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Guida all’acquisto Leaf: prezzi, versioni…

Ecco tutto quello che bisogna sapere e tenere in considerazione prima di compare la nuova Nissan Leaf

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Cinque allestimenti. Rate da 299 euro

Guida all’acquisto Leaf. Nata nel 2009 e commercializzata da fine 2010, questa Nissan è l’auto elettrica più diffusa al mondo. Con oltre 300 mila unità vendute. Circa sei mesi fa è stata presentata la seconda generazione, che da fine marzo è in consegna anche in Italia. Il prezzo di listino (guarda) parte da 36.700 euro. Prezzo scontato per i tassisti, categoria su cui la Nissan sta puntando, come fece a suo tempo la Toyota con l’ibrido. La gamma italiana è declinata su cinque allestimenti tra cui scegliere. Sono Visia, Visia Plus, Acenta, N-Connecta e Tekna, con dotazioni via via crescenti. E che portano il prezzo della versione top di gamma a 40.130 euro. Sulla versione base Nissan ha previsto un’offerta di finanziamento con rata mensile che parte da 299 euro. Include la wall box Enel X Box Station, per la ricarica nel garage di casaCon tanto di manutenzione e due anni di ricarica inclusi, fino a 1.350 kWh nelle colonnine pubbliche servite da Enel. In pratica oltre 30 pieni di energia gratis.

La versione-base è già completa

Qualunque allestimento scegliate, sappiate che quello base della Nissan Leaf, cioè il Visia, è già piuttosto completo. Da ogni punto di vista. A livello di sicurezza c’è la frenata automatica di emergenza col riconoscimento dei pedoni. Ma ha anche altri sistemi. Come il monitoraggio dell’angolo cielo, il mantenimento della corsia di marcia, il riconoscimento della segnaletica stradale, il rilevamento degli ostacoli in retromarcia e il monitoraggio dell’attenzione. Quello che manca, e che arriva già con la versione Visia Plus, sono i cerchi in lega (da 16 pollici) e il sistema di infotainment con schermo touch da 5,8 pollici. Il primo salto di livello è con l’allestimento Acenta, che aggiunge il cruise control adattativo, gli specchietti ripiegabili elettricamente. E, soprattutto, l’infotainment da 7 pollici con navigatore e radio DAB integrata. Il passaggio alla versione N-Connecta vuol dire avere il ProPilot, cioè la guida assistita, i cerchi in lega da 17 pollici e il sistema integrato di telecamere Around View Monitor. L’allestimento top Tekna, infine, prevede anche gli interni in pelle oltre a una serie di gadget minori.

L’autonomia? Almeno 250 chilometri

La Nissan Leaf è lunga 4,49 metri, quindi 24 cm. più della Golf. Sia per dimensioni che per prezzo si pone a cavallo tra quelli che gli addetti ai lavori chiamano segmenti C e D (quello dell’Alfa Giulia). Il suo motore elettrico da 138 CV e 320 Nm (lo stesso valore di un moderno 1.6 turbodiesel) è alimentato da una batteria agli ioni di lito da 40 kWh di capacità. Quanta strada con un pieno, quindi?? L’autonomia massima varia dai 378 km misurati dall’obsoleto e poco realistico ciclo NEDC ai 270 km del ciclo combinato WLTP,  più aderente alla realtà. Così come confermano i 253 km di autonomia certificati dalla rigorosa Agenzia americana per l’ambiente, EPA. In ambito strettamente urbano, tuttavia, il ciclo WLTP ha misurato 415 km di autonomia, grazie alla frenata rigenerativa. I tempi di ricarica variano secondo il tipo impianto utilizzato. E vanno dalle 6 ore con un impianto del tipo domestico da 7 kW a un’ora circa con una colonnina rapida da 50 kW. In quest’ultimo caso Nissan garantisce l’80% della ricarica in 40 minuti, tenendo sempre conto delle condizioni della rete e dell’efficienza della batteria. Oltre che della situazione ambientale, perché anche il caldo e il freddo influiscono sul trasferimento dell’energia elettrica.

Costi di gestione e confronto-concorrenti

Partendo dal presupposto che un kWh costa in media 0,2 euro, calcolatrice alla mano un pieno da 40 kWh della Nissan Leaf costa 8 euro. Volendo ragionare per difetto, se ne desume che con questa cifra si possono percorrere almeno 250 km. Quindi il costo per percorrere 100 km è di circa 3,2 euro. Considerando i prezzi attuali dei carburanti, non c’è un’alimentazione che possa reggere il confronto. Nemmeno pensando ai diesel più parsimoniosi e ai motori a metano più efficienti. Se poi l’energia te la regala l’Enel…Anche i tagliandi sono meno onerosi rispetto a quelli delle vetture tradizionali, in media del 35%, perché non ci sono molti materiali di consumo. E soprattutto manca l’olio, che incide molto sulle operazioni di manutenzione. Quanto al pacco batterie, è garantito per otto anni o 160.000 km e quindi dovrebbe coprire gran parte della vita dell’auto. Il rovescio della medaglia della Leaf, così come di tutte le auto elettriche, è il prezzo d’acquisto impegnativo, se paragonato a quello di una vettura con un motore tradizionale. Scorrendo il listino della Volkswagen Golf, per esempio, si vede che 33.070 euro sono più che sufficienti per la motorizzazione diesel top di gamma, 2 litri da 150 CV. O addirittura la sportiva GTI. Il paragone con le versioni meno potenti è ancora più svantaggioso e il differenziale di prezzo sale oltre 10.000 euro.

La versione che consigliamo? Visia Plus

Calcolatrice alla mano, non ci sono vantaggi economici evidenti nell’acquisto della Leaf. A meno che si percorra molta strada soprattutto in arre urbane, dove l’autonomia con un pieno aumenta. Ogni 10.000 chilometri percorsi, infatti, si risparmiano tra i 600 e gli 800 euro di rifornimenti. Che non sono pochi in assoluto, ma lo diventano in rapporto al prezzo di acquisto. Teniamo conto, però, che le elettriche non pagano il bollo per cinque anni. E che, come detto, la manutenzione costa molto poco. E’ vero, comunque, che acquistare una Leaf oggi, in Italia, è una decisione che si può prendere per tantissimi nobili motivi. Non per semplice convenienza economica. Ad ogni modo, la versione più equilibrata, che consigliamo, è senza dubbio la Visia Plus, che ha un equipaggiamento completo e un prezzo commisurato.

— Leggi anche: arriva in estate la Leaf da 62 kW e 385 km di autonomia. Costa 49.150 euro

 

 

 

 

 

 

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