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Leapmotor in Italia da settembre

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I primi due modelli elettrici della cinese Leapmotor, il grande Suv C10, e la piccola utilitaria T03, arriveranno in Italia in settembre. Li importerà la joint venture con il gruppo Stellantis, presentata ieri in Cina. E’ il primo risultato concreto dell’investimento del gruppo italo francese nel capitale del car maker cinese realizzato l’anno scorso (leggi).

Lo ha annunciato a Hangzhou l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. «Abbiamo completato il closing dell’accordo definito con Leapmotor – ha detto -, ora acceleriamo con l’inizio della fase dell’export di auto fuori dalla Cina».

Lepmotor in Italia
Il SUV Leapmotor C10 sarà in Italia da settembre

Tavares: il modello base della city car T03 partirà sotto i 20 mila euro

Tavares ha detto ai giornalisti che la piccola city car T03 sarà proposta in Europa a un prezzo di partenza sotto i 20.000 euro. La strategia europea di Leapmotor prevede un terzo modello, un Suv del segmento C, che potrebbe arrivare all’inizio del prossimo anno.

I due modelli elettrici cinesi saranno importati in altri otto Paesi tra cui Belgio, Francia, Spagna e Portogallo e commercializzati da una rete di di 200 dealer Stellantis. A fine anno le vetture del brand arriveranno  anche in India e Asia pacifico, Medio oriente, Africa, e Sud America.

Nel corso di una conferenza Tavares ha criticato la decisione americana di alzare i dazi all’import di auto cinesi. Stellantis, ha detto «è pronta a competere» e non crede che «il protezionismo sia la soluzione».

Tavares non si è sbilanciato sulla possibilità di produrre i modelli Leapmotor direttamente in Europa. Ma ha detto: «Partiamo dal presupposto che o siamo in grado di esportare tramite Leapmotor International o, se non possiamo esportare direttamente, possiamo usare gli stabilimenti produttivi di Stellantis nelle varie regioni». Come scrivemmo, gli stabilimenti italiani sono fra i candidati ad ospitare le linee di produzione dei modelli Leapmotor.

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Carlos Tavares e Zhu Jiangming

Produzione in Europa? “Se non possiamo importare direttamente…”

Tavares non si è sbilanciato sulla possibilità di produrre i modelli Leapmotor direttamente in Europa. Ma ha detto: «Partiamo dal presupposto che o siamo in grado di esportare tramite Leapmotor International o, se non possiamo esportare direttamente, possiamo usare gli stabilimenti produttivi di Stellantis nelle varie regioni». Come scrivemmo, gli stabilimenti italiani sono fra i candidati ad ospitare le linee di produzione dei modelli Leapmotor.

Tavares ha confermato infine gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030: «Ci siamo impegnati a essere carbon neutral dal 2038 e con il contributo di Leapmotor rendiamo più solido questo impegno». Durante l’incontro con la stampa Tavares era affiancato dal fondatore e CEO di Leapmotor Zhu Jiangming.

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35 COMMENTI

  1. Una riflessione … ma se poi la T03 dovesse avere un problema i pezzi di ricambio e i meccanici esperti li trovi alle officine autorizzate FIAT o gli devi pagare il volo dalla Cina 🙂

    • Se una casa automobilistica mette in commercio un veicolo (di sua diretta produzione o in JV) deve assicurare anche i ricambi per la manutenzione..e fare formazione al personale delle concessionarie e assistenze .
      Certo è che spesso le case sono in grave ritardo; tutt’ ora leggo di carenze di parti ricambio per vetture ICE molto diffuse e le cui procedure di riparazione sono ben note e codificate nei tempari; a volte sono carenti i magazzini centrali, a volte le tempistiche produttive che privilegiano troppo le auto in assemblaggio rispetto a quelle già circolanti… Spesso non ci sono i circuiti di recupero – rigenerazione ricambi ricondizionati…a maggior ragione per auto di nuova concezione e bassa diffusione.
      Secondo me la battaglia del mercato automotive la vincerà chi riuscirà ad assicurare anche una efficiente, efficace ed economica rete di assistenza post vendita… perché le auto son beni troppo costosi per poter seguire le dinamiche dell’ elettronica di consumo “usa e getta” ..
      Questo vale e varrà per qualsiasi tipologia di vettura metteranno in commercio.

