L’obiettivo degli incentivi? Riempire le città di utilitarie elettriche

utilitarie elettriche

Lorenzo ha la sua ricetta e il suo obiettivo per il prossimo round di incentivi: riempire le città di utilitarie elettriche. Siete d’accordo? Fatecelo sapere scrivendo a info@vaielettrico.it.

Piccole elettriche e solo a privati e aziende

L‘anno scorso ho potuto usufruire degli incentivi statali per l’acquisto della mia prima auto elettrica. Ero quasi certo che avrei preso la eC3 ma alla fine ho preso una Spring Extreme di cui sono molto soddisfatto. Riguardo ai nuovi incentivi sono super favorevole aggiungendo un paio di riflessioni ovviamente personali che non hanno nessun valore.

utilitarie elettriche
La Dacia Spring, una delle utilitarie elettriche meno costose

L’obiettivo di questi incentivi è svecchiare il parco circolante quindi:

-Riservarli solo alla rottamazione (fino all’euro 5 specialmente se diesel) o al massimo un piccolo incentivo per l’acquisto senza (3000 euro magari).
-NO e ribadisco NO incentivi alle società di noleggio, l’incentivo serve per favorire e diffondere la cultura dell’elettrico, quindi solo privati e aziende che il veicolo lo usano direttamente e che lo tengono per qualche anno.
-Limite ISEE più basso.
Limite sul costo del veicolo più basso rispetto al 2024, per le auto massimo 35.000 iva inclusa (scusate ma aver dato un incentivo per un auto di lusso da più di 40000 euro non l’ho trovato molto sensato); e per il veicoli commerciali senza limite massimo ma con la percentuale massima sul prezzo d’acquisto (30% come ventilato)
Obbligo di tenere l’auto almeno 24 mesi per i privati, 48 per le aziende.

Serve che le città si riempiano di piccole utilitarie elettriche non di elettriche dai 5 metri in su; questo per i privati, le aziende devono dotarsi di furgoni elettrici non di lussuose auto di rappresentanza seppur elettriche.

Ps: magari un piccolo incentivo per l’acquisto anche di elettriche usate (ma non sconto in fattura altrimenti il prezzo dell’usato aumenterebbe immediatamente del valore dell’incentivo) magari come rimborso diretto senza passare da un concessionario. Lorenzo

Via libera alle proposte, ma a due condizioni

fondo automotive spiccioli

Risposta- Parlare di incentivi equivale ad aprire un “vaso di Pandora” dal quale ognuno estrae la sua soluzione. Ed è giusto così: chissà che non ne esca una buona. Invitiamo perciò i nostri lettori ad imitare Lorenzo partecipando a questo dibattito.

Due cose però vorremmo aggiungere.

Primo: ogni diverso meccanismo deve essere finalizzato a raggiungere un diverso obiettivo. Per Lorenzo è riempire le città di utilitarie elettriche. Per altri può essere invece consentire anche ai meno abbienti di sostituire l’unica auto di famiglia con una elettrica multiuso. Oppure espandere il mercato totut court per innescare uno sviluppo virtuoso dell’industria europea e dell’intero ecosistema della mobilità elettrica, a partire dalla rete di ricarica. Infine può aver senso puntare ad elettrificare le auto che viaggiano e inquinano di più: sono in genere quelle utilizzate per lavoro e non sono mai utilitarie. Nella maggior parte dei casi sono auto in leasing, quindi sarebbe controproducente escludere le società di noleggio a lungo termine.

Secondo: tempistiche, scadenze, certezza e continuità degli incentivi sono più importanti dei meccanismi e della loro quantità. L’esperienza dell’anno scorso dovrebbe insegnarcelo. E comunque gli annunci vaghi, quando ancora nulla è deciso, sono sempre un veleno per il mercato. Purtroppo ci siamo ricascati, pare.

  • LEGGI anche “Desner Y300, il quadriciclo 4 posti che sostituisce l’utilitaria?” e guarda il VIDEO Test di Marco Berti Quattrini

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Visualizza commenti (17)
  1. Io continuo a pensare che la soluzione più semplice, sia contabilmente sia a livello di risorse, sia il brutale taglio dell’IVA sul prezzo di acquisto.
    Indipendentemente da ogni altro parametro e/o conteggio.
    E se non è “equo e progressivo”… Esticazzi.
    Come possiamo vedere, questo è un caso-scuola che dimostra quanto il meglio sia nemico del bene.

