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Ma le batterie quanto durano se compro un’elettrica?

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Le batterie, poste sul pianale, sono una parte fondamentale delle auto elettriche.

Ma le batterie quanto durano? È la domanda di Giorgio, un lettore che tiene l’auto parecchi anni e ha questa perplessità nel passaggio all’elettrico.

ma le batterie quanto duranoMa le batterie quanto durano? Le auto le tengo a lungo, non vorrei dopo pochi anni…

“Vi seguo da un annetto, perché questo storia dell’elettrico mi incuriosisce e presto dovrò rimpiazzare la seconda auto di casa, una Lancia Y del 2007. Ho anche provato la 500 elettrica di un collega di lavoro e devo dire che l’ho trovata notevole. Vedo che sul vostro forum tanti parlano del problema dell’autonomia, ma non è quello che mi preoccupa: la seconda auto la usiamo solo in città e dintorni. E vivendo in una villetta singola, la potremmo ricaricare nel garage, magari di notte. È che noi le auto le teniamo molto a lungo e ci preoccupa molto di più la durata delle batterie. C’è chi mi dice che dopo 8-10 anni sono inservibili, chi mi parla di Tesla che hanno già fatto 5-600 mila km. Esistono dati precisi in materia?“. Giorgio Montaguti.

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JB Straubel, co-fondatore di Tesla e poi di Redwood Materials.

In media almeno 15 anni, secondo il super-esperto JB Straubel

Risposta. La durata delle batterie dipende da molti fattori, a cominciare dalle nostre modalità di ricarica e dalla qualità di progetto e assemblaggio delle celle. La Sua domanda è stata fatta a uno dei massimi esperti in materia, JB Strubel, co-fondatore di Tesla, ora a capo di Redwood Materials, azienda che ricicla le batterie a fine-vita. Ecco la risposta: “È una cosa soggettiva che dipende dall’obiettivo delle persone per l’auto, ma penso che nella maggior parte dei casi la durata passerà facilmente i 15 anni. Penso che i clienti  manterranno le batterie nelle loro auto per molto tempo e che la durata probabilmente seguirà la vita del veicolo. E  che sia meno probabile che sostituiscano una nuova batteria in una vecchia auto, data la velocità con cui la tecnologia sta cambiando. E a quanto potrebbe essere migliore una moderna auto elettrica rispetto a una di 15 anni fa“. In pratica Straubel ritiene che la durata sia di circa il doppio rispetto alla garanzia offerta dalle Case auto, che in genere è di 160 mila km o di 8-anni.

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Il pacco-batterie della BMW i3.

Ma le batterie quanto durano? I consigli del Touring Club svizzero

Alla stessa domanda ha risposto anche il Touring Club Svizzero, sempre molto attento a questi temi, nelle sue FAQ. Senza quantificare una durata media, ma dando consigli su come allungare la vita utile:  “Le vecchie tecnologie usate per le batterie avevano il l’effetto memory: se non venivano scaricate del tutto e poi di nuovo ricaricate completamente, perdevano capacità. Questo non avviene con le moderne batterie agli ioni di litio: idealmente, nell’uso quotidiano il loro livello di carica dovrebbe andare dal 20 all’80%. Per i lunghi viaggi ovviamente si effettua una ricarica completa. Anche la velocità di ricarica influisce sulla durata delle batterie. Per preservarle al massimo, si dovrebbero ricaricare le auto elettriche a casa con una wallbox. La ricarica rapida nelle stazioni pubbliche è pratica quando si è in viaggio, ma usura la batteria e costa anche molto di più della ricarica a casa. Nella maggior parte dei casi basta la ricarica lenta, anche: in media un’auto sta ferma 23 ore al giorno: c’è tutto il tempo di ricaricarla“.

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14 COMMENTI

  1. Se usate bene, le batterie durano molti anni, e le regole del 20-80%, insieme a quelle di non caricarle quando son calde e evitare le cariche rapide, son per la mia esperienza il VANGELO😇; e vale per tutte le batterie, dai tablet alle auto elettriche, passando per le ebike 🚲.
    …adesso però, son preso molto da capire il FAP del mio Jeep Gladiator V6: credo di essere arrivato al punto che usandolo soltanto per 4 volte al giorno, 12 km alla volta, senza andare al mare o al poligono nel we, il filtro antiparticolato vada in crisi e rigenera; adesso, a 9000 km ho effettuato il primo cambio olio (350,00€ per 8,5 litri🙄) perché aveva effettuato 4 rigenerazioni negli ultimi 15 giorni, e non potevo sopportare l’idea di aver l’olio inquinato😖
    Quindi, con il mio olietto nuovo nuovo, son andato a fargli sgranchire le gambette in autostrada per una 30ina di km, e, gente, COME ULULAAAAA!!!!👍💪🏁🤩👏😁
    …peccato che sia un “crescendo entusiasmante” (citazione pubblicità auto primi anni “90” n.d.r.😉) fino a 184 km/h e poi all’improvviso, pare di aver una roulotte attaccata dietro che ti inchioda e tira indietro (limitatore)…ma arrivato al primo curvone, ho capito perché l’hanno limitato…😱😁😎

