Le sciocchezze del telecronista Sky sull’auto elettrica: altra perla, altro esempio di come non fare informazione televisiva, dopo le intemerate di Nicola Porro.
Le sciocchezze del telecronista: “Per certi aspetti l’elettrico inquina di più dei benzina”
Gli ultras dei motori termici sono sempre all’opera, anche se si tratta di parlare di tutt’altro, come il Gran Premio d’Inghilterra di Formula Uno. Ed ecco sbucar fuori l’attacco, che ha lasciato di stucco molti nostri lettori. Il telecronista inizia definendo “scellerata” la decisione di virare sul solo-elettrico a partite dal 2035. Dicendosi convinto che comunque di qui a 13 anni anche la UE si renderà conto di aver preso una cantonata. Perché mai? Perché, spiega il telecronista, “opinione personale, ma l’elettrico non è la soluzione che risolve i problemi. Anche perché fare l’elettrico per certi aspetti inquina di più che non andare con la benzina“. Ecco, su questo punto bisogna essere chiari, una volta per tutte, e farlo sapere anche alla direzione di Sky. NON È VERO che l’elettrico inquina più dei motori a benzina.
Reazioni tra l’ironico e l’indignato
Non lo diciamo noi. Lo dice l’EPA, l’Agenzia Federale americana per l’ambiente (qui). Lo dice la IEA, l’organo più accreditato a livello mondiale per gli studi sull’energia. E lo dice l’AEA, l’Agenzia europea per l’Ambiente (qui). L’elettrico è sempre più sostenibile dei motori a benzina, perché le emissioni legate alla produzione delle batterie vengono ampiamente compensate nel ciclo di vita del veicolo. Il commento di Sky, come dicevamo, ha suscitato molte reazioni, chi a favore e chi contro. Ma c’è anche chi, come il n.1 di Enel Group Francesco Starace, ha scelto la strada dell’ironia: “Anche perché…anche perché…anche perché… nessun timore. Andremo sempre a vedere le corse delle macchine a motore a combustione interna, come andiamo ancora a vedere le corse dei cavalli! E ci piacerà sentire quel rumore incredibile in pista. In pista appunto“. O come l’ex segretario di Motus-e, Dino Marcozzi, che ha definito le affermazioni dell’ineffabile telecronista “l’angolo del buonumore“.
La gente è disposta a tutto pur di non perdere il proprio giocattolino rumoroso e puzzolente anche inventando ricerche scientifiche ridicole e di parte. Vista l’ignoranza e l’ottusità mostrate, non sono più disposto a sopportare il rumore e la puzza di scarico dei veicoli a combustione interna. Sarà guerra! Io mi sono schierato e ognuno sarà tenuto a farlo in tempi stretti.
Massimo Degli Esposti 4 Luglio 2022 at 21:53
Con la mia ben nota gentilezza e cortesia avevo evitato di sottolineare che lei il rapporto dell’ARPA Lombardia o non l’ha letto, o non l’ha capito”
Abbiamo fatto un esperimento storico, mai fatto prima, nel quale abbiamo bloccato la circolazione per due mesi. Risultato? Una riduzione delle polveri sottili insignificante. Mi spiace se lei è in disaccordo con l’ARPA Lombardia: credo che a Milano non ci dormiranno la notte. La invito ad avere un minimo meno di acredine nei miei confronti (se la prenda semmai con ARPA e quanto pubblica), mi ha dato del bugiardo per l’ennesima volta quando ho solo scritto che le polveri sottili in Lombardia stanno diminuendo da anni, cioè quello che ARPA scrive nelle sue conclusioni. Mi creda, il bambino che la picchiava all’asilo non sono io.
Quindi è disposto a pagare il 14,1% in più di tasse, spendere il 14,1% in più di carburante, percepire il 14,1% in meno di stipendio perchè è una cifra insignificante. Potremmo rinunciare anche in toto alla nostra industria automobilistica, visto che pesa sul Pil la metà dell’insignificante cifra del 14,1%. Va bene così?
Credo che chi legge possa tranquillamente farsi la propria opinione. Ripeto: abbiamo bloccato tutto il traffico per due mesi ed il risultato è quello. Una persona colta come lei dovrebbe farsi delle domande del tipo “Ma se con tutto il traffico fermo la diminuzione è così minuscola, quanto potrà migliorare con l’auto elettrica, che un po di particolato lo emette comunque, a causa delle gomme e delle frenate non rigenerative?”. Invece sceglie di cercare di insultarmi dicendo che scrivo notizie false e quant’altro. Veda lei, io ho riportato dati ARPA, se per lei ho detto il falso non so più davvero cosa dirle.
+29% di ozono e -47% di NOX durante il lockdown, veda lei, io ho riportato dati ARPA come da mio link.
“Non a caso Esa monitora soprattutto i biossidi di azoto, molto più tossici e legati direttamente alla combustione degli idrocarburi.”
Però se si vuole prendere un singolo dato e focalizzarsi su quello, consiglio di utilizzare questo sito che è in grado di creare correlazioni arbitrariamente vere:
http://www.tylervigen.com/spurious-correlations
Lei ha falsificato i dati Arpa, citando solo le PM10, calate del 14,1% in regione, ma fino al 30% nelle grandi città, e dimenticando completamente i molto più significativi biossidi di azoto, crollati del 40-50% nel periodo di lock down, dove peraltro il traffico non si azzerò, ma diminuì solo del 70%. Quindi ribadisco la mia affermazione. Lei scrive il falso e tutti possono verificarlo.
