Le vendite di EV stanno davvero crollando ?

Le vendite di EV stanno davvero crollando? Un paio di lettori, tra cui Umberto Antolini, ci segnala un articolo in cui si sostiene questa tesi. Vediamo i dati veri.

Le vendite di EV
La Tesla Model 3, leader in novembre in Italia tra le EV.

Le vendite di EV? Per la verità crescono del 20% anche in Italia…

L’articolo in questione è apparso su ElectricMobility, un portale che (a dispetto del nome) gronda di notizie negative sulle auto a batterie. Ecco come esempio alcuni titoli: “Auto elettrica, si accorge del costo di ricarica e non vuole più usarla, una storia assurda“. Oppure: “L’inverno avanza, l’elettrica si ferma“.. E ancora: “Bruciati i i bolidi elettrici: Stellantis batte tutti con il vecchio V8, un mostro di potenza”. Vabbé, diciamo che l’elettrico non ne esce mai molto bene, ma il mondo è vario e ognuno la racconta come vuole. A patto, però, di non prendere i numeri e tirarli per la giacca fino a fargli dire l’esatto contrario di quel che attestano realmente. Per esempio: dire che i dati di vendita delle auto elettriche in Italia e in Europa sono “pessimiè una falsità. Nei primi 11 mesi del 2023 da noi si è passati da 44.967 a 59.839 EV vendute, il 20% in più. Non si può parlare di boom, ma non è certo il crollo di cui parla ElectricMobility.

Le vendite di EV
Il titolo dell’articolo pubblicato da ElectricMobility.

…e l’Europa fa molto, ma molto meglio di noi

In Europa, poi, i dati pendono ancor di più a favore dell’elettrico. Nei primi 10 mesi dell’anno si sono già vendute 1,6 milioni di auto a batterie, con una quota di mercato del 15%. E il confronto con il 2022 vede anche in ottobre (il consuntivo di novembre non è ancora disponibile) una crescita del 30%. Non è propriamente un flop. Ma gli amici di ElectricMobility insistono e citano un altro fatto a sostegno della loro tesi: “Tra i motivi del rifiuto di passare alle emissioni zero, vi possiamo riportare un caso che viene dall’Olanda, dove gli incentivi statali sono in fase di eliminazione. Senza sussidi statali, pensare di comprare una EV al giorno d’oggi è molto difficile, visto che i prezzi sono a dir poco folli“. Peccato che la decisione dell’Olanda (abbracciata anche dalla Svizzera) ha motivazioni all’opposto di quanto scritto nell’articolo. Ovvero la convinzione che i prezzi si stanno allineando e che quindi l’elettrico non ha più bisogno di bonus. Ma vaglielo a spiegare…”

  • “È vero l’auto elettrica è il prodotto peggiore”. Guarda il VIDEO (paradossale) di Paolo Mariano e scopri che…

Visualizza commenti (31)
  1. Stamane su Google News (che è un feed collector) compare un articolo di un presunto sito “InfoMotori” o qualcosa di simile: “VIETATA LA VENDITA DELLE AUTO ELETTRICHE!” e poi tutto un articolo fake di 40 righe che non ho perso tempo a leggere pieno di pubblicità.

    Purtroppo di siti del genere ne esistono tanti e non sono a favore o meno di alcun argomento, semplicemente sono creati per fare soldi sui mille banner che hanno nelle pagine e per collezionare visualizzazioni puntano sul sensazionalismo dei titoli.
    Magari domani lo stesso fake site pubblica “OBBLIGO AUTO ELETTRICA DA GENNAIO 2024!!!!!”.
    Oppure “Elon Musk e Ilary Blasi lo hanno fatto di nuovo, guarda le immagini!!!!”

    Basta semplicemente bloccarli e leggere blog e riviste online ben riconosciute e di settore.

    A proposito, @VaiElettrico: segnalo (anche se presumo che ne siate pienamente a conoscenza) che di frequente, quando si sottomette un commento, compare un errore di commento duplicato; oppure andando in progressive su mobile i popup pubblicitari rendono il sito inutilizzabile e coprono la pagina.

