La Macan elettrica ha trovato casa: la Porsche ha avviato l’ingrandimento dello stabilimento di Lipsia per costruire il suo primo Suv a emissioni zero.
Piattaforma condivisa con l’Audi e-tron
Un investimento di 600 milioni per una nuova area di 75.500 metri quadrati. Mentre in Italia si parla di fabbriche da chiudere, in Germania si continuano ad aprire nuove strutture con nuovi posti di lavoro. E questa volta è la Porsche ad ufficializzare (qui la nota ufficiale) che la Macan a emissioni zero si farà a Est, in Sassonia. E sarà in vendita entro un paio d’anni, dopo il lancio della Taycan, che arriva a fine 2019, ma già oggi ha incamerato 20 mila pre-ordini (guarda). La Macan nascerà su una piattaforma tecnica che la Porsche condivide con l’Audi, la PPE (Premium Platform Electric), già utilizzata per la e-tron. E potrà ricaricare nelle stazioni super-fast, utilizzando una tecnologia che consente di lavorare a 800 Volt.
Blume: anche la 911 potrebbe essere elettrica
In un’intervista il numero uno della Porsche, Oliver Blume, ha detto di non escludere che in futuro anche l’icona della marca, la 911, possa diventare elettrica. Aggiungendo che comunque la mobilità elettrica deve ancora progredire su aspetti fondamentali, come l’autonomia e i tempi di ricarica. Oltre a fugare i troppi dubbi che ancora ci sono in circolazione sull’effettiva sostenibilità delle elettriche nell’intero ciclo di vita. Ma sul fatto che il futuro sia a emissioni zero, herr Blume non ha alcun dubbio.

A Lipsia la Porsche già oggi occupa 4.300 addetti, ma dovrà rafforzare l’organico con la nuova linea della Macan EV. L’ex Germania dell’Est sta diventando il maggior polo europeo dell’auto elettrica. Sempre a Lipsia la BMW costruisce la sua i3, mentre la Volkswagen produce la e-Golf nella fabbrica ‘trasparente’ di Dresda. E, soprattutto, la cinese CATL sta costruendo il suo stabilimento europeo per produrre batterie a Erfurt, in Turingia.