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Lo sfogo del benzinaio: da dove arriva l’energia per le auto? “Parlate anche dei danni dell’elettrico, dei campi deturpati da pannelli solari e pale eoliche”. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
I guasti del petrolio li conosciamo, ma i materiali per le batterie come si estraggono?
“Ho più volte scritto sulla vostra pagina. Io sono un benzinaio e ho parlato di quanto, a mio avviso, sia inquinante un’ auto termica. Oltre al consumo, ci sono da smaltire l’olio del motore, del cambio, i liquidi dell’ impianto di raffreddamento. Inoltre la statistica dice che per ogni 3 litri di petrolio estratti , un litro è consumato dai processi di estrazione,trasporto e raffinazione. Se poi consideriamo il rendimento del motore termico di circa il 30 %..
Ma come con umiltà ho detto i problemi di un motore termico ( il quale, detto per inciso, dà a me da mangiare) vorrei che anche voi parlaste dei danni ambientali che l’ auto elettrica sta provocando. Mi riferisco all’ estrazione dei materiali per fare le batterie ( evidenziato in maniera ‘giornalistica’ in una trasmissione ). Commentando il servizio voi avete detto : ma anche l’ estrazione del petrolio provoca inquinamento. Si è vero, però noi dovremmo passare all’ auto elettrica per diminuire l’inquinamento, non per spostare il problema
Lo sfogo del benzinaio: quando tutte le auto saranno EV, dove prenderete l’energia?
“Poi mi piacerebbe l’onestà di dire : quando la maggior parte delle auto sarà elettrica, qualcuno di voi può credere che l’approvvigionamento della corrente possa tutta arrivare da fonti rinnovabili? E se anche fosse, i cultori delle auto elettriche come risposta ai problemi ambientali, non si stanno rendendo conto di come stanno deturpando le nostre campagne con pannelli solari e pale eoliche?
E per finire: BYD, uno dei più grandi produttori di auto elettriche, ha costruito uno stabilimento più grande di un’intera città, con chissà quali conseguenze a livello ambientale. Piazzali enormi di auto parcheggiate con il loro ‘malloppo’ di batterie…Detto questo, un motore elettrico è molto superiore aduno termico. Più semplice nella costruzione, potenza elevata subito, silenzioso, con un rendimento elevato. Certo non ha il fascino tecnologico di un motore magari 6 o 8 cilindri, ma oramai ai più questo non importa: l’ importante che l‘ abitacolo sia pieno di schermi….“. Marco Zami
Un impianto-pilota per il recupero delle batterie della Porsche.
I danni dell’elettrico? Ci sono, ma poca cosa in confronto al petrolio…
Risposta. Grazie per il tono civile della lettera, a cui replichiamo a nostra volta con una domanda: ma quando la maggior parte delle auto sarà elettrica? In Italia al momento si vendono 60-70 mila EV all’anno, su un parco circolante di 38 milioni, non ci sembra un tema che dovranno affrontare queste generazioni.
Quanto all’impatto ambientale nella produzione, ci sono centinaia di studi (confermati dai produttori stessi) a dirci che nell’intero ciclo di vita le emissioni sono comunque inferiori del 40%. Almeno, dato che anche la fabbricazione delle batterie, la fase più critica, avviene in modo sempre più sostenibile e con un impiego sempre minore di materiali rari. Con un monitoraggio costante della provenienza e dei metodi di estrazione, cosa che per il petrolio raramente è stato fatto. E con il riciclo di buona parte di quel che contengono le celle.
Infine: il problema della Cina. Non riguarda solo l’auto elettrica, laggiù nascono ogni giorno fabbriche enormi per ogni tipo di produzione. Nessuno ha eccepito quando sorgevano stabilimenti grandi come città per produrre i telefonini della Apple, che molti di noi usano. Ma appena ci fanno un’auto elettrica, tac, ecco che se ne fa uno scandalo.
Le ultime offerte di elettriche usate sul nostro sito: Model S, e-208, 500e, e-Up, Kia EV6, Zoe…
Fiat 500e ICON – – Anno: 04-2021 – km: 34.200 – Stato Batteria: n.d. – Località: Ancona – Prezzo: 16.000 euro
Tesla Model 3 del dicembre 2021 – Anno: 12-2021 – km: 75.300 – Stato Batteria: n.d. – Località: Montopoli Val d’Arno (PI) – Prezzo: 29.000 euro
Dacia Spring del 2022 – Anno: 01-2022 – km: 45.000 Stato Batteria:94% – Località: Ravenna – Prezzo: 8.900 euro
Volkswagen e-Up – Anno: 2020 – km: 64.000 – Stato Batteria: n.d. –Località: Vicenza –Prezzo richiesto : 10 mila euro
Peugeot e-208 – Anno:01/2021 –km percorsi: 52.900 – Località: Sicilia – Prezzo richiesto: 18 mila euro
Fiat 500e del 2021 – Fiat 500e del 2021 con 74 mila km e batteria 91,7% vendesi. La propone Giuseppe, da Ascoli. Prezzo: 13.300 euro
Volkswagen e-Up del 2021 – Volkswagen e-Up del settembre 2021 vendesi – km: 30.000 – Stato Batteria: 96% – Località: Padova – Prezzo: 14.500 euro.
KIA EV6 GT Line del 2022 –KIA EV6 GT Line dell’aprile 2022 vendesi. – km: 25000 – Stato Batteria: n.d. – Località: TRENTINO – Prezzo: 32.000 euro.
Tesla Model 3 Long Range 2021 –Model 3 LR 2021 con 66 mila km vendesi. Anno: 03/2021 Km: 66 mila – Luogo: Venezia. Prezzo: 29.500 euro.
Renault Zoe – Anno: 08/2020 – km: 53.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Alessandria – Prezzo: 15.900 euro
Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
MIX ENERGIA 100% RINNOVABILI
per l’Italia implichera’ minor costo dell’energia, indipendenza, stabilita’, e un forte indotto lavorativo diretto e indiretto (questo ultimo effetto e’ gia’ visibile in crescita’ in Italia)
a livello economico sara’ uno stravolgimento per le vecchie filiere petrolio e gas, ma il passaggio richiede abbastanza anni, e se non li richiede pare verra’rallentato ad hoc da noi, per non dare scossoni brutali e lasciar tempo di modificare i vari business, e a parte chi campava di posizione dominante come ENI, che ha un bel po’ da perdere, gli altri anche i distributori di carburante forse (?) possono assecondare il vento nuovo invece di temerlo
Se posso permettermi un’osservazione per il sig. Marco, che a quanto pare è piuttosto lungimirante e attento rispetto all’arrivo di un nuovo tipo di motorizzazione che potrebbe costargli il lavoro: si informi di come potrebbe evolvere anche lei, magari promuovendo un punto di “rifornimento” inizialemente pluricarburante (includendo colonnine) e dove lei potrebbe trovare spazio nei servizi accessori (bar, ristorazione, ricambi… anche le auto elettriche ne hanno bisogno) e cura dell’hub di ricarica… per non far la fine del maniscalco
gli addetti al rifornimento sono già “a tempo” perché saranno rimpiazzati tutti da pompe automatiche per via dei costi di gestione degli impianti e delle forme elettroniche/automatiche di pagamento.
Ero bambino quando alla “stazione di servizio” il benzinaio ti puliva il vetro, controllava l’olio ed il liquido di raffreddamento oltre ad eseguire il rifornimento. Quando sono arrivato io a guidare moto ed auto ormai eran già molti gli “automatici” anche se talvolta non prendevano le banconote… non funzionavano correttamente -mancata erogazione carburante !
Al momento restano i distributori dei gas Metano & GPL a funzionare con gli addetti.. ma è solo questione normativa (anche se a vicino casa mia uno degli addetti mi ha mostrato gli “effetti” di uno sgancio improvviso del bocchettone GPL che si è “schiantato” sull’erogatore causando una profonda tacca sulla pompa, commentando “immagina se c’erano vicino persone”… perché in effetti ogni volta che ci passo davanti vedo i guidatori dell’auto stazionare accanto, magari distratti dal cellulare (che per altro non si devono usare nelle stazioni rifornimento)
ci manca altro che i tanti lavoratori del settore bancario & assicurativo accusino le auto elettriche pure loro, visto che con l’avanzare delle tecnologie (app x conti on-line, app x assicurazioni, assistenza clienti tramite A.I. etc) sono i prossimi a rischio.
