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L’ultima di Porro? Una zuppa di balle su fotovoltaico e auto elettriche

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Nicola Porro, giornalista televisivo e blogger: "Regaliamo l'uro europea ai cinesi".

Nella sua ultima Zuppa, Nicola Porro sostiene che per alimentare le auto elettriche dovremmo coprire di fotovoltaico l’Italia intera. Marco rifà i conti e dimostra che basterebbe installare pannelli sullo 0,28 per cento del nostro territorio.   Altri lettori ci segnalano che articolo e video sono stati rimossi dal sito di Porro. Riportiamo, senza verificare: sarebbe un altro click buttato via.  Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it

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I parcheggi con fotovoltaico e V2G di Mirafiori

Ricoprire l’Italia di pannelli? Ecco i miei conti

Buongiorno, ho letto l’articolo sulle sparate di Porro che sosteneva, senza peraltro fare calcoli, che per alimentare tutte le auto elettriche bisognerebbe ricoprire l’Italia di fotovoltaico. E allora facciamoli questi conti, e poi divulghiamoli.

Partiamo dal presupposto che volessimo fare energia rinnovabile solo da fotovoltaico per alimentare le auto elettriche per “stare al gioco” (sapendo quindi che la superficie calcolata sarà poi in eccesso).
Era già stato piu volte calcolato che se tutte le auto fossero elettriche occorrerebbero 70 TWh di energia aggiuntiva all’anno (produzione attuale circa 320).
70 TWh sono 70.000 GWh, ovvero 70 milioni di MWh, ovvero 70 miliardi di KWh.
Sappiamo che 1 kWp di fotovoltaico produce mediamente 1.200 kWh/anno ma teniamoci molto bassi e consideroamo solo 1.000 kWh/anno per kWp (il che semplifica anche i calcoli). Con questa producibilità dunque servirebbero 70 milioni di kWp.
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Nel caso di moduli a terra servono circa 12 mq per kWp per rispettare le distanze di ombreggiamento tra file di moduli, ma nel caso di moduli su falde di tetto bastano 6 mq. Ma mettiamoci sempre nel caso peggiore, ovvero di utilizzare solo superfici pianeggianti (quindi 12 mq). 70 milioni x 12 fa 840 milioni di mq. Se ne facciamo la radice quadrata otterremo la lunghezza del lato di un quadrato che adibito a produzione fotovoltaica garantirebbe tutta l’energia elettrica necessaria per un parco auto totalmente elettrico (ovviamente sarebbero installati anche i necessari accumuli).
Ebbene il nostro quadrato fotovoltaico avrebbe un lato di…

Basterebbe un quadratino di 29 Km di lato

APPENA 29 CHILOMETRI!!!
Se messo sulla mappa dell’Italia quasi non si noterebbe!!!
E tutto questo senza considerare le altre fonti rinnovabili e le coperture inclinate ben esposte per le quali occorre molto meno spazio! Il nostro quadrato si ridurrebbe ancora, a meno della metà!!
E mi chiedo dunque: Porro i conti non li sa fare o non li vuole fare? Perchè potrebbe anche farsi aiutare…„ Marco Scozzafava

Il pifferaio Porro e la musica che piace agli italiani

Risponde Massimo Degli Esposti – All’ultima domanda di Marco risponderei così:  Porro non fa nessun calcolo, non ne ha alcun bisogno. L’italiano medio se ne frega di calcoli e dati. Non cerca la verità, ma qualcuno che confermi i suoi pregiudizi. E Porro lo sa benissimo.
Aggiungo qualche numero a supporto della sua analisi, sostanzialmente corretta. Il Sole irraggia la Terra con una potenza di 50 milioni di GW.  La potenza di generazione elettrica installata nel mondo è di circa 2.500 GW e produce in un anno elettricità per  10.350 TWh.
decarbonizzare
L’intero fabbisogno energetico primario mondiale (elettricità e fonti fossili)  è di circa 595 exajoule, corrispondenti a 165.000 TWh. Fonte BP statistical Rewiew 2022 . Potrebbe essere coperta installando circa 500.000 Km² di fotovoltaico. Corrispondono a circa un millesimo dell’intera superficie terrestre. Oppure il 2% del Sahara, l’1,8% dell’Europa, l’1% della Russia, lo 0,4% dell’America settentrionale, una volta e mezzo la superficie dell’Italia (302.000 Kmq).

I conti veri per l’Italia e il mondo

Il fabbisogno di energia primaria in Italia è di 6,5 exajoule, equivalenti a 1.780 TWh. Volendolo soddisfare interamente e solo con fotovoltaico, escludendo quindi eolico, idroelettrico e biomasse,  dovremmo coprire di pannelli circa 4.800 Km², vale a dire poco più della superficie del Molise. Equivale a circa l’1,6% del territorio italiano. Per le sole auto elettriche basterebbe invece lo 0,28%. La superficie urbanizzata (con relativi tetti) in Italia è di 23.500 Km². I terreni incolti e non utilizzati assommano a circa 35.000 Km².

