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Lettori incerti su Zoe, Enyaq e MX 30 / Vaielettrico risponde

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A sinistra la Renault Zoe, a cui pensa Maurizio. Salvatore è incerto tra Skoda Enyaq e Mazda MX 30 (sotto).

Lettori incerti sulle prossime scelte di acquisto. Maurizio pensa a una Zoe, ma ha alcuni dubbi. Salvatore è incerto tra Skoda e Mazda. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che potete inviare i costi quesiti all’indirizzo info@vaielettrico.it

lettori incertiLettori incerti 1/ Maurizio sogna la Renault, ma ha molti dubbi…

Sono molto interessato alla Zoe. Sia per la buona autonomia, sia per la zona in cui vivo (molte salite, molte discese) sia per il clima (da -10°C in inverno a +28°C in estate). E sia per il mio lavoro, che mi costringe 10 giorni al mese in tutte le stagioni a lasciare l’auto parcheggiata all’aperto. D’inverno la trovo ghiacciata completamente. Non mi piace la guida spericolata, ho una vecchia diesel con alle spalle solo 143 mila km e non ho ancora cambiato le pastiglie dei freni. Sono solito usare il freno motore e rallentare con largo anticipo in caso di ingorghi. Ora alcuni forum dicono che sulla Zoe la frenata rigenerativa si ottiene solo agendo sul pedale del freno. Mentre decelerando o sollevando il piede dall’acceleratore non ottengo nessuna ricarica della batteria. Questo per me sarebbe un enorme svantaggio, abituato ad usare solo per emergenza il freno. In inverno, strada gelata, se toccassi il freno nelle mie zone, sarei subito contro un muro o fuori strada…

…e sta pensando di comprarla di seconda mano

Ho valutato altresì la differenza di spesa per la gestione della mia futura Zoe, tra la versione Flex (batteria a noleggio) e no, fra i primi modelli e gli ultimi modelli. Trovando una Zoe del 2019 o anni successivi (di seconda mano), avrei una batteria più capace (43 kwh) che garantirebbe un’autonomia di circa 290 km in ogni stagione dell’anno. Ma qui mi sorgono molti dubbi. Trovo annunci tipo “ZOE R240 Flex del 2018 43 kwh km 38000 € 8.800“. Oppure: “Zoe Life R90 Flex dell’11/2018 € 9.900“. O ancora: lettori incertiLife Q90 Flex 07/2018 € 11800 Lm 13.000” o “Intens R110 Flex 25000 km € 12.350” e così via. E’ possibile sapere l’evoluzione delle varie Zoe nel tempo? E una valutazione equa l’attuale? Oltre tutto le versioni Flex hanno batteria a noleggio, il che comporterebbe una spesa extra di euro 800 annui, evitabile prendendo una versione NON Flex. Che però è introvabile, a meno di salire a un prezzo superiore a € 18000, usata e con km 6000. Ho uno stipendio che supera di poco 1000 euro netti, mutuo, utenze, moglie e figlia a carico, aggiungere il canone della batteria sarebbe un’ulteriore spesa…”  Maurizio

lettori incertiRisposta: sicuro che il nuovo sia fuori portata?

Risposta. Il primo consiglio è di provarla la Zoe, presso qualsiasi concessionaria Renault. Basta poco per verificare che la frenata rigenerativa funziona anche decelerando, e non con la semplice frenata. Lo si vede dal display e lo si sente pure. E , se non si ha fiducia in quel che compare sul monitor di bordo, lo si deduce dal fatto che, viaggiando in città senza mai usare i freni, l’autonomia in km non cala. Anzi, con un piede un po’ esperto, aumenta proprio. Quanto alla scelta di quale Zoe usata acquistare, aspetteremmo qualche mese per capire se l’alternativa del nuovo (con batteria da 52 kWh) è proprio impraticabile. Lo  diciamo perché dovrebbe finalmente diventare operativa la norma che accorda uno sconto del 40% a chi acquista un’elettrica avendo un ISEE sotto i 30 mila euro. A quel punto, per esempio, acquistare un’auto di seconda mano a 18 mila euro non avrebbe più senso, potendone acquistare una nuova con più autonomia.

