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Lo scetticismo di Antonio su un futuro elettrico

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Antonio guida una Jeep Renegade Trailhawk ibrida, di cui è soddisfatto. Ma sulle elettriche pure...
Lo scetticismo di Antonio sul futuro elettrico: il lettore che scrive guida una Jeep Renegade Trailhawk ibrida, di cui è soddisfattissimo. Soprattutto per “la coppia fornita dall’elettrico, praticamente massima da fermo“. Ma in prospettiva…

lo scetticismo di AntonioLo scetticismo di Antonio: le auto costano tanto e l’energia pure…

“Più il tempo passa e più aumentano le perplessità sull’elettrico, principalmente per scelte politiche e logiche di profitto degli “addetti” ai lavori. E facci alcuni esempi.
sul costo delle vetture: verissimo  che si devono ammortizzare ricerca, sviluppo e costi delle batterie principalmente. Ma possibile che tutta la meccanica ed il suo sviluppo abbia un costo molto inferiore rispetto alle batterie? Perchè solo i cinesi riescono ora a produrre auto a costi più abbordabili anche se ancora elevati rispetto alla media termica?
 sull prezzo dell’energia e i tempi di ricarica: li consideravo alti già prima, ma i recenti aumenti dell’Enel sugli abbonamenti non li capisco proprio. Sicuramente seguiranno gli altri, ma…a che sono dovuti? Inoltre, da considerare che l’abbonamento ha quel prezzo per kWh se lo usi tutto nel mese.. altrimenti è ancora più alto. Perché dovrei pagare di più, perdere più tempo nel rifornimento (mi riferisco principalmente ad una elettrica pura ) e a cercare colonnine compatibili col mio piano abbonamento?

E quanti anno durano le batterie? In caso di incidente, poi, che cosa succede?

– Durata vita batterie e costo sostituzione. A mio parere è l’anello ancora più debole della catena. Quanto durano le batterie ? E quanto costa cambiarle? Per la mia Renegade, c’è garanzia di 8 anni e costo eventuale di sostituzione di oltre 10mila euro. Considerato il costo dell’auto, non mi meraviglierebbe se l’aspettativa di un utilizzatore medio fosse più alta di una vettura termica. E che farsene di auto di 9/10 anni con batterie esauste?
 Sicurezza. Sappiamo cosa succede ad una piccola batteria che esplode in un cellulare.. I sistemi di sicurezza saranno più evoluti, ma… È sicuro un pacco-batterie come quelli nelle auto in posti chiusi tipo box, garage ma anche all’aperto? In caso di incidente poi…?
Parto dal presupposto che qualsiasi tecnologia prende il sopravvento sulla precedente quasi senza accorgersene e senza costrizioni. Come nella telefonia: nessuno è mai stato costretto a dotarsi di smartphone e anche gli anziani non hanno grandi difficoltà d’utilizzo. Sull’elettrico vedo molte difficoltà e costrizioni a ragionamenti non proprio naturali”.
lo scetticismo di Antonio
Sul sito di Euro NCAP le auto elettriche sempre al top per sicurezza.

Lo scetticismo di Antonio? Giustificato solo in parte…

Risposta. Alcune perplessità sono condivisibili, altre molto meno. Abbiamo scritto più volte che l’elettrico è un work in progress e che comunque è sbagliato parlarne in modo  generico. Nel senso che tra le varie marche ci sono enormi differenze nella qualità dei prodotti e nel rapporto costi-benefici, cosa che peraltro è sempre esistita anche nelle auto tradizionali. Certo, ci sono alcuni aspetti su cui in generale si può e si deve migliorare. Uno di questi è sicuramente la durata delle batterie, tema di cui ci siamo occupati più volte, da ultimo in un articolo molto recente. Ed è vero che il prezzo dell’energia resta alto e non sta diminuendo come si auspicava. È anche vero, però, che molti di noi ricaricano a casa a costi più che sostenibili. E che, con la tessere flat in abbonamento, non c’è alcun bisogno di “cercare colonnine compatibili col mio piano abbonamento”. Tra i vari gestori c’è l’interoperabilità, che permette di ricaricare praticamente ovunque. Quanto alla sicurezza, basta andare sul sito  dell’ente che effettua le prove di incidenti, Euro NCAP, per verificare che sono le elettriche quelle che escono con i punteggi migliori.
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26 COMMENTI

  1. A proposito del fatto che molti di noi ricaricano a casa (una volta effettuato il giusto impianto), vorrei testimoniare al sig. Antonio che sabato, lasciando la bev in garage, ho caricato 22 kWh autoprodotti in 8 ore. A costo zero. E mi basteranno per tutta la settimana.
    Nel frattempo ho svolto altre attività che non necessitavano dell’uso dell’auto.