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57 COMMENTI

  1. Gentile Leonardo,
    replico molto in breve cercando di attutire la mia verve polemica, perché poi, alla fine, le zuffe da cortile non mi piacciono.
    1 – “….le pale eoliche non sono affatto brutte, le vede brutte soltanto chi non è in grado di vedere l’enorme rispetto dell’ambiente di questi moderni mulini silenziosi che sostituiscono inquinanti impianti termoelettrici…”
    Mi limito a farle notare che gli “inquinanti impianti termoelettrici” in Italia non fanno bella mostra di sé sulle colline della Toscana o sulle pianure del Tavoliere. In queste Regioni (vada a farci un giro con la sua bella auto elettrica) dire che, in termini di SCEMPIO, la misura è colma è dire poco! Per finire, pur col massimo rispetto, stendo un velo pietoso sul suo senso estetico che addirittura decanta la “BELLEZZZA” (?!) delle pale eoliche…..lei è tra quelli che – come Degli Esposti & C – non esiterebbe a piantarle anche in Piazza San Pietro, al posto delle colonne del Bernini.
    2 – “…non creda però che essere favorevoli alle energie rinnovabili significhi avallare lo scempio del territorio. Questo è quello che vorrebbero far credere molti giornalisti prezzolati, a favore degli interessi di chi vuole continuare a vendere petrolio e inquinare….”
    A parte che – RIBADISCO – piantare pale eoliche in determinati tipi di paesaggi o ricoprire ettari ed ettari di territorio (INCOLTO O NO) con pannelli fotovoltaici significa fare SCEMPIO del paesaggio E BASTA……mi dica un po’……ma chi pianta pale eoliche, colonnine elettriche o pannelli fotovoltaici, secondo lei, lo fa per beneficenza e poi dona il ricavato all’UNICEF?!?!
    O anche loro, in ultima analisi, lo fanno per il solito, vile DENARO?!
    E allora, una buona volta, piantatela con questa ridicola storia che chi vende petrolio è il DIAVOLO e chi COMMERCIA con le rinnovabili è l’ACQUA SANTA!!!
    Il tornaconto ce l’hanno tutti e due, con buona pace di chi si illude (o fa finta di illudersi) del contrario.
    Prima di seguire il suo consiglio e tornarmene su Marte, vengo alla questione dei (così troppo sbrigativamente definiti) frullatori a quattro ruote…
    Per motivi di spazio, ho effettivamente sintetizzato troppo il concetto, per dire che voi “elettronauti” state comprando oggi, a prezzi ASSURDI, una tecnologia già VECCHIA, che tra 5 anni al massimo sarà PREISTORIA!
    O davvero pensa che siano futuristiche auto da due tonnellate, il cui utilizzo prevede una notte intera di ricarica o 50 minuti fermi ad una colonnina (SE DISPONIBILE E FUNZIONANTE), il tutto per fare 300 km??? Vogliamo poi parlare degli eventuali, malaugurati incidenti, con danni al pacco batteria???
    Sulla materia, avevo postato un commento qualche tempo fa, segnalando pacatamente che già oggi, TESLA le proprie auto con il pacco batteria incidentato NON LE RIPARA (o ne scoraggia la riparazione con preventivi fuori dal mondo).
    Risultato?
    Una valanga di insulti ed ironia fuori sposto da parte di quasi tutti i frequentatori di questo sito, la cui spocchia, solitamente, è pari all’entità del loro conto in banca e la cui pretesa di insegnare economia domestica al popolo bue è – ad ogni visita che mi capita di fare su questo sito – sempre più “elettrizzante”.
    Detto questo….me ne torno su Marte! Buona permanenza!!!

    • “una tecnologia già VECCHIA, che tra 5 anni al massimo sarà PREISTORIA!”
      La Tesla Model 3 è uscita nel 2018 (nel senso di VENDUTA nel 2018), cioè 5 anni fa.
      Le risulta che sia preistorica?
      “TESLA le proprie auto con il pacco batteria incidentato NON LE RIPARA”, perchè BMW le ripara? No: le ripara il meccanico (che è un privato) o una carrozzeria (che è un privato).
      Quale è l’unica casa automobilistica in Italia che ripari con officina di proprietà le proprie auto? Tesla. Per i problemi meccanici, come carrozzeria fa come gli altri: privati. Quindi la sua frase è l’esatto contrario della realtà. Complimenti per lo spirito di osservazione!!
      Lei ha preso UN CASO di un tizio e l’ha fatto diventare la regola, anche se in Italia circolano 20.000 Tesla. Chi è lo spocchioso? Chi spara fesserie a nastro? Tipo lei?
      “frullatori a quattro ruote…” io parlerei piuttosto di analfabeti funzionali a due gambe, mi pare più appropriato.