Legga da pagina 15 in poi
https://www.arpalombardia.it/PublishingImages/Pages/Forms/AllItems/SLIDE%20CS%2012_01_2021%20Q%20ARIA%202020_ARPA.pdf
Oltre alla produzione delle batterie bisogna pensare anche a quella dell’energia elettrica stessa. Solo in minima parte essa viene prodotta con energie rinnovabili non inquinanti, per più dell’80% viene prodotta con la combustione di combustibili fossili come carbone, gasolio e gas. Quindi sì, l’auto elettrica inquina più di quella a combustione interna.
Il 40% dell’energia in Italia è prodotta da fonti rinnovabili, il 46% da combustrione di gas, il 6% da carbone, zero da gasolio e il resto è importata. Quindi no, l’auto elettrica inquina meno di quella a combustione interna, come dimostrano tutti gli studi internazionali.
Anche negli USA?
https://www.eia.gov/
Grazie. Quindi rinnovabili circa al 10%, vedo bene?
Per non dire come riciclare una batteria alla fine del suo funzionamento
le maggiori case auto riutilizzano le batterie come accumulatori. Una azienda indiana di motocicli stile Ape piaggio, riutilizza le batterie usate delle audi e-tron per il proprio mezzo.
Il cofondatore di Tesla ha da alcuni anni un’azienda per il riciclo delle batterie. Le batterie di nuova generazione sono riciclabili al 90%.
Il problema è che produrne una nuova costa meno di riciclarne una vecchia. Per cui vengono accantonate e a volte non sai dove finiscono.
invece i gas di scarico si sa benissimo dove finiscono. E quando non vengono bruciati ma affondano in qualche disastro navale, anche li si sa dove finiscono. Distinguiamo le cattive abitudini dalla potenzialità di riciclo: prodotti petroliferi ZERO, batterie 90%
Questa perla di saggezza dove l’hai letta?
Fonti, prego.
I prossimi incrementi di produzione di energia elettrica dovranno essere ottenuti quasi esclusivamente da fonti rinnovabili, in questo modo gli incrementi dei consumi dovuti alla diffusione della mobilità elettrica saranno quasi completamente ricoperti da rinnovabili.
Penso che siamo tutti d’accordo che è impensabile aumentare la produzione di energia elettrica con il fossile, indipendentemente dalla mobilità elettrica , sarebbe un suicidio climatico, oramai è ben poca la CO2 possiamo ancora immettere nell’atmosfera e forse siamo già andati troppo in la, quella poca che possiamo ancora immettere dobbiamo usarla per costruire batterie, pannelli fotovoltaici e torri eoliche ed in parallelo ridurre quella emessa dagli autoveicoli termici in un circolo virtuoso.
Ci sarebbe il nucleare ,ma sia per la fissione e peggio per la fusione si parla di tempistiche che sono incompatibili con l’urgenza degli interventi che dobbiamo realizzare, invece un campo eolico o fotovoltaico lo si può mettere su in un paio d’anni
Al di la del’energia utilizzate, le auto elettriche hanno anche il vantaggio di avere la frenata rigenerativa, solo per questa voce si risparmia 1/3 di energia. Per quanto riguarda la maggior CO2 prodotta per la fabbricazione delle batterie si recupera in un 1/4 di vita dell’auto quindi un tempo minoritario e in prima approssimazione trascurabile rispetto al vantaggio di non emettere per tutto l’arco di vita dell’auto.Anche per i costi dell’auto uguale al bilancio della CO2, costa di più all’acquisto, ma nell’arco di vita dell’auto si recupera tutto in 1/4 tempo di vita per via del risparmio sulle spese di gestione.
Più comoda perché in tutti i giorni non si devono neanche perdere i 10 minuti per andare dal benzinaio perché si ricarica a casa di notte.
Per i viaggi più lunghi si è vero bisogna fermarsi di più per rifornirsi, ma sono poche volte e comunque le soste non sono molto dissimili a quelle che si farebbero lo stesso con una termica.
Per la politica 2 compiti:
1)Velocizzare le autorizzazioni per l’installazione degli impianti di produzione rinnovabile
2)Velocizzare le autorizzazioni per le stazioni di ricarica Fast multi stallo lungo le vie di
grande comunicazione . Si otterrebbe anche il vantaggio di poter fabbricare auto con batterie più piccole.
Tutti voci senza aggravio per bilancio dello Stato
Per me l’auto elettrica è come la corazzata del film di Fantozzi…. Una cag…. Pazzesca
Quella è l’auto a biometano. ☝️
Con alimentazione di emergenza (l’equivalente dei pannelli solari…)
Mai guidata una?
Beh ragioniere ora che l’hai detto, vuoi i 92 minuti di applausi?
Se ricordi il film, ricordi pure come è finita.. tipica mentalità da persone frustate o se preferite alla Fantozzi…
Ma quella non era la Brexit?
Il giornalista ha ragione. Le aziende europee sono la punta di diamante dell’automotive e la loro tecnologia è lo stato dell’arte del motore termico. Nè americani nè asiatici sono mai riusciti a mettersi al nostro passo ed è da veri ritardati distruggere il settore trainante dell’economia europea (7% del pil e 14,6 milioni di lavoratori in tutto l’indotto) per favorire la Cina, leader nella produzione di batterie e motori elettrici e allo stesso tempo maggiore produttrice di CO2 e inquinalmento ambientale. Questa trovata non sposterà di una virgola il riscaldamento globale soprattutto perché non c’è un abisso tra l’emissione di CO2 di un’auto termica e quella per un’auto elettrica (produzione batterie + produzione di elettricità). L’ago della bilancia lo determina la percentuale di rinnovabile della rete nazionale, di conseguenza non fa nessuna differenza se usi l’elettrico o il termico perché quei pochi punti percentuali di differenza in emissione tra i due modelli sono irrilevanti rispetto alla produzione di CO2 mondiale. Questa scelta porterà alla distruzione di un settore fondamentale oltre che all’assurda scomodità di stare attaccati per ore alle colonnine per camminare poi a 90 km/h senza riscaldamento e clima nella speranza di arrivare a coprire 160-200 km (per i più ricchi che possono permettersi macchine da 40-60mila euro). Bisogna essere realisti, non abbiamo nè centrali a fusione né batterie green ed economiche, quando ci saranno entrambe le condizioni tutto questo avrà senso, prima sarà solo marketing per vendere a sovrapprezzo una batteria con le ruote che si ricarca con le centrali a carbone che stanno riaprendo in tutta Europa.