    Non è per tutti? Non è stato semplice arrivarci vivendo in appartamento? Vero, ma non è neanche impossibile 👍

  2. Il problema di riparare auto elettriche non è da sottovalutare.
    Basta leggere dell’ingegnere Piemontese che ha avuto un piccolissimo incidente con la Tesla, valore auto 53.000euro.
    Costo preventivo 80.000 euro.
    Ha chiamato la Tesla è gli hanno risposto çhe gli incidenti non sono un loro problema. Pensate che serietà di casa…

    Vaielettrico ci dice che le auto elettriche sono Work in Progress, vero anzi verissimo, perché allora dovrei comprare un auto oggi che a breve in 1 o 2 anni è già vecchia e dotata di tecnologia obsoleta..
    Soldi buttati al vento…
    Le auto elettriche, quelle vere, saranno pronte non prima del 2027/2030.
    Prima di queste date sono solo dei prototipi…e non sempre sono riuscite bene.
    La crisi mondiale dei componenti elettronici ha ritardato di anni gli sviluppi tecnologici in tutto il mondo, compreso il mondo dell’auto in generale, non solo le elettriche…

    • E vabbè e, si vede che chi compra oggi un’auto elettrica punta ad avere un’auto dal valore storico tra 20/30 anni visto che sono le prime.
      😉

    • @carlo
      “… Le auto elettriche, quelle vere, saranno pronte non prima del 2027/2030….”

      e quindi, se non le va di fare da beta tester,
      potrà tranquillamente aspettare il 2030 per dotarsi di una BEV.
      dal tono del suo messaggio mi pare di capire che questo livello Work In Progress sia per lei un problema,
      onestamente io vedo che chiunque di noi è beta tester dei prodotti nuovi (ripensi al primo iPhone, per dire) ma ringraziando il cielo mica è obbligato a comprare una BEV, nè oggi nè in futuro, come non è obbligato a dotarsi di uno smartphone.

    • Ma lei ha letto tutto l’articolo o si è fermato solo al titolo?
      Classificare come piccolissimo incidente un botto che interessa tutto l’avantreno ed intacca il pacco batterie, non mi pare proprio piccolo.

      • se al proprietario “visivamente” non sembrava ci fossero dei gran danni, chi sei tu per dire il contrario?
        se non si conosce la velocità, come e perché, qual’è la ragione di mettere in dubbio le sue parole?
        faccio un’ipotesi: marciapiedi basso fa da trampolino e l’urto col muretto lo subisce frontal-lateramente la parte bassa, dove guarda caso è presente anche la batteria. “decollando” e ricadendo da un’ulteriore botta col fondo.
        le lamiere si piegano, così come braccetti ammortizzatori e telaio: è così improponibile che si possa danneggiare anche lo scatolato della batteria? o gli urti possono avvenire solo come nei crash-test?
        ricordo un commento di guido baccarini in cui diceva che porta a cambiare le gomme alla sua tesla da uno che si è “specializzato” con le ev così non rischia di danneggiare il pacco batteria nel sollevamento. cioè, solo nel sollevarla è insito il rischio di danni..
        a questo punto si dovrà insegnare al mondo che si possono solo fare frontali 🤦‍♂️

        • Si parla di avantreno andato e pacco batterie danneggiato contro un muretto.
          Quindi anche lei dovrebbe leggere l’articolo prima di commentare ipotizzando a vanvera.
          Riesce ancora a sostenere che si è trattato di un piccolissimo incidente?
          Perché, ripeto, il pacco batterie di una Tesla Model3 costa 12000€ montato.
          Quindi, mi dite a cosa servono gli altri 68000€?
          Cosa dovrebbero coprire, motore, inverter e semiassi?
          E poi?
          Carrozzeria e riverniciatura?
          E poi?
          50000€ di manodopera?
          Ma collegare il cervello e riflettere su quanto si legge, no eh?

          • credo che il problema (grosso) lo abbia tu..
            1) la mia opinione vale quanto la tua di fronte a zero immagini e/o documentazione vera relativa.
            2) con il proliferare del “assorbimento d’urto” qualsiasi parte di un’auto è demandata a collassare. nella fattispecie, non avendo niente all’interno questo avantreno (senza motore) è più facilmente a rischio cambio anche in caso di urto parziale. è ormai la norma vedere auto accartocciate per scontri a bassa velocità, e non si ripara più niente: cambio pezzi e via. se non si conoscono queste realtà meglio tacere.
            3) di che tesla stiamo parlando? perché sommando le cifre che proponi saltano fuori 130000 euro..
            4) si le auto sono assolutamente sovraprezzate: non c’è niente che giustifichi questi prezzi di vendita (vale per tutte).
            5) da uno che pensa che gli incidenti siano tutti uguali, fatti con lo stampino, non accetto lezioni. grazie

          • @ Ernesto, se conosci la matematica i conti tornano.
            Dicono 80000€ di danni, a cui togliamo la batteria da cambiare, 12000€, ne rimangono 68000€ per il resto. Il costo della batteria è sicuro.
            Mettiamo che sia una LR, quindi motore, inverter e semiassi anche all’anteriore, togliamo un bel 15000€ non so quanto costi il motore+inverter, ma ci dovremmo stare dentro compresa la riverniciatura ed i pezzi nuovi, non credi?
            Quindi, se la matematica non è un’opinione,
            80000-12000-15000=53000€
            Come li spendi?
            In manodopera?
            Che facciano vedere le foto del danno, perché senza di quelle et un fake.

