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Le Tesla si rubano meno: ecco perché

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La Tesla si rubano meno, grazie al presidio con il sistema di telecamere Sentry Mode.

Le Tesla si rubano meno, grazie ai congegni elettronici di protezione di cui dispongono. Lo conferma un’altra ricerca, dell’Highway Loss Data Institute.

le tesla si rubano menoLe Tesla si rubano meno, merito del Sentry Mode

Lo studio è relativo agli Stati Uniti, un Paese in cui i furti d’auto sono molto frequenti ( solo lo scorso anno sono stati rubati oltre un milione di veicoli). I dati dell’Highway Loss Data Institute (HLDI) coprono il periodo dal 2020 al 2022  e rivelano che Tesla Model 3 e  Model Y sono tra le auto meno rubate sul mercato. Nonostante si tratti di auto di un certo prezzo e con un ottimo mercato anche nell’usato. Il motivo? Le funzionalità di sicurezza e la tecnologia, che inducono i ladri a ripiegare su auto di altra marche. A partire dalla famosa funzionalità Sentry Mode (Modalità Sentinella), con una serie di telecamere che inquadrano quel che succede intorno all’auto anche quando è ferma. Telecamere che hanno permesso, anche in Italia, di immortalare anche azioni di vandalismo, come accaduto pochi mesi fa a Milano. Il proprietario dell’auto ha provveduto così a denunciare il responsabile, inviandoci copia del filmato (qui sotto).

Le Tesla si rubano meno
Nick Kyrgios con la sua Tesla Model X, subito recuperata grazie all’app.

E anche se il furto riesce, l’auto la localizzi e rallenti da remoto

Ma è soprattutto nei confronti dei potenziali ladri che il Sentry Mode assicura la sua funzione di deterrenza. Queste registrazioni sono accessibili tramite l’app Tesla, consentendo alle vittime di condividerle con le forze dell’ordine. E non è solo questione di prevenzione, ma anche di acciuffare rapidamente i ladri nel caso in cui il furto riesca. Come nel caso del famoso tennista australiano Nick Kyrgios. La sua Tesla era parcheggiata nel cortile di casa quando un uomo ha fatto irruzione, puntando una pistola alla tempia della madre di Kyrgios. Il ladro non solo si è fatto consegnare la chiave della Tesla, ma si è anche fatto spiegare dalla donna come farla partire e guidarla. Ma non aveva fatto i conti con l’app che da remoto consente di localizzare l’auto e di rallentarne l’andatura modificando le impostazioni. In un’ora il caso si è risolto: il ladro è stato localizzato e arrestato, l’auto restituita al legittimo proprietario.

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38 COMMENTI

  1. Cari, ho finalmente acquistato una Model 3. Anni fa feci un post con i difetti della stessa (mi pare fosse il 2018 o 19): tutti risolti con il model year 2022. Ora, mi scontro con due problemi.

    Premessa: non chiedo consigli o risposte, solo se qualcuno conosca un sito o una puibblicazione che aiuti ad affrontarli.

    1) Come districarsi nella giungla di tessere/abbonamenti. Un mio amico consiglia di caricare per lo piu’ a casa e usare i Supercharger e BeCharge (con sconto Tesla Club Italia), lasciando perdere il resto.

    (*) A latere: per quale motivo sui carburanti l’acquisto si fa esclusivamente on-demand, mentre nell’elettrico si sono inventati la boiata delle tessere/app/abbonamenti?

    2) A casa (condominio) ho 6kW, il massimo consentito. A parte i cavo che devo far tirare dal contatore al garage (dato che quello attivo non reggerebbe 3-5 Kw per lungo termpo), come è possibile avere una colonnina da 22Kw, concretamente? Si chiede a Enel di tirare un cavo dalla postazione piu’ vicina al condominio? I costi di infrastruttura li paga Enel?

    (*) Ma solo l’unico che ha questi 2 problemi all’atto dell’acquisto di una elettrica? Lo chiedo perche’ leggendo i vari post in questi anni si ha l’impressione che tutti sappiano esattamente cosa e come fare rispetto ad ogni questione sull’elettrico.

