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LeasePlan: gradimento record, l’ auto elettrica è a una svolta

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auto elettrica a una svolta

L’auto elettrica è a una svolta: piace sempre di più e oltre il 60% degli europei la prenderà in considerazione cambiando la propria auto nei prossimi 5 anni. Quasi la metà ha cambiato opinione in proposito negli ultimi tre anni, anche in ragione della sempre più diffisua coscienza ambientale. Restano perlessità sull’eccessivo costo d’acquisto e sull’insufficiente diffusione delle infrastrutture di ricarica.

auto elettrica a una svolta

 

Sono questi i risultati di un sondaggio effettuato da LeasePlan in collaborazione con Ipsos su 5 mila automobilisti ddi 22 Paesi, nell’ambito dell’annuale Mobility Insights Report. Il capitolo “Veicoli elettrici e sostenibilità” mostra insomma un record di gradimento nei confronti dei veicoli elettrici (EV). E evidenzia come un numero di partecipanti più elevato che mai in passato stia considerando di passare a una guida elettrica. Tuttavia, il report evidenzia che i partecipanti  indicando la mancanza di stazioni di ricarica come uno degli ostacoli principali. Ecco in dettaglio i risultati

 

Il 61% pensa all’EV entro 5 anni

  • Una percentuale record del 65% dei partecipanti considera favorevolmente la guida elettrica a emissioni zero. Circa la metà (44%) di tutti i partecipanti afferma che la propria opinione verso la guida elettrica è migliorata favorevolmente nel corso degli ultimi tre anni.
  • La grande maggioranza (61%) dei partecipanti che intendono acquistare una nuova auto nei prossimi cinque anni afferma che prenderà in considerazione un veicolo elettrico. Ciò indica che l’auto elettrica è ormai a una svolta.
  • I conducenti sono sempre più convinti che la scelta di veicoli ecologici non debba costare di più di quella relativa a veicoli a diesel o a benzina. Il 46%  afferma che i veicoli elettrici contribuiscono a combattere il cambiamento climatico grazie alle minori emissioni di CO2. E il 47% è convinto che tali veicoli hanno un costo operativo complessivo inferiore (47%).

L’ostacolo? Il prezzo e la ricarica

  • Il 51% di chi acquisterà un’auto nei prossimi 5 anni ha citato però l’insufficienza delle infrastrutture di ricarica. A casa, al lavoro o nelle reti stradali pubbliche.  L’ansia da ricarica è stato l’ostacolo che ha impedito a un altro 34% di passare alla guida elettrica.

 

auto elettrica a una svolta

 

LeasePlan ai governi: datevi una mossa

«Ancora una volta _ ha commentato Tex Gunning, CEO di LeasePlan _ constatiamo che i conducenti sono pronti e desiderosi di svolgere il proprio ruolo nel combattere il cambiamento climatico. Ma la mancanza di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici costituisce un ostacolo. È necessario agire con urgenza».

 

Quindi il numero uno di LeasePlan sollecita i decisori politici a investire di più in un’infrastruttura di ricarica universale, economica e sostenibile (leggi anche) . LeasePlan e i propri partner hanno già definito i 5 consigli di facile implementazione: la soluzione esiste già, sostiene LeasePlan, ciò che manca è la sua messa in opera.

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10 COMMENTI

  1. Sondaggio fatto da una società di noleggio, quindi tra i loro clienti? Perché mediamente il cliente a noleggio ha una buona capacità di spesa e un’ottima conoscenza del mondo automotive. Forse non è proprio un campione rappresentativo del panorama italiano. Penso ai milioni di over 60 che non prendono nemmeno in considerazione il cambio automatico sui motori termici, figuriamoci la gestione di un veicolo elettrico. Poi infatti comprano una Panda a 10 mila euro

  2. Ancora 5 anni e poi un buon 30 % sarà elettrico , indipendentemente da tutte le avversità con cui ora ci dobbiamo confrontare .
    Confort
    Assenza di odori molesti allo scarico
    Silenziosità
    Baricentro basso con maggiore stabilità
    Come seconda auto sono il top.
    Devono solo calare un po’ i prezzi più sarà boom

  3. Bella notizia, sarò uno dei 60%. Spero che le giuste politiche aiutino la trasizione sotto ogni punto di vista, ambientale, sociale, occupazionale. Un miglioramento importante e positivo sotto molti aspetti.

  4. Domanda seria: perché non si spinge sugli impianti di riscaldamento elettrici? Non ci sarebbero problemi di ricarica e di smaltimento batterie. Forse il costo insostenibile della corrente elettrica?
    Nell’ultimo numero di quattroruote da un confronto tra una golf diesel e una golf ibrida si sostiene che ricaricando fuori casa, l’ibrida, anche se usata sempre in modalità solo elettrica avrebbe un costo di “carburante” sempre maggiore della diesel. È vero?

    • La conversione degli impianti termici dal gas all’elettrico è uno degli interventi trainanti per usufruire del superbonus del 110%. Più incentivati di così…

    • Per il costo del carburante della golf plugin dipende che costo al kWh hanno preso in considerazione….che consumi hanno ipotizzato… conoscendo quattroruote avranno preso il costo di ionity (70 cent esclusivamente per viaggi lunghi) anche se la golf plugin non può caricare ai charger ionity (o altri DC).

      Che comunque usare una plugin usandola prevalentemente elettrica non avendo il garage c’è ne vuole di impegno….la plugin ha senso solo per chi ricarica a casa…

    • Il riscaldamento non è uno degli usi migliori dell’energia elettrica. L’energia elettrica è un tipo di energia molto pregiato (a basso contenuto entropico) mentre il calore ha un alto contenuto entropico. Non è un discorso solo filosofico, ha delle ricadute sui costi. In pratica con l’energia elettrica accendi una lampadina, fai funzionare un pc, ricarichi una batteria. Se vuoi usare il calore per fare le stesse cose devi prima passare tramite un ciclo termico a basso rendimento. 1 kWh di elettricità vale più di 1 kWh di calore ed è uno spreco quindi usarla per produrre calore.
      Può avere senso se hai un sistema solare + pompa di calore al limite.

      • Personalmente, con riscaldamento e raffrescamento a pompa di calore spendo la metà. Immagino anche di emetterà metà Co2, ragion per cui l’adozione di questi impianti è generosamente incentivata con Superbonus 110%.

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