  2. https://www.alibaba.com/product-detail/2023-New-China-Supplier-Ev-Car_1600948679945.html?spm=a2700.galleryofferlist.topad_classic.i4.443b5598SOx7Lg

    Per chi vuole risparmiare si organizza con altri 15 e ha pure lo sconto, spediscono anche in Italia. Ma Stellantis davvero dice? Finirà come rendersi conto che a volte comprare da AliExpress anziché Amazon permette di avere gli stessi prodotti (identici) al reale costo… siamo alla porta di un nuovo modo di comprare l’auto?!

    • Fermo restando che tecnicamente il suo discorso non fa una piega, l’importazione parallela è cosa lecitissima (ma le danno anche un certificato di conformità europea su Aliexpress? quello in genere si ottiene solo direttamente dal produttore o dall’importatore ufficiale…) il giorno che si recasse presso l’assistenza ufficiale per un qualsivoglia intervento in garanzia prendersi “picche” è semplicemente automatico.
      Anzi, addirittura potrebbero in modo del tutto lecito rifiutarsi di intervenire persino a pagamento visto che l’auto è stata importata tramite canali paralleli e di conseguenza tecnicamente non sono obbligati a fornire la benchè minima assistenza su veicoli non importati/comercializzati direttamente da loro.

    • Eh grazie.
      Shipping ti be negotiated, ma soprattutto è omologabile in Europa? L’ IVA è da pagare?
      Insomma il problema è che ammesso che sia possibile immatricolarla senza modifiche, finisce che il sugo ti costa più dell’ arrosto. E se hai un guasto cosa fai? La rispedisci in Cina?

    • Sì ma per l’omologazione di quel veicolo qui da noi serve un minimo di competenza anche perché è possibile che i modelli cinesi adottino avas differenti (ad esempio da noi da Luglio è necessario che l’auto segnali il superamento dei limiti di velocità – ISA – non so se in Cina la Leapmotor già monta di serie un dispositivo equivalente che funziona qui in Europa). E comunque esistono già centri che si occupano di importare auto dalla Cina, facendo le modifiche necessarie. L’altro problema è l’assistenza: occorrerà trovare il centro che sarà disponibile a lavorare su un’auto che, ufficialmente, è di un altro brand. Ovviamente 0 garanzia.

      Non ultimo, i prodotti cinesi usano una diversa presa di ricarica.

      Insomma viva l’import ma mettiamo sempre in conto i contro.

    • purtroppo non avrebbe l’omologazione italiana a libretto, sennò sarebbe da pensarci 🙂

      sempre per seguire il paradosso:
      forse sarebbe spedibile e omologabile (una per una come esemplari “unici”) in Germania e poi da li importabile-omologabile in italia, forse (?) 6500e + 2500 spediz + 4000 omolog germania + 4000 trasporto e omolgazione italia;
      si arriva a 17.000euro, più o meno il prezzo che avrà nel 2025, mettiamoci anche i costi dell’assistenza emagazzini ricambi e si arriva a listino da 19.000 ?

      si è una situazione distorta con poca concorrenza sui segmenti bassi, come ha scritto Carletto e altri; per ora va così, ci vorrà tempo; vanno con calma, nel 2025 i brand europei “concederanno” di mettere a listino altre Bev segmento B e B-suv da 25.000-30.000e (vedi anticipazioni VW e Skoda, ma anche Panda e R5); nel 2026 forse delle buone segmento A (e già basterebbe rimettere in produzione la vw-up)

      se Stellantis non faceva questi accordi, la T03 la avremmo avuta a fine 2023; due anni fa in Francia pare costava 24.000-23.000, quest’anno sarebbe stata massimo sui 20.000, e già creava imbarazzo ai concorrenti europei auto bev per lo più più grandi e più costose

    • sabota4 piccola osservazione
      al prezzo di Alibaba dovrai aggiungere:
      1. costi di spedizione
      2. dazi del 15% (sempre che la UE non li voglia aumentare)
      3. costi di omologazione del singolo modello (sempre se rispetti gli standard europei, la versione importata da Stellantis sicuramente sarà edeguata)
      4. IVA 22% sulla somma costo + voci 1., 2. e 3.
      Mi sa che arriveremo a 13.000 €
      In più non hai l’assistenza.
      Per 14.000/16.000 € penso che mi comprerò direttamente la versione importata da Stellantis

    • Scusa, ma poi ti arriva già immatricolata e con il libretto?
      Se quella cinese non fosse per caso immatricolabile che si fa?