    • Su un altro tema di stretta attualità fino a poco fa c’è chi, aspettando che il periodo di (presunta) sperimentazione fosse finito ci ha lasciato le penne.

    • Piccolissimo incidente ad un’auto di serie da 53000€ con 80000€ di danni.
      O c’è qualche refuso sul numero di zeri oppure qualquadra non mi cosa.
      Pure sui 12000€ del costo di sostituzione di un pacco batterie per una M3 ho qualche dubbio (anche se ci può stare), vista una fattura di 16000$ negli USA e non sapendo se questa cifra comprenda o meno le imposte che vedremmo qui.
      https://di-uploads-pod5.dealerinspire.com/currentautomotive1/uploads/2020/10/Screen-Shot-2020-10-02-at-6.22.19-PM.png

    • Buonasera.
      Purtroppo che la riparazione a seguito di un incidente ecceda il valore residuo dell’auto non è infrequente, anche nelle termiche, dipende da cosa si è rotto.
      Questa la mia esperienza diretta: honda civic 1.4 a benzina, tenuta iper-maniacalmente, ma decennale. Un ragazzetto con una yaris sbanda e finisce col muso nel portellone posteriore della mia amata, mentre era all’àncora (parcheggiata…uno strazio). Sembra solo sfondato il portellone e poco altro, ma in realtà l’urto è stato così violento da piegare il telaio, e a questo punto la riparazione non ha senso. Il carrozziere mi fa un preventivo giusto per darlo all’assicurazione: valore dell’auto EuroTax 4000 euro, valore della stessa auto nuova tra i 16000 e i 18000 euro… preventivo di riparazione della mia: 24000 euro! Praticamente l’auto andava smontata completamente, messa sulle dime, raddrizzata e rimontata sostituendo tutte le parti rotte (il solo portellone 6000 euro).

      Nel caso di elettriche con pacco batterie strutturale, oltre al lavoro di cui sopra (smontaggio e rimontaggio completo dell’auto) incide molto il costo di sostituzione/riparazione del pacco batterie, che se si è piegato il telaio sicuramente è compromesso. Immagino che per la Tesla dell’articolo sia successo qualcosa di simile.

      Quindi concettualmente non è diverso tra una termica ed un’elettrica, ma avere un componente grosso e costoso come una batteria all’interno dell’auto fa slittare tutto verso l’alto e aumenta significativamente il costo atteso della riparazione.

  3. Le auto elettriche scenderanno di prezzo, il prezzo dell’energia elettrica è salito in modo assurdo con un tempismo (per me che sono un complottista) sospetto, anzi oserei dire programmato.

  4. “Perchè solo i cinesi riescono ora a produrre auto a costi più abbordabili?”
    Risposta: qualsiasi merce prodotta in Cina ha un costo concorrenziale perché tutto l’apparato produttivo cinese é retto dal carbone, fonte di energia a basso costo ma ad alto impatto ambientale, soprattutto per quanto riguarda i cambiamenti climatici. In pratica i cinesi producono a basso costo a scapito dell’ambiente, le nostre aziende non potrebbero mai tornare al carbone per guadagnare in competitività, eppure tutto il mondo acquista prodotti cinesi per via del loro prezzo concorrenziale. Lo scrivo ogni volta che il commercio globale dovrebbe prevedere dazi basati sulle emissioni del paese di provenienza, in modo da riequilibrare la concorrenza sleale da parte di paesi che non si curano dell’ambiente. La Cina ha appena aumentato di UN MILIONE di tonnellate al giorno il consumo di carbone, per sostenere la crescita economica. Un pacco batterie prodotto in Cina nasce già con diverse tonnellate di CO2 emessa sul groppone e questo vanifica in parte il beneficio dell’elettrificazione, il che é un errore da correggere

  5. La batteria della sua Jeep da circa 10kWh costa 10000€ detto da lei.
    La batteria di una id3 58kWh costa 11000€ da listino ricambi. Forse FCA preferisce far cambiare auto che riparate.
    Poi, ancora con sta storia che se la garanzia è di 8 anni a 9 anni le batterie sono da buttare?
    Ma il motore termico della sua Jeep, garantito 2 anni, al 3o è da buttare?