Lettori incerti 2/ “Mi consigliate Enyaq o MX 30?”

Mazda MX 30Complimenti per il video-test della Mazda, visto sul vostro canale YouTube…Vorrei sapere: quale mi consigliereste fra la MX 30 e la Skoda Enyaq, considerato che faccio 50 km al giorno?..Salvatore Russo
Risposta. Facendo 50 km al giorno, entrambe hanno un’autonomia sufficiente e quindi la scelta può essere guidata da altri parametri. Il prezzo, le prestazioni e anche l’estetica, perché no? Su quest’ultima non ci pronunciamo, de gustibus…Per il resto possiamo dirle che la Mazda ha un prezzo d’attacco leggermente inferiore, 34.900 euro contro 35.950, ma ha anche meno autonomia (200 km omologati contro 361). È però più scattante: da 0 a 100 km/h accelera in 9,7 secondi, contro gli 11,3 della versione più abbordabile della Enyaq, la 50. È una macchina, quella giapponese, consigliabile soprattutto a chi fa spostamenti brevi, in città e dintorni. La Skoda ha range più estesi, anche oltre i 400 km con le versioni più costose, da 40 mila euro in su. Ricordiamo che da tutti questi prezzi vanno tolti gli incentivi. Anche a Lei, comunque, il consiglio è di provarle in concessionaria, per farsi un’idea più precisa.
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28 COMMENTI

  1. Enzo, stai annoiando tutti. Peraltro senza un’utilità se non la tua personale, di dare sfogo alla tua necessità di esibirti.
    Ogni tanto mi illudo che con te si possa comunicare. Sei molto bravo a creare quest’illusione.
    Ma in realtà a te non interessa affatto. Non ti interessa approfondire nulla (del resto sei convinto di sapere già tutto e tutto meglio di chiunque altro), non hai un’opinione vera e propria sull’una o l’altra tecnologia. Ti interessa unicamente creare scompiglio. Destabilizzare. Infastidire. E esibirti, usando questa piattaforma come un palcoscenico. Spiegando alle persone il funzionamento di auto che non guidi tutti i giorni, ma delle quali hai letto qua e là. Questo è ciò che davvero è importante per te. Apparire.
    Se leggi A, vai a cercare una qualche pubblicazione che dica Z e la riporti. Fiero. Nella convinzione di dimostrare a tutti quanto sei intelligente e quanto ridicoli siano gli altri.
    E finché ti verrà consentito, continuerai a farlo.
    Ma questa è l’ultima volta che lo avrai fatto con me.

  2. Ho la MX30 e la adoro: piacere di guida, sicurezza, qualità, estetica ed originalità con spese di gestione irrisorie: 2€/100 km, caricando per circa 120km in 6/7h di notte da casa, 2.75 Kw di assorbimento reale. Il mio commuting urb/extra 50-50) è mediamente sui 30/40 km/giorno e quindi carico ogni 3/4.
    Personalmente supero anche i 250 km di autonomia complessiva, con stile “economy”, grazie all’uso (anche divertente) delle palette al volante e ai 5 relativi livelli di rigenerazione, che sono una rarità e fanno la differenza anche nel piacere di guida. Con guida più disinvolta 200km sono comunque sempre alla portata, ma è ovvio che vuole e deve essere una seconda/terza auto. Comunque sia, scegli quella che vuoi ma.. “smetti di fumare” e lascia rosicare i detrattori 😉

    • Da possessore di MX-30 mi ritrovo esattamente con le tue sensazioni. Macchina veramente divertente e “chic”

      • Grande Guglielmo mi fa piacere!
        Sai, sto pensando di organizzare un raduno nazionale di MX-30: che dici, …facciamo a casa tua o da me?! 😅😅😅
        Come? Vista l’autonomia, è irrealizzabile? Ah, già….. 😊
        Vabbè.
        Dicevo: sto organizzando un raduno comunale di MX-30 e…………………………
        💪😎👍

  3. Io la mia Zoe R110 con batteria di proprietà da 40kwh usata con solo 1000 km l’ho pagata 15000 . E ne sono veramente soddisfatto. Basta cercare e le buone offerte di trovano… !!!!