  2. …leggo questi post e, con l’ingenuità del marziano sceso sulla Terra da Marte, mi chiedo come sia possibile pensare di ricoprire ampie percentuali di territorio italiano (addirittura, il Molise o una superficie di pari estensione) per alimentare i vostri frullatori a quattro ruote!
    Non vi basta già lo scempio che è stato fatto alle nostre colline più belle, per installarvi le orrende pale eoliche che ormai deturpano irrimediabilmente i nostri paesaggi? Le vostre tesi e le vostre argomentazioni sono semplicemente altre “Zuppe di Porro”, viste dall’altra parte della scodella!

    • Pessima l’idea di trattare argomenti così complessi con termini dispregiativi come “frullatori a quattro ruote”.
      D’altra parte non la vedo altrettanto indignato per gli scempi fatti dalle raffinerie e altre porcherie, oppure dall’inquinamento dai motori a combustione interna che appestano l’aria che respiriamo. Anche la sua dev’essere, a giudicarla dal suo commento qualunquista, una cosiddetta coscienza a fisarmonica.
      Per quanto mi riguarda, se non le dispiace, può gentilmente tornarsene su Marte.

      P.S.: non creda però che essere favorevoli alle energie rinnovabili significhi avallare lo scempio del territorio. Questo è quello che vorrebbero far credere molti giornalisti prezzolati, a favore degli interessi di chi vuole continuare a vendere petrolio e inquinare.

      P.P.S: le pale eoliche non sono affatto brutte, le vede brutte soltanto che non è in grado di vedere l’enorme rispetto dell’ambiente di questi moderni mulini silenziosi che sostituiscono inquinanti impianti termoelettrici.

    • Prima di scrivere mi piacerebbe che si andasse ad attingere ad altre fonti per poi capire dove potrebbe stare la verità ,
      Comunque se trovi più brutta una pala eolica che genera enargia rinnovabile e gratutita di un bel distributore che vende benzina vedi tu .
      Consiglio di ascoltare anche questo signore del CNR che magari ne sa qualcosa più di porro
      https://youtu.be/_AEt0NBwMZU

  3. Porromarcio fa parte della disinformazione del sistema italia, di cosa vi sorprendete, solo quando si dice qualcosa, anche di vero, contro il main stream si viene censurati; in Italia si può dire tutto vero o non vero, soprattutto se quello che si dice, fa comodo al sistema! Vaxxini docet!

  4. I conti che fate sono corretti. Però soffrono di vizi e limiti che voi stessi per correttezza dovreste ammettere e mostrare a tutti.
    1-Primo fra tutti: fare i conti basandosi sulle medie (media di km percorsi, media produzione fotovoltaico, media di consumo). Basandosi sulle medie, in questo caso, i conti sarebbero sensati solo se ogni giorno dell’anno ci fossero le stesse ore di luce, le stesse condizioni atmosferiche, lo stesso numero di automobili in giro, e che queste percorrano lo stesso numero di km.
    Purtroppo poi ci sono le situazioni critiche che invece mettono in evidenza i limiti dell’utilizzo delle medie: le Giornate di pioggia, le giornate corte invernali, le giornate da bollino nero in autostrada (condizioni che possono anche coesistere). E di notte? E senza vento? Quindi nella visione di un mondo in cui le auto si spostano SOLO grazie a risorse rinnovabili, i pannelli solari devono soddisfare le esigenze delle giornate critiche. In tal caso quanti km quadrati servono?
    Se poi si usa il gas per far fronte alle giornate difficili, allora il discorso cambia…
    2- un’altra osservazione che faccio riguarda lo spazio occupato dagli accumuli.. Di quanto si parla?
    3- considerando il degrado dei pannelli negli anni, la produzione si riduce mentre la domanda resta costante (o verosimilmente aumenta come in qualsiasi paese in crescita). Quindi dovremo prevedere un piano di ampliamento annuale che compensi la riduzione della produzione?
    Saluti
    Lorenzo

    • Inizio dalla fine , i pannelli solari sono garantiti 25 anni e vi sono pannelli che dopo 30 anni generano ancora 80%
      Se devo accendere gas saltuariamente direi che ho già fatto 80% del lavoro.
      Abbiamo la possibilità ed intelligenza di realizzare sistemi di accumulo,idraulici , gravidazionali , chimici ecc
      Dobbiamo solo accelerare con intelligenza

    • Non era nostra intenzione riscrivere il Pniec (piano nazionale integrato dell’energia e clima) ma solo sbugiardare affermazioni grossolane. Dire che le medie sono medie, che fotovoltaico ed eolico non producono ogni giorno la stessa energia e via dicendo è scoprire l’acqua calda. L’hanno già scoperta a Terna dove stanno riprogettando il sistema elettrico in funzione di una generazione elettrica intermittente e diffusa. Infatti investiranno 21 miliardi di euro nei prossimi 10 anni Terna, 21 miliardi per una rete a misura di rinnovabili. Anche lo stoccaggio può essere diffuso, per esempio con le batterie delle auto elettriche; per questo si parla di V1G e V2G: Terna guarda al 2050: ecco i conti dell’Italia green (e in auto elettrica)

      • Il problema è proprio quello. Le medie sono medie. L’ha detto lei. E lei non può costringere la gente a stare a casa quando sole e vento non ci sono. In base a questo dovrà prevedere un sistema che faccia muovere 8 milioni di vetture per le giornate da bollino nero anche quando piove e non c’è vento. È davvero sicuro di poter garantire un’infrastruttura simile? Ripeto. 8milioni di auto.