  2. Leggo i suggerimenti di Lorenzo, che condivido per i limiti sul valore massimo dell’auto, sul fatto che debbano andare solo a privati e aziende, e non ad aziende di noleggio che sull’auto fanno business, però mi riesce più difficile capire il motivo del limite ISEE, quando invece le aziende hanno libero accesso.
    Al momento sono fuori dalla fascia ISEE prevista dal governo, ma non mi pare di navigare nell’oro, sono impiegato, uno di quelli che allo Stato non riesce a nascondere nemmeno il canone TV o la tari. Ho una euro4 del 2007, ho un impianto fotovoltaico sul tetto, vivo a Roma, città infestata di auto, faccio 5000km/anno. Insomma sono il target giusto per un’utilitaria elettrica, ma mi dicono che sono “ricco”, quindi me la posso comprare con i miei risparmi, senza la spintarella da parte dello stato. Alla fine come andrà? Che con 90000km la mia Fiat Idea ha ancora tanta strada da fare, e 20-25000€ per una piccola elettrica hanno la coda lunga.

    1. Scrivi … Attualmente sono fuori dalla fascia ISEE prevista dal governo, ma non mi pare di navigare nell’oro. Sono un impiegato, uno di quelli a cui lo Stato non riesce a nascondere nemmeno un centesimo, dal canone TV alla TARI.

      Mi spiace, ma fai parte anche tu della categoria dei “fessi di Stato”, come me, come tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati. Dovremmo essere “lieti” del fatto che siamo gli unici a sostenere il Paese con certezza matematica. Pensa a tutti quelli che ti chiedono se vuoi la fattura per “risparmiare sull’IVA”: per loro se accetti il loro reddito scompare. E per giunta, nel dubbio che questi paghino già troppo, il governo – da loro eletto, dato che evidentemente sono la maggioranza rispetto a noi “pochi fessi” – continua a proporre una marea di condoni, ai quali però non aderiscono nemmeno, tanto sono certi di poter continuare a evadere indisturbati. Così, a differenza nostra, si ritrovano con un ISEE talmente basso che, giusto per incoraggiarli, finiamo per pagargli pure i bonus

      1. antonio Gobbo

        Tranquilli siamo in tanti a essere “ricchi” e sicuramente per qualche forumista siamo noi a essere “cattivi” che magari pur non potendo ricaricare da casa con la nostra “ricchezza” potremmo acquistare una BEV … magari fascia C da 35000 – 40000 euro, delle cui prove si riempiono i siti di Youtube ogni giorno, ma non VOGLIAMOA farlo per ignoranza e volontà di respirare gas di scarico nei farage come da prove di Armaroli.

  3. Bisogna smettere di dare incentivi. La tecnologia vincente non si incentiva, quando siamo passati dalla macchina da scrivere ai programmi di videoscrittura non ci sono voluti incentivi per capire i vantaggi, idem quando siamo passati dalla fotografia analogica alla digitale, agli inizi del secolo scorso non ci hanno messo molto a capire che l’ auto era migliore del cavallo senza mettere incentivi per l’ acquisto delle auto… Eppure, l’elettrico ha avuto bisogno e continua tuttora ad avere bisogno di incentivi e di provvedimenti ricattatori (blocco diesel euro 5 e altre stupidaggini) per poter vendere qualche auto. Fate qualche considerazione, e capirete che in realtà senza incentivi e ricatti la vostra amata tecnologia delle soste di 30 minuti ogni due ore sarebbe già morta e sepolta

    1. Carissimo Giuliano, non dare incentivi può essere anche corretto ma solo se parimenti non si applicano disincentivi (ad es. costo elettricità delle aziende di stato: oggi HPC a ca. 0,90 ed io carico dai turchi di Electrip a meno della metà…).
      La neutralità deve esserci in tutto, dalla comunicazione alle azioni politiche alla speculazione sui prezzi ed allora vedrà che la nostra “amata tecnologia” non sarà più solo nostra (anche se io in questa minoranza ci sto benissimo).

    2. Accettiamo solo se parimenti togliamo i 63 MILIARDI all’anno che diamo per incentivare i carburanti fossili. Facile altrimenti fare demagogia omettendi i numeri corretti…

  4. IL primo anno degl’incentivi, in Lombardia, qualcuno si portava a casa la “Lupo elettrica” con ottomila euro. Che poi poteva essere, il giusto valore per una super utilitaria.

  5. chiedo, questo anno sono previsti incentivi per i quadricicli elettrici pesanti-leggeri,
    e nel caso, sono diversi da quelli per moto e ciclomotori?

  6. esponenti della maggioranza di governo in TV in questi giorni fanno ancora discorsi da brividi sulla transizione a tecnologie che già han dimostrato di essere efficaci ed efficienti… dubito che questa compagine politica possa “partorire” qualche provvedimento equilibrato ed efficace a raggiungere lo scopo (soprattutto se utilizzano la tattica degli annunci per frenare le potenziali vendite in attesa di incentivi).

