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Le vogliamo elettriche, ma belle: la nostra Top 5

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Le vogliamo elettriche, ma belle. Ok, non inquinino, non fanno rumore ecc. Ma le auto si scelgono anche per la linea, emissioni zero non significa appeal zero…

Le vogliamo elettriche, ma più belle della Prius…

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La Toyota Prius, la prima ibrida.

La lunga marcia dell’elettrificazione è cominciata mezzo secolo fa con la prima, coraggiosa Toyota ibrida, la Prius. La linea era decisamente anti-convenzionale, studiata per attenuare l’impatto aerodinamico. Ma bella non era. Oggi siamo entrati nell’era dell’elettrico puro, con la necessità di creare uno stile che interpreti al meglio questa nuova stagione. Ma quali sono le elettriche più riuscite dal punto di vista estetico? Ecco la nostra personalissima Top 5, aspettiamo i vostri giudizi (e le vostre critiche, of course).

Le vogliamo elettriche (1) Volkswagen ID.3

le vogliamo elettricheNon era facile reinterpretare uno storico best-seller come la Golf in chiave elettrica. C’era da creare qualcosa di completamente nuovo, che però mantenesse una forte impronta Volkswagen. Secondo noi, gli stilisti della Casa tedesca ci sono riusciti, agevolati  dalla possibilità di partire dal foglio bianco e con una base tecnica, la MEB, nata per l’elettrico. Anche questa macchina, che proprio in questi giorni è in consegna in Italia, va vista su strada, per darne un giudizio compiuto. Ma fin dalla prima uscita, al Salone di Francoforte 2019, ci è sembrata proprio un gran bel prodotto.

Se è la più venduta al mondo… (2) Tesla Model 3

le vogliamo elettrichePremessa: le prime due Tesla, Model S e Model X, stilisticamente non ci avevano convinto.  Con il Model 3, invece, la Casa di Fremont ha fatto un bel salto in avanti, riuscendo a realizzare un’auto in grado di sedurre anche gli automobilisti europei, ben più esigenti. Il look è originale, ma molto ben equilibrato, senza gli eccessi del resto della gamma Tesla. Complimenti a Franz von Holzhausen, l’uomo che sovrintende al design per il marchio creato da Elon Musk. Se il Model 3 è stata nel 2019 l’elettrica più venduta al mondo e continua largamente ad esserlo anche quest’anno ci sarà un perché…

Sissignori, sul podio il Cinquino (3)  Fiat Nuova 500-e

le vogliamo elettriche

Premessa: forse non siamo obiettivi, da sempre siamo innamorati della 500. Ma questa volta ci sembra che l’abbiano azzeccata, riuscendo a “tirare” la macchinetta per ospitare nel pianale un bel pacco-batterie, senza tradire la famosa linea a uovo. Per la precisione rispetto al modello a benzina attuale è più larga di ben 6 cm, con uno sbalzo laterale. Ed è più lunga di 3 cm, arrivando in totale a 3,61 metri. Questa crescita esterna non serve  solo a mettere più celle (per 42 kWh) e a dichiarare 320 km di autonomia. Serve anche per offrire un’abitabilità interna ben più comoda, da categoria superiore.

Se è l’Auto dell’anno…(4) Jaguar I-Pace

le vogliamo elettricheSe è stata nominata Auto dell’anno ci sarà un perché…Ha fatto un ottimo lavoro Ian Callum, il carismatico capo del design Jaguar, padre dell’I-Pace. Che avuto il coraggio di  creare un modello “unconventional”, non solo per la Jaguar, ma per l’intero mondo dell’auto. “E’ molto più facile e divertente disegnare un’auto elettrica, Non avere l’ingombro del motore termico ti dà molta più libertà“, spiegò Callum quando l’auto fu presentata a Graz, in Austria. Le vogliamo elettriche, ma belle. E questa ci sembra bella, con l’anima.

Non una vera auto, ma ci piace assai (5) Citroen Ami

È un’altra delle nostre fissazioni l’idea che per girare in città non serve portare a spasso una tonnellata e mezzo di peso. Con quel che ne consegue in termini di consumi e di spazio occupato in città sempre più caotiche. Ergo: onore alla Citroen che ha avuto il coraggio di uscire dagli schemi, con un macinino che si guida a 14 anni e fa i 45 di velocità massima. Non si compra, ma si affitta per il tempo che serve. Con 2,41 metri di lunghezza e 1,39 di larghezza la puoi mettere veramente dappertutto. Ok, il design è basico, ma come insegnava il grande Dante Giacosa, l’uomo che inventò la 500, in queste auto la semplicità è sinonimo di bellezza.

E la vostra personale classifica, invece…?

 

 

 

 

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27 COMMENTI

  1. Gentile redazione, complimenti per gli articoli sulle auto elettriche, molto interessanti.

    C’è solo un dettaglio che mi stona ogni volta che lo leggo.
    Secondo me quando scrivete dei modelli Tesla suonerebbe molto meglio usare il femminile invece che il maschile.

    Così come scriviamo (e diciamo):

    La Punto (non il Punto)
    La 500 (non il 500)
    La Golf (NON il Golf)
    La M3 (BMW), non l’M3
    La C3 (Citroen)
    La Tipo (non il Tipo)
    La Ritmo (non il Ritmo)
    La (Honda) Civic, non il Civic
    La A112
    La 208 (Peugeot)
    La Kona
    La Ioniq
    La Smart
    La Prius
    La Taycan
    La ID.3
    La ID.4

    Così userei il femminile anche per le auto Tesla:
    La Model 3, non il Model 3
    La Model S, non il Model S
    La Model X, non il Model X

    Spero che l’argomentazione abbia un senso. E’ un dettaglio, ma vedendolo spesso ho pensato che possa avere senso metterlo in evidenza.