  4. Io concordo sul fatto che il noleggio della batteria renda l’acquisto della elettrica svantaggioso in partenza. Con 80€ del canone ci compravo gasolio per la mia 1.4 tdi per percorrere quasi 1800km. Sono passato all’elettrico per abbattere i costi fissi dell’auto non per sorbirmene di nuovi

  5. Anch’io sconsiglio vivamente auto elettriche a persone non ricche né benestanti. Una buona auto a benzina usata costa poche migliaia di euro, ti porta anche in capo al mondo e ha costi di gestione molto bassi. Tra 20 anni si compreranno auto elettriche, che si spera funzionino e costino poco. Tieni inoltre sempre presente che qualsiasi auto è principalmente un’invenzione dell’ufficio marketing per spillare più soldi possibile all’acquirente o proprietario con ricambi, manutenzione, etc.

    • Non mi sembra un buon consiglio. Con gli incentivi una utilitaria elettrica – la Twingo per dirne una – costa quanto una termica. Se uno ha una presa a disposizione ci risparmia notevolmente nei costi di manutenzione. In particolare se si tratta della seconda auto – presente anche nelle famiglie non benestanti – che viene usata soprattutto per gli spostamenti casa-lavoro.

  6. Sarei curioso di capire come può aumentare l’autonomia guidando “con un piede esperto” in città. Le macchine elettriche hanno forse scoperto il moto perpetuo?

    • No, hanno semplicemente la frenata rigenerativa… ma che te lo dico a fare… tanto non capiresti comunque.

      • So perfettamente cos’è la frenata rigenerativa, ma di certo se parti da un punto A e ci ritorni non puoi tornare con più energia di quanta ne avevi in partenza nemmeno con la macchina con la frenata rigenerativa migliore del mondo altrimenti a cosa servirebbe ricaricare le auto se “hai la frenata rigenerativa”?… Ma che te lo dico a fare!

        • Se leggessi attentamente, forse ti renderesti conto che stai dicendo una stupidaggine dietro l’altra. Il range di un’auto viene calcolato sulla base di medie di utilizzo e l’articolo dice semplicemente che guidando accortamente, specie in città, è possibile estendere quel range, ergo fare più chilometri rispetto alla media calcolata. Lo capirebbe anche un bambino, ma tu invece preferisci teorizzare sui massimi sistemi e provate ad inventare il moto perpetuo… ma che te lo dico a fare… tanto non ci arrivi comunque, per te la matematica anche più elementare è troppo complessa.

  7. x Maurizio: se sogni 290 km di autonomia con una elettrica e guadagni 1000 euro al mese ti faccio conoscere quello che mi ha venduto il tappeto volante di Aladino … Lascia perdere, sfortunatamente ad oggi l’elettrico non è competitivo per le vetture di fascia A, a meno che non si è disposti a rinunciare contemporaneamente a prestazioni e ad autonomia. Se non hai pretese in tal senso, dai un’occhiata su autoscout e troverai a prezzi abbordabili Dacia Spring, Renault Twingo e anche la 500 elettrica. Diversamente, vai di gpl che col risparmio non sbagli. Con 10000 euro ti porti a casa auto nuove e affidabili da 100 cv, hai l’imbarazzo dello scelta. P.s.: lascia perdere il 40% di sconto sulle elettriche se vuoi la Zoe, col 40% ti costerebbe comunque, la versione base, 20670 Euro. A meno che non li hai cash, non raggiungerai mai la convenienza di una gpl a 10000 Euro nuova.

  8. “viaggiando in città senza mai usare i freni, l’autonomia in km non cala. Anzi, con un piede un po’ esperto, aumenta proprio” parafrasando una celebre battura di “Mio cugino Vincenzo”, le leggi della fisica cessano di esistere dentro una Renault Zoe, qui siamo oltre il concetto di moto perpetuo, qui siamo all’auto produzione di energia da guida esperta … comunque potete ottenere lo stesso effetto magico su qualunque auto, anche a benzina: prima tiratele il collo, l’autonomia prevista crollerà, poi andate a filo di gas nella marcia più alta e anche voi potrete violare le leggi della fisica. Domani vi faccio quel gioco che prendete una carta dal mazzo e io l’indovino …

    • Nota per chi modera i commenti: ma è davvero il caso di lasciare queste perle di saggezza? Gente che cita le leggi della fisica e non sa nemmeno perché sta in piedi? Ma per favore…

      • Che fastidio le dà? Eviti di leggerli. Di solito cerchiamo di corregere le bufale più macroscopiche, ma sinceramente cominciamo a non poterne più. Le censure, però, vorremmo evitarle.

