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L’ideona di Nissan: paghi il parcheggio in kWh

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 I proprietari di auto elettriche Nissan potranno pagare il parcheggio scaricando energia. Accadrà durante la visita al nuovo padiglione Nissan, aperto al pubblico il 1 agosto. E’ l’idea appena lanciata in via sperimentale a Yokohama, dove Nissan ha inaugurato uno spazio espositivo sulla mobilità del futuro. 

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Nissan approfitta di una caratteristica unica dei suoi modelli  elettrici Leaf e NV200 : la bidirezionalità del suo sistema Nissan Energy ShareSignifica che ogni vettura può indifferentemente assorbire o rilasciare energia.   Nissan ha deciso di valorizzare questo atout dando la possibilità di pagare il parcheggio non con i contanti o la moneta elettronica, bensì  con gli elettroni.

I conducenti di EV saranno in grado di scaricare energia dalle batterie dell’ auto per pagare il parcheggio, mentre visitano lo spazio del padiglione Nissan a Yokohama. La sede sarà aperta al pubblico fino al 23 ottobre.

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L’originale sistema è solo una delle tante innovazioni presentate nel nuovo padiglione costruito per celebrare la mobilità del futuro secondo Nissan.  Il padiglione di 10.000 mq è a zero emissioni grazie a pannelli solari,  energia idroelettrica e appunto l’energia assorbita dalla auto. I visitatori possono mangiare al Nissan Chaya Cafe, senza emettere un solo grammo di CO2 poichè il locale non è connesso alla rete elettrica esterna. Possono anche godere di esperienze virtuali che consentono loro di provare il brivido delle corse elettriche di Formula E o di fare un giro  nel nuovissimo crossover Nissan Ariya EV .

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Esposizione virtuale di Nissan Ariya EV

Il CEO di Nissan Makoto Uchida ha commentato: «Mentre il mondo passa alla mobilità elettrica, i veicoli elettrici saranno integrati nella società in modi che vanno oltre il semplice trasporto»“.

In Giappone, Nissan ha anche stipulato accordi con le amministrazioni locali per utilizzare le LEAF come batterie mobili in caso di catastrofi naturali . In un’altra partnership, la società sta riproponendo batterie EV usate per  alimentare lampioni .

LEGGI ANCHE: Rete elettrica: ecco perchè ha bisogno delle batterie con le ruote

 

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6 COMMENTI

  1. Per curiosità …. questo significa anche che si può usare una Leaf come accumulatore di energia dai pannelli fotovoltaici di casa, utilizzandola poi nelle ore in cui non c’è sole per gli usi domestici?

    • Tecnicamente si. Dal punto di vista normativo l’utilizzo cosiddetto V2h (vehicle to home) deve ancora essere disciplinato

      • In che cosa sarebbe differente dall’installazione di un accumulatore associato ai pannelli fotovoltaici? A me ne hanno proposto uno per circa 8.000 Euro …

        • L’accumulatore associato ai pannelli stocca solo l’energia autoprodotta. Quello di un’auto no: al limite lei potrebbe incamerare energia gratuitamente (es: al supermercato) con cui poi alimentare i consumi domestici.

  2. Bello… Tra l’altro avevo già letto di questa cosa delle emergenze mesi fa, mi sembrava davvero capito che si fosse formato in comitato di staffetta spontaneo… Veramente bello.
    Io però mi sarei accontentato di attaccare elettrosega e soffiafoglie, ma il Power mover chademo costava tipo 4000 euro!
    Belle la prese in alternata nel nv-200, ma le prese le ha anche in Europa?

  3. Assolutamente geniale. Riprende l’idea di Jeremy Rifkin nel libro economia all’idrogeno in cui si descrivevano gli autoveicoli a fuel cell alimentate ad idrogeno come delle centrali elettriche ambulanti.

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