    Vi ringrazio, continuate a scrivere articoli interessanti come state facendo!

  2. Ma la Leaf ?
    Io ne ho 2 , la vecchia e la nuova.
    Perfette mai niente di niente…
    Non dimentichiamoci che è stata tra le prime sul mercato

  3. A proposito di auto elettriche e quindi fattore Batterie, quest’ultimo di mio interesse più delle auto stesse.
    Desidererei che questo portale si interessasse di una notizia annunciata da molti siti e testate giornalistiche, di una certa società, la NDB (Nano- Diamond -Battery) californiana, che promette la realizzazione entro 2 anni di una “miracolosa” batteria che sfrutta il decadimento nucleare di scorie radioattive, nella fattispecie barre di grafite, usata come moderatore nel reattore nucleare di molti centrali elettriche. Questa batteria avrebbe una vita quasi infinita (da 9 anni a 25.000 anni di vita) e non necessiterebbe di ricarica.
    Questa grafite è ricca del radioisotopo carbonio-14 (C-14), che subisce un decadimento beta in azoto, rilasciando nel processo un elettrone. Purificata viene impiegata per realizzare un reticolo cristallino di diamanti in scala nanometrica e a sua volta coperta di diamante sintetico C-12 per scongiurare fughe radioattive. Inoltre sarebbe molto più economico di una tradizionale batteria ai ioni di litio.
    Una batteria del genere, se fosse veritiera la notizia, ribalterebbe totalmente tutto il sistema vizioso petrolio-energia, e non solo, ma rivoluzionerebbe di fatto ogni settore tecnologico. Immaginate uno smartphone che non ha mai bisogno di essere ricaricato la cui durata di vita è di circa 9 anni. O automobili elettriche con batterie del genere dalla durata di 90 anni, possiamo dire addio alle colonnine elettriche. O addirittura Generatori elettrici da impiegare in zone remote della terra per alimentare ospedali o infrastrutture e reti idriche.
    Sarebbe un sogno per tutti…

  4. I gusti sono gusti, la bellezza di un auto e soggettiva, di elettriche europee belle non ne ho viste, forse la eniaq skoda, o la Jaguar, la id3?orribile un cavatappi con le ruote, la id4?un cetriolo con le ruote, ma come si fa a vederle accattivanti

  5. Essere di parte va bene.. ma mettere solo la 500 ben in mostra i 320 km di autonomia mi sembra scorretto nei confronti degli altri marchi.. ma sappiamo che ce ne sono meglio della 500 ..

    • i 320 km di autonomia sono stati citati per una ragione precisa: in Fiat sono riusciti a modificare l’architettura della 500 per farci stare batterie per 42 kWh, senza snaturare il look esterno del Cinquino. Tutto qua.

  6. Io sceglierei ad occhi chiusi se avessi la possibilità economica: la Jaguar I-Pace. La sceglierei solo per la sua linea.

  7. Per me la classifica si ferma a 3.
    1) Tesla mod. 3
    2) VW id.3
    3) Fiat 550e
    Considerazione personale: finché non verrà risolto il problema dei tempi di ricarica, l’elettrico non prenderà mai piede.

  8. Al posto della Ami ci metto la XEV YOYO che arriverà in Italia a fine anno. Molto bella, quasi interamente stampata in 3D. Quadriciclo categoria L7

  9. La mia classifica:
    1) Tesla Model Y – completa ed avveniristica
    2) VW ID.3 – dimensione europea (anche in Germania le sappiamo fare elettriche, tecnologiche)
    3) Mustang Mach-e – dimensione Detroit (anche in Michigan le sappiamo fare elettriche, sportive)
    4) Renault Zoe – la prima elettrica pop (anche in Francia le sappiamo fare elettriche, per tutti)
    5) Fiat 500e – dimensione italiana (anche in Italia le sappiamo fare elettriche, piccole e belle)

    Poi aggiungerei anche una classifica B, quella delle “elettrificate”, vetture nate da piattaforma termica adattata alla nuova propulsione, che comunque beneficiano dell’aggiornamento:
    1) Peugeot 208 – accattivante
    2) Hyundai Ioniq – efficiente
    3) Hyundai Kona – resistente
    4) VW up! – cittadina
    5) VW e-Golf – sempreverde

  10. mi dispiace che non abbiate menzionato la ben piú famosa di altre, ZOE che é veramente stata una delle prime (se non la prima), ad avere una linea a dir poco accattivante!!!

    • Vero. Ma mancano anche la 208 e la corsa che a mio modo di vedere meritano. Anche la nuova enyak se avesse una calandra un po’ meno vistosa… E la soul (mentre la kona non mi piace)

    • La Peugeot e2008 probabilmente è ciò che cerchi (magari se è una seconda auto).
      Se invece sei disposto a spendere di più la Tesla Model Y e vai dove vuoi.

    • Bravo! Anche io vorrei un berlingo elettrico, o un kangoo da almeno 300 350 km. Attualmente il kangoo ze non mi convince 1 come linea, 2 come autonomia. Ok la città, ma se devo spostarmi in altra città per raduno Bike (perché ognuno di noi il tempo libero lo vuol trascorrere come crede)… L’autonomia garantita da corsa-e oppure da e-208 andrebbe già bene.

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