Ah che belli i talebani dell elettrico. Non sono forse meravigliosi?
di solito i fanatici sono quelli che vanno a leggere quello che non gli piace sperando di convertire le masse. Eccoti qua mullah Omar
Io leggo perché fondamentalmente ila cosa mi interessa.
Il problema sono quelli col complesso del pene piccolo che devono avere 900 cavalli su 3 tonnellate di auto.
L’auto elettrica ha senso solo se piccola, leggera ed economica. Cioè ben poche di quelle prodotte.
Almeno per ora è così. Una model S da 100 kw è solo una ostentazione inutile.
Peccato alterni considerazioni reali a inesattezze di caratura fake, se avesse ripulito dai luoghi comuni più pacchiani si poteva anche parlarne.
Come fai di cognome? Forse Giorgetti? Maperpiacere
ma che discorso pieno di odio!! 😱😱
non come gli argomentati commenti portati allo stesso.. 🙄😁
guido b, ad esempio, per concedere (bontà sua) una risposta pretende una “ripulitura” da tutto quello che non gli aggrada: è infatti sua convinzione che uno scriva 22 righe non perché persuaso dalle sue idee e “certezze”, ma solo per promuovere fake (in italiano falsità, bugie, balle).
eppure è una persona colta.
d’altronde..
“assurda scomodità di stare attaccati per ore alle colonnine per camminare poi a 90 km/h senza riscaldamento e clima nella speranza di arrivare a coprire 160-200 km (per i più ricchi che possono permettersi macchine da 40-60mila euro)”
Questa come la vogliamo chiamare? Non è vera nemmeno per la Dacia Spring.
Anche lei è una persona colta e lo capisce perfettamente: però l’importante è fare polemica, vero?
Per non parlare del fatto che l’inquinamento parte anche dalle gomme e dal peso dei vicoli, é inutile girarci intorno, ma piú sono pesanti e piú consumano. Se una sola persona per spostarsi deve anche spostare 3 o 4 tonnellate di batteria non fa un cabbo di differenza da uno che gira con la panda euro -7. Tutte le gomme che si consumano sappiate che vanno a finire da qualche parte, non scompaiono. Sappiate che se vi comprate un grosso suv elettrico e vi sentite fieri di aver salvato il pianeta siete solo dei neofiti, se volete salvare il pianeta imparate a usare i mezzi pubblici e non comprate auto nuove.
Massimo Degli Esposti 4 Luglio 2022 at 16:44
Ci risiamo Astuto: un conto è esprimere opinioni, un altro scrivere falsità: Ispra conferma: nel lock down inquinamento giù del 40-50%” Io parlavo di poveri sottili, non di biossido d’azoto.
Fra le altre cose io leggo “-32,8% emissioni di PM10 dal 1990 al 2017 in Italia”, -17.2% sul fronte emissioni CO2 sempre nello stesso periodo. E’ vero inoltre che viene rilevata una diminuzione del biossido d’azoto, ma non ho trovato traccia nell’articolo di misure fatte sulle poveri sottili, nemmeno nell’articolo https://www.vaielettrico.it/inquinamento-dimezzato-tutta-europa-respira/ al quale il primo fa riferimento. magari mi sono perso qualcosa, se ha misurazioni dirette lei glie ne sarei grato.
Le consiglio di dare un’occhiata qui: https://www.arpalombardia.it/Pages/QUALITA%E2%80%99-DELL%E2%80%99ARIA-LOMBARDIA,-CONFERMATO-MIGLIORAMENTO-SU-BASE-PLURIENNALE-.aspx
“PM10 – Confermato il trend in diminuzione valutato su base pluriennale, al di là di fluttuazioni tra un anno e l’altro. Per il quinto anno dopo il 2014, il 2016, il 2018 e 2019, in tutte le stazioni è stato rispettato il valore limite sulla media annua di 40 µg/m3. ” e ancora “Anche a causa dell’andamento sfavorevole delle condizioni meteorologiche, con scarse precipitazioni, infatti il numero di giorni di superamento (delle povleri sottili) è risultato spesso superiore a quello registrato nel 2018 e 2019, anni contraddistinti da concentrazioni tra le più basse mai registrate.” Non mi sembrano risultati eclatanti, ecco, come un blocco del traffico praticamente totale avrebbe dovuto far presumere.
Legga quest’altro articolo che le spiega meglio la differenza fra polveri sottili, PM10 in particolare influenzate da mille altri fattori tipo la sabbia sahariana e la metereologia, e i biossidi di azioto Bufala da coronavirus: “Non è il traffico che inquina”. Non a caso Esa monitora soprattutto i biossidi di azoto, molto più tossici e legati direttamente alla combustione degli idrocarburi.
Gentile sig. Degli Esposti, la ringrazio, tuttavia sono dell’opinione che i dati forniti da Arpa siano corretti, e concordo con ARPA sulle conclusioni alle quali arriva. Le auguro una buona serata.
Per sua conoscenza: il professor Stefano Tibaldi è stato per 15 anni il direttore dell’Arpa Emilia-Romagna
Sono estremamente felice della carriera del professor Tibaldi. Lo sono meno del suo precedente commento, riferito a me, che diceva che io dico falsità. Perchè se le dico io credo le dica anche l’ARPA Lombardia. Non trova?