  2. Da possessore di auto elettrica penso che il problema grosso in Italia per le BEV è nella mentalità di chi non potendo ricarica a casa deve usare la colonnina. Fino a quando non ci saranno incentivi veri nella ricarica alle colonnine (o reali vantaggi economici) per chi non può farla a casa sarà un problema convincere gli italiani.

    1. Forse potrebbe essere regolamentata l’installazione delle wallbox nei condomini in modo che nessuno si possa oppure, anzi dovrebbe essere un obbligo di adeguamento degli edifici come dovrebbe essere l’installazione del fotovoltaico ove i tetti lo permettono.
      Questo sempre nel rispetto della sicurezza.

    2. Valida considerazione. Aggiungerei i costi di adeguamento della potenza del contatore, perche’ con 3kW non si va lontano pur avendo la possibilita’ di installare a casa, ma anche con 6kW.
      In UK si puo’ installare wallbox da 7kW e continuare ad avere tutta la potenza per le normali utenze. Non ci sono costi aggiuntivi in bolletta.

  3. Le elettriche fanno cxxcare perchè i costruttori non le sanno fare.
    A parte Tesla e forse Volvo con la XC30 (PRODOTTO CRESTO DA FOGLIO BIANCO).

    Al momento si stanno tutti arrabattando con una elettrificazioni dei modelli di punta producendo auto con caratteristiche scadenti a prezzi folli e rimanendo in perdita.

    Facciamo un parallelo con gli smartphone:
    Ricordiamoci che dopo l’arrivo dell’iPhone nel 2007 (da tutti ridicolizzato, compreso Steve Balmer CEO della Microsoft tempo) ci vollero anni per gli altri produttori (Samsung in primis) per creare una vera alternativa premium android.
    Anche Microsoft é caduta, fallendo miseramente con il suo sis. Op. Per smartphone. (Tra l’altro a me piaceva pure)

    Questo per dire che il vantaggio tecnologico di chi crea un nuovo mercato (Tesla in questo caso) é enorme, non solo nel prodotto ma nella progettazione, produzione e delivery.

    Pensate solo al Cybertruck con sistema elettrico a 48volt (invece che 12v), impossibile da pensare su un auto non progettata da 0, con enormi vantaggi, dai cavi molto più sottili (meno costi e meno peso) a tutta l’elettronica molto più efficiente e di nuova concezione.

    Forse nel 2030 ci sarà un mercato con giusta concorrenza, fino a quella volta i vari Stellantis, VW e i giapponesi devono stare attenti a non fallire.
    E grossi ridimensionamenti ci saranno di sicuro.

    Toyota ha fatto fallire l’industria automobilistica inglese in passato, con le stesse mosse.
    Fiat divenne Fiat con il lingotto (sistema produttivo veloce ed economico)
    Venezia divenne la potenza navale più importante del mediterraneo con l’arsenale (da cui presero spunto sia Ford che Fiat).

    Non basta togliere i pistoni e mettere una batteria. Così si fallisce.

    1. Non è vero che gli altri stanno a zero. Hyundai e Kia hanno presentato in questi anni modelli convincenti e in grado di competere con Tesla, le vendite vanno a gonfie vele, hanno introdotto gli 800 volt prima di Tesla. Anche i cinesi stanno dimostrando un ottimo rapporto prezzo/qualità (e quindi anche Geely ovvero Volvo e Smart), poi ci sono le novità annunciate di BMW, Toyota e Stellantis (vedremo la STLA-Large a 800 volt). L’unica un po’ indietro mi sembra Renault che però ha deciso di puntare sul segmento B e il mass market e tra qualche mese ne vedremo delle belle.