      • La perla l’hanno scritta proprio loro nell’articolo. Io non sono un fisico, ma da che ricordo, qualsiasi mezzo che si muove deve per forza consumare energia. A meno che calcoli i consumi solo quando ti fa comodo… In questo caso se salgo in cima a una montagna e poi scendo, certo non consumo… Però magari mi sbaglio, eventualmente correggimi, grazie!

        • Un’auto termica in discesa non consuma (a motore spento però, quindi senza servosterzo, senza servofreno e a suo rischio e pericolo). Un’auto elettrica, invece, ricarica la batteria sfruttando l’energia cinetica. Elementare no?

    • Parlando ai lettori (non a te che fai il mestatore, come al solito) ricordo che le auto elettriche in decelarazione ricaricano le batterie sfruttando l’energia cinetica che viene recuperata dal motore a polarità invertita. Non mi risulta che la auto termiche in decelerazione poducano benzina e la rimattano nel serbatoio.

      • Si ma da lì a dire che l’autonomia aumenta ce ne passa! Ovvio che se prendi in esame il solo momento della frenata rigenerativa l’autonomia aumenta, ma mica puoi viaggiare sempre in frenata, no? Io amo le auto elettriche ma odio chi da informazioni errate o incomplete… E dire che se viaggi in città con il piede esperto l’autonomia aumenta è un’inesattezza, perché vorrebbe dire che se viaggi solo in città e sei “bravo” non hai mai bisogno di ricaricare. Da quanto ne so io (correggetemi se sbaglio) questo non è possibile.

        • Non faccia finta di non capire, Fabio. Nell’articolo abbiamo usato una definizione sbrigativa pensando di rivolgerci a lettori che, come dice lei, sanno benissimo cosa sia la frenata rigenerativa e sanno benissimo che si stava parlando di autonomia prevista o autonomia indicata negli strumenti di bordo. Da qui a parlare di disinformazione molto ci passa. E lei lo sa benissimo. Quindi, che glielo dico a fare?

      • Massimo faccio i complimenti a voi e ai vari contributori ogni volta che ve lo meritate (spesso e non negarlo!), poi quando c’è uno scivolone con la stessa franchezza mi permetto di farlo notare con la stessa franchezza (e gli scivoloni capitano a tutti, nessuno è perfetto). La frase “viaggiando in città senza mai usare i freni, l’autonomia in km non cala. Anzi, con un piede un po’ esperto, aumenta proprio” è proprio uno scivolone ma di quelli non gravi ma gravissimi. Faccio una scommessa con te: falla leggere ai tuoi amici professori universitari e guardali svenire …

        Ci sono 2 errori (anzi orrori) di fondo:
        – il mito dell’energia che si recupera in frenata. E’ una esagerazione. In pratica l’energia che si recupera in frenata esiste, è vero, ma è “poca”, c’è comunque dispersione, potendo, sarebbe sempre meglio non frenare (tranne che in discesa). Inoltre, sia chiaro, non è che se percorri 100 metri e poi freni nei successivi 100 metri hai recuperato tutta l’energia sprecata per cui addirittura l’energia torna ai livelli di prima e i “km aumentano”. Non è che se scali il Monte Bianco e poi ti fai la discesa l’energia torna ai livelli iniziali. Con le frenate rigenerative, anziché sprecare del tutto l’energia, un po’ la recuperi e la usi per ricaricare: tutto qui. Nessuna magia
        – i km che aumentano nell’auto sono dovuti ad una stima. Il computer di bordo stima la percorrenza residua in base ad una serie di fattori e tra l’altro ogni computer di bordo applica calcoli suoi (la Volvo ad esempio si basa sulla percorrenza degli ultimi 30 km). Chiaro che se si percorre una guida particolarmente attenta, a bassa velocità, la stima migliora e quindi l’autonomia stimata (“i km”) aumentano. E questo spiega anche l’effetto WOW che i guidatori di elettrico provano in discesa: infatti non solo stanno realmente ricaricando un po’ le batterie (poco) ma la stima dei km residui è anche falsata dal fatto che questa, essendo basata sugli ultimi km, cresce artificiosamente, ovvero è come se il computer di bordo ci stesse dicendo “se continua così avrai ben xxx km di autonomia” (peccato che poi arriva il rettilineo, ovvero la vita reale, e i calcoli tornano quelli di sempre)