Purtroppo in un pianeta popolato da miliardi di persone son sempre di più quelli sostituiti dagli sviluppi tecnologici degli ultimi secoli…
Se non ci si “ingegna” a creare nuovi impieghi per le persone .. i prossimi ad andare in pensione saranno i robot 🤖🤖🤖🤖
Questo dimostra l’intelligenza limitata di gran parte delle persone, che ha paura dell’elttrico senza veri motivi….il benzinaio è emblematico, soprattutto perché associa la diffusione dell’auto elettrica alla PAURA (PROBABILMENTE) DI PERDERE IL SUO LAVORO…. siamo veramente dei poveracci in Italia…sono tante le persone che la pensano come il benzinaio….senza nessun valido ( e logico) motivo, ma soltanto per tifoseria….
Terre rare de che? Platino, palladio, iridio, manca l’uranio impoverito ed ecco a voi la marmitta per una smart diesel dal costo di 1900 euro. Moltiplicate per le milioni di auto circolanti ed ancora parlano delle batterie per le EV?
P.s. Io ho una Tesla e grazie agli ingegneri ho solo uno schermo e pochi pulsanti sul volante.
Ma basta con ‘ste cazzate… Ma avete idea dei danni e le devastazioni che ha causato, che causa e che continua a causare il petrolio in tutte le sue forme e applicazioni?? Solo per questo bisognerebbe stare zitti e guardare avanti, senza considerare questi nostalgici del vecchio che non vuole cedere un cm. al nuovo.
Parliamo piuttosto dei poteri forti, fortissimi, che stanno dietro il business del petrolio, quello è un argomento molto interessante.
Finalmente si squarcia il velo dell’ ipocrisia.
Il Signor benzinaio riconosce la superiorià dell’auto elettrica, si rifugia in false giustificazioni e soprattutto, senza alcun riguardo rispetto ai cambiamenti climatici e al pericoloso inquinamento, sceglie secondo convenienza.
Poi in un giorno più o meno lontano la convenienza diverrà svantaggio, malattie, disastri…
Pazienza, magari si augura di non esserci più o che non capiti a lui.
Grazie per il tono civile della lettera, a cui replichiamo a nostra volta con una domanda: ma quando la maggior parte delle auto sarà elettrica? In Italia al momento si vendono 60-70 mila EV all’anno, su un parco circolante di 38 milioni, non ci sembra un tema che dovranno affrontare queste generazioni.
Questa frase dice tutto sul modo di pensare: per ora sono poche auto e non ci interessa. Poi in futuro si vedrà.
Se ti sei fermato lì hai perso il resto della spiegazione che ne cambia completamente la visione. Qualsiasi cosa facciamo nel mondo aumenta l’entropia (2′ teorema della termodinamica), anche se non facciamo nulla ma stiamo statica ente a temperatura superiore allo zero assoluto… Quindi appurato che la stessa nostra esistenza comporta un “inquinamento” irreversibile ma che la vita è più importante del mantenere l’aumento dell’entropia prossimo allo zero, tutto sta nel consumare le risorse donate dal buon Dio in modo sostenibile senza eccessi che cadono nello spreco.
Nessuno vuole rinunciare alla tecnologia, ai viaggi, alle vacanze, ecc. ma a parità di cose che facciamo, possiamo farle in modo più o meno sostenibile. Nel caso del trasporto privato, se un’auto elettrica inquina un 40% in meno di una termica nell’interno ciclo di vita, non inquina proprio in ambito locale mentre circola (migliorando la salute degli altri automobilisti e dei pedoni nelle città), regala emozioni e gioia di guida decisamente superiori (tolte le supercar è così)… Perché insistere con le termiche che sono comunque peggio su tutti i fronti?
Se lasciassimo da parte le ideologie pro/contro innovazione/elwttrico/ecc. sarebbe ovvio propendere per le BEV al 90% mantenendo un 10% di termico per le supercar e i pochi sfortunati destinati a macinare migliaia di km al giorno tutti i giorni.
Per il benzinaio consiglio di diversificare i servizi offerti: in zona da me una stazione ENI offre autolavaggio dentro/fuori tutti i giorni, rivendita telepass e accessori auto vari, gomme, Amazon locker, ecc. Quando mai arriveremo ad alte % di BEV, basterà sostituire le pompe con colonnine fast e aprire un bel café.
“Qualsiasi cosa facciamo nel mondo aumenta l’entropia (2′ teorema della termodinamica), anche se non facciamo nulla ma stiamo statica ente a temperatura superiore allo zero assoluto… Quindi appurato che la stessa nostra esistenza comporta un “inquinamento” irreversibile ma che la vita è più importante del mantenere l’aumento dell’entropia prossimo allo zero, tutto sta nel consumare le risorse donate dal buon Dio in modo sostenibile senza eccessi che cadono nello spreco.
Nessuno vuole rinunciare alla tecnologia, ai viaggi, alle vacanze, ecc. ma a parità di cose che facciamo, possiamo farle in modo più o meno sostenibile.”
Idem per l’alimentazione di ognuno di noi.
Avere l’auto elettrica e co ti usate a mangiare carne è un greenwashing della propria coscienza a livello premio Nobel.
già che tiri in ballo un presunto amico immaginario..
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L’essere umano è onnivoro, non vegetariano.
Una bistecca alla settimana non crea problema, una bistecca tutti i giorni si perché favorisce allevamenti intensivi.
Diversificare l’alimentazione, un poco di tutto è la ricetta giusta.
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a poche centinaia di metri da casa mia una stazione IP è stata ri-stilizzata col nuovo format IPlanet, con 2×2 punti HPC, con disponibile Bar / Edicola nello shop del distributore; visti gli ancora lunghi tempi di ricarica prevedo che le vendite ai guidatori BEV in attesa di ricarica si incrementeranno parecchio rispetto ai frettolosi che “riforniscono in 2 minuti” e scappan via di corsa.
Sicuramente qualcuno potrebbe pure usarlo come “ufficio” per lavorare in mobilità (nb anche “Henry Potter” è stato scritto in un bar perché J. K. Rowling non aveva soldi per riscaldarsi casa… chissà quali altre nuove opere d’ingegno ci riserverà il futuro…)
Sono veramente stanco di leggere queste cose, non solo qui su vaiElettrico. Stanco di leggere fesserie “ma quanto inquina l’auto elettrica” ecc…
Ma un minimo di onestà intellettuale, o quantomeno una riflessione profonda sulla nascita dell’ inquinamento no?
Se il mondo è conciato così, è semplicemente grazie all’utilizzo massiccio di combustibile fossile, e dei suoi derivati, dall’inizio del 20º secolo.
No, invece di ammettere questo, si punta il dito contro qualsiasi tentativo di invertire questo trend disastroso.
Poi leggere anche che le pale eoliche a terra e in mare, andranno a rallentare le correnti atmosferiche o marine, con effetti incalcolabili è stato ancora più avvilente.
Che profonda tristezza.
Come tutti i cambiamenti nella storia, vedi il passaggio dall’età della pietra al bronzo oppure con la rivoluzione industriale, ci sono sempre stati dei risvolti di paura per le nuove tecnologie, adesso siamo a una nuova rivoluzione sia sulle auto che sulle tecnologie energetiche, è sempre successo nella storia dell’uomo occorre adattarsi non dico sarà semplice ma è sempre successo, prima di internet chi ne aveva bisogno? nessuno prova adesso a spegnere internet il mondo crollerebbe, come anche coi cellulari, prima erano solo per ricchi e vanitosi adesso chi può farne a meno e così e sempre successo, bisogna adattarsi alle nuove situazioni
Personalmente non credo si tratti di paura verso il cambiamento.
Vedo invece la difesa ad oltranza di interessi più o meno grossi e la messa in atto di tutta una serie di iniziative atte a condizionare il pensiero della grande massa.
Il benzinaio lo dice esplicitamente.
Poi, forse anche tanta pigrizia fa il resto.
il “benzinaio” avrebbe pure nuovo lavoro, aiutando le persone a collegare la presa alla colonnina, far partire la ricarica e verificare che continui senza interruzioni (cosa che gli utenti BEV esperti solitamente san fare da soli) e, dopo, magari riscuotere il pagamento con il POS (o anche i contanti, per gli irriducibili).
secondo me è un’opportunità in più di mantenere il lavoro ove mettono HPC (mia madre e mia moglie preferiscono il “servito” per non sporcarsi con il tubo carburante e puzzar di benzina dopo).
(Ma i più schizzinosi criticheranno sicuramente il cavo di ricarica sporco !)
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anche io vedo tanta pigrizia mentale, sia nel guardare all’innovazione, sia nell’attuare ciò che serve per attuare il progresso e non restare indietro.
Per fortuna qualche buona società che sta sviluppando l’infrastruttura c’è.
Però dal lato utenti e soprattutto media, c’è tanta tanta disinformazione.