        • Per fare si può fare, e i vantaggi sarebbero innumerevoli.
          E comunque non sarà domani, anche se da domani cominciassimo a vendere solo auto elettriche.

  5. Salve. Il problema dei pannelli solari è anche l’accumulo. Penso la maggior parte carichi di notte come me. L’accumulo è possibile solo con batterie costosissime.

  6. ancora mi chiedo perche’ dovrei occupare prezioso suolo quando c’e’ spazio in abbondanza sui tetti . in pratica mi consumo quello che produco e cedo quello che non mi serve, per il restante fabbisogno, industria ! ( dove se non sui capannoni si puo davvero impiantare fv ? ) se manca qualcosa di energia la prendo da idroelettrico et voila’ sig porro ( come verruca? ) tetti pieni energia da buttare e tutti con le ev contento ?

  7. Parlare del fotovoltaico per autotrazione non ha senso. E’ una cosa forse fattibile per pochissimi casi particolari, ma quando si dovrà ragionare sui grandi numeri, non sarà praticabile.
    Un mio collega ha installato 6kWp di pannelli (che sono 15-20 pannelli, più della media domestica) e batteria di accumulo Tesla da 13kWh.
    Stando all’app di Tesla, in estate è riuscito a produrre fino a 30kWh al giorno, che basterebbero si e no per percorrere 200km (lascinado l’auto ferma 1 giorno intero e non usando corrente per la casa). In inverno faticava ad arrivare a produrre 3kWh al giorno… ci fai 12 km circa.
    Quindi in inverno scordiamoci pure di ricaricare una qualsiasi auto coi pannelli, anche se dovessimo coprire mezza Europa (e tra parentesi, avete calcolato quanti anni di produzione mondiale di pannelli fotovoltaici ci vogliono per coprire il 2% della superficie europea?).

    In genere, quando si parla di auto elettriche, e del reale problema associato ad esse, ovvero i tempi di ricarica, si dice sempre che in futuro, con le fast charge, il problema verrà risolto.
    La più efficiente centrale solare al mondo è la Torre Solare PS20 in Spagna (centrale a sali fusi), che può produrre corrente anche di notte grazie al calore accumulato di giorno.
    La sua potenza massima è 20MW… se fosse utilizzata per alimentare colonnine fast charge da 50kW, potrebbe ricaricare “ben” 400 auto contemporaneamente… il che significa che servirebbero 2 o 3 centrali solari per ogni paesello da 15000 abitanti.

    • Lei pasticcia con i numeri: fa apposta o non conosce il problema? Ci dica, per esempio, quale auto fa in media 12 km con 3 kWh, perchè noi non ne conosciamo.

      • Non è soltanto quello il problema: fa ipotesi strampalate e non ragiona a livello di sistema (elettrico). Gli sciocchi pensano che serva l’autarchia a livello di abitazione, intanto Terna investe nell’ infrastruttura per fornire l’energia richiesta con la potenza richiesta dove serve. La differenza è che Terna fa i conti come si deve.
        Le persone devono mettersi in testa che i pannelli solari sul tetto servono all’autoconsumo ma non a coprire il 100% dei consumi, tranne in casi molto particolari.
        Che dire poi dei 200 km portati nell’esempio, come se fossero di tutti i giorni (73000 all’anno) è roba ben al di sopra della media.

    • non ci siamo con le premesse : se ho una tesla e la voglio caricare da 0 a100 % mi servono 60 kw di pannelli ,non avrebbe senso ! caricare una batteria domestica da 10-15 kw dell’impianto per caricare una batteria da 60 kw della tesla non ha senso .quello che torna come calcolo e’ una ricarica quasi quotidiana quando ci si ferma a casa e la produzione arriva a coprire il sostentamento della wallbox da 7.2 kw ,ottimisticamente con 6 kw di pannelli probabile una resa dell’80 % e 20 % da rete la devi pagare comunque ,ma se riesci la fetta piu’ consistente la paghi col fv . insomma non e’ come al supercharger ma adattandosi ci si convive . poi se vuoi in ogni cosa puoi trovare il pro e contro , questa e’ la mia esperienza .saluti a tutti

  8. Per me Porro è semplicemente disperato.

    Ha capito di essersi ficcato in un cul-de-sac e le prova tutte per farsi cacciare da Rete 4.

