Le macchine da lavoro – dall’agricoltura ai lavori pubblici – si convertono all’elettrico. Basta crederci. E’ il caso di Merlo che da anni punta sui mezzi a emissioni zero. Si è creato un mercato: 400 e-worker venduti nel mondo.
Massima attenzione all’elettrico con Generazione Zero
Forse ci si aspettava qualche vendita in più, ma i numeri di Merlo confermano che c’è spazio nelle aziende per i mezzi da lavoro con batteria.
Abbiamo visitato lo stand dell’azienda a Eima International 2024 a Bologna, la fiera dedicata alle macchine per l’agricoltura, dove oltre i numeri ci hanno spiegato l’evoluzione e mostrato le ultime novità della Generazione Zero. La linea elettrica.
Una visione green ribadita anche nel comunicato post Eima 2024. «Ampio spazio in fiera è stato dato al concept elettrico, per illustrare il grande lavoro che Merlo sta portando avanti da anni in questo mercato».
Avanti tutta. «Con la Generazione Zero, si aggiungono altre caratteristiche uniche e distintive, come zero emissioni, zero rumorosità e zero utilizzo di combustibili fossili».
Sottolineiamo anche le ricadute positive sul benessere animale e dei lavoratori grazie alla mancanza di emissioni e alla silenziosità della macchina.
Interessante la promessa ai clienti: «Rispetto al mercato della mobilità elettrica, Merlo investe già da molti anni nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni sostenibili per gli operatori agricoli, per questo si dichiara pronta a occupare e far crescere questo presidio».
Un nuovo concept: il Tfe 43.7 con più autonomia, e-Worker al litio
Nello stand abbiamo visto la novità Merlo, annunciata nell’articolo dedicato alle segnalazioni della fiera (leggi), ovvero il TF43.7e presente in due versioni. Si tratta del sollevatore telescopico elettrico di medie dimensioni. Aumenta l’autonomia della batteria per coprire un turno di lavoro di otto ore (ciclo VDI).
Mezzi più grandi e soprattutto che taglino il traguardo della giornata di lavoro fondamentale per le aziende.
Un’altra novità, ne avevamo scritto qui, è la versione di e-Worker con le batterie al litio. «In seguito a diversi feedback arrivati dal mercato si è deciso di affiancare alla gamma degli e-Worker con batterie al piombo acido anche quelli con un pacco di batterie al litio. Tra i vantaggi una maggiore vita utile, la ricarica rapida e la possibilità di rimuovere la batteria in 15 minuti utilizzando le forche di un muletto, di un sollevatore telescopico o di un transpallet».
Questa è una soluzione molto più leggera rispetto a quella al piombo acido, per non sbilanciare la macchina la batteria è dotata di una zavorra di circa 700 kg.
In vigneto l’ autonomo Cingo, si avvicina da solo alla colonnina
Per la viticoltura Merlo propone la serie elettrica M400 con due prototipi distinti, due diversi fornitori di motori elettrici, che integrano sistemi di alimentazione elettrica e tecnologie di batteria avanzate.
Il Cingo M600TD A-E è un trasportatore cingolato elettrico e in grado di muoversi in modo autonomo all’interno del filare o di qualsiasi area di lavoro.
Per essere autonomo sono necessari i sensori. In questo caso la localizzazione ad alta precisione è basata su tecnologia GPS RTK (Real-Time Kinematics).
In concreto l’operatore registra un percorso in modo tale che la macchina possa ripercorrerlo per compiere lavorazioni specifiche. Fondamentale per la sicurezza: riconosce autonomamente gli ostacoli e si ferma, poi gestisce automaticamente l’attivazione delle attrezzature. Si assicura la massima precisione, «diminuendo così gli sprechi nella resa delle operazioni».
Nel percorso si può includere anche l’avvicinamento autonomo a una colonnina, così da rendere più immediata la ricarica della batteria.
Con De Masi per lo scuotimento delle olive
Nello stand dell’azienda De Masi abbiamo scoperto la carriola alimentata in parte in elettrico grazie al box energetico dell’azienda pugliese che permette di offrire la potenza necessaria per i lavori di raccolta meccanica delle olive.