Ecco, pigrizia anche nell’informarsi. meno male che c’è Vaielettrico
Il 30% di efficenza di un motore termico su un auto è pura utopia. Il 30% è solo quando va ai giri giusti dove ha la coppia massima e se non ci sono trasmissioni gomme e marce. Infatti se sì guarda solo l’efficenza e i soldi conviene usare il diesel per caricare un auto elettrica, che usarlo per un auto a diesel. Basta guardare un generatore da 5,5kW che con 15l di diesel ha un autonomia di 10h, ovvero con 15l di diesel carico una batteria da 50kW (togliendo la conversione AC DC che ormai è oltre al 95%), ma un auto a diesel generalmente ha un serbatoio che supera di gran lunga i 15l, per un utilitaria siamo oltre i 30l.
Bisogna sempre considerare che una volta estratte le materie prime per le batterie, ciò avverrà una sola volta perché successivamente i materiali verranno riciclati, invece il petrolio dovrà essere sempre estratto all’ infinito (o fino a quando prosciugheremo tutti i giacimenti)
Povero benzinaio, i vapori del suo amato carburante devono avergli dato alla testa.
Vada ad informarsi sul disastro ambientale del delta del Niger o su qualsiasi altra sciagura causata dal petrolio prima di fare benaltrismo su come viene prodotta l’elettricità.
Io oggi ho caricato 100% elettrico:
il danno ambientale e sociale delle mie batterie NCM non è aumentato.
se facevo gasolio dal benzinaio
il danno ambientale e sociale del motore termico aumentava.
Quindi secondo il suo ragionamento il settore minerario non esisteva prima dello sviluppo di massa delle batterie al litio? Rete 4 deve averle fatto il lavaggio del cervello! Probabilmente nessuno le ha mai detto, giusto per fare un esempio tra mille, che uno degli utilizzatori maggiori del famigerato cobalto sono le raffinerie di petrolio che lo usano come catalizzatore chimico.
La fase di riciclo dei materiali delle batterie è la prossima Eldorado e chi sarà più bravo a proseguire su questa strada diventerà uln leader in questo settore.
Perché non ci sarà più così bisogno di terre rare vergini provenienti da mezzo mondo, diminuiranno in maniera consistente i problemi ambientali di estrazione e poi perché i materiali preziosi saranno disponibili da subito “in casa” senza chiedere ad altri (vedi Cina)… questa si chiama indipendenza tecnologica/energetica.
In Veneto c’è già una fabbrica leader a livello mondiale (ed in forte espansione) di recupero terre rare e sapete a chi vendono? Alla Cina, perché qua da noi non c’è mercato.
Qui sorge sempre la solita domanda… ma dove volete che vada l’Italia se continuiamo a guardare indietro alle tecnologie del 1900 per mero calcolo politico?
Le cose passano in fretta e abbiamo visto tutti quale enorme cambiamento ha avuto internet e gli smartphone nelle nostre vite, spazzando via in poco tempo tecnologie che duravano da decenni.
Ci stiamo ipotecando il futuro, stiamo rimanendo indietro e questo significa che più passa il tempo e più saremmo obbligati a dipendere dagli altri (vedi problema dell’energia)!
Con lo stesso sistema con cui le sue preziose autobotti trasportano gli idrocarburi alle stazioni di servizio. Solo che gli idrocarburi una volta bruciati non si riciclano, a meno che Lei non abbia inventato un sistema per trasformare l’ anidride carbonica in benzina.
Antonio, il benzinaio ha ammesso che le scelte sono legate alla propria convenienza (mi dà da mangiare, dice).
Tu per quale motivo vai avanti con finte pretestuose domande?
Hai almeno il coraggio del benzinaio?
È sicuramente da ammirare il coraggio e la coerenza del benzinaio (e i toni civili).
Ricordano i toni (preoccupati) di chi esprimeva timori quando internet ha tolto mercato all’industria della carta oppure quando gli smartphone hanno mandato in crisi le macchine fotografiche e le pellicole.
Il timore di chi vede il proprio settore (e posto di lavoro) è perfettamente comprensibile (lo vissuto anch’io in parte in una mia precedente esperienza lavorativa), ma qual’è la soluzione?
Ritornare alle vecchie tecnologie come una volta e guardare indietro? Ovviamente la risposta è no, è semplicemente impensabile una roba di questo genere, diventeremo un paese da terzo mondo.
Ma è purtroppo quello che sta accadendo con la mobilità elettrica perché, pur con tutti i distinguo e problemi che ancora esistono su questo fronte, temo che rischiamo seriamente di perdere il treno e di dipendere da altri (Cina).
Per questo vogliono costruire più mezzi armati e meno auto?
Intanto va riconosciuta l’onestà intellettuale al signore. Merce rara di questi tempi.
Su una cosa che ha detto dissento, io sono contro questo choosismo da paesaggio. Signori consumare 10.000 KWh/anno a nucleo familiare ha un costo lo si vuole capire?
O si torna ad una vita frugale, dove si lava al fiume, si cucina col fuoco e la popolazione dimezza o si mantiene uno stile di vita occidentale con la casa riscaldata, due macchine per famiglia, lavatrice, asciugatrice, condizionatore, frigo e congelatore ecc
Non si può mantenere il panorama e vivere alla occidentale. L’importante è che ci sia la consapevolezza. Per consumare 10 MWh a famiglia, bisogna produrli, come bisogna produrre diecine e diecine di TWh per le aziende, i servizi ecc ecc
Se no torniamo a fare le porte ed i mobili a mano (ma per la metà degli abitanti di oggi o non bastano i boschi), i vestiti a mano e a quel punto non servirà installare 100GWp di FER fra EO, FV, geo, Idro.
Ho fatto un confronto tra i miei consumi nel 2018 e quelli del 2025.
Siamo una famiglia di 4 persone e da 2600kw/anno, siamo passati a 2900.
Dal 2018 abbiamo aggiunto un clima con PDC, forno a induzione, asciugatrice, auto elettrica.
A mano a mano che si bruciavano lampadine ed elettrodomestici, li abbiamo sostituiti con lampadine led ed elettrodomestici più efficenti.
Non mi sembra un incremento da criminali climatici.
I 10000 kW di consumi da tu citati da dove vengono?
La mia casa è degli anni 60, 3 appartamenti sovrapposti a Verona, ristrutturata una volta internamente.
Ha tutti 4 i lati liberi, con tutte le problematiche annesse del lato nord. Muro spesso 40cm di sasso d’Adige senza cappotto ma doppi vetri.
Cantina sotto il pavimentoz io sono al piano terra.
Il riscaldamento è a gas, come l’acqua sanitaria. Abbiamo una stufa a pellet, per integrare il riscaldamento, non arriviamo a spendere 1000 € di gas/anno e meno di 200 di pellet.
Eppure questi sono i nostri consumi.
Il consumo maggiore lo abbiamo nel bimestre luglio-agosto, quando usiamo parecchio il deumidificatore, ma sono poco più di 300 kWh in bolletta per quel bimestre.
Quindi il riscaldamento è a gas. Considera che 1mq di gas sono 10,7KWh, mediamente. Facile fare i conti di quante migliaia di KWh di gas consumi.
Vedrai che non sei molto lontano dai 10K.
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Interrogando adesso la colonnina installata ad aprile 2024, la quale gestisce i carichi di casa e auto,
da aprile a dicembre 2024 la casa ha consumato 1035 kWh, mentre l’auto ha consumato 533 kWh.
Quanti mq di gas consumi? 1000€ di gas a 1€ ciascuno sono 1000mq già quelli sono 10700 KWh.
Non devi guardare il contatore della corrente. Devi fare il conto di TUTTI i KWh che usi, sotto qualunque forma.
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..e se la casa per scaldarsi richiede 10.000 KWh termici, se invece del gas si passa a Pompa di Calore, 3.000 KWh saranno elettricita’ prelevata dal contatore, e 7.000 KWh saranno gentilmente offerti dall ambiente esterno tramite furto con destrezza di calore compiuto dall’unita’ esterna della PdC
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Che dire casa no combustibili e auto no carburante siamo a una stima di 12 Mwh con contratto 100% green ma dal altro punto c’è da tenere in considerazione 2500 litri di diesel al anno e 2800 MSC di metano che non sono a costo zero sia per l’acquisto che per le emissioni che non sono solo le emissioni di CO2 ma ci si dimentica di tutto il resto
Noi siamo in 5, consumiamo circa 9000kWh/anno, casa no gas, 2 EV per circa 55/60000 km/anno.
Il FV sopra la testa produce circa 8000kWh/anno, per cui mi pare un buon risultato.
Al benzinaio, invece, dico di informarsi meglio riguardo agrivoltaico e terreni incolti abbandonati; potrebbero ospitare impianti FV a terra senza erodere treni agricoli produttivi.