Con la mia ben nota gentilezza e cortesia avevo evitato di sottolineare che lei il rapporto dell’ARPA Lombardia o non l’ha letto, o non l’ha capito oppure volutamente lo stravolge, scelga lei. Questo è il testo: “A causa della pandemia COVID-19, il 2020 è stato caratterizzato da lunghi periodi di lock-down i cui effetti, connessi in particolare alla riduzione delle emissioni da traffico veicolare e, in misura minore, da attività industriali, sono però risultati diversi a seconda dell’inquinante considerato: molto più marcati su NO (monossido di azoto), benzene e NO2, meno evidenti sul PM10. L’andamento delle polveri sottili, nel bacino padano, è infatti influenzato in modo significativo dalla presenza della componente secondaria e, in parte, dall’aumento della combustione della legna negli apparecchi domestici. Inoltre, la scarsità di precipitazioni, registrata in particolare il primo biennio e il mese di novembre 2020, ha creato una situazione meteoclimatica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti, in modo diffuso sul territorio regionale”. Il “meno evidente” per il calo delle PM10 è stato quantificato dalla stessa ARPA Lombardiia nel 14% (dato medio regionale, ma nelle principali città si è arrivati al 30%). Lei mi dirà che è poco, forse insignificante. Se fosse un aumento delle tasse sui carburanti, direbbe altrettanto?
“Con la mia ben nota gentilezza e cortesia”… Piano piano L’Astuto sta facendo breccia nel suo duro cuore di moderatore di Travertino. Siamo troppo lontani da Pasqua, non può essere per un proposito espiatorio. Vuoi vedere che … … che… No. Nemmeno lo strangolatore di Boston aveva due personalità così distanti!
Luca Dell’Oca: “Vede sig. L’astuto (Franco, Paolo, Sebastiano? vabbeh)” Spiace deluderla, ma io utilizzo esclusivamente questo nome per commentare. Se poi altri, incredibilmente, hanno le mie stesse opinioni, è una cosa sulla quale non posso intervenire.
La battuta non era per insinuare che lei usi più account per commentare, ma al fatto che quando lei mi chiama Sig. Dell’Oca, io non so come rispondere dato che non ci mette nome e faccia. Devo dire sig. L’astuto?
Esatto. E non credo assolutamente a quanto lei ha scritto. A mio avviso voleva proprio insinuare che uso Nick multipli.
quando ci saranno le infrastrutture adeguate per la mobilità elettrica, acquisterò un’auto elettrica
quando costeranno come le auto termiche, acquisterò un’auto elettrica
quando la produzione di energia elettrica non inquinerà (ultimi 20 anni più del 50% di co2 è prodotto da centrali elettriche a combustione), acquisterò un’auto elettrica
… e potrei continuare
autotrasporti ? invece di sfruttare la rotaia, aumenta il numero di mezzi circolanti
quante famiglie si possono o si potranno permettere un’auto elettrica ? basta guardare solo il parco circolante di mezzi sotto l’euro 3 o 4, questo perché non tutti si possono permettere di cambiare auto, figuriamoci comprare un’auto elettrica.
persone che fanno 70-80mila o più km per lavoro ? possono permettersi di aspettare un’ora di ricarica ?
io, fortunatamente, potrei permettermi un’auto elettrica, ora percorro non più di 8-10mila km annui. ho tempo per aspettare una ricarica in caso di necessità. se dovessi spostarmi da una parte all’altra dell’Italia o all’estero, potrei prendere l’aereo … ah no, quanto inquina un aereo ?
… e anche qui possiamo andare avanti con crociere o quant’altro.
ognuno di noi può essere pro o contro, ma un conto è la sostenibilità, un conto è la fattibilità.
il problema è che l’interesse personale ha sempre prevaricato l’interesse di tutti, e ormai, a mio parere, i buoi sono già scappati dalla stalla.
Lei potrebbe permettersi l’auto elettrica. Allora perchè non se la permette? Per solidarietà con chi non può?
perché un’auto elettrica non vale quanto la fanno pagare
perché ho un’auto che ha meno di un anno (quindi è uno degli ultimi euro6)
in caso di necessità in 2 minuti faccio il pieno
se devo fare un lungo tragitto non devo fare la caccia al tesoro della colonnina
vogliono incentivare l’acquisto dell’auto elettrica ? ok, prezzi adeguati e strutture adeguate
secondo Lei, e normale che una vw id3 (quindi paragonabile alla golf) costi 43-44mila euro)
mio fratello ha comprato il modello 77kwh, l’ho provata ed è una buona auto.
bella, confortevole e tutto quello che vuole, ma secondo me non vale quanto la fanno pagare … e ha aspettato un anno per averla
Anch’io avevo qualche perplessità sull’elettrico, ma mi sono dovuto ricredere.
Cominciando dal costo, ho un auto che ha un’abitabilità di poco superiore ad una A4, ha quattro ruote motrici e scatta da 0 a 100 in 4,4 secondi.
Un A4 con queste caratteristiche costa sui 65000. Io l’ho pagata 56000
Faccio 400 km di autostrada a costo zero
e circa 600 km ciclo urbano sempre a costo zero (ho il fotovoltaico a casa).
Non cambio olio, filtri olio, filtro gasolio, pastiglie freni, dischi freni, frizione, pompa acqua, manicotto acqua, liquido radiatore e tante altre cose che costano, inquinano tanto è hanno bisogno di essere adeguatamente riciclati e smaltiti.
Se devo fare un lungo viaggio di 1000 km mi bastano due o tre soste di circa 15 minuti, quando avevo il diesel mi fermavo almeno due volte.
