Lucid Air lancia la sfida a Tesla e anche a Porsche, promettendo che diventerà il nuovo riferimento nelle auto elettriche prestazionali.
Lucid Air, prodotta in Arizona con fondi sauditi
La sfida a Elon Musk non poteva che arrivare da un’ex Tesla. Peter Rawlinson, ora numero uno di Lucid Air, ha lavorato nel team che ha progettato il Model S. E anzi, in una lunga intervista a Forbes rivendica di avere messo la sua firma sul 70% dei brevetti presenti in quell’auto. Il Model S, a giudizio di Rawlinson, in tutti questi anni è stato un riferimento, ma nel 2021 arriverà sul mercato la macchina che farà fare all’elettrico un salto in avanti. E naturalmente è la Lucid Air, che verrà prodotta in un nuovo stabilimento a Casa Grande, in Arizona. La Air è una sportiva a quattro porte, a cui farà seguito due anni dopo un SUV, denominato per il momento Project Gravity. Insomma, la Lucid pensa in grande e sembra avere le spalle ben coperte, avendo il sostegno finanziario del Fondo Sovrano Saudita, rimpinguato, ironia della sorte, con i ricavi del petrolio.
Lucid Air dichiara un’autonomia di 830 km
Rawlinson non è uno sconosciuto. Ha lavorato alla Jaguar ed è stato direttore tecnico della Lotus, dove ha progettato la Imola. Con la Lucid ha progettato il pacco-batterie di 2° generazione per le monoposto di Formula E. Ma ora è davanti alla sfida della vita. I numeri dichiarati dalla Lucid Air sono impressionanti: 830 km di autonomia, accelerazione da 0 a 100 in meno di 3 secondi. Roba da sfidare anche Ferrari e McLaren, non solo Tesla e Porsche.
“Lucid Air ha un’unità di trasmissione anteriore e posteriore composta da motore, inverter, riduttore e differenziale. La nostra unità motrice può produrre 650 cavalli ma pesa 74 kg. L’unità di trazione posteriore della Porsche Taycan con riduttore pesa circa 175 kg e produce 500 cavalli. Taycan ha un riduttore solo sul retro “, ha spiegato a Forbes. Delineando una sfida ambiziosa, visto che la Porsche elettrica è un grande successo, con 20 mila unità vendute già quest’anno.
Ricarica rapidissima: “In 20 minuti energia per 480 km”
La Lucid Air, più corta e più stretta sia della Model S sia della Taycan, è tutta in alluminio, con una monoscocca in stile aeronautico. Rawlinson assicura che è molto più efficiente della concorrenza. “La Porsche Taycan fa circa 4 km per kWh: la Lucid Air ne fa circa 7,4. Raddoppia le miglia della Porsche, raddoppia l’efficienza per kWh“. Il numero uno della Lucid rivendica anche di avere le batterie con la ricarica più veloce del mondo. Parla di 32 km al minuto o di 480 km in 20 minuti, dati sbalorditivi.
Adesso, però, la Lucid deve passare dalla fase di progettazione alla produzione, uno step sempre difficile nell’elettrico. Nel quale anche case blasonate come Volkswagen e la stessa Tesla sono inciampate. Rawlinson lo ha affidato a un altro ex Tesla, Peter Hochholdinger, un ingegnere tedesco che per oltre 20 anni ha lavorato in Audi. La fase degli annunci è finita: tempo pochi mesi e la Lucid Air sarà disponibile per i test con la stampa.
Se Lucid riesce a produrre quest’anno esattamente come come da dichiarazioni, allora diventerà il nuovo benchmark del lusso e delle prestazioni a livello mondiale. Sembra un pò il periodo anni 50 della concorrenza tecnologica e di stile fra Buick,Cadillac e Lincoln
Al di la’ di giudizi personali sull’auto e commenti su effetti speciali, sottolineo un punto: il cliente vuole interni gradevoli. Lucid Air pare averlo capito, Tesla no. Molti potenziali clienti si arrendono poco prima dell’acquisto per questo motivo: a cosa serve uno 0-100 in 3 sec. se poi l’ambiente nel quale si vive l’auto e’ triste/deprimente? (E non bastano due porte UBS in piu’ a cambiare l’antifona!)
A parte concordare con lo stile interno, che è un dettaglio non da poco, considerando che l’auto la si vive molto più da dentro che da fuori, ma vorrei poi capire se i dati che espongono sono veritieri. Avere in mano dei risultati frutto di test in laboratorio non garantisce che poi si ottengano lo stessi in situazioni di quotidianità. Ci sono mille variabili. Se vogliamo fare un esempio pratico, basti pensare alla differenza di emissioni calcolate con il vecchio metodo, con quelle in WLTP in guida reale.