    Ho sentito infatti che vorrebbe cambiare format (il nuovo programma ha titolo provvisorio “Greta, my love!”) e tono, ma portandosi dietro il suo pubblico. Cambiare così all’improvviso disorienterebbe ovviamente gli spettatori che, orfani, si riverserebbero in massa su Giordano.

    Occorre invece creare il casus belli perché possa apparire vittima credibile di epurazione e quindi riconvertirsi legittimamente ai loro occhi. Una sorta di rinascita dalle acque del Giordano.

    Anche perché perfino i suoi spettatori iniziano a sentire puzza di bruciato. Ieri ho sentito Marco, fedele di Porro dai tempi di Virus, il quale, dovendo cambiare la Porsche Cayenne biturbo, mi ha chiesto senza dare nell’occhio “Ma queste Tesla vanno forte veramente?”.

    Io: Oh, eccome! Pensa che anche Carlo, presidente CCC, ha appena ordinato una Model X!

    Marco: Ma Plaid?

    Io: No, normale.

    Marco: Che barbone! Vaaa bene!

  9. Porro semplicemente parla a chi vuol sentirsi dire le cose che dice, è un fenomeno comune; prima che per l’auto elettrica si era distinto per alcune uscite sui vaccini con lo stesso contenuto di verità.
    Il modo migliore per danneggiarlo è ignorarlo.

    • No perche 5 volte che ripeti una Fake News diventa verità , bisogna controbattere con dati la situazione

  10. Porro fa esclusivamente politica da bar che in Italia funziona tanto bene…basta vedere gli ultimi anni

  11. Io sapevo che (sentita da uno scienziato anni fa non ricordo bene su che canale, ma prima dell’arrivo delle auto elettriche) se noi tappezzassimo di FV tutti i tetti d’italia avremmo energia da vendere a buona parte dell’europa.

  12. “ormai l’intelligenza artificiale regna sovrana ”
    _____________________
    Grave è che in mediaset si affidano alla Porro intelligenza.

    • Il problema non è nell’intelligenza artificiale ma nella stupidità naturale che come la prima si sostituisce sempre più spesso all’intelligenza di serie (con risultati opposti).

    • Su mediaset l’intelligenza spesso è al servizio del male, e la coscienza è praticamente ancora incartata, non la usano mai.

    • Intelligenza? Porro? Mediaset?
      Tutto nello stesso concetto? È impossibile mettere assieme i tre termini, ne risulterebbe una figura retorica talmente complicata ed astrusa da non avere un nome…

  13. Gran bei conti e sintetizzati bene, torneranno utili e parecchio da qui in avanti hehe

    Una cosa non ho capito, è do per scontato di essere io a non cogliere, dove parli delle % di superfice, 1.8% per Europa… Pari a 1.5 volte la superficie dell’Italia? Ok non sono un drago in geografia ma a occhio la superficie dell’Italia è parecchio più del 1.2/1.3% di quella europea… Stesso discorso per la specifica italiana, 1,6% del territorio italiano… Pari al Molise? Qua già forse potrebbe essere, è piccino ma mi par poco cmq 😅

    • Infatti si e’ sbagliato, il Molise e’ poco meno dell’1,5% dell’Italia, del resto si sa, il Molise non esiste ! Scherzo eh non me vogliano i molisani che sono molto simpatici.

  14. Porro parla per iperboli, però anche il calcolo fatto qui è sommario… Perché non tutte le latitudini e longitudini dell’Italia se ricoperte da pannelli producono allo stesso modo , inoltre senza una batteria per imagazzinare bisogna essere in loco per ricaricare l’auto ( quindi non deve essere utilizzata) in più la ricarica sarebbe di tipo lento ( 6-7 ore) ..ora se è esagerato quanto detto da porro senza una vera rete smart lo è anche questo calcolo sommario.. io ho 2 impianti fotovoltaici uno da 3,3 kw e uno da 4,5 kw, il primo produce 3800-4000 kw/h annui e soddisfa le esigenze della casa riscaldata e raffreddata con pompa di calore , più le altri apparecchi casalinghi, ma tra novembre e marzo la produzione è quasi nulla ed è la rete a fornire energia.. Se dovessi ricaricare una sola auto mi servirebbe un impianto da almeno altri 3 kw che occupano circa 25 mq ( in aggiunta ai 25 già occupati più 15 occupati dai pannelli termici) , al costo attuale di 6000-7000 euro.. e comunque d’inverno mi servirebbe energia dalla rete e l’auto mi serve di giorno.. quindi torniamo al discorso batteria di accumulo, servirebbe almeno 20 kwh ( caricheri meno della metà di una batteria standard per auto e spenderei altri 6000-8000 euro attualmente).quindi con i pannelli ad oggi non si risolve, forse con una Smart grid evoluta e incentivata..

    • Il calcolo fatto e’ sommario, ma e’ anche molto conservativo. Ha capito i passaggi?

      Si e’ considerato 1TWh per GW di potenza installata, quando la media in Italia sarebbe di circa 1.2TWh/GW. E si puo’ fare meglio della media, incoraggiando a installare i pannelli in aree idonee.