In discesa o in frenata un motore termico consuma meno ma consuma e in più si spreca energia con i freni che rilasciano polveri sottili sull’asfalto, l’elettrico invece ricarica la batteria che ci fa fare più kilometri e risparmia i freni.
Con un litro di benzina o l’equivalente di energia termica che può generare un combustibile nelle centrali elettriche si possono produrre 11 kw e di energia elettrica, con la mia auto faccio 70 / 80 km con 11 kw
Voi con un litro di benzina quanti km fate.
Palmiro, a 130 km/h in autostrada con 1 litro faccio i 20 (un 2000 diesel 150 cv), quindi spendo 2 euro circa e ho una autonomia di 900km circa. faccio un pieno in 2 minuti senza uscire dall’autostrada.
Ciclo urbano circa i 18 km in base al tragitto (e fare 800 km di ciclo urbano più o meno vuol dire girare una settimana senza fare rifornimento)
come dici tu 1000 km 2 o 3 ricariche sono 30 o 45 minuti (15 minuti per fare un pieno mi sembra un pò pochino, ma se lo dici tu mi fido)
Dimmi quale auto, con autonomia 400km a 130kmh in autostrada, fa il pieno in 15 minuti a costo zero, e la compro.
è una tesla ?
la mia auto è costava 45mila euro, pagata 40mila.
sai con 16mila euro quanti tagliandi e quanti rifornimenti faccio e non aspetto 45 minuti di ricarica per fare 1000km ?
un tagliando annuo costa circa 400 euro, in 5 anni spendo 2000 euro quindi mi rimangono 12mila euro per il carburante.
non sono assolutamente contrario all’auto elettrica, anzi mi intriga il “non rumore”, ed è piacevole da guidare, ma non fare troppi scatti da zero a 100 o non superare i 130, altrimenti i 400km di autonomia rimangono un sogno
quando raggiungeranno il giusto compromesso autonomia/tempo di ricarica e in italia ci saranno le infrastrutture adeguate, sarò il primo a passare all’auto elettrica
@Alessio, rispondo qui perché sotto non riuscivo. Ma davvero avete tutta sta fretta di farvi 1000 km senza poter fare 45 minuti di pausa? Non avete bisogno di mangiare? Non fate pipí? Onestamente che senso ha? Stanchezza, monotonia, rilassamento da velocità costante, son tutti fattori che provocano distrazione, sonnolenza e quindi pericolo. Mi sembra (e ribadisco che purtroppo ho anche io un diesel da 1000 km con un pieno, anche se vecchio) che qui si cerchi solo di dare numeri contrari a prescindere. Io non sarò normale, ma reputo quantomeno azzardato chi si fa 1000 km senza almeno un’ora di sosta per riposare e riprendere i bioritmi necessari a rimanere vigili e attenti. Pericoloso per se è soprattutto per gli altri. Ma probabilmente qui è pieno di super uomini che non necessitano di quello che necessitano gli altri.
Fortunato ad avere il fotovoltaico, allora l’elettrico ha già un senso. Anche a me piacerebbe, con un bel fotovoltaico sul tetto, ma in condominio non è semplice come sembra. Effettivamente i condomini che hanno il fotovoltaico sul tetto, si contano sulle dita di una mano.
@Lorenzo M, non ho detto che voglio fare 900km in una tirata unica, ho scritto che con un pieno faccio 900km.
probabilmente non mi sono spiegato bene. volevo semplicemente dire che quando ci saranno auto con autonomia di 400-500km, tempi di ricarica di 5-10 minuti e un sistema capillare di colonnine di ricarica, allora acquisterò un elettrico. sicuramente l’elettrico sarà il futuro, ma non adesso.
quindi non si tratta di essere super uomini e non si parla di sicurezza.
se una persona ha deciso per l’elettrico bene, ha fatto una scelta in base alle proprie esigenze, ha valutato tutti i pro e i contro e ha scelto.
per quel che mi riguarda, attualmente l’elettrico non fa per me, tutto qui
@Alessio, trattasi di incomprensione allora. Grazie per il chiarimento 🙂
@Lorenzo M, i chiarimenti sono sempre dovuti 😀
io sono qui per leggere delle esperienze di possessori di auto elettriche, non certo per criticare.
se non fossi interessato all’auto elettrica, non sarei qui.
Alessio 5 Luglio 2022 at 1:26
Ad oggi sono a 15’000km e mi dispiace dirlo ma riempio il serbatoio della BEV in tempo zero sia a casa che fuori, mentre con il diesel minimo 15minuti, mi sono trovato talmente male che ho venduto la diesel, e se devo spararmi 1000km faccio ne più ne meno di quello che facevo con la diesel, a no aspetta io ho fatto un investimento mirato al risparmio, sia monetario che di materie prime, quindi per le lunghe tratte uso treno o aereo, spendo meno sia in tempo che in €.
@Fabio M, probabilmente mi sfugge qualcosa, quindi chiedo a chi ha esperienze attuali.
15 minuti per un pieno diesel mi sembra un pò eccessivo, come non conosco auto elettriche che si ricaricano in tempo zero.
io il pieno lo faccio in 2 minuti a meno che, al distributore, non abbia 5 o 6 auto davanti in attesa.
ma probabilmente mi sfugge anche il tema di questi scambi di esperienze.
stiamo parlando di inquinamento o di convenienza personale ? … anche perché un aereo non viaggia a zero emissioni.
ma sicuramente qui ci sono persone che ne sanno più di me e che saranno in grado di chiarire quello che Lei mi ha risposto
Alessio 6 Luglio 2022 at 12:52
Molto semplice, arrivo al distributore se va bene non c’è nessun alla pompa, metto dentro i soliti 100 Liri, vedo dentro a pagare e come sempre non ci sono solo io, e i 15 minuti son passati, per l’elettrica arrivo a casa attacco la spina e vado a fare del altro, alla colonnina idem, e quando ha finito, se ho finito vado subito e me ne vado, se no perdo il tempo di scollegarla e spostarla anche se ho un ora di tempo per liberare lo stallo, ma è per correttezza verso gli utilizzatori.