    • Va capito se sia possibile immatricolarla, mai provato dalla cina (anche se ho visto delle moto elettriche a prezzi interessantissimi) ma posso dirti che di norma con veicoli di provenienza extra europea è una bella (e spesso onerosa) gatta da pelare

  3. Buongiorno, ho avuto modo di vederla dal vivo e salirci sopra.
    Posso dire che è una vettura comoda per 4, ben fatta e anche ben rifinita.
    Direi oggettivamente meglio di Dacia Spring primo modello, anche come potenza motore, autonomia e velocità di ricarica.
    Con 6.000€ di incentivo possa essere comunque interessante visto che in ogni caso, come ha già scritto qualcuno altro, le concorrenti nel segmento A con motore termico sono sempre meno e sempre più care.

  4. È un ottimo modo per bloccare la vendita delle auto Cinesi in Europa.
    Senza imporre dazi…

    Un T03 (modello bse..) gareggia con altre simili di marchi europei…a questi prezzi nessuno le vorrà comprare.

    Tutti sceglieranno le Europee.

    Ottima strategia di protezionismo…mascherata alla grande…

    • penso anche io Carletto, la hanno giocata bene dal loro punto di vista,
      con questo accordo ne hanno ritardato la commercializzazione di 1 anno (anzi in Francia c’era a un discreto prezzo ed è stata ritirata momentanealmente) e anche ne controlleranno il prezzo; poteva essere un concorrente che faceva abbassare prima i listini europei segmenti A e B, ma è stato anestetizzato

      ora aspettiamo che venga messa in vendità in Europa la Casper di Huyndai, segmento A, per ravvivare un po’ la concorrenza sulle utilitarie, oppure anche meglio come basso costo, la Seagull di BYD.. ma per evitare tensioni con i produttori Europei, penso faranno con un po’ di calma a presentarle in Europa

      anche la Dr 1.0 EV poteva fare concorrenza già nel 2022, ma scelsero di avere un listino italiano molto alto (in cina l’equivalente Cherry costa meno della metà) e venderne molte poche.. forse per fare una strategia commerciale prudente di più lungo respiro.. non scatenare subito tensioni..vista l’aria che tira di protezionismo e sentimenti pompati anti-cina

  5. -In Cina la T03 è venduta a circa 8mila dollari mentre in Italia sarà proposta a 20mila… …a cosa è dovuta questa grande differenza?-

    -Cavolo, ma la T03 costa 6900 dollari in Cina!-

    Ma proprio non lo volete capire che ci stanno prendendo per dei babbei?
    Ma cosa devono fare, o amici tutti, per farvelo capire? Mettere una clausola sui contratti di acquisto che dice che in concessionaria per festeggiare l’acquisto possono anche tirarvi due schiaffoni dopo che avete firmato? 😉

    L’auto elettrica, e tutti ciò che ci gira attorno a partire dalla ricarica, da un punto di vista squisitamente commerciale sta diventando la truffa del secolo.
    E se non volete credermi, amen.
    Per quanto mi riguarda, per quello che vale la mia esperienza nel settore auto-moto, la cosa mi è palese e sempre più evidente ad ogni novità che spunta.

    Ma non per l’auto elettrica in quanto tale, povera stella,
    Ma per come ci stanno tutti marciando vergognosamente tutti gli attori di questa transizione (produttori di auto, distribuotori di energia, etc etc) e tutto ciò a partire dalla politica che in maniera del tutto colpevole ha “messo le volpi a guardia del pollaio”.