  6. Il problema dei costi di manutenzione che negli anni possono diventare superiori al valore del veicolo è sempre esistito. Quelli che sostengono che una termica dura 20 anni senza dare problemi significa solo una cosa: non gli fanno un’adeguata manutenzione. Quando dopo 12/15 anni bisognerebbe fare importanti interventi di manutenzione chi li fa tutti su auto che valgono ormai poco o nulla? Diciamocelo: nessuno. Si tira avanti fino a che non si rompe definitivamente con buona pace delle emissioni e a volte persino della sicurezza.

    • Purtroppo è vero che finché si tratta di emissioni e sicurezza la mancata manutenzione non impedisce alle auto di circolare, il problema è che diversi guasti causati anche dalla trascuratezza – da quello potenziale a quello praticamente certo col tempo – bloccano fisicamente il veicolo ben prima dei 20 anni di vita quindi fare i “furbi” non è cosí facile come sembra, staremo a vedere se ció sará vero anche con le BEV (dove almeno non si porrá il problema delle emissioni dovute a usura meccanica)

    • In famiglia abbiamo un’Alfa Mito del 2010, 1.4 a GPL. Ad oggi ha percorso 230.000 km. La compressione dei cilindri è ancora pressochè perfetta, al momento abbiamo fatto solo manutenzione ordinaria, tranne il cronico problema al sensore di coppia del servosterzo elettrico. Funziona perfettamente.

      • Io invece ho una Fiesta del 2010 ancora perfetta ma che varrà si e no 2.000 euro. Con un pieno di benzina + GPL vado a Firenze a Roma e ritorno senza fermarmi mai. A volte ho visto dei video su youtube di grandi sostenitori della EV che guidavano macchine da 70.000 e passa euro. Bene, queste persone per un viaggio come quello che ho appena detto ti fanno le 4 o 5 soste alle colonnine di ricarica (ogni sosta dai 20 ai 45 minuti) e sono sempre a guardare il navigatore per cercare le colonnine, cosa pure molto pericolosa perché distrae dalla guida.
        Non si vuole capire che una persona che ha uno stipendio medio e il tempo contato per lavorare non può accettare una situazione del genere.

        • E dai… mentalità vecchia parlando di tecnologia nuova: dobbiamo cambiare abitudini!
          Ne riparliamo questa estate, se razionalizzano l’acqua, che le cose stanno cambiando drammaticamente in fretta?
          Cos’altro dovete vedere? Il ritorno di Cristo morto e risorto?

          Mi scusi, non ce l’ho con lei, ma siete in troppi ad ostinarvi a vivere uno stile di vita passato, sempre meno sostenibile

          • Diciamo che è l’Europa che si sta preoccupando molto del problema climatico (e siamo 500 milioni di persone). Ma gli altri 7,5 miliardi di persone che stanno nel mondo non se ne preoccupano minimamente. Poniamo che noi europei siamo virtuosi per il 2030 riusciamo a dimezzare le emissioni di CO2 del 50%, su scala globale risulta una diminuzione del 3% posto che tutti gli esseri umani emettono allo stesso modo.
            Ma per fare il calcolo esatto bisogna anche considerare anche la CO2 emessa dalla respirazione di tutti gli animali presente sul pianeta e alla fine tutto questo sforzo di ridurre la CO2 nel pianeta si riduce in un misero zero virgola, che poi alla fine sul clima terrestre impatta per nulla.
            E a me personalmente non mi va di fare dei sacrifici per nulla.

          • Neanche a me, ma limitare gli sprechi e l’emissioni (non solo CO2) può solo essere positivo, sia in termini ambientali sia in termini economici (sul lungo periodo).
            Abbiamo visto cosa è successo con due settimane di stop dell’attività umana, tutto molto più pulito subito.
            Allora perché non progredire verso sistemi meno inquinanti ed energivori?
            I soldi si trovano per le ferie ma non per un po’ di decarbonizzazione, saranno alibi per celare un crescente egoismo?

        • Non so che cosa abbia visto lei, ma con una id3 58kWh ho fatto Como-Roma fermandomi per ricaricare 2 volte, a Modena ed a Fabro.
          Per un totale di 50min di sosta.
          E tra bagno, panino e caffè, rispetto ad un termico abbiamo impiagato 20min in più.
          Su 600km di percorso.
          È così impattante?
          Lei non vuole capire che una persona che ha uno stipendio medio farebbe bene a fare i conti giusti, che con il risparmio che ottiene con un veicolo elettrico si ripaga ampiamente la differenza di prezzo del termico.

  7. tutti rompono le scatole con le batterie ma tutti ne portano sul c…o una ogni giorno per 20 ore e 7 giorni su sette , ma veramente la gente è cosi ignorante?
    PS pure nel bagno si portano la batteria e certi pure dentro i laghi o mare ma mai un dubbio ,poi…..Auto???

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