Home Nautica Luca Ferrari guarda oltre il record: “Un motore elettrico da 250 KW”

Luca Ferrari guarda oltre il record: “Un motore elettrico da 250 KW”

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Campioni offshore

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Luca Ferrari dal 1989 al 1997 ha vinto tutto quello che c’era da vincere nei campionati offshore: titoli nazionali, europei, mondiali. Ora è saltato a bordo delle barche elettriche e con Anvera Elab ha fatto il record di velocità al Solar & Energy Boat Challenge di Montecarlo.

immagine d'epoca
AI tempi d’oro della carriera agonistica

Anche con l’elettrico si corre veloce in acqua. Parola di Luca Ferrari che in circa 10 anni di campionati offshore è diventato, quasi sempre in coppia con Norberto Ferretti (un mito della nautica italiana), uno dei piloti marini più veloci al mondo. Dopo la carriera sportiva Ferrari si è lanciato nell’imprenditoria. A Misano Adriatico nel 2002 nasce LG srl: azienda specializzata nella lavorazione di materiali compositi: “Per questa impresa sono state utilissime le esperienze sportive, il capitale di competenze maturato con Team Italia Offshore. Fino all’impegno con Anvera e l’esperienza di Elab: la barca, condotta da Ferrari con Johnny Ceccotto Junior, che ha toccato 74,49 km/h, circa 41 nodi. La barca più veloce al Solar & Energy Boat Challenge di Montecarlo.

Il carbonio per equilibrare il peso delle batterie 

Sul podio del campionato mondiale
Luca Ferrari (sx) e Norberto Ferretti sul podio mondiale offshore

Uno degli ingredienti vincenti della ricetta Anvera è il carbonio, materiali e tecnologie estreme. “Abbiamo bisogno di leggerezza e il carbonio è l’elemento essenziale. Tutti i costruttori stanno andando in quella direzione, c’è da trovare un equilibrio visto il peso delle batterie”. Ferrari ha fiducia sul futuro elettrico: “Vediamo continue evoluzioni portate dall’ automotive dove fanno  molta ricerca – sottolinea -. Noi gli andiamo dietro, basta vedere cosa fa la BMW con Torqeedo”.

Luca Ferrari guarda alla Formula E 

Le batterie sono sempre più efficienti e questo permette di ridurre il peso: “Nel giro dei prossimi due anni ci saranno grandi novità. Vediamo la sperimentazione in Formula E e anche in Formula 1 dove la Ferrari e la Mercedes utilizzano celle molto performanti”. Ferrari fa l’esempio della Formula E : “Fanno la stessa identica gara però usano la stessa auto, prima la cambiavano a metà gara. Merito delle celle più performanti e della ricarica in frenata”.

in gara
Un altro foto della biografia sportiva termica

Dalla velocità al diportismo

prove in mare
Anvera elab con Leo Cantergiani

La nautica assorbe le evoluzioni anche di altri settori: “Oggi su Anvera con lo stesso peso abbiamo una capacità di 65 kWh rispetto ai 42 che avevamo a disposizione a Montecarlo. Abbiamo la possibilità di avere il 50% di potenza in più e quindi fare più miglia”. Ferrari è un uomo che ama la velocità, ma riflette sui cambiamenti che porterà l’elettrico nel diportismo: “Ne ho parlato recentemente con il sindaco di Misano: le barche con 40 CV senza patente dove vanno? Escono per 4 miglia, fino al monte di Gabice, che senso ha? Se sostituiamo un 40 cv con un Torqeedo faccio le stesse miglia e l’inquinamento è a zero”. Chiaro il concetto: visto l’uso minimo che mediamente si fa, l’autonomia offerta dall’elettrico basta e avanza.

In elettrico: da 3 a 40 nodi in 5 secondi

A gran velocità a Montecarlo
A gran velocità su Anvera Elab

Ferrari è convinto della forza elettrica – sviluppata con la TecnoElettra guidata da Leo Cantergiani (guarda) – anche se ricorda sempre l’importanza del carbonio:Le nostre barche consumano la metà delle altre, il carbonio con la riduzione del peso è l’elemento che fa la differenza“. Poi i vantaggi  dell’elettrico: “La coppia c’è da subito: si passa da 3 a 40 nodi in 5 secondi. Un fenomeno eccezionale: anche l’ingegnere della Ducati è rimasto folgorato quando ha provato la barca. Su questo tema dobbiamo studiare, è essenziale gestire la velocità per ridurre al minimo i consumi. Stiamo lavorando per trovare la modalità migliore”.

L’obiettivo di Luca Ferrari: motori da 250 kW

Per ora si sono realizzati dei prototipi, si è partecipato con successo a una delle poche competizioni in calendario, ma l’obiettivo è produrre delle barche elettriche competitive: “Lasciamo perdere quella fascia di mercato già occupata da Torqeedo; puntiamo a dei motori molto potenti, da 250 kW. Se facciamo una comparazione con uno termico da 300 CV otteniamo un bonus peso da 100 kg”. C’è ancora da studiare e lavorare, ma con gli sviluppi delle batterie l’elettrico può diventare sempre più competitivo. Parola di Ferrari.

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