      Inoltre, l’articolo e’ un “fact checking” sulle tesi di Porro, e in quanto tale mi pare valido: Non serve coprire l’Italia di pannelli per ottenere l’energia necessaria.

      Sul resto dei punti, ovviamente serviranno batterie oltre a solare (ed eolico). Ma anche interconnessioni con la rete europea, per esempio…

      Al momento l’accumulo a batteria e’ ancora un po’ costoso, ma piu’ rinnovabili verranno installate, piu’ diventera’ conveniente (o meglio: le centrali a gas, usate semre meno, diventeranno sempre piu’ costose da tenere in funzione).

      I pannelli solari per i privati possono essere un buon investimento, e faranno la loro parte, ma non raccontiamoci che non seviranno anche impianti di dimensione industriale.

      E soprattutto, l’accumulo e’ probabilmente meglio farlo a scale che l’utente domestico non puo’ permettersi: piuttosto che mille batterie da 20kWh, un sistema di accumulo da 20MWh costa molto meno… Se sia possibile usarlo in una comunita’ energetica, o se convenga che venga installato da un operatore piu’ grande non saprei.

    • Al nord 1kWp produce circa 1200kWh annui, quindi il conto torna. Al sud produce molto di più, quindi il conto torna meglio.
      Se in inverno riesci a malapena fornire energia alla casa, una batteria d’accumulo, a che ti serve? come la ricarichi?
      Lascia stare le batterie, sono soldi buttati.
      Metti più pannelli,

      • Infatti abito in Veneto, la produzione annua è quella da me indicata. Il primo impianto è stato installato a febbraio 2013 quindi ha 10 anni, il secondo a marzo 2020 quindi ne ha 3. Ormai ho uno storico abbastanza affidabile sulla produzione reale (non stimata).
        La mia considerazione sulle batterie sta nel fatto che se l’auto è in giro durante il giorno, non può usufruire dei pannelli per ricaricare, ma ha bisogno di un accumulo.. Il fatto che le batterie siano economicamente sconveniente è un altro discorso, il mio era per sottolineare il fatto che l’iperbole di Porro non è così campata per aria..
        Perchè in teoria con 3.3 kw di impianto soddisfo metà della mia richiesta di energia domestica, aumentare la potenza installata non risolverebbe il problema invernale perchè sarebbe comunque bassissima (infatti i 2 impianti producono quasi i medesimi valori nonostante uno sia da 3,3 e l’altro da 4,5 kw nel periodo novembre marzo). Ergo inutile aggiungere e troppo costosa la batteria di accumulo. A questi numeri però se dovessi ricaricare anche 1 sola delle mie 2 auto non tornerebbe il computo dell’articolo, perchè sebbene in teoria sarebbero sufficienti 6 kw installati per casa+ 1 auto, poi in pratica non riuscirei a sfruttarli di giorno perchè l’auto è in giro (questo in estate) mentre in inverno continuerei ad avere carenza di energia in ogni caso. La coperta è stretta, il tutto considerando che gli impianti seppure incentivati vanno ammortizzati e hanno una vita utile che (fortuna o sfortuna è molto più breve di quella di una persona). Io credo che l’iperbole di Porro sia tutta qui.

        • Ma guardi che non e’ che per forza dobbiamo autoprodurci tutta l’energia a casa: anzi a secondo degli studi si parla di una percentuale dal 25% al.. 40% (mi pare) del contributo del solare residenziale.

          Qui sotto puo’ trovare uno studio, che ho scoperto oggi: c’e’ anche un documento specifico che analizza i numeri per l’Italia.

          https://web.stanford.edu/group/efmh/jacobson/Articles/I/WWS-145-Countries.html

          Per l’Italia si parla di 717 km^2 di nuova occupazione di suolo (esclusi gli impianti sui tetti), di 5841 km^2 di “spacing area”, l’area che serve per separare le pale eoliche tra loro.

          Questo equivale allo 0.24% del territorio italiano per il solare, e all’1.99% “occupato” per l’eolico.

          Per le batterie, non ho trovato un numero specifico per l’Italia, ma si parla di 1200GW di potenza di carico/scarico, per 4.80 TWh totali, ma non ho ancora letto bene e non ho capito quali siano le altre tecnologie da utilizzare, ma mi pare di capire che siano metodi di immagazzinamento del calore (o del freddo).

          Quindi per il solare stiamo parlando di meno di 1/4 dell’1%, e di circa il 2% per l’eolico, che pero’ non preclude l’uso del territorio per fini agricoli ecc.