Inoltre, il f v sul tetto, riduce l’insolazione ed il conseguente passaggio di calore dal tetto alla casa, ovvero, si sta più al fresco.
Siamo in due in casa.
Prima della EV consumavo 1700 kWh per l’appartamento + 1400 mq di metano per riscaldamento + 950 Kg di metano per auto.
Ora consumo circa 6500 kWh per tutto, però ne produco circa 6/7000 col fotovoltaico.
E ritorniamo al discorso originario. Per tenere in piedi uno stile di vita occidentale ci vogliono le FER per produrre tutta quell’energia.
Se fosse stato in 4 come il mio caso, ne consumava 3000 di KWh, + 5000 KWh di PDC e BEV e siamo ad 8000. Ad occhio ha anche una casa molto ben isolata, o abita in zona clima C/D.
Non credo che i consumi siano direttamente proporzionali alle persone, ad esempio quando scaldi la sala o la cucina le scaldi per tutti, anzi forse più persone ci sono meno energia serve perchè noi stesso cediamo calore all’ambiente.
Purtroppo no, per ora abito in un appartamento del 1980 senza alcuna coibentazione in zona climatica “E”.
Comunque sì, le FER servono… o meglio serve usare quanti più spazi “inutili” possibile per installare FV o eolico.
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Complimenti, io ho esaurito lo spazio per posizionare pannelli, purtroppo.
Ma qualche idea l’ho già per risolvere il problema.
iscriversi ad una C.E.R. che FV/eolico etc lo installano loro nei posti autorizzati 😉 e con un’efficienza maggiore degli impianti domestici (per esposizione e impianti FV “ad inseguimento”)
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Esatto Athos, alla fine serve un FV per rendere sostenibile simili consumi.
Io ho fatto una cosa simile. Ne consumo 5500 e ne produco 6000.
Anche se c’è qualcosa che non mi torna nei conti, una Tesla Model 3, di media, fa 7Km a KWh ossia 8500KWh se ci aggiungiamo le perdite (10%) con 9000 KWh ci fai solo i 60K Km con la Model 3. A meno che non carichi a lavoro o ai SUC ma allora facciamo il gioco delle tre carte.
Hai ragione, avevo messo valori a memoria arrotondati; controllati ora per essere precisi: consumati 9.89MW, prodotti 8,74MW ed il 2024 non è stato un anno fantastico, speriamo meglio nel 2025.
Le 2 auto, la grossa sono circa 3,5/4MWh annui e la piccola 3MWh, fanno 6,5/7MWh per le auto.
Aggiungi 700 kWh per l’induzione, il resto sono tutte le utenze, ACS e climatizzazione estiva con PdC sono circa 700kWh/anno, aggiungi lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie etc etc.
Ma lo so bene Athos ho una BEV e casa tutta elettrica mica per niente. Il riscaldamento è a gas ma essendo condominiale non posso farci nulla tranne integrare coi condizionatori che abbinati al FV mi permettono di tenere spenti i caloriferi.
E con una sola BEV, riscaldamento a gas arrivo ai 5500KWh. Se il riscaldamento fosse a PdC saremmo verso i 10.000 KWh con soli 10K Km in BEV.
Comunque producendo e 6000 una bella fetta è roba mia.
Il tutto conferma il ragionamento, se vuoi vivere alla occidentale non puoi dare il choosy del panorama devi piazzare FV ed eolico senza misericordia.
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A ok, infatti non mi tornava qualcosa.
Perdonate la leggerezza.
804 Smc per il gas, sanitario+riscaldamento anno 2024.
Io sono d’accordo con le Fer a tutto spiano, sfondi una porta aperta.
Monterei anche il fotovoltaico, ma per ora non c’è possibilità.
Eliminare il gas, lo farei domani mattino, ma ho grosse perplessità sull’accoppiata pdc e termosifoni in ghisa.
qui un installatore serio, ma serio sul serio : https://youtu.be/C_4OTCCgM_4 , abbi fede , Antonello lavora in zona Emilia ma penso che si sposti anche in regioni limitrofe .
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Un filino di parte e palesemente inesperto. Requisiti che rendono per nulla attendibili le sue considerazioni.
Ok il tono civile, ma per il resto mi sembra un concentrato di luoghi comuni sulla mobilità elettrica. Basterebbe un minimo di ricerca intelligente su Google per trovare le risposte a questi dubbi. Invece si continua a preferire chi ci fa credere che va bene così, che non si deve cambiare, che il cambiamento è male, perché porta benefici ad una ristretta minoranza e danni a tutti gli altri (ambiente incluso).
Proprio oggi mi è uscita su Facebook la pubblicità di un’azienda che acquista da privati metalli (rame, ottone) e con mio grande stupore Batterie a 40 cent/kg.
Secondo me questo è un punto enorme di svolta e di enorme cambiamento rispetto all’auto a combustione, le batterie usate hanno un valore enorme che finalmente comincia ad essere appetibile ad aziende.
Se le acquistano vuol dire che verranno vendute ad una filiera del riciclo, non certo abbandonate in una discarica (ufficiale o abusiva). Superato il 2030, quando i primi modelli di auto elettrica saranno presumibilmente a fine vita), secondo me ci sarà una filiera di recupero di questi materiali sia in termini di riutilizzo (batterie di trazione riconvertite in accumulatori per FER) che riciclo. Riciclo che diventa sempre più ecologico, laddove nella filiera del petrolio invece non ci sono ne metodi ne attenzione ad effettuare un’estrazione meno impattante anzi si punta al fracking per aprire nuovi pozzi.
Fino a quando non c’erano alternative il mondo ha messo la testa sotto il tappeto, oggi è un obbligo invece cercare di ridurre l’inquinamento.
Per parlare di produzione elettrica invece allo stesso modo le nuove tecnologie sono in grado di aumentare la produzione elettrica rinnovabile, si pensi all’eolico in mare che potrebbe svoltare in modo importante la produzione da questa fonte.
Stanno inoltre arrivando a fine vita tecnica i primissimi impianti solari installati in Italia, già solo con il revamping di quest’ultimi è possibile aumentare la produzione solare.
Per quanto riguarda invece la devastazione del paesaggio sarebbe ora di smettere di fare gli ipocriti, lo abbiamo devastato già da tempo in mille modi. Nessuno si lamenta di tralicci, cave che aprono ferite indelebili nei fianchi delle montagne, colline spianate per centri commerciali?
Gli impianti agrivoltaici, o semplicemente fotovoltaici a terra, sono in grado di migliorare la biodiversità dei luoghi dove sono installati, facendo banalmente pascolare delle pecore all’interno dell’impianto si attiverà un ciclo naturale di rinascita in cui la mancanza di pesticidi e fertilizzanti sarà in grado di migliorare il livello del suolo lasciandolo ancora produttivo per il contadino che guadagna dalla cessione di corrente.
Probabilmente ci sarà qualcuno che saprà riciclare le batterie.
Nel frattempo il pensiero iniziale è:
Grazie per il tono civile della lettera, a cui replichiamo a nostra volta con una domanda: ma “In Italia al momento si vendono 60-70 mila EV all’anno, su un parco circolante di 38 milioni, non ci sembra un tema che dovranno affrontare queste generazioni.”
Per quanto riguarda spianate di fotovoltaico e campi di eolico, vanno bene, ma se questi vanno a sostituire la produzione agricola, si diminuisce la possibilità del km0 e si dovrà importare e spostare di più.
Alle condizioni attuali purtroppo è così.
Per quanto riguarda le pecore tra i pannelli, ho letto che producono lana migliore. Ma dire che migliorano la biodiversità… sicuramente meglio di un parcheggio o di un centro commerciale o centro di logistica, ma definirli come luoghi dove viene favorita la biodiversità mi sembra un po’ troppo ottimista.
No, non c’e’ sostituzione di produzione agricola, le aree per le rinnovabili sono un infinitesimo di quelle coltivabili
e’ una bufala anche molto ingenua, da osteria,
ripetuta tramite ideologia politica dai partitini sovranisti senza scrupoli nel mentire ai propri seguaci
e a spaccar capello, con il FTV e l’Eolico hai invece un leggero incremento della produzione agricola
soprattutto con agri-FTV recuperi alla produzione quote di terreni marginali che prima non erano economicamente coltivabili, e sostieni le aziende agricole
e in alcuni casi persino Eolico, apre strade in terra battuta (di servizio agli impianti) che rendono usabili altri terreni classificati agricoli ma che prima erano marginali.. in altri casi invece le starde di servizio sono diventati percorsi turistici e per camminatori/ciclisti e presidi utili a contrastare gli incendi
Oltre ai link suggeriti basta un minimo di ragionamento.