    2. De gustibus, per me sono tante le Bev ormai già fatte bene,
      arrivate almeno alla 3a generazione della loro piattaforma

      senza negare un vantaggio netto nel segmento D a Tesla e Kia per chi fa spesso un uso specifico, cioè i viaggi lunghi in autostrada

      per noi italia, con strade in città e box stretti, rimane la solita questione del prezzo elevato di acquisto delle segmento B e A, vediamo quando arrivano i nuovi modelli

      PS: Stellantis e altri già marginano bene anche con le Bev;

      poi Germania, Francia (Spagna? Ungheria?) come Stati fanno da pacadute ai loro costruttori e fabbriche, credo che se servisse sono pronti a sostenerli in una certa misura per proteggere indotto e forza lavoro

      dopo i listini gonfiati dalle prime realizzazioni meno efficenti e dal periodo di crisi energia e materie prime (emergenza già passata), sono tornate anche promozioni, sconti e vetture km zero presso i concessionari, è un inizio per abbassare i listini anche sui modeli già in vendita (senza doversi rimangiare il prezzo ufficiale)

      mentre i prezzi di accesso dei modeli nuovi nei vari segmenti a me pare (?) scendono circa 2000e ogni anno

  4. Si tratta di una tecnologia ancora primitiva. Le vendite sono alimentate dalla moda ecologista anch’essa primitiva. Di fatto il 75% dell’energia di ricarica proviene da fonti non rinnovabili, per cui…. Inoltre provate a guidare un’auto elettrica a -20 o a +40 , quanti minuti vi sosterranno le batterie? Ho visto scene da ridicolo con auto provviste di gruppi elettrogeni a benzina. Ma dai, piantamola di seguire mode !

    1. forse lei non segue questo sito abbastanza, un altro lettore che vive in uno dei paesi scandinavi possiede un’auto elettrica e guida già nelle condizioni da lei indicate e sembra che tutti questi problemi non inficiano troppo la sua vita quotidiana.

    2. Ecco in dieselpiattista troll nowatt, nowax, no tutto.
      La cometa elettrica annienterà i dinosauri (del cui succo vi alimentate)

  5. Io ho preso la 500e come seconda auto perché la promozione è stata vantaggiosa. 235€ al mese, 0 anticipo e 0 interessi. Non avevo un usato da rottamare altrimenti la rata sarebbe costata ancora meno. 3 anni e la restituirò perché le nuove in arrivo saranno certamente più interessanti, nel frattempo ho incassato i soldi della vendita della piccola diesel. Non contano solo i listini, bisogna vedere le promozioni delle varie case automobilistiche. Ad esempio sostituirei volentieri la Mokka-e con Megàne e-tech 60 ma aspetto un forte sconto o un offerta a tasso super agevolato

  6. Antonio Gobbo

    Prezzi simili alle endorermiche? Io ero interessato a una jeep avenger … ho guardato anche l’equivalente elettrico …. visto il prezzo mi è tornato in mente il titolo del film “non ci resta che piangere”

  7. Mettiamola così, l’elettrico non cresce con la velocità sperata tranne che in Cina. La crescita c’è, ma è troppo lenta rispetto agli obiettivi fissati: con questo tasso di crescita il 100% bev nel 2035 appare a dir poco irrealistico. Per fortuna la curva di adozione è destinata ad evolvere in meglio con l’uscita di nuovi modelli più economici e più interessanti per il mercato che a questo punto risultano essere decisivi per la vittoria dell’elettrico.

    1. Ciao Enzo,
      Non mi pare che ci sia alcunn obiettivo del 100% di auto elettriche entro il 2035 ma che nel 2035 non si venderanno più auto termiche.
      Ci vorranno più di 10 anni per per vedere il parco circolante composto da una maggioranza di Ev.

      1. Sì Pietro, chiaro, ma se nel 2034 – faccio per dire – il 50% del venduto fosse a benzina è chiaro che ci sarebbe un problema nel 2035 a vendere solo elettrico, significherebbe che c’è una parte del mercato che non lo vuole. Sarebbe un problema anche politico, poi è chiaro che con la forza della legge si può imporre tutto anche la dittatura ma non credo sarebbe un successo per la politica un percorso come questo. Diverso infatti quello che succede in Norvegia o in Cina dove la curva di adozione è più alta e quindi lo stop alle vendite di auto a benzina sarà indolore e politicamente fattibile.

        Non basta dunque arrivare al 2034 con la maggioranza di Ev (51% del mercato), serve arrivare al 2034 con un market share di BEV almeno superiore al 90%. Poi, ripeto, per legge tutto si può imporre, pure che da domani mattina dobbiamo andare tutti a piedi.