    Ed è di oggi la notizia che il buon (?) Giorgetti sta cominciando a pensare di mettere ulteriori accise sull’energia elettrica “per autotrazione”.
    Cercatevi la notizia, non posso linkare.

    • Chiamarla notizia mi sembra esagerato. Direi piuttosto che si tratta dell’elucubrazione del suddetto organo di informazione sulla base di una genericissima frase del ministro sul fatto che futuri cali di entrate sui carburanti fossili dovranno trovare una compensazione. Ci mamcherebbe!!!

      • Certo che è un’elucubrazione.
        Ma è pur sempre una notizia.
        Data a pochi giorni dalle europee in un paese dove quasi per principio non si comprano auto elettriche.

        Ora: sai come la penso sulle tempistiche ( per me tecnicamente irraggiungibili) e comunque come la penso sull’opportunità di perseguire l’obiettivo, che è cosa nel suo impianto più largo da farsi prioritariamente per questioni squisitamente enrgetiche, al di là delle questioni climatiche, pena tornare a vivere entro pochi decenni in una versione “edulcorata” di quel che era l’inizio del 1900.

        Quindi confermo: mi pongo “a metà” nella scala.
        Ma santo cielo, un conto è dirsi “prudenti”, un conto è l’autolesionismo.

          • E il baubau quale sarebbe: “Bravi, continuate a consumare petrolio, inquinare e a pagare le accise, tanto se passerete alle auto elettriche non avrete scampo!”?

            Magari qualcuno che si intende di social engineering ci potrebbe spiegare meglio perché funziona, ovvero perché agitando lo spauracchio si ottiene il consenso affinché non cambi mai nulla.

          • Con le attuali percentuali di immatricolazione delle elettriche direi che effettivamente la notizia è risibile, se dovessero esserci in futuro delle percentuali significative sinceramente io non la prederei come battuta di un giornale “terroristico” ma come una reale possibilità (come pure il pagamento del bollo auto e/o il pagamento per parcheggi e entrata nelle ZTL).
            Comunque direi che per ora potete stare tranquilli … prima che ciò accada ne deve passare un bel pò di acqua sotto i ponti 🙂

    • ma è il solito discorso, quando metterano più accise sulle colonnine, lo faranno erodendo i margini di gaudagno ora elevatissimi di Be-Charge e simili

      il kwh di suo costa meno della benzina; anche tassandolo allo stesso modo, a regime può continuare a costare meno al km.. vedi gli altri Paesi

      • -quando metterano più accise sulle colonnine, lo faranno erodendo i margini di gaudagno ora elevatissimi di Be-Charge e simili-

        🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂

        Erodono i margini…

        😂😂🤣🤣🤣😂😂🤣🤣😂

        Già me lo segno il nuovo soprannome di Giorgetti che fa sta roba…
        Vedrai come lo fa…
        Giorgetti Re Erode… 😂😂😂😂😂😂😂

        • mica dico che compete a Gigetto fare il prezzo, almeno si spera..
          lui può mettere le tasse che crede, poi i gestori colonnine regolano il prezzo totale sul livello di (in)decenza che credono sia accettabile senza rendere 100% esplicito che prendono in giro

          ad oggi il livello massimo della commedia è 0,6-0,8 al kwh
          un domani (comprese più tasse) magari 0.45-0,65..

          ci pensa il mercato..lentamente..quello scampolo che ne è rimasto

          • Non dimentichiamo l’IVA che dovrebbe essere al 22%.
            Due esempi:
            – su 0,60€/kWh incide per 0,1082 €
            – su 0,90 €/kWh incide per 0,1623 €/kWh
            Oltre ai già 0,06 – 0,08 €/kWh, visto che sulle accise ci fanno pagare l’IVA! Tassa sulla tassa

          • -Tassa sulla tassa-

            Come detto: Re Eròde ahahah

            (è perchè ormai lo conoscono in quattro, ma a me tutto ciò fa venire in mente Don Pedro Magnapoco, il governatore della Cosa… della California.
            Che tassava tutto il tassabile e quando non gli bastava si inventava le tasse sulle tasse.
            Personaggio esilarante, come tutti quelli disegnati dal leggendario Benito Jacovitti, cui il protagonista Zorry Kid ne faceva di ogni.