Non mi sembra che ci sia nulla di strano.
Perché non ha senso rottamare auto perfettamente funzionanti che non hanno ancora pareggiato la loro posizione di co2 per prenderne un’altra che necessita di 10 volte più co2 per essere prodotta.
Un’auto usata però non è detto che venga rottamata, se ha pochi anni. Diventa un’auto usata e dal prezzo più conveniente del proprietario successivo. L’importante è che anche cambiando più volte proprietario, continui ad essere usata.
Se vendo la mia elettrica usata, probabilmente prenderò un’altra elettrica. E nel frattempo, un altro utente prenderà la mia usata, eliminando una termica. Se tutte queste auto vengono rottamate dopo il pareggio della CO2, a me pare un volano virtuoso.
-Se vendo la mia elettrica usata-
… a quanto la vende ? 🤔
Per avere diritto agli incentivi l’auto deve essere rottamata. E ho visto rottamare auto con metà degli anni e un quarto del km delle mie.
@Simone non è corretto, per accedere all’incentivo rottamazione l’auto deve avere almeno 10 anni, negli altri casi l’auto non viene rottamata ma si ha comunque un incentivo, anche se in quantità minore (proprio per non incentivate la rottamazione prematura).
Alessandro D. Chiedi a quabto si riesce a vendere un auto elettrica usata?
Ti rispondo che se oggi io vendessi la mia che ha 18 mesi ci farei un utile di 5K €… cioè la venderei a 5K € in più di quanto l’ho pagata….
Con tutte le termiche che ho avuto in precedenza, sono un pò visto che guido da 30 anni, dopo 18 mesi avevano tutte perso almeno un 30% del valore….
Simone, replico qui perché sotto non mi fa rispondere.
se leggi sopra, mio fratello nel 2021 ha ordinato una id3 dando indietro un’auto di 3 anni, senza rottamarla e usufruendo degli incentivi.
id3 consegnata nel 2022, il concessionario ha ritirato e rivenduto la sua vecchia
I trasporti delle merci sono causati da chi continua ad ostinarsi a acquistare via internet, uccidendo i negozi locali perché vendono sempre meno e il pianeta perché il trasporto su gomma è esponenziale.
Bisogna fermarsi a riflettere e fare un passo indietro.
Le merci nei negozi locali areivano volando? 😉
E si quando non si vuol capire , si fa gli ignoranti, ovviamente anche i negozi i prodotti arrivato con i mezzi, ma a differenza del privato arrivano molti prodotti con un singolo viaggio, e non da migliaia di km, se no venderebbe la solita cinesata e non avrebbe senso per la sua sopravvivenza.
Risposta seria: i “Locker” Amazon sono un intelligente compromesso.
Grazie a Fabio scopriamo che quando compri un oggetto su internet parte un camion apposta per il tuo oggetto dal punto di produzione che si fa migliaia di km con dentro il solo tuo oggetto e te lo porta fino a casa…. ed il tutto ad amazon consta dolo 3 o 4 €…..
È proprio vero… quando nostro signore distribuiva l’intelligenza molti erano al bar a bersi un aperitivo….
Non sarà mica che i camion di amazon viaggiano sempre strapieni e spostano la merce sa deposito a deposito tutta insieme? Non sarà mica che il camion della “consegna finale” esce ancge lui stracolmo e con il suo bel itinerario per fare le consegne nel tragitto più corto possibile???
Ora faccio una semplice riflessione… mettiamo caso che ci siano 10 famiglie che abitano a 5 km da un supernercato, non volendo creare un inquinamento supplementare facendosi portare la spesa vanno loro al supermercato, ovviamente ognuno ci va per conto proprio quibdi abbiamo 10 auto che percorrono ognuna 10 km (5 andata e 5 ritorno) per un totale di 100 km che sono stati mecinati…
Ora invece ipotizziamo che queste 10 faglie se be freghi o dell’inquinamento e si facciano portare la spesa a casa… in quedto caso avremmo un mezzo del supermercato che esce e fa il giro delle 10 famiglie. Secondo voi riuscirà mai ad arrivare a percorrere 100 km per raggiungere 10 famiglie che sono nel raggio di 5 km dal punto di partenza? Considerando cge la circonferenza di un cerchio di 5 km di raggio (che le 10 famiglie siano posizionate a raggiera lungo questa ipotetica circonferenza è la condizione peggiore xhe possa capitare, qualsiasi altra è per forza migliorativa) è di 32,4 km e che be servono 5 per raggiungerla dal centro ed ulteriori 5 km ritornare al punto di partenza abbiamo che il massimo dei km che il nostro camion deve percorrere per raggiungere tutte e 10 ke famiglie è di 42,4 Km che è meno della metà di quelli che hanno percorso i clienti ad andare di persona in negozio!!!!!
Qyesto semplice esercizio dimostra con molta chiarezza che il sistema di acquisto con consegna a domicilio non comporta per forza un aumento di emissioni ma anzi la norma è che li riduce perchè permettere di “condividere” il km che servono fra più utenti…
Moreno 7 Luglio 2022 at 0:17
Vedo che l’intelligenza per i conti a proprio vantaggio l’ha data, il discorso non è la nave o l’aereo, anche se incidono, visto che sempre da lì arrivano, ma soprattutto per il trasporto locale su gomma, e non lo dico io i trasporti locali hanno avuto un incremento spaventoso ( non ricordo la %) soprattutto sul porta a porta, quindi se prima di rispondere si rifellesse sarebbe chiedere troppo 🤷
Fabio nella tua statistica dei trasporti locali sono inclusi ancge gli spostamenti delle singole persone per recarsi ai negozi????