Oggigiorno è ormai acclarato che ad uccidere la biodiversità nelle nostre campagne sono pesticidi e concimi, non è infatti facile trovare vermi o insetti nei terreni sovrasfruttati che dopo decenni di pesticidi, diserbanti e concimi diventano poco fertili.
Un terreno poco produttivo convertito in fotovoltaico viene invece lasciato “in pace”, al massimo viene tagliata l’erba (e qui l’azione delle pecore che lo fanno aggratis), e quindi il ciclo della vita può ricominciare. Meglio ancora se si lascia che le pecore lo “concimino”. Un terreno ricco di biodiversità è anche più produttivo e con costi minori di gestione.
Per un’azienda agricola lasciare un terreno a riposo anche un solo anno è una perdita monetaria inaccettabile, per questo il fotovoltaico può essere una fonte di guadagno alternativa nel mentre il terreno si rigenera. Inoltre gli impianti si possono spostare, ciò vuol dire che (se la burocrazia non fosse un ostacolo) dopo 5 anni di cura si potrebbe cambiare terreno e ricominciare.
E non entro ovviamente nei vantaggi dell’agrivoltaico.
Prima di scrivere accenda il cervello e pensi, rifletta e prenda spunto per approfondire.
direi che le elettriche sono la cura…..
MIX ENERGIA 100% RINNOVABILI
per l’Italia implichera’ minor costo dell’energia, indipendenza, stabilita’, e un forte indotto lavorativo diretto e indiretto (questo ultimo effetto e’ gia’ visibile in crescita’ in Italia)
di questi aspetti socio-economici se ne e’ parlato qui
https://www.vaielettrico.it/rinnovabili-occupazione-lavoro-professioni-green/
dettagli invece tecnologici-tecnici su uno dei vari esempi di mix 100% rinnovabili per Italia si trova qui
https://www.pv-magazine.it/2025/02/17/ricercatori-della-sapienza-costo-dellelettricita-a-52-e-mw-con-solo-rinnovabili-al-2050/
a livello economico sara’ uno stravolgimento per le vecchie filiere petrolio e gas, ma il passaggio richiede abbastanza anni, e se non li richiede pare verra’rallentato ad hoc da noi, per non dare scossoni brutali e lasciar tempo di modificare i vari business, e a parte chi campava di posizione dominante come ENI, che ha un bel po’ da perdere, gli altri anche i distributori di carburante forse (?) possono assecondare il vento nuovo invece di temerlo
Se posso permettermi un’osservazione per il sig. Marco, che a quanto pare è piuttosto lungimirante e attento rispetto all’arrivo di un nuovo tipo di motorizzazione che potrebbe costargli il lavoro: si informi di come potrebbe evolvere anche lei, magari promuovendo un punto di “rifornimento” inizialemente pluricarburante (includendo colonnine) e dove lei potrebbe trovare spazio nei servizi accessori (bar, ristorazione, ricambi… anche le auto elettriche ne hanno bisogno) e cura dell’hub di ricarica… per non far la fine del maniscalco
gli addetti al rifornimento sono già “a tempo” perché saranno rimpiazzati tutti da pompe automatiche per via dei costi di gestione degli impianti e delle forme elettroniche/automatiche di pagamento.
Ero bambino quando alla “stazione di servizio” il benzinaio ti puliva il vetro, controllava l’olio ed il liquido di raffreddamento oltre ad eseguire il rifornimento. Quando sono arrivato io a guidare moto ed auto ormai eran già molti gli “automatici” anche se talvolta non prendevano le banconote… non funzionavano correttamente -mancata erogazione carburante !
Al momento restano i distributori dei gas Metano & GPL a funzionare con gli addetti.. ma è solo questione normativa (anche se a vicino casa mia uno degli addetti mi ha mostrato gli “effetti” di uno sgancio improvviso del bocchettone GPL che si è “schiantato” sull’erogatore causando una profonda tacca sulla pompa, commentando “immagina se c’erano vicino persone”… perché in effetti ogni volta che ci passo davanti vedo i guidatori dell’auto stazionare accanto, magari distratti dal cellulare (che per altro non si devono usare nelle stazioni rifornimento)
ci manca altro che i tanti lavoratori del settore bancario & assicurativo accusino le auto elettriche pure loro, visto che con l’avanzare delle tecnologie (app x conti on-line, app x assicurazioni, assistenza clienti tramite A.I. etc) sono i prossimi a rischio.
Purtroppo in un pianeta popolato da miliardi di persone son sempre di più quelli sostituiti dagli sviluppi tecnologici degli ultimi secoli…
Se non ci si “ingegna” a creare nuovi impieghi per le persone .. i prossimi ad andare in pensione saranno i robot 🤖🤖🤖🤖
Questo dimostra l’intelligenza limitata di gran parte delle persone, che ha paura dell’elttrico senza veri motivi….il benzinaio è emblematico, soprattutto perché associa la diffusione dell’auto elettrica alla PAURA (PROBABILMENTE) DI PERDERE IL SUO LAVORO…. siamo veramente dei poveracci in Italia…sono tante le persone che la pensano come il benzinaio….senza nessun valido ( e logico) motivo, ma soltanto per tifoseria….
No aspetta, cosa? 🤣
Terre rare de che? Platino, palladio, iridio, manca l’uranio impoverito ed ecco a voi la marmitta per una smart diesel dal costo di 1900 euro. Moltiplicate per le milioni di auto circolanti ed ancora parlano delle batterie per le EV?
P.s. Io ho una Tesla e grazie agli ingegneri ho solo uno schermo e pochi pulsanti sul volante.
Ma basta con ‘ste cazzate… Ma avete idea dei danni e le devastazioni che ha causato, che causa e che continua a causare il petrolio in tutte le sue forme e applicazioni?? Solo per questo bisognerebbe stare zitti e guardare avanti, senza considerare questi nostalgici del vecchio che non vuole cedere un cm. al nuovo.
Parliamo piuttosto dei poteri forti, fortissimi, che stanno dietro il business del petrolio, quello è un argomento molto interessante.
Finalmente si squarcia il velo dell’ ipocrisia.
Il Signor benzinaio riconosce la superiorià dell’auto elettrica, si rifugia in false giustificazioni e soprattutto, senza alcun riguardo rispetto ai cambiamenti climatici e al pericoloso inquinamento, sceglie secondo convenienza.
Poi in un giorno più o meno lontano la convenienza diverrà svantaggio, malattie, disastri…
Pazienza, magari si augura di non esserci più o che non capiti a lui.
Grazie per il tono civile della lettera, a cui replichiamo a nostra volta con una domanda: ma quando la maggior parte delle auto sarà elettrica? In Italia al momento si vendono 60-70 mila EV all’anno, su un parco circolante di 38 milioni, non ci sembra un tema che dovranno affrontare queste generazioni.
Questa frase dice tutto sul modo di pensare: per ora sono poche auto e non ci interessa. Poi in futuro si vedrà.
Se ti sei fermato lì hai perso il resto della spiegazione che ne cambia completamente la visione. Qualsiasi cosa facciamo nel mondo aumenta l’entropia (2′ teorema della termodinamica), anche se non facciamo nulla ma stiamo statica ente a temperatura superiore allo zero assoluto… Quindi appurato che la stessa nostra esistenza comporta un “inquinamento” irreversibile ma che la vita è più importante del mantenere l’aumento dell’entropia prossimo allo zero, tutto sta nel consumare le risorse donate dal buon Dio in modo sostenibile senza eccessi che cadono nello spreco.
Nessuno vuole rinunciare alla tecnologia, ai viaggi, alle vacanze, ecc. ma a parità di cose che facciamo, possiamo farle in modo più o meno sostenibile. Nel caso del trasporto privato, se un’auto elettrica inquina un 40% in meno di una termica nell’interno ciclo di vita, non inquina proprio in ambito locale mentre circola (migliorando la salute degli altri automobilisti e dei pedoni nelle città), regala emozioni e gioia di guida decisamente superiori (tolte le supercar è così)… Perché insistere con le termiche che sono comunque peggio su tutti i fronti?
Se lasciassimo da parte le ideologie pro/contro innovazione/elwttrico/ecc. sarebbe ovvio propendere per le BEV al 90% mantenendo un 10% di termico per le supercar e i pochi sfortunati destinati a macinare migliaia di km al giorno tutti i giorni.
Per il benzinaio consiglio di diversificare i servizi offerti: in zona da me una stazione ENI offre autolavaggio dentro/fuori tutti i giorni, rivendita telepass e accessori auto vari, gomme, Amazon locker, ecc. Quando mai arriveremo ad alte % di BEV, basterà sostituire le pompe con colonnine fast e aprire un bel café.
