Litio, colpo grosso in Germania: in Sassonia la più grande riserva globale


webinar vaielettrico repower

È stata individuata in Germania una delle più grandi riserve di litio a livello globale, pari a 43 milioni di tonnellate di carbonato di litio equivalente. Lo ha reso noto Neptune Energy, la società che detiene la concessione, dopo aver ricevuto il rapporto di una agenzia indipendente. Il giacimento si trova nella regione dell’Altmark, in Sassonia-Anhalt settentrionale, per oltre mezzo secolo di attività legate alla produzione di gas naturale.

La Germania potrebbe aver risolto molti dei suoi problemi nell’affrontare la transizione elettrica e digitale. Con la scoperta delle più grandi riserve di litio al mondo, sarà ora più facile realizzare una tecnologia propria legata a batterie e tecnologia fondamentale per il passaggio a una economia decarbonizzata. Come ha confermato l’amministratore delegato di Neptune, Andreas Scheck la miniera in Sassonia “apre la strada a un contributo significativo al mercato tedesco ed europeo per l’approvvigionamento di litio, materia prima cruciale per l’industria delle batterie“.

Il bacino dell’Altmark: dal gas naturale al litio

La notizia, tra l’altro, ha un grande valore simbolico, perché il bacino dell’Altmark è stato per decenni uno dei principali giacimenti di gas naturale d’Europa, parte del più vasto bacino del Permiano che si estende fino a Russia, Ucraina e Polonia. La società indipendente Sproule ERCE – a cui i è rivolta Neptune – ha certificato la presenza di 43 milioni di tonnellate di carbonato di litio equivalente, facendo dell’Altmark una delle risorse più consistenti mai individuate in un singolo progetto. Per confronto, il cosiddetto “Triangolo del litio” tra Argentina, Bolivia e Cile concentra circa 50 milioni di tonnellate, pari al 53% delle risorse mondiali.

Proprio a testimoniare la transizione energetica in atto, Neptune ha avviato il passaggio industriale dai combustibili fossili ai materiali per batterie. Puntando su processi meno invasivi rispetto all’estrazione tradizionale. Invece di ricorrere a cave a cielo aperto o a vasche di evaporazione, Neptune sta testando la tecnologia di estrazione diretta del litio (DLE) da salamoie sotterranee.

Batteria europea, la Ue investe 852 milioni in quattro paesi. Ma non in Italia

Secondo quanto riportato dai siti specializzati, nel 2025 è stato completato il secondo progetto pilota con la tecnologia del partner Lilac Solutions, che ha permesso di ottenere carbonato di litio di grado batteria. È in corso un terzo test basato su processi di adsorbimento. L’obiettivo è passare da impianti pilota a un sito dimostrativo integrato, per avviare poi una produzione commerciale su larga scala.

Neptune Energy detiene attualmente una licenza di produzione e tre licenze di esplorazione nella regione di Altmark. In una stima preliminare, l’azienda aveva ipotizzato fino a 70 milioni di tonnellate di litio equivalente. Pari a un potenziale di 25.000 tonnellate annue di produzione, sufficienti per rifornire circa 500.000 veicoli elettrici all’anno. La cifra confermata da Sproule, seppur inferiore, mantiene l’Altmark tra le riserve più grandi al mondo.

La Germania e la corsa europea al litio

La scoperta avviene in un contesto in cui la Germania, patria di grandi case automobilistiche, sta rafforzando la sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime strategiche. Oltre all’Altmark, altri progetti di estrazione di litio sono previsti nei Monti Metalliferi e nel Graben dell’Alto Reno. Parallelamente, l’Unione Europea ha definito obiettivi chiari con il Regolamento (UE) 2024/1252 sulle materie prime critiche. Quali sono?  Coprire entro il 2030 almeno il 10% del fabbisogno con estrazione interna, trasformarne il 40% e riciclarne il 25%, riducendo al contempo la dipendenza da paesi terzi. Per ridurre la dipendenza, Per ridurre la dipendenza da singoli paesi terzi (come la Cina per le terre rare), l’UE mira a che il consumo annuale non superi il 65% proveniente da un’unica fonte esterna. 

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Go-e Charger PRO, la ricarica dei professionisti

Articolo Successivo

Anche Google contro l'auto elettrica

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!