Creare la prima auto elettrica solare a lungo raggio al mondo non è poi così utopistico. Anzi, c’è chi ci lavora già da diverso tempo, come Lightyear. Tanto che ne parlammo già più di una volta (CLICCA QUI). Anche se ora gli sviluppi sono di quelli importanti. Perché, presentando la nuova Lightyear One, i costruttori la etichettano come l’auto a energia solare che darà vita ad un’intera famiglia di veicoli elettrici alimentati dal sole. Tra utopia e realtà, la linea di confine appare sempre più sottile.
La prima è Lightyear One (ma costa 150mila euro)
Lightyear One sarà in vendita questo autunno a 150.000 euro. Non poco, ma l’ambizione della start-up olandese è alta, come afferma l’amministratore delegato e fondatore di Lightyear, Lex Hoefsloot. «Vogliamo passare ai modelli di produzione di massa entro il 2024-2025, ci stiamo lavorando a gran ritmo» le sue parole. La mission dell’azienda, prosegue «è una mobilità pulita per tutti. La nostra tecnologia ha il potenziale per essere molto più efficiente e conveniente delle auto elettriche a cui le persone sono abituate ad un prezzo abbastanza abbordabile, perché la batteria può essere più piccola».
Se sul “prezzo abbordabile” si può discutere, il design appare potenzialmente più accattivante (considerando che stiamo parlando pur sempre di un concept) così come le specifiche fornite dallo stesso Hoefsloot: un’autonomia completamente elettrica di oltre 700 chilometri permetterebbe, infatti, di affondare il colpo in maniera decisa su un mercato ancora aperto.
Autonomia da 700 Km con l’aiuto del fotovoltaico
Al momento è prevista una produzione limitata a 946 esemplari, tutti costruiti nello stabilimento dell’azienda nei Paesi Bassi. Hoefsloot ha precisato che le auto di lancio saranno vendute nell’Unione Europea, in Svizzera e in Norvegia. «Nessuna decisione è stata ancora presa sulla vendita nel Regno Unito, perché produciamo solo con guida a sinistra». Le specifiche della Lighyear One sono accattivanti: 5,1 metri di lunghezza, forma a goccia per aumentarne l’aerodinamica ma anche per fornire spazio sufficiente per quattro passeggeri. Un bagaglio generoso da 780 litri (che sale a 1.701 se si abbassano i sedili posteriori) e un’area sufficiente per 5 metri quadrati di pannelli fotovoltaici sul tetto. Ovviamente si può collegare l’auto per ricaricarla anche alla rete elettrica.
Lightyear One in partnership con Bridgestone
Il motivo per il quale si è tornati a parlare di Lightyear è stato l’annuncio dell’accordo tra la start up olandese e Bridgestone. Che ha sviluppato una versione leggera dei suoi pneumatici Turanza Eco per la One. Il nuovo pneumatico mescola per la prima volta le tecnologie Enliten e Ologic, gomma alta e stretta (175/60 R19) per ridurre la resistenza aerodinamica del veicolo: «Il team di Lightyear ci ha colpiti per l’approccio alla mobilità sostenibile fin da quando li abbiamo visti affrontare la Bridgestone World Solar Challenge _ ricorda Emilio Tiberio, COO & CTO Bridgestone EMIA _ per questo siamo orgogliosi di questa partnership. Inoltre l’obiettivo dell’azienda è ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2030 e utilizzare materiali sostenibili al 100% entro il 2050. E questo progetto ci accompagna proprio verso questo traguardo».