  2. Siccome leggo che non abbiamo ancora dati statistici sulla durata delle batterie, ricopio il mio commento all’articolo
    https://www.vaielettrico.it/la-batteria-della-500e-dopo-quanto-si-degrada/#comments
    Daniele CL 7 Marzo 2022 at 20:00

    Conoscete qualcuno che ha una ibrida o meglio una plug-in? In una plug-in si fa almeno 1 ciclo di carica e scarica a viaggio, se usata bene un ciclo al giorno. Mediamente hanno una autonomia di 50km in elettrico per cui, se usata bene, con pochi km fatti in termico, ogni 60-65 km fanno un ciclo di batteria. Se conoscete qualcuno si informatevi. Il mio amico ha una Ioniq plug-in, circa 65km in elettrico. L’ultima volta che abbiamo fatto i conti aveva 55.000 km da cui, conti spannometrici, almeno 700 cicli di carica scarica. A essere ottimisti perchè bisognerebbe tener conto anche delle frenate rigenerative che fanno aumentare del 20% l’uso della batteria. Non aveva ancora riscontrato una diminuzione dell’autonomia in elettrico. Però chiedete a vostri conoscenti che abbiano una plug-in.
    Generalmente si parla di attuali 1500-2000 cicli di vita.
    Comunque, prendendo come assodati 700 cicli di vita, poi non ho avuto remore a comprare la ZOE 😁
    Riportando i 700 cicli sulla 500e possiamo dire che sono 300km x 700cicli = 210.000km.
    Ma se i cicli fossero il doppio…non si faccia remore. I limiti sono ben altri. Le BEV sono come i figli, a pensarci tante preoccupazioni ma ripagano con soddisfazioni immense.

  3. Esattamente, non esiste ancora una risposta a questa domanda basata sul ritorno di esperienza da veicoli reali perché le auto elettriche come le intendiamo oggi esistono da troppo poco tempo. Le prime Tesla Model S, Nissan Leaf e Renault Zoe prodotte in volumi significativi non hanno ancora 10 anni. Le prime Tesla Model 3 hanno circa 3 anni.

  4. Ditemi che è un pesce d’aprile confezionato per me 😂

    Queste son tutti dati che ci dicono da un po, ma questa dichiarazione dei 15 anni mi giunge nuova (non sto dicendo sia falsa potete calmarvi hehe), ma mi ha fatto riflettere proprio il ragionamento fatto.
    La garanzia mi da una idea della autonomia che potrebbe avere, diciamo pure nel peggiore dei casi dopo quei km o anni, già che venga imposto limite anche temporale dovrebbe far capire quanto anche a non utilizzarla il tempo potrebbe influire, sicuramente non come il logorio da ricarica ma è cmq presente come in tutte le batterie al litio con peso differente in base alla tecnologia.
    Secondo, c’è differenza tra avere una capacita/autonomia ridotta e batteria da sostituire, è da escludere totalmente un consumo progressivo della capacità totale fino al 10 % di quella iniziale, cioè non la cambierai perché avrà troppo poca autonomia (è probabilmente che a molti andrebbe bene anche con la metà di autonomia dopo 15 anni) ma semplicemente arriverà a un punto non troppo oltre il 70/60% in cui semplicemente non andrà più, la capacità di scarica sarà talmente compromessa da creare anche potenziali danni al motore con sbalzi elettrici prima della sua morte reale.

    Parlando di tesla, non delle ultime, se cerca un po su Google cenè una o due che han fatto 1.5 milioni di km e han tenuto un diario diciamo dei cambi etc, in pratica ogni circa 500k km su una tesla ne han cambiate 3, il costo delle batterie tesla grosse dovrebbe stare sui 25k secondo il tizio che per protesta ha dato fuoco alla sua tesla hehe, comunque ti consiglio di far la ricerca perché ricordo mi era rimasta impressa una batteria ogni circa 4/500 mila km ma potrei sbagliare di qualcosa.

    Terza e ultima considerazione, ad oggi non esiste auto elettrica che abbia 10 anni di vita che ci abbia fornito dati certi e divisi in base al tipo di utilizzo, una sempre casa tra 20 e 80 e una che invece ci dà di ultrafast da 1 a 100 di continuo, per avere almeno dei dati empirici su cui basarsi, alcune auto con quella età ci sono, ma son tecnologie differenti, con un utilizzo dettato dalla totale assenza di infrastrutture fino a due o tre anni fa etc, quindi anche usi non assimilabili a quello di persone normali, sono previsioni da laboratorio su valori teorici, che sarebbero perfetti se l’auto girasse in laboratorio, ma non conta i continui dossi, le buche, in generale tutte le sollecitazioni più o meno saltuarie della normalità, non conta le continue escursioni termiche e agenti atmosferici, sole acqua ghiaccio neve e sale sulle strade.. Se ci sono guarnizioni che tengono sigillato il vano (non tutte le usano per fortuna) quelle si usurano ben prima etc…
    La mia personale conclusione è che, teoricamente si può star tranquilli.. Ma a parte le rassicurazioni delle case non ho altre fonti che lo confermino (e nemmeno loro han le certezze in tasca)