    • Io conosco un sito molto valido, si chiama: http://www.vaielettrico.it

      Lì troverà tutte le risposte alle Sue domande.

      Ad una di esse mi permetto di rispondere io con un’altra domanda: crede davvero che Enel possa sostenere i costi di infrastruttura (qualunque cosa voglia dire) per montare una wallbox nel suo garage?

      • Ahahahah, veramente simpatico, ho riso a crepapelle. Ogni tanto è bene rompere quel velo di serietà al confine fra l’austero e il lezioso. Bravo!

    • 22kW non le servirebbero a niente: Model 3 carica al massimo a 11kW.
      Scusi la domanda impertinente: supponendo che lei abbia preso la LR con batteria da 75kW netti e che rientri ogni sera alle 23 con la batteria all’1% e riparta il giorno dopo alle 6 volendo il 100%, non le basta? Spero che possa dormire almeno 6 ore a notte, durante le quali caricherebbe 66kW, che sono l’85% della batteria.
      Più ragionevolmente, probabilmente lei arriva a casa alle 20 e riparte alle 6: sono 10 ore. Per caricare l’80% della batteria (supponendo che arrivi con il 20% e che le serva il 100%) che sono 60kWh, le basta caricare per 10 ore a 6kWh, la potenza di un normale contatore monofase, senza scomodare la trifase (non è detto che per darle 11kW le diano la monofase).
      Se invece lei ne fa un uso “normale” (non da rappresentante) e ogni giorno fa quel centinaio di km, probabilmente deve ricaricare meno di 20kWh in 10 ore… e quindi bastano 2kW. Basta fare quello che fa con il telefono: la sera arriva a casa e la attacca, a prescindere dal livello di carica; la mattina dopo la stacca e se ogni giorno non fa più di 100/200 km, quello che non ha caricato in una notte, lo caricherà nella successiva, no?
      Io personalmente, non essendo un rappresentante e non facendo più di 50 km al giorno, la carico una volta alla settimana. La paura di avere “solo” il 30% di batteria (che per una Model 3 RWD significano 120/150 km di autonomia e per una LR di più) passa in fretta.

      • Concordo con tutto quanto mi scrive. E la ringrazio per l’analisi puntuale e precisa. Ho preso una Model 3 (ora si chiama così la ex RWD) con batteria da 60 (57 e rotti utilizzabili). La domanda sulle colonnine era più una curiosità, dato che ho già il problema di fare tirare un cavo dal piano dove sta il contatore al garage (quello attuale mi dicono regga 1.5kwh a malapena, essendo stato tirato anni addietro solo per la luce del garage). Non le dico i condomini coi loro sorrisi da ipocrita e l’invidia che si legge negli occhi. Questo Paese è decotto!

        • Buongiorno,
          nei limiti del conveniente e del fattibile, tra più scelte possibili prospettate parlando con l’elettricista, chieda di abbondare leggermente con la sezione dei cavi, così quando ricarica non ha seppur piccole perdite di corrente in dissipazione termica lungo il percorso specie se è lungo

    • La “giungla” degli abbonamenti non è niente di che, puoi semplicemente usare i Supercharger e poi, se vuoi risparmiare qualcosina, ti fai la tessera Be Charge con sconto Tesla Club e ricarichi su quasi tutte le colonnine nazionali (ed anche alcune all’estero). È come farsi una tariffa flat sul cellulare, oggigiorno ce l’hanno tutti, è sicuramente anche alla tua portata.
      A casa a 22 kW non caricherai mai, a meno che tu non faccia un impianto trifase super pompato, ma non ha senso, anche perché comunque le Tesla in AC a più di 11 kW non caricano. In monofase vai al massimo a 7,4 kW, ma nella pratica vai a meno di 6 perché ragionevolmente più di 6 kW a casa in monofase non ce li hai. Ma bastano ed avanzano, come ti ha mostrato anche Guido con qualche calcolo.

