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Leasys (FCA) acquista i 430 punti di ricarica Bluetorino

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Leasys (FCA) acquista i 430 punti di ricarica di Bluetorino, installati a suo tempo dal Gruppo Bolloré, da cui ha rilevato anche le attività di car-sharing.

Leasys rileva anche il servizio di car-sharing

Bluetorino è stata un’iniziativa pionieristica nella mobilità elettrica e nel car-sharing in Italia. Il gruppo francese Bolloré l’aveva avviate con le Bluecar, citycar progettate e costruite da Pininfarina a partire dal 2011. Ma a lungo andare il progetto si è dimostrato insostenibile: il car-sharing con queste auto era già stato chiuso a Parigi , dove prendeva il nome di Autolib. E ora passa di mano anche a Torino. La mossa di Leasys, invece, sembra confermare l’intenzione del gruppo FCA di fare sul serio anche sui servizi per l’elettrico, non solo nelle auto.

leasysIn un comunicato Leasys spiega che i 430  punti di ricarica nel capoluogo piemontese, dotati di aree di parcheggi dedicate, diventeranno 560 nel 2021. E si aggiungeranno alle già esistenti 100 colonnine gestite in città da Leasys, con 4 ulteriori punti all’Aeroporto di Caselle. Le ricariche BlueTorino saranno gradualmente sostituiti con quelle di Leasys, che promette “una ricarica veloce per supportare al meglio le auto, comprese quelle del car sharing LeasysGO!“.

Torino vuol diventare capitale della mobilità sostenibile

Resta da capire che fine faranno le Bluecar utilizzate per il servizio di sharing di Bluetorino. A Parigi le 3.500 vetturette elettriche grigie di Autolib furono prima stivate in un grande parcheggio dismesso appartenuto a un’altra nobile decaduta, la Matra, a Romorantin. Dove ora un’imprenditrice locale, Charlotte Caravec (il nome sembra preso da un racconto di Pennac…) le ha svendute a lotti di 50. Il successo fu clamoroso, come raccontò la stampa francese, dato che il prezzo richiesto era di 3.700 euro a vettura.

LeasysGO Ci fu chi dormì in macchina, nel parcheggio in cui si sarebbe svolta la svendita, pur di essere sicuri di portare a casa l’Autolib. Per le auto vedremo, per tutto il resto la palla passa a Leasys, che sfoggia anche un punta di orgoglio piemontese:  “L’acquisizione… metterà Torino al centro della scena come capitale italiana della mobilità sostenibile“, si legge nel comunicato.

 

 

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1 COMMENTO

  1. Quindi… da colonnine semi-private per car-sharing in disuso diventeranno colonnine private per car-sharing?
    Torino poteva avere 430 nuovi punti di ricarica ad uso pubblico, senza problemi di autorizzazioni o allacciamenti.. eh va beh..

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