“Qualsiasi cosa facciamo nel mondo aumenta l’entropia (2′ teorema della termodinamica), anche se non facciamo nulla ma stiamo statica ente a temperatura superiore allo zero assoluto… Quindi appurato che la stessa nostra esistenza comporta un “inquinamento” irreversibile ma che la vita è più importante del mantenere l’aumento dell’entropia prossimo allo zero, tutto sta nel consumare le risorse donate dal buon Dio in modo sostenibile senza eccessi che cadono nello spreco.
Nessuno vuole rinunciare alla tecnologia, ai viaggi, alle vacanze, ecc. ma a parità di cose che facciamo, possiamo farle in modo più o meno sostenibile.”
Idem per l’alimentazione di ognuno di noi.
Avere l’auto elettrica e co ti usate a mangiare carne è un greenwashing della propria coscienza a livello premio Nobel.
già che tiri in ballo un presunto amico immaginario..
L’essere umano è onnivoro, non vegetariano.
Una bistecca alla settimana non crea problema, una bistecca tutti i giorni si perché favorisce allevamenti intensivi.
Diversificare l’alimentazione, un poco di tutto è la ricetta giusta.
a poche centinaia di metri da casa mia una stazione IP è stata ri-stilizzata col nuovo format IPlanet, con 2×2 punti HPC, con disponibile Bar / Edicola nello shop del distributore; visti gli ancora lunghi tempi di ricarica prevedo che le vendite ai guidatori BEV in attesa di ricarica si incrementeranno parecchio rispetto ai frettolosi che “riforniscono in 2 minuti” e scappan via di corsa.
Sicuramente qualcuno potrebbe pure usarlo come “ufficio” per lavorare in mobilità (nb anche “Henry Potter” è stato scritto in un bar perché J. K. Rowling non aveva soldi per riscaldarsi casa… chissà quali altre nuove opere d’ingegno ci riserverà il futuro…)
Sono veramente stanco di leggere queste cose, non solo qui su vaiElettrico. Stanco di leggere fesserie “ma quanto inquina l’auto elettrica” ecc…
Ma un minimo di onestà intellettuale, o quantomeno una riflessione profonda sulla nascita dell’ inquinamento no?
Se il mondo è conciato così, è semplicemente grazie all’utilizzo massiccio di combustibile fossile, e dei suoi derivati, dall’inizio del 20º secolo.
No, invece di ammettere questo, si punta il dito contro qualsiasi tentativo di invertire questo trend disastroso.
Poi leggere anche che le pale eoliche a terra e in mare, andranno a rallentare le correnti atmosferiche o marine, con effetti incalcolabili è stato ancora più avvilente.
Che profonda tristezza.
Come tutti i cambiamenti nella storia, vedi il passaggio dall’età della pietra al bronzo oppure con la rivoluzione industriale, ci sono sempre stati dei risvolti di paura per le nuove tecnologie, adesso siamo a una nuova rivoluzione sia sulle auto che sulle tecnologie energetiche, è sempre successo nella storia dell’uomo occorre adattarsi non dico sarà semplice ma è sempre successo, prima di internet chi ne aveva bisogno? nessuno prova adesso a spegnere internet il mondo crollerebbe, come anche coi cellulari, prima erano solo per ricchi e vanitosi adesso chi può farne a meno e così e sempre successo, bisogna adattarsi alle nuove situazioni
Personalmente non credo si tratti di paura verso il cambiamento.
Vedo invece la difesa ad oltranza di interessi più o meno grossi e la messa in atto di tutta una serie di iniziative atte a condizionare il pensiero della grande massa.
Il benzinaio lo dice esplicitamente.
Poi, forse anche tanta pigrizia fa il resto.
il “benzinaio” avrebbe pure nuovo lavoro, aiutando le persone a collegare la presa alla colonnina, far partire la ricarica e verificare che continui senza interruzioni (cosa che gli utenti BEV esperti solitamente san fare da soli) e, dopo, magari riscuotere il pagamento con il POS (o anche i contanti, per gli irriducibili).
secondo me è un’opportunità in più di mantenere il lavoro ove mettono HPC (mia madre e mia moglie preferiscono il “servito” per non sporcarsi con il tubo carburante e puzzar di benzina dopo).
Ma gli elettroni non sporcano. E non puzzano.
Mi pareva cattivo dirlo 😉
(Ma i più schizzinosi criticheranno sicuramente il cavo di ricarica sporco !)
anche io vedo tanta pigrizia mentale, sia nel guardare all’innovazione, sia nell’attuare ciò che serve per attuare il progresso e non restare indietro.
Per fortuna qualche buona società che sta sviluppando l’infrastruttura c’è.
Però dal lato utenti e soprattutto media, c’è tanta tanta disinformazione.
Ecco, pigrizia anche nell’informarsi. meno male che c’è Vaielettrico
Il 30% di efficenza di un motore termico su un auto è pura utopia. Il 30% è solo quando va ai giri giusti dove ha la coppia massima e se non ci sono trasmissioni gomme e marce. Infatti se sì guarda solo l’efficenza e i soldi conviene usare il diesel per caricare un auto elettrica, che usarlo per un auto a diesel. Basta guardare un generatore da 5,5kW che con 15l di diesel ha un autonomia di 10h, ovvero con 15l di diesel carico una batteria da 50kW (togliendo la conversione AC DC che ormai è oltre al 95%), ma un auto a diesel generalmente ha un serbatoio che supera di gran lunga i 15l, per un utilitaria siamo oltre i 30l.
Bisogna sempre considerare che una volta estratte le materie prime per le batterie, ciò avverrà una sola volta perché successivamente i materiali verranno riciclati, invece il petrolio dovrà essere sempre estratto all’ infinito (o fino a quando prosciugheremo tutti i giacimenti)
Certo, prima o poi inventeranno il modo per riciclarle.
già prima o poi
@Antonio
non scrivere cavolate, modo e tecnologie ci sono già.
Una a caso: https://www.swissinfo.ch/ita/varie/il-dilemma-del-riciclo-delle-batterie-delle-auto-elettriche/85465406
Al momento purtroppo le batterie per auto non ne vogliono sapere di smettere di funzionare e quindi ancora non si fa molto.
già fatto…
https://www.press.bmwgroup.com/italy/article/detail/T0447089IT/un-innovativo-processo-di-riciclaggio-diretto-presso-il-bmw-group:-il-nuovo-centro-di-competenza-in-bassa-baviera-rimette-in-circolo-le-materie-prime-delle-celle-per-le-batterie
https://www.recyclind.it/ita/4449/mercedes-benzaprelimpiantoperilriciclodellebatterie/
https://www.renault.it/news/innovazione/2021-03-18_renault_riciclo-batterie.html
https://www.stellantis.com/it/news/comunicati-stampa/2023/novembre/stellantis-inaugura-il-suo-primo-hub-di-economia-circolare-a-torino
Non è greenwashing … è che conviene… rende autonomi da fornitori esterni.
Le stiamo già ricordando quindi la sua affermazione trova il tempo che trova
riciclo batterie a litio e’ attivo dal 2022 circa,
e recuperano circa 95% dei materiali
il numerio di impianti andra’ a crescere man mano che aumentano le batterie esasute
Povero benzinaio, i vapori del suo amato carburante devono avergli dato alla testa.
Vada ad informarsi sul disastro ambientale del delta del Niger o su qualsiasi altra sciagura causata dal petrolio prima di fare benaltrismo su come viene prodotta l’elettricità.
Vada a vedere le foto delle cave per estrarre le materie prime delle sue batterie. Poi ne riparliamo.
Io oggi ho caricato 100% elettrico:
il danno ambientale e sociale delle mie batterie NCM non è aumentato.
se facevo gasolio dal benzinaio
il danno ambientale e sociale del motore termico aumentava.
ops:
“…100% fotovoltaico”
Ci posti lei le foto, grazie.
Quindi secondo il suo ragionamento il settore minerario non esisteva prima dello sviluppo di massa delle batterie al litio? Rete 4 deve averle fatto il lavaggio del cervello! Probabilmente nessuno le ha mai detto, giusto per fare un esempio tra mille, che uno degli utilizzatori maggiori del famigerato cobalto sono le raffinerie di petrolio che lo usano come catalizzatore chimico.
La fase di riciclo dei materiali delle batterie è la prossima Eldorado e chi sarà più bravo a proseguire su questa strada diventerà uln leader in questo settore.
Perché non ci sarà più così bisogno di terre rare vergini provenienti da mezzo mondo, diminuiranno in maniera consistente i problemi ambientali di estrazione e poi perché i materiali preziosi saranno disponibili da subito “in casa” senza chiedere ad altri (vedi Cina)… questa si chiama indipendenza tecnologica/energetica.