            Quando i fumetti erano una cosa seria. 🙂

  6. Buongiorno. In Cina la T03 è venduta a circa 8mila dollari mentre in Italia sarà proposta a 20mila. Secondo voi (che conoscete il mondo auto) a cosa è dovuta questa grande differenza? Elevati costi di importazione o pura speculazione (magari cavalcando gli incentivi)?

  7. Era stato annunciato un prezzo di listino sotto alle 20k e invece…
    Sono totalmente a favore delle auto compatte ma 20k per una scatoletta del genere è una cifra folle, considerato anche la T03 base se non erro ha un’autonomia sul ciclo WLTP di 265km, valore che la relega ad un’utilizzo esclusivamente cittadino.
    A me sembra assurdo per rendere commercialmente interessante un oggetto si debba per forza ricorrere agli incentivi: Una city car del genere che tra l’altro all’interno ha degli ottimi volumi, proposta a 10.000€, per girare in città la considererebbero in tanti.
    Sulle segmento A c’è ancora tanto lavoro da fare per produzioni a basso costo, ad oggi NCS…

    • Magari 10.000 no, ma 17/18 mila sì, farebbe concorrenza diretta a tutto quello che rimane del segmento A anche con incentivi ridotti a 3-4 mila euro. Se pensiamo che nel 2020 una eUP prodotta in Europa costava 23/24 euro…

    • “A me sembra assurdo per rendere commercialmente interessante un oggetto si debba per forza ricorrere agli incentivi”

      Ti sembrerebbe meno assurdo se fossi tu quello che incassa gli incentivi… 🤑

      Riassumendo:
      – Stellantis importa le T03 dalla Cina fatte e finite a un costo tutto compreso sicuramente molto, MOLTO inferiore a 10.000€ e senza sbattersi per produrla (sai, quelle rotture di b4ll3 tipo stabilimenti, operai, sindacati, lo Stato, ecc.)
      – Le mette in vendita a 20.000€, cioè più del doppio di quanto le sono costate
      – 20.000€ è una follia per una scatoletta da 250 km di autonomia… ma ci sono gli incentivi, no?
      – Ecco quindi che il poll… ehm, il cliente finale la acquista felice ad “appena” 14.000€ (o anche meno) grazie agli incentivi (= soldi della collettività) e pensando “Wow, un EV al prezzo di una Panda!”…
      – …e Stellantis incassa oltre 10.000€ ad auto praticamente senza sbattimento alcuno e entrando finalmente per prima con una city EV low-cost nel segmento delle city car.

      Qualcuno dirà: ma la 500e, allora, city EV primigenia della casa?
      Beh, avrete notato quanto la T03 assomigli già di suo alla 500, giusto? Bene, un po’ di fuffa di marketing e un po’ di camouflage “fiatesco” e fra qualche tempo… voilà: the T03 is the new New 500e!!!

    • premesso che potrebbero metterla scendendo almeno sui 18.000 (vedremo da qui a settembre cosa succede ai listini, magari inziano a mollare un po’)

      pare di ricordare sia una utilitaria full optional ( es. tetto in vetro, sedili elettrici, etc); poi un’auto che misura 3,6 metri, per di più con 5 porte, commercialmente quasi non ha prezzo, e in assenza di concorrenze ci marciano

      batteria 41 kwh lordi, magari penalizzata in autostrada (WLTP 265 km) dalla forma a panettone delle segmento A, potrebbe però fare (?) 300 km nel misto, strade limiti di velocità 90-100 km/h, e in città

  8. Cavolo, ma la T03 costa 6900 dollari in Cina!

    Le importa Tavares in persona con il suo yacht una alla volta per costare qui 20mila!?

    • Si certo ma anche con un piccolo margine di guadagno, siamo alle solite tutti contro i cinesi che sono anche loro i cattivi ma comprare a 6 e vendere a 20 invece è da buoni il complesso di superiorità degli occidentali su tutto mi fa paura , siamo senza vergogna.

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