  2. Interessante dal report HLDI (Highway Loss Data Institute) di Aprile 23, dati di furto dell’intero veicolo relativi agli anni 2020-22, si ci sono le Tesla 3 e Y tra le vetture meno rubate ma anche veicoli Volvo e Lexus subito dopo. Si nota come Model S AWD sia invece piu’ in basso.
    Da un’altra ricerca relativa al mercato UK si nota invece come la Model 3 sia insieme alle altre per percentuali di furto, senza differenza eclatanti (dati di una leasing company), con la Leaf essere l’elettrica piu’ rubata.
    Sembrebbe che ci sia, almeno per ora, meno interesse dei soliti ignoti per le elettriche in generale.

  3. Tempo fa mi fermai a chiacchierare con un simpatico signore proprietario di una nuova e fiammante model y ad uno dei SUC qui in Piemonte.
    Mi raccontava che la sua auto era nuova e fiammante perché quella precedente, sempre una model y, lasciata a caricare al SUC di Cerignola durante le vacanze, nel giro di 20 min che si era allontanato era scomparsa non lasciando praticamente traccia.
    A lui era arrivata solo la notifica di carica interrotta ma niente dalla sentinella/allarme.
    La polizia gli ha detto che i criminali utilizzano dei “jammer” che inibiscono tutte le comunicazioni in uscita dalla vettura, in 2 min le caricano sul pianale di un camion e entro un paio d’ore le cannibalizzano completamente!

    • Per cortesia , questa è proprio inventata di sana pianta .
      Se proprio si organizzassero per caricare l’auto e portarla via, perchè andare a complicarsi la vita cercando di rubarla mentre è in carica ad un supercharger, con il cavo bloccato ?
      tranciano il cavo in cui passano 100kW ? scardinano il connettore rovinando tutto il quarto posteriore ? smontano il supercharger ?
      se si inventano delle storie , meglio farlo con un minimo di criterio ……

      • Effettivamente mi sono venuti gli stessi dubbi, come hanno fatto a sganciare il cavo?
        Il giochetto del “jammer” è valido e si usa anche per le termiche provviste di satellitare.
        O il signore in questione voleva prendermi in giro oppure esiste una qualche procedura per sganciare il cavo di un suc di cui non sono a conoscenza.
        L’unica che credo “fattibile” sia quella che abbiano stracciato via tutto di forza (per questo gli è arrivata la notifica di ricarica interrotta?) ma poi non si spiega perché non sia partito l’allarme/sentinella?

        • poi rubare un’auto ad un supercharger è proprio contro l’ABC dell’astuzia …
          eventuali Tesla presenti che possono riprendere con le telecamere –
          altre Tesla che possono arrivare in qualsiasi momento e probabilmente intralciare l’uscita dal parcheggio ….

          è insensato , ovvero una balla bella e buona.

  4. C’è un’altra cosa da tenere in considerazione: una Tesla rubata può essere venduta soltanto ad un cliente consapevole del fatto che sia rubata e che deve accettare di rinunciare completamente agli aggiornamenti (deve ovviamente tagliare il filo dell’antenna telefonica, hanno una e-sim per cui non c’è niente da togliere fisicamente, va proprio interrotto il collegamento) e non potrà mai avere accesso ad un’officina autorizzata Tesla perchè sarebbe immediatamente identificata; non potrà mai sostituire motore o batteria o il PAD o l’elettronica di bordo perchè possono essere sbloccati tramite certificato digitale solo da Tesla; non potrà mai ricaricarla in un Supercharger perchè verrebbe identificata; i pezzi di ricambio con il più alto valore (batteria e motore) non funzionano se non vengono attivati da Tesla.
    Insomma, se la rubi, poi cosa te ne fai? Rubi i sedili? Gli airbag? le ruote? Il resto non funziona…

    • cit:”i pezzi di ricambio con il più alto valore (batteria e motore) non funzionano se non vengono attivati da Tesla.” Funzionano, funzionano…

      • Non riesco più a trovare il link (letto anni fa) ma le batterie hanno un seriale (anche per questioni di tracciabilità) il cui numero deve essere validato dal BMS e che permette a Tesla di variarne la capacità a livello software (vedi quello che viene fatto sulle Model S a livello commerciale), alterarlo o ingannare il BMS implica capacità di hackeraggio non esattamente alla portata di tutti. Per il motore, idem. Poi, che negli USA sia possibile installare parti non originali e Tesla USA lo permetta (a causa delle leggi locali), è un altro discorso, ma in Europa una batteria originale Tesla installata su una Tesla differente non funziona se Tesla non la abilita. Mi spiace solo non trovare più il link, era un articolo molto tecnico che spiegava molto nel dettaglio il discorso dei certificati digitali.

