Lightyear incassa 48 milioni di dollari di finanziamento e pensa a un modello di auto solare di massa a 50 mila euro.
In cassa altri 48 milioni di dollari
La startup olandese, che ha già presentato il suo primo modello di veicolo elettrico dotato di pannelli fotovoltaici, la Lightyear One, ha raccolto i 48 milioni di dollari in un nuovo round di finanziamento guidato da Zero Point Holding. L’azienda, che attualmente ha oltre 120 dipendenti, inclusi ex dipendenti di Tesla, Audi, McLaren e Ferrari, è nella fase finale di selezione di un partner di produzione. Spera di iniziare le consegne del suo Lightyear One entro la fine di quest’anno.
La società afferma che «il portafoglio di brevetti copre le innovazioni per una trasmissione efficiente, un tetto solare ad alto rendimento e un sistema di gestione termica ottimizzato».

Lightyear One ha quattro motori sulle ruote indipendenti e un’autonomia stimata fino a 725 chilometri con il regime WLTP. La sua caratteristica unica sono i cinque metri quadrati di pannelli solari racchiusi in vetri di sicurezza, montati sul tetto allungato e sul cofano. Secondo Lightyear questi aggiungeranno fino a 12 km di autonomia all’ora, riducendo o eliminando la necessità di ricaricare su base giornaliera.
«Questo round di finanziamento ci aiuterà ad accelerare verso le prime consegne alla fine dell’anno» afferma Lex Hoefsloot, CEO e co-fondatore di Lightyear. «Siamo grati per il supporto di tutti i singoli investitori e lieti di accoglierli come ambasciatori della nostra missione».
Un nuovo modello medio entro il 2023
Lightyear, con sede a Helmond nei Paesi Bssi, sta lavorando a un secondo modello più economico della sua auto solare. Il piano è portare sul mercato decine di migliaia di auto ogni anno dal 2023 in poi, in collaborazione con nuovi partner.
Il Lightyear One costa quasi 150mila euro. Il prezzo del secondo modello dovrebbe aggirarsi intorno ai 50mila euro. Per realizzarlo Lightyear ha assunto un ex manager di Tesla, Johan Vos, come direttore commerciale. Lightyear è nata da Stella, l’auto solare con cui l’Università di Eindhoven ha vinto quattro volte il World Solar Challenge.
«L’azienda non è più una startup» afferma Vos. Da agosto si trova in una nuova sede nell’Automotive Campus di Helmond. L’azienda non vuole solo vendere in Europa, ma ha anche gli Stati Uniti sul radar, in particolare la California.
5 metri quadri, 1kW picco se tutto va bene. Media annua energia prodotta? Pensare di non caricarla mai? Si in piena estate, auto in pieno sole tutto il giorno. 20-30 km di notte. Tutto può servire, ma il costo? Motori nelle ruote, già hanno fatto delle auto in quel modo ma anche qui il costo può essere in problema, se non ci fossero problemi qualcuno lo avrebbe già fatto. Comunque tanti auguri e fateci sapere. Le cose nuove ci piacciono.
Auto di massa a 50.000 euro? Certamente non si riferisce alla massa di italiani, forse nel Principato di Monaco…
Lightyear One, l’elettrica del popolo italiano?
Finalmente una vera elettrica evoluta.
Evoluta perché ha i motori nelle ruote, eliminati differenziali e semiassi, meno peso, attriti e costi.
Less is more, come diceva Ludwig Mies van der Rohe.
Quello che non c’è non si rompe, come diceva Henry Ford.
Semplificare, vuol dire anche aggiungere leggerezza, come diceva Colo Chapman.
Ma basta solo questo?
Vorrei tanto sbagliarmi, ma 4 motori a flusso assiale nelle ruote costano e non credo che rinunciando anche a un po’ di kWh in meno nella batteria l’interessantissima ed aerodinamicissima Lightyear One potrà proporsi come l’elettrica del popolo italiano.
Mi sembra di sentire le annunciazioni di Elon Musk: Model 3 a 35.000 dollari. Era il 1 aprile 2016, neanche a farlo apposta.
A prescindere dagli incentivi, siamo ancora lontani con le elettriche dalla piattaforma pura: Hyundai Ioniq 5 59.550 euro, Kia EV6 non pervenuta, Volkswagen ID.3 Tour 49.300 euro, Volkswagen ID.4 Business 53.150 euro, Skoda Enyaq iV 80 45.900 euro, Tesla Model 2 chissà quando, Seat El-Born che fine ha fatto? Via Luca De Meo si sono assopiti in Seat.
Sempre più 500 vedo in giro per le strade.
Piace, piace e piace.
Piace alle signore come ai signori, piace anche ai giovani, ma ancora non se la possono permettere.
Aspettano.
Aspettano l’usato, l’usato elettrico che tutti dicono non varrà nulla o un calo di prezzo, forse con quello delle batterie.
Vuoi vedere che l’elettrica del popolo italiano è proprio Lei?
Cara vecchia 500, hai quel quid in più e non è certo Leo DiCaprio.
Al momento i numeri mi danno torto, ma io credo di più nella capacità di abbassare i costi da parte di Tesla e Lightyear anziché nella strategia imbecille di FCA che fa di tutto per far costare molto un’elettrica che potrebbe essere già l’elettrica del popolo. La gente non ha bisogno di Urban Tesla ma di una vera 500