Prendere un dato e decontestualizzarlo ti fa avere il risultato contrario a quello reale ma per contestualizzare ovviamente serve un pò di quella intelligenza di cui parlavo sopra…
I trasporti su gomma (intesi come i camion della consegna) è ovvio che aumentano ma questo non vuol affatto dire xge aumenta l’emissione globale su strada perchè questo aumento ha come conseguenza quello di avere decine e decine di persone (visto che un singolo camion delle consegne nel suo giro serve decine di utenti e non solo uno) che non hanno più bisogno di mettersi in auto per recarsi di persona al negozio a ritirare l’acquisto….
E se non sei riuscito a capire i conti che ho fatto sopra ti consiglio di rikeggerli con più calma…. la matematica dice che non c’è verso che un singolo mezzo che parte e fa il giro di tutti i clienti abbia bisogno di compiere più strada rispetto ai stessi clienti che si recano autonomamente a ritirarsi il proprio acquisto….
L’aumento di un singolo dato non indica nulla se non lo interfaccia con tutti gli altri!!!!
D’altronde anche il passaggio alla mobilità elettrica inevitabilmente porterà ad un aumento delle emissioni per la produzione dell’elettricità (singolo dato che peggiora) ma l’inquinamento non aumenterà ma bensì diminuirà e non di poco perchè questo aumento di emissioni serve a togliere dalla strada milioni di piccole centrali termiche (ke auto a combustiobe) che nel loro insieme emettono molto di più (ad oggi più del doppio) di quanto si aumenterà l’emissione per la produzione di elettricità…
Moreno 7 Luglio 2022 at 12:31
Ripeto NON LO DICO IO ma le statistiche, visto che le persone si spostano comunque, quindi la spesa è una deviazione dal percorso giornaliero, a questo si aggiungono i percorsi che i vari vettori fanno, quindi aumenta l’emissione, se poi li fanno il BEV ben venga tutto il discorso cambia, ma al momento non è così.
E quel pochi che escono giusto per fare la spesa non fanno media, e comunque escono per socializzare, se no sarebbero segregati in casa, e la piccola % di chi non si può muovere per problemi di salute e quant’altro è ancora meno.
Il risultato è che c’è stato un aumento.
Invece lo dici tu perchè non esiste una statistica che comprende sia il trasporto merce su gomma e gli spostamenti privati delle singole persone per andare ai negozi!!!!!
Come lo sostieni tu che la gente va a far la spesa quando è di passaggio davanti al supermercato e non ci parte apposta da casa…. sono tutte tue affermazioni e nulla di più….
Poi il colmo lo hai raggiunto quabdo sostieni che la gente va al supermercato per socializzare…. quibdi secondo te la gente compra su amazon ma poi va davanti al negozio senza comprare nulla perchè ha bisogno di socializzare?????
Moreno 7 Luglio 2022 at 20:42
Come vuoi tu hai la bibbia in mano e io sono ignorante che si inventa tutto, hai ragione tienitela stretta io la chiudo qui.
Non si tratta di avere la bibbia oppure meno… io sono fallisce come chiunque altro….
Ma ler te parlano le tue stesse parole: “non lo dico io i trasporti locali hanno avuto un incremento spaventoso ( non ricordo la %) soprattutto sul porta a porta”….
Parli chiaramente di statistiche di trasporto merci su gomma…
Al che io ti dico che non va considerato solo il trasporto merci (cioè i furgoni delle consegne) che ovviamente sono cresciuti (quindi ho confermato la rua statistica) ma anche il traffico individuale dei fruitori del servizio di consegna a domicilio che invece non può che essere diminuito perchè anche un bambino capisce che se una cosa te la portano a casa non hai bisogno di uscire con la tua auto per andarla a prendere….
Al che tu mi rispondi: “Ripeto NON LO DICO IO ma le statistiche, visto che le persone si spostano comunque”
Ma le tue statistiche parlano solo del trasporto merci su gomma (se ne hai altre che considerano anche quello individuale sei pregato di co dividerle e sono pronto a fare mentre culpa…) ed il fatto che la gente esce uguale come se dovesse andare a pre dere quello che in realtà gli hanno già consegnato a casa è una tua supposizione non confermata da alcuna statistica…
Adesso non so come sei fatto tu ma io non vedo ad un negozio se non ho bisogno di prendere qualcosa…
Io non ti sto dando ragione non perchè penso di avere la bibbia in mano ma perchè quello che sostieni è semplicemente inlogico… poi pretendi di far dire a statistiche che riguardano una cosa (il traffico merci su gomma) tutta altra cosa che li non è stata minimamente presa in considerazione e ti arrabbi quando ti dico che sei tu che lo dici e non la statistica….
A me sembra che quello che voglia mettere paletti arbitrari come se fosse Gesù sceso in terra non sono io…
Giusto. Infatti i negozi locali la roba la producono loro in cantina.
La maggior parte dei prodotti trasportati non sono colpa di amazon e similari
Il mio macellaio la produce dietro nella stalla e nei prati adiacenti, il mio fornaio quasi, e non consumo per farmi arrivare il pane a casa perché me lo porta al rientro visto che vive 5 case più in là, la verdura è km zero, cosa resta, qualche maglione, calzini, pantaloni di lana, chissà da dove arriva 😱.
Vedi basta non vivere dove esistente solo cemento e asfalto, ma dove convincono la natura.
Stessa cosa qui, abito in provincia in mezzo al verde e con una casa del 1800 ristrutturata (quindi zero consumo di suolo), ho sotto casa il macellaio, il panettiere e il fruttivendolo (ancora non mi sono attrezzato con l’orto, forse l’anno prossimo, e sicuramente sarà idroponico).