        1. Sono molto curioso di vedere come risponderà il mercato all’arrivo di auto più economiche come la e-C3 e la nuova renault 5, auto da città a prezzo abbordabili spingerebbero anche la rete di ricarica che deve ancora crescere molto.

  8. Sicuramente la crescita è un po’ rallentata leggendo i numeri dettagliati di Acea. Ma credo sia normale in un processo di transizione che si annuncia non breve.
    Anche gli incentivi che si aprono e si chiudono contribuiscono all’altalena dei tassi di crescita. E le aspettative dei futuri incentivi contribuiscono almeno in parte ad alimentare l’incertezza e l’indecisione di alcuni potenziali compratori.

      1. E si!
        Ci sono ancora molti lecchini Usa nel mondo che cercano di annientare le auto elettriche,ma non riusciranno mai a bloccare le zero emissioni….
        Logico
        No?

  9. Alessio Boiani

    Bisognerebbe, almeno per l’Italia, scorporare le autoimmatricolazioni dei concessionari, dalle nuove vere immatricolazioni a privati.

  10. I lettori che parlano di una diminuzione delle vendite dovrebbero consultare le immatricolazioni fate già in questi primi giorni di dicembre.
    Infatti si potrà notare come al 9 di dicembre in Italia il 5,9% delle auto immatricolate sono state delle BEV.
    Lo scorso novembre ha chiuso +/- alla stessa quota.
    Poi non so se stanno monitorando le offerte dei vari costruttori. In particolare in questi giorni la FIAT ha un’oretta per la sua 500e che in pratica è proposta (nella versione con moto/generatore meno potente ma comunque con 40 kWh di batteria) a circa 25k€. Forse ancora un po’ cara ma praticamente vicina al prezzo di una Toyota Yaris. Ma poi la stessa Toyota propone la sua bZ4X RWD con circa 500 km di autonomia Max a 36.7k€ con incentivi rottamazione e siamo parlando di un Crossover di segmento D ovvero Hyundai Tucson (andate a consultare i relativi listìni e vi anticipo che ci dovrebbero essere aumenti per questo modello).
    Ai più suggerirei di stare con le orecchie in allerta perché questo 2024 si prospetta molto interessante lato modelli BEV.

    1. Ciao Bob, il sito Fiat a me ha ingannato più volte,
      proseguendo nel “configuratore” sembra che 95 Cv siano ancora abbinati a batteria piccola, e che per la 118 Cv con batteria grande ci sia un’altra promozione e prezzo

      > e-500 Red (colore rossa e batteria piccola 24 kwh)
      – 23.450.e oppure 21.450 con rottamazione

      da paragonare con:
      – e-C3 42 kwh giugno-ottobre (?) 2024 – circa 20.000e
      – Twingo 22 kwh con rottazione e promo – 18.600e
      – Spring Extreme 65 cv e caricatore DC – 18.200e
      – Spring 45 cv (sempre con rottamaz.) – 16.600e

      > e-500 berlina (colore rame metallizzato e batteria piccola)
      – 24.450.e oppure 22.450 con rottamazione

      > e-500 berlina (colore rame metallizzato, 118 cv e BATTERIA 42 kwh )
      – 27.600.e oppure 25.600 con rottamazione
      (comunque un prezzo “in promozione”, minore del listino)

      PS: solo color rame metallizzato;
      per avere pastello bianco/rosso/nero +700e,
      con rottamazione si arriva a 26.300e, salvo eventuali sconti

      https://www.fiat.it/car-configurator/#/500-bev/500-bev-my23/nuova-500/00332M122000/

      se la taglia piccola non è fondamentale, c’è da valutare MG4 51 kwh LFP che costa meno

      1. effettivamente hai ragione, il sito fiat ha ingannato anche me. Però c’è da dire che i prezzi sono scesi un pochettino, non ancora a sufficienza ma un pochettino

      2. Infatti, con le promozioni stanno iniziando ad abbassare;
        magari anche con il ritorno delle “km zero” e sconti

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