In Veneto c’è già una fabbrica leader a livello mondiale (ed in forte espansione) di recupero terre rare e sapete a chi vendono? Alla Cina, perché qua da noi non c’è mercato.
Qui sorge sempre la solita domanda… ma dove volete che vada l’Italia se continuiamo a guardare indietro alle tecnologie del 1900 per mero calcolo politico?
Le cose passano in fretta e abbiamo visto tutti quale enorme cambiamento ha avuto internet e gli smartphone nelle nostre vite, spazzando via in poco tempo tecnologie che duravano da decenni.
Ci stiamo ipotecando il futuro, stiamo rimanendo indietro e questo significa che più passa il tempo e più saremmo obbligati a dipendere dagli altri (vedi problema dell’energia)!
Visto che non esiste ancora il teletrasporto, questa ditta veneta come trasferisce il prezioso carico verso la Cina?
Con lo stesso sistema con cui le sue preziose autobotti trasportano gli idrocarburi alle stazioni di servizio. Solo che gli idrocarburi una volta bruciati non si riciclano, a meno che Lei non abbia inventato un sistema per trasformare l’ anidride carbonica in benzina.
Antonio, il benzinaio ha ammesso che le scelte sono legate alla propria convenienza (mi dà da mangiare, dice).
Tu per quale motivo vai avanti con finte pretestuose domande?
Hai almeno il coraggio del benzinaio?
È sicuramente da ammirare il coraggio e la coerenza del benzinaio (e i toni civili).
Ricordano i toni (preoccupati) di chi esprimeva timori quando internet ha tolto mercato all’industria della carta oppure quando gli smartphone hanno mandato in crisi le macchine fotografiche e le pellicole.
Il timore di chi vede il proprio settore (e posto di lavoro) è perfettamente comprensibile (lo vissuto anch’io in parte in una mia precedente esperienza lavorativa), ma qual’è la soluzione?
Ritornare alle vecchie tecnologie come una volta e guardare indietro? Ovviamente la risposta è no, è semplicemente impensabile una roba di questo genere, diventeremo un paese da terzo mondo.
Ma è purtroppo quello che sta accadendo con la mobilità elettrica perché, pur con tutti i distinguo e problemi che ancora esistono su questo fronte, temo che rischiamo seriamente di perdere il treno e di dipendere da altri (Cina).
Per questo vogliono costruire più mezzi armati e meno auto?
Intanto va riconosciuta l’onestà intellettuale al signore. Merce rara di questi tempi.
Su una cosa che ha detto dissento, io sono contro questo choosismo da paesaggio. Signori consumare 10.000 KWh/anno a nucleo familiare ha un costo lo si vuole capire?
O si torna ad una vita frugale, dove si lava al fiume, si cucina col fuoco e la popolazione dimezza o si mantiene uno stile di vita occidentale con la casa riscaldata, due macchine per famiglia, lavatrice, asciugatrice, condizionatore, frigo e congelatore ecc
Non si può mantenere il panorama e vivere alla occidentale. L’importante è che ci sia la consapevolezza. Per consumare 10 MWh a famiglia, bisogna produrli, come bisogna produrre diecine e diecine di TWh per le aziende, i servizi ecc ecc
Se no torniamo a fare le porte ed i mobili a mano (ma per la metà degli abitanti di oggi o non bastano i boschi), i vestiti a mano e a quel punto non servirà installare 100GWp di FER fra EO, FV, geo, Idro.
Ho fatto un confronto tra i miei consumi nel 2018 e quelli del 2025.
Siamo una famiglia di 4 persone e da 2600kw/anno, siamo passati a 2900.
Dal 2018 abbiamo aggiunto un clima con PDC, forno a induzione, asciugatrice, auto elettrica.
A mano a mano che si bruciavano lampadine ed elettrodomestici, li abbiamo sostituiti con lampadine led ed elettrodomestici più efficenti.
Non mi sembra un incremento da criminali climatici.
I 10000 kW di consumi da tu citati da dove vengono?
Io ne consumo 5500, in 4, tutto elettrico ad eccezione del riscaldamento che è condominiale a GAS. Casa con cappotto e tripli vetri.
Prova a scaldare un appartamento in classe G, in zona clima E che poi vediamo se ti bastano 10.000 KWh/anno.
La mia casa è degli anni 60, 3 appartamenti sovrapposti a Verona, ristrutturata una volta internamente.
Ha tutti 4 i lati liberi, con tutte le problematiche annesse del lato nord. Muro spesso 40cm di sasso d’Adige senza cappotto ma doppi vetri.
Cantina sotto il pavimentoz io sono al piano terra.
Il riscaldamento è a gas, come l’acqua sanitaria. Abbiamo una stufa a pellet, per integrare il riscaldamento, non arriviamo a spendere 1000 € di gas/anno e meno di 200 di pellet.
Eppure questi sono i nostri consumi.
Il consumo maggiore lo abbiamo nel bimestre luglio-agosto, quando usiamo parecchio il deumidificatore, ma sono poco più di 300 kWh in bolletta per quel bimestre.
Quindi il riscaldamento è a gas. Considera che 1mq di gas sono 10,7KWh, mediamente. Facile fare i conti di quante migliaia di KWh di gas consumi.
Vedrai che non sei molto lontano dai 10K.
Interrogando adesso la colonnina installata ad aprile 2024, la quale gestisce i carichi di casa e auto,
da aprile a dicembre 2024 la casa ha consumato 1035 kWh, mentre l’auto ha consumato 533 kWh.
Quanti mq di gas consumi? 1000€ di gas a 1€ ciascuno sono 1000mq già quelli sono 10700 KWh.
Non devi guardare il contatore della corrente. Devi fare il conto di TUTTI i KWh che usi, sotto qualunque forma.
..e se la casa per scaldarsi richiede 10.000 KWh termici, se invece del gas si passa a Pompa di Calore, 3.000 KWh saranno elettricita’ prelevata dal contatore, e 7.000 KWh saranno gentilmente offerti dall ambiente esterno tramite furto con destrezza di calore compiuto dall’unita’ esterna della PdC
Che dire casa no combustibili e auto no carburante siamo a una stima di 12 Mwh con contratto 100% green ma dal altro punto c’è da tenere in considerazione 2500 litri di diesel al anno e 2800 MSC di metano che non sono a costo zero sia per l’acquisto che per le emissioni che non sono solo le emissioni di CO2 ma ci si dimentica di tutto il resto
Noi siamo in 5, consumiamo circa 9000kWh/anno, casa no gas, 2 EV per circa 55/60000 km/anno.
Il FV sopra la testa produce circa 8000kWh/anno, per cui mi pare un buon risultato.
Al benzinaio, invece, dico di informarsi meglio riguardo agrivoltaico e terreni incolti abbandonati; potrebbero ospitare impianti FV a terra senza erodere treni agricoli produttivi.
Inoltre, il f v sul tetto, riduce l’insolazione ed il conseguente passaggio di calore dal tetto alla casa, ovvero, si sta più al fresco.
Siamo in due in casa.
Prima della EV consumavo 1700 kWh per l’appartamento + 1400 mq di metano per riscaldamento + 950 Kg di metano per auto.
Ora consumo circa 6500 kWh per tutto, però ne produco circa 6/7000 col fotovoltaico.
E ritorniamo al discorso originario. Per tenere in piedi uno stile di vita occidentale ci vogliono le FER per produrre tutta quell’energia.
Se fosse stato in 4 come il mio caso, ne consumava 3000 di KWh, + 5000 KWh di PDC e BEV e siamo ad 8000. Ad occhio ha anche una casa molto ben isolata, o abita in zona clima C/D.
Non credo che i consumi siano direttamente proporzionali alle persone, ad esempio quando scaldi la sala o la cucina le scaldi per tutti, anzi forse più persone ci sono meno energia serve perchè noi stesso cediamo calore all’ambiente.
Purtroppo no, per ora abito in un appartamento del 1980 senza alcuna coibentazione in zona climatica “E”.
Comunque sì, le FER servono… o meglio serve usare quanti più spazi “inutili” possibile per installare FV o eolico.
Complimenti, io ho esaurito lo spazio per posizionare pannelli, purtroppo.
Ma qualche idea l’ho già per risolvere il problema.
iscriversi ad una C.E.R. che FV/eolico etc lo installano loro nei posti autorizzati 😉 e con un’efficienza maggiore degli impianti domestici (per esposizione e impianti FV “ad inseguimento”)
Esatto Athos, alla fine serve un FV per rendere sostenibile simili consumi.
Io ho fatto una cosa simile. Ne consumo 5500 e ne produco 6000.
Anche se c’è qualcosa che non mi torna nei conti, una Tesla Model 3, di media, fa 7Km a KWh ossia 8500KWh se ci aggiungiamo le perdite (10%) con 9000 KWh ci fai solo i 60K Km con la Model 3. A meno che non carichi a lavoro o ai SUC ma allora facciamo il gioco delle tre carte.
