TORNA A: Comprare un’elettrica nel 2018. Arrivano Audi, Jaguar e…
LA TESLA MODEL S. In attesa dell’arrivo della Model 3, è sicuramente l’auto di punta della Casa fondata da Elon Musk, una berlinona piena di tecnologia modulabile a distanza. I media di tutto il mondo se ne sono occupati in occasione del terribile uragano Irma, che ha devastato diverse zone degli Stati Uniti tra cui la Florida: proprio in occasione dell’evacuazione di Miami, la Tesla ha provveduto a modificare a distanza il software delle Model S presenti in città per aumentarne l’autonomia di percorrenza e raggiungere così lidi più sicuri, ovviamente con prestazioni più contenute.
I prezzi di questa macchina non sono esattamente popolari: si parte dagli 81.400 euro della ‘75’, con trazione posteriore, 480 km di autonomia secondo gli standard NEDC (molto di manica larga), 4,6 secondi nello 0-100 e una velocità massima di 225 all’ora. La sigla 75, naturalmente, indica il numero di kWh del motore: lo stesso propulsore da 387 cavalli, ma con la trazione integrale e qualche miglioramento negli allestimenti, costa 5 mila e 300 euro in più.
Si sale poi fino al top di gamma che è la P100D (100kWh, quindi), descritta come <l’auto di serie con la migliore accelerazione al mondo>: costa 150.550 euro, ma promette uno strepitoso 0-100 in 2,7 secondi, oltre a 613 km di autonomia sempre con lo standard NDEC, 250 all’ora di velocità massima e un poco politicamente corretto 1,2 secondi di “velocità di sorpasso”. Qui il numero dei cavalli sale a quota 613, roba da Ferrari. Anche facendo la tara all’autonomia dichiarata, si tratta pur sempre di numeri di tutto rispetto, anche se negli Stati Uniti non mancano feroci polemiche per i generosi contributi pubblici messi a disposizione degli acquirenti di macchine elettriche, in questo caso alla portata solo di automobilisti molto molto facoltosi. In Italia aiutini non ce ne sono e allora la Tesla viene incontro con formule di leasing che prevedono rate di poco superiori ai 700 euro, più maxirata finale di 37 mila. Interessante il fatto che, accanto al nuovo, la Casa di Elon Musk proponga l’acquisto di Model S usate, quasi a voler prendere due piccioni con una fava: da una parte controllare l’intero mercato delle sue berline e a dall’altra rassicurare sulla fiducia riposta nella qualità delle sue batterie al litio, disposte sotto al pavimento di un’auto che misura quasi 5 metri lunghezza (497 cm), con un’altezza di 144 cm e una larghezza di 218. In pratica: è poco più lunga, ma molto più larga di un’Audi A6.
TESLA MODEL 3. I forum americani degli impallinati di Tesla (esistono anche i Teslari…) la descrivono come il capolavoro di Elon Musk, paragonandola a quello che fu l’iPhone per Steve Jobs, che venne prima deriso e poi osannato: se siete d’accordo con questa previsione, potete prendere la vostra carta di credito e prenotarla on line anche dall’Italia, versando mille euro alla Tesla secondo le sistruzioni che compaiono sul sito Tesla.com. Saapendo però (come la Casa avverte correttamente) che occorreranno 12-18 mesi per le consegne di questa berlina che è un po’ la sorellina minore della Model S. Il prezzo è ancora da decidere: quel che si sa è che la versione base (a trazione posteriore) negli Usa parte da 35 mila dollari ed è dotata di una batteria da 55 kWh che dovrebbe assicurare un’autonomia di 345 km per ogni ricarica, con 5,6 secondi nello 0-100. In un secondo momento è prevista una versione più potente, Long Range, probabilmente con batteria da 75 kWh, con un’autonomia di 500 km e uno scatto ancora più bruciante, con lo 0-100 in 5,1 secondi.
Non pensate comunque a una macchinetta, con Tesla è tutto relativo: la Model 3 è lunga 469 cm, ovvero 5 cm più della Giulia Alfa Romeo e 4 cm in meno della Audi A4. La larghezza è invece di un metro e 93 (6 cm più della Giulia) e l’altezza è un metro e 44, con il passo di 287 cm. Il peso è annunciato in in 1.610 kg per il modello standard e in 1.730 kg per la versione più potente, da 75 kWh. Infine la velocità di punta (sconsigliabile per i consumi), non così importante per un’auto elettrica: si parla rispettivamente di 210 e 225 all’ora, dati tutti da verificare. Infine i tempi di ricarica, fondamentali: la batteria standard si ricarica al ritmo di 48 km ogni ora, la più grande a 60 km, ma con la rete Supercharger, creata da Tesla, i tempi si riducono a a 208 e 272 km per ogni mezz’ora.
TESLA MODEL X. Dove X, naturalmente, sta per trazione integrale, in una macchina che tra gli infiniti sfizi offre le portiere posteriori apribili ad ala di gabbiano, per la gioia degli astanti. Stiamo parlando di un Suv importante anche in termini di dimensioni, lungo più di 5 metri (503 cm per la precisione), largo due metri e alto 168 cm. Il prezzo d’attacco, se così si può dire, è stato ridotto a 93.939 euro, per la versione 75 D, numero che come di consueto per le Tesla indica il numero dei kWh del pacco batterie: già con questo ‘primo prezzo’ i cavalli a disposizione sono 332 e l’autonomia dichiarata arriva a 417 chilometri, rilevati a velocità costante. Si sale poi al modello da 100 kWh, il 100 D, che di cavali ne ha 600 e fa lo 0-100 in un attimo, ovvero 3,1 secondi, dichiarando un’autonomia (ma con guida molto molto giudiziosa) di 542 km. Ma di questa motorizzazione esiste una versione più estrema che di cavalli ne ha 772 e arriva a costare 164 mila euro.
Da notare che tutte le versioni possono diventare a sei (pagando un surplus di 3.300 euro) o a sette posti (4.400 euro di surplus). Consolazione economica: come sulle altre Tesla, gli aggiornamenti al software sono gratuiti e arrivano via internet, in automatico. La garanzia è di quattro anni o 80 mila km. Evviva.
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