LG Energy Solution ha progettato B.once, un sistema di diagnosi che in pochi minuti rileva lo stato di salute di una batteria usata. Con B.once è possibile quantificare la sua capacità reale, quindi l’autonomia stimata dell’ auto elettrica.
Lanciando B.once, il colosso sudcoreano LG Energy Solution propone un metodo rapido che potrebbe rivoluzionare il mercato dell’usato elettrico, dove il vero valore di un’auto dipende più dalla capacità residua del pacco batterie che dal chilometraggio.

Con B.once la diagnosi in 5 minuti
Il sistema si basa su un dispositivo connesso e un’app, che comunicano con una banca dati costruita su oltre 30.000 veicoli elettrici.
L’utente può scegliere tra due tipologie di diagnosi. Con la modalità “Quick Scan” si collega un dispositivo diagnostico di bordo a un veicolo elettrico e, dopo l’avviamento, questo valuta le condizioni della batteria in un massimo di cinque minuti. Incluse capacità residua, tensione e temperatura.
Si tratta di una tipologia di diagnosi utile soprattutto ai quei centri di riparazione che necessitano di ispezionare rapidamente grandi volumi di veicoli.
Con “Power Scan”, invece, l’analisi è più dettagliata perché avviene durante un’effettiva sessione di ricarica (50%-80%). In questo modo si può generare un rapporto di valutazione della batteria entro 30 minuti dal termine della carica.
LG ritiene che questa modalità sarà molto utile in settori che richiedono una diagnostica precisa, come i prodotti di garanzia per batterie di auto usate associati alle compagnie assicurative.

Certificazione… e trasparenza
Il report finale restituisce una valutazione precisa dello stato di salute della batteria usata, insieme a dati tecnici come la capacità residua, l’uniformità delle celle e la cronologia dei cicli di carica.
Entrambi i test sono stati sviluppati, secondo i rappresentanti dell’azienda, sulla base degli oltre 10.000 brevetti di LGES nella gestione e nei test delle batterie. Revolt, un’importante piattaforma sudcoreana per veicoli elettrici usati, sarà il primo utente del nuovo servizio.
Un approccio del genere potrebbe diventare uno standard di trasparenza per le auto elettriche usate. Oggi, chi vuole comprare un’elettrica usata si trova spesso a doversi “fidare sulla parola” del venditore. B.once potrebbe cambiare questo equilibrio: con un test veloce e oggettivo sulla salute della batteria, i rivenditori potranno fornire una certificazione indipendente dell’usura della batteria, e gli acquirenti avranno un parametro reale per valutare il prezzo.
In prospettiva, B.once potrebbe integrarsi con i servizi di certificazione già attivi per le auto usate, come quelli che verificano il chilometraggio o lo storico dei tagliandi. Piattaforme e concessionari potrebbero usarlo come strumento di trasparenza, in linea con le richieste sempre più esigenti dei compratori di EV.
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Credo che sarebbe interessante scoprire piú in dettaglio le differenze fra le modalitá Quick e Power.. Cosí come la differenza con altre soluzioni giá esistenti come PKC e Aviloo
https://www.vaielettrico.it/pkc-e-aviloo-chi-dice-la-verita-sulla-salute-delle-batterie/
o che comunque sono approvate dal “consorzio” CARA
(https://cara-europe.org/battery-health/)