L’indiana Ola raddoppia: dopo gli scooter, un’auto elettrica?

Il tweet “Can you guys keep a secret?” accompagnato dal rendering di un’automobile dal design futuristico lascia poco all’immaginazione. Specie se a rendere il tutto pubblico è Bhavish Aggarwal, co-fondatore e CEO di Ola Electric, azienda indiana di scooter elettrici in piena espansione.

Che Ola punti ad allargare le proprie attività nelle quattro ruote, in un futuro nemmeno così lontano? È una possibilità tutt’altro che remota. E questo al di là dei proclami più o meno velati.

Le ambizioni della start-up sono alte, dopotutto. E la sua ascesa inequivocabile.
Il suo primo scooter elettrico, Ola S1, prestazionale e dal prezzo da battaglia, sta spopolando in India, dove trequarti dei veicoli in circolazione sono scooter e motociclette.
Ora che ci sarà lo sbarco negli Usa e in Europa, il signor Bhavish Aggarwal non ha nessuna intenzione di avere un ruolo da semplice comparsa.

Boom di investimenti

I numeri ci sono tutti per far bene. Soprattutto adesso che i finanziamenti a suon di milioni di dollari piovono come gocce di pioggia. Negli ultimi mesi, infatti, si sono interessati al progetto nuovi investitori, che hanno rimpinguato il capitale di Ola, facendone crescere in fretta il valore. Si è passati da una valutazione di 3 miliardi di dollari ai 5 attuali in un trimestre appena.

Ecco perché un’azienda così in rampa di lancio, che oggi produce una media di 1000 scooter elettrici al giorno nel suo mega impianto FutureFactory di Khrisnagiri, abbia serie ambizioni in futuro di non fermarsi al solo settore delle due ruote.

Ma Ola costruirà veramente una vettura elettrica nel breve periodo? Molto dipenderà anche da come andrà la conquista dei mercati internazionali degli scooter S1. I finanziamenti per accrescere la produzione ora non mancano – l’obiettivo dichiarato di Ola è di arrivare a costruire 2 milioni di mezzi l’anno in questa fase iniziale – ma convincere platee europee e asiatiche sulla piena validità del prodotto è tutt’altro che scontato.

Ola scooter S1

Il successo dello scooter S1, inciampi a parte

Anche perché non è oro tutto ciò che luccica, a quanto pare. Non è un segreto che dietro al successo degli scooter Ola in India non tutto sia filato liscio. Alcuni clienti, infatti, hanno denunciato importanti difetti costruttivi e non sono mancate critiche in merito alle cattive condizioni di lavoro in fabbrica. Una macchia non da poco per un’azienda nata per essere un modello di inclusione, essendo gestita interamente da donne. Mossa simbolicamente innovativa in un India in cui dilaga la disparità di genere.

Il prezzo super concorrenziale degli scooter S1 ed S1 Pro (intorno ai 1.200 euro) resta al momento la variabile decisiva per fare breccia là dove la concorrenza si fa più intensa. I mezzi hanno buoni numeri in fatto di prestazioni ed autonomia (fino a 180 km nel S1 Pro) ed esteticamente sono piacevoli. Ma il prezzo, quello sì, da noi potrà fare la differenza.

Non resta che aspettare che Ola spicchi il volo nel 2022. Almeno con gli scooter. Per l’auto elettrica, eventualmente, ci sarà tempo.

Ola scooter S1

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