Entrare nel Paniere Istat dei prezzi al consumo è, per un prodotto commerciale, come entrare nell’enciclopedia Treccani per una parola: è la consacrazione a consumo di massa. Con l’ultimo aggiornamento di oggi, 4 febbraio, questo “onore” è toccato ad due oggetti che Vaielettrico racconta ogni giorno: auto elettriche e monopattini elettrici. Da oggi, insomma, nessuno potrà più snobbarli come uno “sfizio” per pochi eletti.
Nell’ Olimpo dei prodotti più acquistati
Ogni anno l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo. La scelta dei prodotti risponde a precisi criteri quantitativi. Vengono infatti inseriti quelli che, essendo acquistati su larga scala, diventano una voce di spesa significativa per le famiglie. Solitamente per ogni prodotto emergente che entra, ne esce uno ormai in disuso. Anni fa i cd sostituirono i dischi in vinile, i rasoi elettrici rimpiazzarono le lamette da barba.
Istat fotografa una società che cambia
Ora, assieme ad auto elettriche e ibride e monopattini elettrici, entrano nel paniere il sushi take away, la consegna pasti a domicilio, il servizio di barba e baffi, i trattamenti estetici per uomo, gli apparecchi acustici, la lavatura e stiratura camicia, l’applicazione dello smalto semipermanente. E’ insomma la fotografia di una società che cambia, dove i consumi continuano a diversificarsi. Stavolta infatti nessuno prodotto esce dal paniere «poiché tutti quelli già presenti non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l’esclusione» precisa l’Istat.
Nel paniere 2020 utilizzato per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano così 1.681 prodotti elementari (1.507 nel 2019), raggruppati in 993 prodotti, a loro volta raccolti in 410 aggregati. Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) si utilizza invece un paniere di 1.700 prodotti elementari (1.524 nel 2019), raggruppati in 1.012 prodotti e 414 aggregati. «L’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere _ si legge in una nota dell’Istat _ tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie, dell’evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati».
Ora i dati arrivano direttamente dalle casse
Inoltre da oggi i prezzi dei generi di più largo consumo non vengono più rilevati da addetti. Vengono inseriti direttamente da dati registrati alle casse mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data). Si tratta, con riferimento ai beni alimentari confezionati e ai beni per la cura della casa e della persona, dei discount, delle piccole superfici di vendita e degli specialist drug. Si aggiungono a ipermercati e supermercati.
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