        A riprova di questi 2 fatti, basta fare questa prova. Si percorrano x km in città senza mai superare i 50 km/h. Dopodiché, di notte o a strada sgombra, si percorrano esattamente gli stessi km in extraurbano alla stessa velocità. Si noterà che nel secondo caso si è consumato meno. Questo perché la frenata (tranne che in discesa) è SEMPRE a perdere: in città saremo costretti a fare frenate continue per stop, incroci, precedenze, in extraurbano no e questo MIGLIORERA’ i nostri consumi (a parità di km e velocità).

        Il motivo per cui si dice (ed è vero) che l’elettrica consuma pochissimo in città e di più in extraurbano è che in extraurbano si viaggia a medie più elevate. A pari velocità, proprio grazie all’assenza di frenate, vince l’extraurbano.

        Nota a margine, un po’ off topic: attenti ad affidarvi ai consumi indicati dalle auto elettriche. Secondo una dettagliata ricerca, mentre quelli indicati nelle auto a combustibile sono corretti, nelle auto elettriche c’è fino al 25% di errore (Tesla Model 3 Long Range) e questo vale mediamente per tutti i modelli [ https://www.sicurauto.it/ricambi-e-accessori/test-e-recensioni/consumi-reali-auto-vs-computer-di-bordo-il-test-su-80-modelli/ ]

        • Enzo, via, ma quali orrori? :-))) Di cosa ha paura? Che la gente pensi che nelle elettriche l’energia si crei dal nulla?
          L’articolo si limita a riportare l’esperienza e le parole di un utente.
          Non si renda ridicolo.
          E’ evidente a tutti che l’energia non si crea magicamente e che il recupero non può che essere parziale. Parziale si, trascurabile davvero no.
          https://www.vaielettrico.it/elettrico-in-montagna-consumi-recupero-percorrenza/
          E’ altrettanto ovvio che veleggiare è più efficiente che frenare (recuperando), ma, ahimè, non è sempre possibile. Tantomeno in discesa. La differenza tra una termica e un’elettrica in questa situazione è che l’elettrica ha la possibilità di recuperare molta energia. Mentre la termica, seppur poco, consuma e basta.
          E’ chiaro che gli “indovinometri” delle elettriche proiettano i consumi degli ultimi km sull’autonomia residua e possono dare delle informaziomni fallaci. Per questo invitiamo sempre i lettori a non considerarli. Ma ciò non toglie che il recupero dell’energia aggiunga molto alla già alta efficienza delle auto elettriche.
          Quanto alla “dettagliata ricerca” che lei cita, forse, se davvero lei fosse alla ricerca della verità e non del sensazionalismo, si sarebbe accorto che Sicurauto riporta i dati raccolti da ADAC. E l’articolo di ADAC spiega che, nel caso delle elettriche, la rilevazione del consumo reale è stata fatta prendendo i kWh erogati dalla wallbox e non quelli effettivamente ricaricati. Al lordo quindi di dispersione e assorbimenti diversi dalla ricarica (climatizzazione abitacolo, climatizzazione batteria, altri impianti di bordo, …).
          Questo lo dice ADAS stessa nell’articolo:
          “Eine Sonderstellung dieser Auswertung nehmen Elektroautos ein. Alle Modelle scheinen sehr ungenau zu arbeiten, wenn man die Bordcomputerwerte mit den gemessenen Werten im ADAC Ecotest vergleicht. Des Rätsels Lösung ist jedoch, dass die Messsysteme im Elektroauto die beim Stromtanken anfallenden Ladeverluste prinzipbedingt nicht erfassen und somit nur den Fahrverbrauch anzeigen.”
          E cioè:
          Le auto elettriche occupano una posizione particolare in questa valutazione. Tutti i modelli sembrano funzionare in modo molto impreciso se si confrontano i valori del computer di bordo con i valori misurati nell’ADAC Ecotest. La soluzione all’enigma, tuttavia, è che i sistemi di misurazione nell’auto elettrica non registrano le perdite di carica che si verificano quando si ricarica e quindi visualizzano solo il consumo di guida.