        • Le batterie sono inutili ad oggi, per svariati motivi:
          1) l’energia che non usa lei, la immette in rete e le viene pagata, ma finisce nei suoi vicini che non hanno FV e richiedono energia, quindi vengono azzerate le dispersioni dovute a trasmissione su lunghe distanze, quantificabili in circa 10% dell’energia utilizzata;
          2) il giochino dell’accumulo si mangia un bel 20% di energia prodotta per conversioni e calore; quindi i suoi 3300kWh prodotti in un anno, diventano almeno un 500/600kWh in meno. buttati al vento e non possiamo permettercelo.
          Quindi le batterie avranno senso quando avremo talmente tanto surplus da rinnovabili da non saper che farcene.

          • A maggior ragione non hanno senso se si pensa che 1) l’ elettricità può essere estesa ad altri usi, come la cottura cibi ad induzione, le pompe di calore, la ricarica di auto elettrica (anche la produzione di acqua calda, al limite), quindi puoi di molto aumentare l’ autoconsumo sul posto e 2) si crea un’ inutile competizione con la richiesta di batterie pet auto elettriche (che già oggi sono stressate)

      • Ognuno può dire quello che vuole , ma servirebbe una verifica ed un contraddittorio si possibili soluzioni .

        Un mio vecchio capo americano ,dopo tutta questo speech mi avrebbe detto. SO WHAT ?

        Facile sparare vaccate senza proporre soluzioni

    • Si è usata una media di produzione 😅 anzi se non ricordo male 1,2Mhw/Anno è più vicina al nord (1/1,1) che al sud (1,4/1,5)
      Non si parla nemmeno di esposizione ideale, cosa probabilmente difficile ovunque, ma vogliamo anche aggiungere un 10% di margine? Un 20? Mica si parla di decuplicare le installazioni se son con i dati del nord o del sud o a sud ovest anziché a sud…

      Se è per questo si parla solo di fotovoltaico… Mettere qualche pala nelle zone in ombra e ventose?
      Mettere qualche diga per sfruttare idroelettrico (e fare pure da batteria per il surplus diurno)?
      Mettere qualche biomassa/termovalorizzatore? (che se volete potete trovarmi un modo migliore e più sterilizzante per disfarci del pattume che produciamo ogni giorno)

      Son conti che servono per tirarsi giù dalle nuvole e trovarsi coi piedi per terra quando qualcuno fa questo tipo di osservazioni, il calcolo di massimo è semplice, comprensibile praticamente a chiunque, ha margine di errore? Sicuramente, ma ti dà almeno un ordine di grandezza del “problema” che altrimenti da quel maniaco dei click ad ogni costo di Porro sembra che dobbiamo lastricare ogni cm quadrato di ogni bosco o foresta italiana azzerando agricoltura e allevamento e magari spostandoci tutti mega grattacieli/città per avere lo spazio per i pannelli…

      Ah cmq, non hai nemmeno considerato l’evoluzione dei pannelli, in commercio ora arrivano al 20/23% di efficienza… Ma già esistono diverse soluzioni in prototipo avanzato che toccano il 30% con materiali meno costosi degli attuali.. È se si arriva al 40%? Vuol dire dimezzare le superfici necessarie…dotare ogni vettura di un range extender solare un minimo efficace.. I treni, i pullman..

      Guarda te se mi tocca difendere Massimo 😂😂

      • Mi son perso il nesso con la tua seconda parte, la smart grid… Una volta che abbiamo energia interamente prodotta da rinnovabili, dove l’unico costo è il mantenimento dell’impianto e la sostituzione di pannelli e pale varie al loro fine vita (con altri più evoluti aumentando la produzione senza aumentare superficie), credi che il costo dell’energia possa essere così alto dal avere convenienza nel vivere “offgrid”? Nessuna materia prima da importare, nessun contratto da sottoscrivere, nessuna inflazione se alzano il costo del gas o petrolio, erutta uno dei nostri vulcani oscurando i cieli per due mesi? Si apriranno le dighe tenute li apposta come oggi teniamo gas per l’inverno… Si collegheranno pannelli in altre aree tenuti di backup, di sicuro non avremo miliardi di batterie al litio sottoterra per questi utilizzi non ha minimamente senso

    • Sig Giorgio ci stiamo dimenticando di un “piccolo” particolare trascurabile le BEV, a differenza delle ICE, sono accumuli con le ruote pagate per buona parte dei privati con un piccolo incentivo dello Stato.

      Cosa voglio dire? Che basta il protocollo V2H/V2G per poter usare una macchina elettrica come accumulo. La riempire quando hai il picco e prelevi qua do serve.

      Bastano dei contartti per questo.

      Se l’auto le serve di giorno e non può ricaricare a casa é anche vero che l’impianto FV NON deve essere per forza sopra il tetto di casa.

      Mi risulta che nessun condominio abbia una turbogas, una diga o una centrale a carbone nella cantina eppure quasi tutti in casa hanno frigorifero, TV, lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere.

      Come fanno? Forse le dighe sono a 100/200/300 Km? I turbogas magari pure.

      Non vedo dove é il problema se a 5 Km da casa sua ci fossero 5 ettari di agrivoltaico o 3 capannoni industriali o un parcheggio di 5000 m2 ricoperto di pannelli che alimentano la sua auto mentre é al lavoro.

