012, con miglioramenti costanti per rafforzare il ciclo di vita e creare una reale dinamica. C’erano le limited editions, il lancio della seconda generazione nel 2016 con una nuova batteria e un’autonomia raddoppiata. In pochi anni abbiamo fatto della Zoe la leader in Europa nei veicoli elettrici. E ora stiamo lanciando la terza generazione, che è più potente,  ha una maggiore autonomia e anche una migliore qualità. Quando ho sentito la stampa durante i recenti test-drive dire che la Nuova Zoe è veramente una nuova macchina, ho pensato che la scommessa era vinta.

E alle ragazze Madame Zoe dice…

  • Che consiglio si sente di dare alle ragazze che ancora esitano davanti all’opportunità di lavorare nell’industria?

E.D. Direi loro che non dovrebbero esitare neI guardare a settori a cui normalmente non avrebbero pensato. Come donne che lavorano nell’industria, abbiamo un ruolo di mostrare alle donne più giovani le possibilità di carriera nei settori tecnici. E io, nella mia carriera, ho imparato dall’esperienza che si cresce quando si esce dalla propria comfort zone. Ed è molto stimolante.

— Leggi anche: tutto sulla Nuova Renault Zoe da 395 km di autonomia, a listino da 34.100 euro

 

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