Hai ragione, avevo messo valori a memoria arrotondati; controllati ora per essere precisi: consumati 9.89MW, prodotti 8,74MW ed il 2024 non è stato un anno fantastico, speriamo meglio nel 2025.
Le 2 auto, la grossa sono circa 3,5/4MWh annui e la piccola 3MWh, fanno 6,5/7MWh per le auto.
Aggiungi 700 kWh per l’induzione, il resto sono tutte le utenze, ACS e climatizzazione estiva con PdC sono circa 700kWh/anno, aggiungi lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie etc etc.
Ma lo so bene Athos ho una BEV e casa tutta elettrica mica per niente. Il riscaldamento è a gas ma essendo condominiale non posso farci nulla tranne integrare coi condizionatori che abbinati al FV mi permettono di tenere spenti i caloriferi.
E con una sola BEV, riscaldamento a gas arrivo ai 5500KWh. Se il riscaldamento fosse a PdC saremmo verso i 10.000 KWh con soli 10K Km in BEV.
Comunque producendo e 6000 una bella fetta è roba mia.
Il tutto conferma il ragionamento, se vuoi vivere alla occidentale non puoi dare il choosy del panorama devi piazzare FV ed eolico senza misericordia.
A ok, infatti non mi tornava qualcosa.
Perdonate la leggerezza.
804 Smc per il gas, sanitario+riscaldamento anno 2024.
E 804mc di metano sono 8600 KWh termici.
Aggiungici quelli elettrici e siamo oltre i 10.000 come dicevo poco sopra.
Non si scappa. Vuoi vivere all’occidentale? Servono FER a piú non posso, consumiamo troppa energia.
Io sono d’accordo con le Fer a tutto spiano, sfondi una porta aperta.
Monterei anche il fotovoltaico, ma per ora non c’è possibilità.
Eliminare il gas, lo farei domani mattino, ma ho grosse perplessità sull’accoppiata pdc e termosifoni in ghisa.
qui un installatore serio, ma serio sul serio : https://youtu.be/C_4OTCCgM_4 , abbi fede , Antonello lavora in zona Emilia ma penso che si sposti anche in regioni limitrofe .
Un filino di parte e palesemente inesperto. Requisiti che rendono per nulla attendibili le sue considerazioni.
Ok il tono civile, ma per il resto mi sembra un concentrato di luoghi comuni sulla mobilità elettrica. Basterebbe un minimo di ricerca intelligente su Google per trovare le risposte a questi dubbi. Invece si continua a preferire chi ci fa credere che va bene così, che non si deve cambiare, che il cambiamento è male, perché porta benefici ad una ristretta minoranza e danni a tutti gli altri (ambiente incluso).
Della serie: “chiediamo all’oste se il suo vino è buono”…
Proprio oggi mi è uscita su Facebook la pubblicità di un’azienda che acquista da privati metalli (rame, ottone) e con mio grande stupore Batterie a 40 cent/kg.
Secondo me questo è un punto enorme di svolta e di enorme cambiamento rispetto all’auto a combustione, le batterie usate hanno un valore enorme che finalmente comincia ad essere appetibile ad aziende.
Se le acquistano vuol dire che verranno vendute ad una filiera del riciclo, non certo abbandonate in una discarica (ufficiale o abusiva). Superato il 2030, quando i primi modelli di auto elettrica saranno presumibilmente a fine vita), secondo me ci sarà una filiera di recupero di questi materiali sia in termini di riutilizzo (batterie di trazione riconvertite in accumulatori per FER) che riciclo. Riciclo che diventa sempre più ecologico, laddove nella filiera del petrolio invece non ci sono ne metodi ne attenzione ad effettuare un’estrazione meno impattante anzi si punta al fracking per aprire nuovi pozzi.
Fino a quando non c’erano alternative il mondo ha messo la testa sotto il tappeto, oggi è un obbligo invece cercare di ridurre l’inquinamento.
Per parlare di produzione elettrica invece allo stesso modo le nuove tecnologie sono in grado di aumentare la produzione elettrica rinnovabile, si pensi all’eolico in mare che potrebbe svoltare in modo importante la produzione da questa fonte.
Stanno inoltre arrivando a fine vita tecnica i primissimi impianti solari installati in Italia, già solo con il revamping di quest’ultimi è possibile aumentare la produzione solare.
Per quanto riguarda invece la devastazione del paesaggio sarebbe ora di smettere di fare gli ipocriti, lo abbiamo devastato già da tempo in mille modi. Nessuno si lamenta di tralicci, cave che aprono ferite indelebili nei fianchi delle montagne, colline spianate per centri commerciali?
Gli impianti agrivoltaici, o semplicemente fotovoltaici a terra, sono in grado di migliorare la biodiversità dei luoghi dove sono installati, facendo banalmente pascolare delle pecore all’interno dell’impianto si attiverà un ciclo naturale di rinascita in cui la mancanza di pesticidi e fertilizzanti sarà in grado di migliorare il livello del suolo lasciandolo ancora produttivo per il contadino che guadagna dalla cessione di corrente.
Probabilmente ci sarà qualcuno che saprà riciclare le batterie.
Nel frattempo il pensiero iniziale è:
Grazie per il tono civile della lettera, a cui replichiamo a nostra volta con una domanda: ma “In Italia al momento si vendono 60-70 mila EV all’anno, su un parco circolante di 38 milioni, non ci sembra un tema che dovranno affrontare queste generazioni.”
Per quanto riguarda spianate di fotovoltaico e campi di eolico, vanno bene, ma se questi vanno a sostituire la produzione agricola, si diminuisce la possibilità del km0 e si dovrà importare e spostare di più.
Alle condizioni attuali purtroppo è così.
Per quanto riguarda le pecore tra i pannelli, ho letto che producono lana migliore. Ma dire che migliorano la biodiversità… sicuramente meglio di un parcheggio o di un centro commerciale o centro di logistica, ma definirli come luoghi dove viene favorita la biodiversità mi sembra un po’ troppo ottimista.
No, non c’e’ sostituzione di produzione agricola, le aree per le rinnovabili sono un infinitesimo di quelle coltivabili
e’ una bufala anche molto ingenua, da osteria,
ripetuta tramite ideologia politica dai partitini sovranisti senza scrupoli nel mentire ai propri seguaci
e a spaccar capello, con il FTV e l’Eolico hai invece un leggero incremento della produzione agricola
soprattutto con agri-FTV recuperi alla produzione quote di terreni marginali che prima non erano economicamente coltivabili, e sostieni le aziende agricole
e in alcuni casi persino Eolico, apre strade in terra battuta (di servizio agli impianti) che rendono usabili altri terreni classificati agricoli ma che prima erano marginali.. in altri casi invece le starde di servizio sono diventati percorsi turistici e per camminatori/ciclisti e presidi utili a contrastare gli incendi
@Antonio, basta poco, Google ti è amico:
1) https://www.wwf.it/pandanews/ambiente/come-fotovoltaico-puo-portare-benefici-biodiversita/
2) https://www.enelgreenpower.com/it/storie/benefici-agrivoltaico
Questi i primi 2, ma c’è ne sono molti altri.
Oltre ai link suggeriti basta un minimo di ragionamento.
Oggigiorno è ormai acclarato che ad uccidere la biodiversità nelle nostre campagne sono pesticidi e concimi, non è infatti facile trovare vermi o insetti nei terreni sovrasfruttati che dopo decenni di pesticidi, diserbanti e concimi diventano poco fertili.
Un terreno poco produttivo convertito in fotovoltaico viene invece lasciato “in pace”, al massimo viene tagliata l’erba (e qui l’azione delle pecore che lo fanno aggratis), e quindi il ciclo della vita può ricominciare. Meglio ancora se si lascia che le pecore lo “concimino”. Un terreno ricco di biodiversità è anche più produttivo e con costi minori di gestione.
Per un’azienda agricola lasciare un terreno a riposo anche un solo anno è una perdita monetaria inaccettabile, per questo il fotovoltaico può essere una fonte di guadagno alternativa nel mentre il terreno si rigenera. Inoltre gli impianti si possono spostare, ciò vuol dire che (se la burocrazia non fosse un ostacolo) dopo 5 anni di cura si potrebbe cambiare terreno e ricominciare.
E non entro ovviamente nei vantaggi dell’agrivoltaico.
Prima di scrivere accenda il cervello e pensi, rifletta e prenda spunto per approfondire.
Buongiorno Sig. Camillo ,
sarebbe così gentile da condividere il nome dell’azienda che acquista batterie (al litio) ?
La ringrazio.