          • “L’articolo si limita a riportare l’esperienza e le parole di un utente.” No, io non ho citato le parole di un utente ma la risposta della redazione. La riporto di nuovo: “E , se non si ha fiducia in quel che compare sul monitor di bordo, lo si deduce dal fatto che, viaggiando in città senza mai usare i freni, l’autonomia in km non cala. Anzi, con un piede un po’ esperto, aumenta proprio”. Già la prima fase è errata. Poi c’è la seconda che è proprio da retrocessione. E c’è anche una parte in grassetto, come dire, evidenziamole certe conclusioni fantasiose. Forse ci sarebbe voluto uno smile per capire che era una battuta tra amici e non una considerazione reale.

            Per quanto riguarda la ricerca dell’ADAC, è vero che c’entra qualcosa la dispersione ma con la Tesla Model 3 si perde il 25% per la ricarica in dispersione? Mi pare tanto il 25%, le stime citate più volte stesso dai VaiElettrico (e vado a memoria ma dovrei controllare proprio dai tuoi articoli) non erano di gran lunga inferiori?

            Per chi volesse affrontare con un piglio più scientifico e rigoroso l’energia recuperata in frenata (che, come ricordato da Paolo Mariano, è leggermente inferiore al veleggiamento) rinvio a questa vecchia disamina [ https://autoguida.wordpress.com/2018/10/06/tutta-la-verita-sul-recupero-di-energia-in-frenata-regen-o-frenata-rigenerativa/ ] che ha un incipit che mi piace “Questa ricerca, vecchia (1984) ma pur sempre valida (la fisica non invecchia!) …”

            La fisica non invecchia e il moto perpetuo non l’hanno ancora inventato.

          • Enzo, piantala per favore. Quandi sei in modalità mister Hide fai saltare i nervi ai santi.

  9. Maurizio, io sono un sostenitore delle vetture elettriche e non voglio farti i conti in tasca ma con “1000 euro netti, mutuo, utenze, moglie e figlia a carico” eviterei di acquistare un’elettrica. Ti converrebbe prendere una macchina solida ed economica che ti permetta di fare qualsiasi cosa, tipo una Dacia duster a benzina di seconda mano. A mio avviso se hai famiglia e non puoi comprarti una vettura con almeno 64 KWh di batteria non è il caso di prendere un’elettrica come unica auto.

    • Grazie Mirko per il tuo consiglio, ma sono solito a cambiare auto una volta ogni 15/20 anni e solo se mi lascia completamente a pidi e il costo per la riparazione è superiore al costo di una usata.
      Oltre a questo non se se tu sia a conoscenza che il mondo sta per scomparire causa inquinamento e la legge EEUU prevede che dal 2030/2035 siano in circolazione solo auto elettriche o tuttalpiù ibride per ridurre l’inquinamento in primis e poi per risparmiare.
      a seguito di ciò poco per volta scompariranno distributori di carburante (GPL, DIESEL, BENZINA) e/o i prezzi del carburante saliranno alle stelle giustamente a causa dei pochi clienti; al contrario invece il costo dell’elettricità diminuirà (vedi già ora la possibilità di aumentare la potenza del contatore senza ulteriore accisa), ovviamente dobbiamo tutti dirigersi verso l’energia green, fotovoltaico, termica-solare, e ora i pannelli solari si possono mettere anche sulla ringhiera del proprio balcone di casa.
      Attualmente con un Diesel spendo 45 € per una percorrenza media di 600 km al mese; con l’elettrico la spesa arriverà appena a 12 € e sono esente da bollo e la RCA costa quasi la metà; senza contare il meccanico e la manutenzione, molto più economica rispetto a una endotermica.
      Grazie comunque per il tuo consiglio.

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