          • Se è per questo rubano i quadri che poi non possono essere esposti al pubblico ma lo si fa solo per uso personale (e questo è il caso della F50 che è assimilabile ad un oggetto d’arte), non vale certo per un’auto da 50k.
            Resta il fatto che l’auto meno rubata in assoluto negli USA è la Model 3, seguita dalla Model Y, nonostante ne siano in circolazione oltre 2 milioni e la terza auto più rubata in assoluto è la Infiniti Q50 che ha un parco circolante di circa 250.000 veicoli e non è certo un oggetto di culto come una Ferrari. Quindi un qualche legame alla “rivendibilità” e alla “spendibilità” dei ricambi non è difficile da trovare.

          • L’auto era in un locale all’interno di uno degli stabilimenti di proprietà del signore in questione. La notte di Natale, approfittando delle vacanze invernali, e non si sa come, l’auto è stata trafugata. L’unica cosa che si sa è che è sparita e non è mai più stata ritrovata. Evidentemente il nuovo “proprietario” ha trovato il modo di utilizzarla in un paese nel quale non ha nulla da temere, o magari se la tiene semplicemente in garage per guardarla quando gli va. Ovvio che non è un ragionamento applicabile ad una tesla….

    • “Sicurezza e driver” –> “Speed limit mode” –> tap sui puntini e si imposta come velocità massima il minimo possibile (80 km/h).
      Si può anche forzare la modalità Valet che mette l’accelerazione in soft.
      Poi si imposta il climatizzatore ad una temperatura assurda, si alza al massimo il volume della radio, si aprono i finestrini, si suona il clacson, si lampeggia, si guarda la posizione in tempo reale, il tutto ripetuto in modo continuo in modo da dare fastidio al ladro…

      • /// si imposta il climatizzatore ad una temperatura assurda \\\ Anche per aiutare a far scaricare la batteria, piú per l’effetto psicologico che altro..

        /// si suona il clacson, si lampeggia \\\ Preferibilmente quando l’auto transita vicino a stazioni di polizia (si puó geolocalizzare l’auto con l’app, vero ?)

      • il ladro non la guida, la carica su un camion.
        A questo punto, se è un camion con schermatura al piombo, i congegni elettronici funzionano esattamente come quando provo ad usare il telefono nell’ascensore.

    • Interessante Paul e se fosse vero molto preoccupante
      Quello che si può rallentare evidentemente con lo stesso sistema si potrebbe accelerare e questo non è buono e non mi tranquillizza per niente

      • 1) è un limitatore, non un acceleratore
        2) devi avere l’app autenticata, cioè la chiave
        3) Tesla è una delle pochissime case automobilistiche che partecipa alle challenge di hackeraggio con in palio la macchina stessa e somme di denaro e nessuno è mai riuscito ad entrare nel sistema di guida; delle altre case automobilistiche basta cercare in rete cosa sono riusciti a fare da remoto (tipo bloccare ABS e sterzo)

      • Claudio: tranquillo, gli ingeneri di Tesla non sono stupidi.
        Certo che è vero
        La funzione “Speed limit mode” che tradotta in italiano equivale a “Modalità velocità limitata” per cui viene ridotta solo la velocità massima.

        • Guarda Paolo sarà tutto ma più mi dicono di stare tranquillo e più mi preoccupo vi ricordate per il covid tranquilli e solo un influenza ,poi abbiamo visto com’è andata

    • è saltata una preposizione: “Non le ruba nessuno perchè sono IN una rimessa” (i radical chic teslari hanno tutti il garage, il fotovoltaico e godono a pensare ai bambini del Congo che estraggono cobalto con le mani).
      è saltato anche un aggettivo sostantivato: trollino.

    • RCA…?!
      Quale sarebbe il nessi?!
      Cmq tornando al tema principale devo dire che è uno dei motivi che mi fanno propendere per l’acquisto. Questa auto per i ladri non ha ancora appeal.

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