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Macchinari elettrici cinesi nelle miniere australiane

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Macchinari elettrici nelle miniere di Fortescue, grande società mineraria australiana. Investirà 400 milioni di dollari per acquistare escavatori e macchine movimento terra del  produttore cinese di mezzi pesanti XCMG (Xuzhou Construction Machinery Group). Il contratto, per un totale di cento mezzi, è il più grande nella storia di XCMG.

Comprende un’ampia gamma di macchinari pesanti elettrici a batteria: caricatrici elettriche, dozer, autocarri e livellatrici. saranno consegnati in Australia, a Pilbara, sede di Fortescue, tra il 2025 e il 2030.

Fortescue estrae principalmente minerali ferrosi. con le nuove macchine elettriche conta di risparmiare molti milioni di litri di gasolio all’anno per le sue attività estrattive.

Il dozer a batterie di Liebherr

In ottobre Fortescue aveva siglato un accordo anche con la multinazionale tedesco-svizzera produttrice di attrezzature Liebherr per lo sviluppo e la fornitura di tecnologie a emissioni zero. La partnership comprende un totale di 475 macchine Liebherr a zero emissioni, tra cui 55 escavatori elettrici, 60 dozer a batteria e circa 360 camion autonomi T 264. La convalida in loco inizierà alla fine del 2025.

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Dino Otranto e Yang Dongsheng

«Ci stiamo muovendo rapidamente per decarbonizzare le nostre operazioni di estrazione del minerale di ferro di Pilbara ed eliminare le nostre emissioni terrestri di Scope 1 e 2 entro il 2030», ha affermato Dino Otranto, CEO di Fortescue Metals. «Dovremo sostituire centinaia di macchine diesel alla fine del loro ciclo di vita con alternative a zero emissioni».

«XCMG è impegnata nello sviluppo sostenibile a lungo termine, offrendo soluzioni di ciclo di vita completo di prodotti+scenari di fascia alta, intelligenti e verdi ai clienti globali» ha aggiunto il presidente di XCMG Yang Dongsheng. «L’azienda ha raggiunto l’elettrificazione in tutta la sua gamma di prodotti e i nuovi prodotti energetici rappresentano il 18 percento dei ricavi».

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2 COMMENTI

  1. bello da leggere, elettrificazione anche dei settori “difficili”,
    meno spese, meno rumore, meno fumi, meno calore, sui siti di estrazione e lavorazione

    e abbassano l’impronta di emissioni CO2 delle attività, o almeno vale dove hanno anche corrente di rete, portata con un collegamento, sennò immagino devono usare i generatori diesel, si mangiano buona parte del vantaggio

    • Non c’è problema. Il nostro Urso venderà loro un mini reattore tascabile per ricaricare il tutto a prezzi stracciati.

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