Li-Cycle e Ultium Cells hanno siglato un accordo per risolvere il problema del riciclo degli scarti di produzione nella futura Gigafactory di Lordstown, in Ohio. Ultium Cells à la joint venture di General Motors e LG Energy Solutions che sta costruento la fabbrica di batterie tra le più grandi al mondo. Adotterà le tecnologie di Li-Cycle già testate nel recupero dei materiali dalle batterie auto a fine vita.
Li-Cycle, nata nel 2016, ha brevettato nuove tecnologie di riciclo delle batterie che consentono di riutilizzare al 95% le materie prime preziose contenute nelle celle. Gli scarti di produzione dello stabilimento di Lordstown, viceversa, saranno recuperati e riutilizzati “come nuovi” al 100%.
Li-Cycle e Ultium Cells: recupero al 100%
Con le sue tecnologie brevettate Spoke & Hub, Li-Cycle conta di riciclare interamente carbonato di litio, solfato di cobalto e solfato di nichel contenuti negli scarti industriali. Chiuderebbe così il ciclo della catena di approvvigionamento, migliorando sensibilmente la sostenibilità della Gigafactory. Quando sarà pienamente operativa, nel 2022, con un investimento di 2,3 miliardi di dollari, Lordstown si estenderà su 3 milioni di piedi quadrati, occuperà 1.100 addetti e produrrà 30 GWh di batterie all’anno con opzione a salire.
Il progetto “zero rifiuti” di GM
L’accordo fra Li-Cycle e Ultium Cells è nel quadro del progetto “zero rifuti” appena lanciato da GM. «L’iniziativa mira ad evitare che oltre il 90% dei rifiuti di produzione finisca nalle discariche e nell’incenerimento a livello globale entro il 2025» spiega Ken Morris, VP di veicoli elettrici e autonomi di GM. «Lavoreremo a stretto contatto con Ultium Cells e Li-Cycle per aiutare l’industria a ottenere un utilizzo ancora migliore dei materiali». Per Ajay Kochhar, CEO e co-fondatore di Li-Cycle «questa partnership è un passo avanti fondamentale nel recupero delle risorse agli ioni di litio come alternativa più sostenibile all’estrazione mineraria».
Riciclo in due fasi: litio, cobalto e nichel come nuovi
La tecnologia messa a punto da Li-Cycle per il recupero delle batterie auto a fine vita prevede due fasi. Nella prima, le celle disassemblate vengono finemente triturate. Nella seconda fase i materiali vengono separati fisicamente e trattati con processi chimici che riportano litio, nichel, cobalto in condizione di tornare nuovamente nei catodi con qualità equivalente, se non superiore, ai materiali estratti e raffinati. Il processo, sostiene Li-Cycle è competitivi nei prezzi rispettto ai materiali termici. Nel complesso, si tratta di un recupero del 95%.
A sinistra Ajay Kochhar, CEO e co-fondatore di Li-CycleLi-Cycle ha annunciato anche un accordo di aggregazione aziendale con la SPAC Peridot Acquisition . La nuova società si chiamerà Li-Cycle Holdings e alla fine del 2021 sarà quotata allla Borsa di New York.
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bhe .. che dire … questo risponde a chi parla dell’inquinamento derivante dalle batterie esauste .. il futuro è il riciclo di esse, la purificazione delle materie prime per il riutilizzo, ad esempio, in altre batterie …. direi che è un bel passo in avanti rispetto alle macchine che scaricano gas nell’aria … chissa magari i fan del brum brum sperano che inventino un meccanismo che recuperi i gas li purifichi e ne ricavi magicamente nuova benzina eheheh :-))