  15. Questo ragionamento può avere senso per l’ eolico, che necessità una enorme spaziatura tra una pala e l’ altra (a maggior ragione ai modesti flussi dei venti italiani). Ma assolutamente NON per il FV che si integra perfettamente con i tetti di case, edifici pubblici e commerciali, capannoni industriali, ecc…Interessanti i dati numerici su superfici urbanizzate e terreni incolti alla fine dell’ articolo ! 👏👏👏👏

    • Ma anche per l’eolico… non e’ che la superficie “occupata” non sia utilizzabile per altro. Cioe’ se va bene l’agrivoltaico, va bene anche l’agrieolico…

      • In teoria sì, ma in pratica no, le pale eoliche sono così massive e pesanti sul territorio che nessuna attività umana è possibile. Diverso il discorso sul FV agricolo, per es. una serra con sopra un bel FV solare

  16. Un altro calcolo può essere questo (ho i dati della Svizzera, in Italia potrebbe esserci un potenziale sviluppo ancora maggiore.
    In Svizzera nel 2021 l 8 % dell’intero fabbisogno di corrente elettrica è stato prodotto con il fotovoltaico.
    Sempre in Svizzera solo circa il 3 % degli edifici è munito di pannelli.
    Ergo, coprendo al 100% solo gli edifici esistenti potremmo coprire quasi tre volte il fabbisogno attuale (cui aggiungeremo al massimo un 15% nel caso in cui tutti i veicoli fossero elettrici).

  17. Porro è un tipico esempio di quel giornalismo asservito ad una sottocultura che pretenderebbe di essere conservatrice ma è solo robaccia da caccia alle streghe. Se qualcosa non piace si sparano le peggiori baggianate e si trovano sodali che le amplificano e le ripetono fino alla nausea. Peggio ancora costoro godono del pieno appoggio e plauso di una certa parte politica.

  18. Mi spiace che personaggi del genere rendono ancora meno autorevole l’ambiente giornalistico, che già vive una grave momento di difficoltà e che rende quasi impossibile la sussistenza economica di chi non ha santi in paradiso. Purtroppo, come si è visto, il personaggio in questione ha amicizie importanti (per questioni etiche io, pur dovendo frequentare politici ed amministratori per lavoro evito di passare con loro momenti ludici, come pranzi, cene e feste private, proprio per evitare di farmi condizionare o peggio). Se un giornalista va alla festa di compleanno del ministro che vuole rallentare la transazione elettrica (dove è chiaro che certi video vengano realizzati e diffusi col permesso dei diretti interessati) è evidente che ogni sua azione sarà in quel senso, magari anche dietro compensi diretti o indiretti. Purtroppo l’ignoranza di una parte dell’elettorato ritiene che personaggi così abbiano una qualche autorevolezza, in realtà sono solo dei soldatini fedeli, alla ricerca di sistemi per arrivare alla pensione. Poveretti.

  19. Piccola precisazione alla frase “Non cerca la verità, ma qualcuno che confermi i suoi pregiudizi”, che confermi le sue idee complottistiche di un’Europa che non vuole più farci muovere. È quello il target del sito di Porro e lui ne approfitta per farci soldi, senza che i suoi seguaci se ne rendano conto.

    Avevo scritto a Porro sottolineando che la cosa più grave di quell’articolo, mandato da un lettore, era l’assenza dei calcoli e delle fonti da cui ricavava l’efficienza energetica dei carburanti da autotrazione. Era questa la cosa più grave per un giornalista. Dopo due giorni l’articolo è scomparso, spero si sia reso conto che quello non è giornalismo. Ma del resto anche Byoblu è una testata giornalistica e pubblica complotti alla “terra piatta” senza che l’ordine muova un dito, quindi di cosa ci meravigliamo?

  20. Non si può rivolgersi all commissione europea e denunciarlo per Disinformazione sistematica? Insomma questa Europa fa acqua da tutte le parti i consumatori devono essere protetti.
    Io voglio provarci tramite lettera ,non se ne puo più deve pagare .

  21. Il problema è che tale pseudo giornalista schieramento politicamente, tenta tutti i giorni il lavaggio del cervello su ogni argomento.

  22. Ma perché non si riesce ad avere un momento di contraddittorio ?
    Una fake news in televisione diventa una verità .
    Dovremmo magari scrivere a Porro con documenti di Armaroli o del poliitecnico di Milano che ha appena fatto un Energy simposium

    https://www.youtube.com/live/PyWP6ECB8wc?feature=share

    Spero che come diceva un professore, l industria è più veloce della politica

    • Purtroppo i video di Armaroli e questo del Politecnico hanno 1 millesimo delle visualizzazioni di altri video che non hanno alcun valore e questo la dice lunga sullo stato dell’Italia!

      • Non esageriamo: la nostra videointervista ad Armaroli ha fatto quasi 40 mila visualizzazioni in 3 settimane.

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