    • Come dicevo in un altro commento, dobbiamo aspettare ancora qualche anno per avere un minimo di statistiche attendibili sulla durata delle batterie. Per questo motivo, sono d’accordo sul fatto che la lunghezza delle garanzie attuali possa dare un’idea della durata “minima” ma non a caso i vari costruttori si sono allineati fra loro solo negli ultimi anni perché prima per forza di cose non avevano molti dati effettivi su cui basarsi. Interessante il domandarsi su fino a che punto una batteria possa peggiorare l’autonomia che offre senza comportare piccoli e grandi inconvenienti durante la marcia. Non so se, con un vano batterie senza guarnizioni, l’esposizione alle intemperie venga compensata da una migliore ventilazione ma direi che una climatizzazione piú “ortodossa” salvi capra e cavoli.

      • La climatizzazione delle batterie sicuramente aiuta tanto a rallentare l’usura, il problema è che funziona solo a veicolo in uso o al massimo mentre è alla colonnina (raffreddamento in estate va?), quello che “preoccupa” è l’effetto esterno, già con le meccaniche che sono tutto fuorché delicate come le batterie (a livello chimico e fisico) c’è una differenza abissale di invecchiamento se la tieni in garage o sta fuori h24, è quantomeno plausibile pensare che sulle batterie ci siano effetti analoghi che ad oggi ignoriamo, un’auto di 3 o 4 anni è sostanzialmente ancora nuova, soprattutto con i chilometraggi medi di chi oggi ha elettrico, le poche auto che han macinato centinaia di migliaia di km lo han fatto in 3 o 4 anni pure loro quindi non si sa l’effetto tempo cosa farebbe sommato ai km

        • ” il problema è che funziona solo a veicolo in uso o al massimo mentre è alla colonnina (raffreddamento in estate va?)”
          Non bisogna mai confondere tra range di temperatura di stoccaggio e di utilizzo.
          Si trova in rete il video di un test fatto da una rivista che ha percorso 175 km in autostrada a -30° (alla partenza, l’arrivo è stato a -33*) con una Model 3 (e la macchina partiva da parcheggiata una notte fuori…), per dire.
          Tesla raccomanda di non sottoporre le sue batterie a più di 24 ore ad oltre 60° (temperatura che si può raggiungere esclusivamente in un forno, in nessuna zona della terra puoi avere per più di 12 ore quella temperatura). Non ho riferimenti tecnici sullo stoccaggio a temperatura sotto zero.
          Aggiungo che la climatizzazione della batteria è attiva anche a veicolo fermo e non solo durante la carica, nel caso di Tesla anche PRIMA della carica, dato che la batteria viene portata alla temperatura ottimale, scaldandola o raffreddandola, ovviamente col limite della capacità della batteria stessa nel caso di veicolo fermo, visto che l’energia di climatizzazione viene proprio da lì. Per cui il BMS a -20° può decidere di dare una scaldatina alla batteria se non è sotto al 20% perchè predilige il preservare la capacità di erogare poi il residuo energetico rispetto al mantenimento della carica, così come a +45° può decidere di raffreddarla anche a veicolo parcheggiato, se non è troppo scarica…
          Nel clima italiano devi proprio essere a Livigno in Gennaio o a Siracusa in Luglio perchè possa succedere occasionalmente.
          Per gli altri veicoli lo ignoro, ma tutti quelli climatizzati credo abbiano un comportamento simile.

        • Il raffreddamento della batteria, almeno sulle Tesla, è sempre attivo. Non è necessario che la macchina sia collegata alla colonnina. Allo stesso modo, la batteria può essere scaldata se le temperature sono troppo basse o se ci si appresta a raggiungere un supercharger.

      • Dimenticavo, il discorso guarnizioni lho tirato fuori proprio perché era uscito parlando qui tempo fa, ma il fatto che venga prodotta senza e solo una soluzione ingegneristica diversa, non è che se non le mettono non è isolata, han solo trovato altri metodi per chiuderla dentro

  5. Tradotto dal legalese vuol dire che durano più della macchina 🙂 Un po’ come il motore termico, se non lo usi in modo davvero scriteriato è ben difficile che devi cambiarlo per usura nella vita utile dell’auto, e lo stesso vale per le batterie.

  6. Grazie per l’articolo, che purtroppo però non risponde alla domanda. E’ corretto dire che la vita delle batteria dipende dall’utilizzo, tuttavia io da una risposta generica così non mi sento rassicurato. “Io penso” non mi da molta sicurezza.

    • Il problema è che non ci sono molte auto elettriche (prodotte in serie) abbastanza “stagionate” da poterci ricavare una statistica attendibile. Ci tocca aspettare ancora qualche anno..

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