    Abominevole è anche l’ultima riduzione del 70% (SETTANTA per cento in MENO ! ) dei fondi destinati alle province per ripristini anche gravi ed urgenti allo stato delle nostre strade, con enormi problemi in tutte le regioni d’Italia. Tutto ciò farà aumentare la pericolosità, i danni . i costi assicurativi e sicuramente anche morti e feriti per chissà quanti anni.

    Vecchie auto pericolose su vecchie strade pericolose…

    1. Non è che l’opposizione sia meglio, nn saprebbero disegnare un cerchio neanche usando un bicchiere figuriamoci gestire il paese . Poi da chi manda al parlamento Europe che te che inneggia all:occupazione abusiva. PS nel Veneto il centro destra sta facendo lavori di manutenzione argini, vasche di laminazione ed altre opere come il Mosè che funziona.

      1. Sono d’accordo. Il governo attuale potrebbe fare molto di più, senza dubbio ma quando erano al governo gli altri che adesso gridano allo scandalo era anche peggio. Abbiamo avuto loro al governo con Renzi,Letta,Gentiloni, Conte, se vogliamo mettiamoci pure Monti e Draghi che non sono certo di destra ma adesso pare che la situazione attuale sia tutta colpa di quelli che governano adesso. Mentre altri stanno facendo una campagna elettorale immensa per fare in modo che si vada a votare un referendum per abrogare una legge (Jobs act) che loro stessi (PD) hanno approvato. Io sono sempre stato contrario agli incentivi anche se poi ne ho usufruito , una tecnologia vincente si deve imporre da sola ormai dopo tanti anni. Ovvio che se i costruttori vogliono fare creste enormi ed i prezzi sono esageratamente alti senza incentivi non si vende nulla. Devo capire come mai quando comprai la Twingo ZE questa costava 24.500€ pur essendo identica a quella a benzina in tutto e per tutto ( anche lo sportello del bocchettone e la chiave di avviamento meccanica sono uguali) . La parte elettrica è quella super collaudata della Zoe quindi 10.000 € di listino in più rispetto a quella a benzina non hanno ragione di essere. Certo, poi con i vari incentivi la ho pagata 14.500 € ma quello doveva essere il suo prezzo normale. Adesso di alternative ce ne sono , di nuove a prezzi accettabili ed usati semi nuovi con due o tre anni di vita, sarebbe meglio investire qualche soldo per la manutenzione delle strade che ne hanno veramente bisogno

        1. Ovviamente Ilario io Non volevo affatto dire che gli altri schieramenti politici abbiano fatto meglio… altrimenti Non saremmo a questi punti.. e la cosa mi preoccupa ancora di più.. perché abbiamo veramente solo da scegliere tra “padella” e “brace” 🔥 e bruciare noi e tutto il pianeta.

          Per le prime auto BEV come la tua Twingo ZE o la VW E Up… sono state produzioni “di prova” e sottocosto… per vedere come reagiva il mercato (in epoca pionieristica poi..Senza tante colonnine pubbliche “come ora” 🤣).

          Adesso che anche le case europee Devono venderle (e possibilmente guadagnarci) fanno i conti con i costi produzione e le catene fornitori (tutte asiatiche! )
          In India ci sono produttori (auto e moto elettriche) che si lamentano perché da aprile la Cina ha bloccato nei porti le forniture di materiali -magneti etc- per produrre i motori…e coi dazi USA è pure peggio…).
          A breve sarà un enorme problema trovare componenti per qualsiasi tipo di veicoli o altri prodotti (da elettronica di consumo etc etc)

          1. Quindi la Twingo ZE a 24.500 € di listino era addirittura venduta sottocosto ? E quanto sarebbe dovuta costare una scatoletta con un motore da 80 CV ed una batteria da 22 kWh? 30.000 € ? Allora se siamo a questi punti ha ragione chi continua a non comprare bev. Il gap mostruoso rispetto all’ equivalente termica quando si recupera se comprata a prezzo pieno?

          2. Ti ricordi la prima 500eletttrica prodotta per gli USA ? Marchionne all’ epoca dichiarò di rimetterci -se non ricordo male- 15000 Dollari ad esemplare (era praticamente artigianale…in piccola serie produzione) ma serviva per ottemperare le leggi anti-inquinamento all’ epoca in vigore in California.
            Adesso sicuramente ci guadagnano (ma non quanto fanno con le ICE) visto a quanto continuano a vendere vecchi progetti con piccole modifiche…come la “Pandina”…e tutte quelle con mildhybrid…patacchine per poter continuare ad immatricolare Euro 6/7 vetture che su strada guidate “as usual” senza grandi attenzioni son abbastanza distanti dall’ omologazione.

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