Non siamo solo degli eco-chic con l’auto elettrica che poi per il resto inquinano peggio degli altri, come ho letto in molti altri commenti su questo sito.
Vorrei far presente che non esiste solo la bipolarità mobilità elettrica e mobilità a combustione e che sempre esiste e permane il rapporto tra traffico e trasporto.
Chiediamoci allora come si calcola il benessere di una società?
Ivan Illich durante la crisi energetica del 1973 causata da un brusco aumento del prezzo del greggio e dei suoi derivati ha indicato tre indirizzi possibili:
Il benessere come forte consumo energetico pro-capite.
Il benessere come elevata efficienza nella trasformazione dell’energia.
Il benessere come il minor uso possibile di energia meccanica.
La limitazione cosiddetta ecologica è l’unica che prefigura una possibilità di futuro per la nostra società. Essa è basata sul concetto che l’equità e l’energia non possono crescere parallelamente all’infinito, ma hanno una determinata soglia limite.
L’unica potenza non inquinante è quella metabolica, ovvero quella prodotta dal lavoro dell’uomo attraverso il suo naturale metabolismo. Indirizzare verso un’economia ecologica, limitata, non soddisfa nessuno. Non piace al povero perché gli preclude le attese dell’industrializzazione e non piace al ricco perché lo obbliga a riconoscere la sua passività.
Diceva Ivan Illich che la crisi energetica va combattuta attraverso una controricerca articolata in tre fasi:
1 – riconoscere la necessità di porre dei limiti;
2 – individuare la soglia di crisi;
3 – riconoscere le iniquità.
Il trasporto è uno degli strumenti cui occorre porre dei limiti al più presto. I mezzi di trasporto consumano energia per essere prodotti, consumano energia per essere utilizzati, consumo spazio per muoversi e per essere lasciati in sosta.
Conseguentemente è facile capire che occorre porre dei limiti ai trasporti. Illich individua la soglia limite di equità con 25 km/h. Al di là di questa soglia aumenta la penuria sia di tempo che di spazio. La velocità limite è quindi quella di una bicicletta che si muove con la potenza metabolica di un uomo.
“Inoltre la bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un’auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un’unica vettura. Per portare 40.000 persone al di là di un ponte in un’ora, ci vogliono tre corsie di una determinata larghezza se si usano treni automatizzati, quattro se ci si serve di autobus, dodici se si ricorre alle automobili, e solo due corsie se le 40.000 persone vanno da un capo all’altro pedalando in bicicletta.”
Ivan Illich, “Energia ed equità”, in “Per una storia dei bisogni”.
Il traffico e le sue patologie sono uno dei tanti prodotti dell’industria. Si compone di due fattori: il transito e il trasporto. Il transito sfrutta la componente metabolica dell’energia, mentre il trasporto quella meccanica.
Oggi la società è dipendente dal trasporto, e questo comporta la produzione di iniquità in quanto il transito pone tutti gli individui sullo stesso piano mentre il trasporto pone in una situazione di vantaggio chi ha una maggiore velocità.
Appena la velocità supera la soglia limite si crea iniquità. All’iniquità va aggiunto il mito del guadagno di tempo. Con l’aumento della velocità non si guadagna tempo, ma lo si perde. Perché delle 16 ore passate svegli se ne trascorrono in media il 25% nel trasporto, occorrenti per andare al lavoro (e guadagnare i soldi per un nuovo mezzo di trasporto).
Il prodotto del trasporto è il passeggero abituale, che è completamente integrato nel sistema dell’industria del trasporto.
Il cosiddetto passeggero abituale non sa più affrontare le distanze da solo, e senza i mezzi meccanici si sente perso. Le conseguenze sono anche da ritrovarsi nel concetti di tempo e denaro. Il tempo, con l’aumentare della velocità inizia a scarseggiare.
“Il tempo è denaro. Il tempo si spende, si risparmia, s’investe, si spreca, s’impiega.”
Ivan Illich, “Energia ed equità”, in “Per una storia dei bisogni”.
La corsa alla velocità va a scapito di coloro che rimangono indietro e porta all’insoddisfazione coloro che vanno veloci.
Anche i mezzi pubblici rientrano in questo circolo vizioso.
Le nazioni appaiono avanzate quando hanno mezzi pubblici veloci ed estesi per tutto il paese.
Il problema risiede nel fatto che esiste un vero e proprio monopolio radicale dei trasporti che soppianta il transito.
Il consumo di trasporto è obbligato.
Quale potrebbe essere l’utopia? Quella di un mondo in cui i soli mezzi di trasporto siano le proprie gambe, le biciclette o i mezzi pubblici. Il trasporto auto-alimentato ha visto una svolta fondamentale con l’invenzione del cuscinetto a sfere. Questa invenzione unita a quella della ruota del Neolitico ha prodotto un efficientissimo mezzo di trasporto: la bicicletta.
L’uomo camminando consuma 0,75 calorie per il transito di un grammo del proprio corpo per 10 minuti. Con la bicicletta ne consuma solo 0,15.
Ciò vuol dire che la bicicletta ha ampliato di 4 volte il raggio d’azione dell’uomo senza renderlo schiavo né del denaro né del traffico. La bicicletta infatti sfrutta l’energia metabolica, l’unica socialmente ottimale.
Illich afferma che un paese si può definire sotto-attrezzato se non può dotare ogni suo cittadino di una bicicletta, così come si può definire sovra-industrializzato se la sua velocità sociale è maggiore di quella della bicicletta.
Ivan Illich ci fa notare che la bicicletta e il veicolo a motore sono stati inventati dalla stessa generazione. Ma sono i simboli di due opposti modi di usare il progresso moderno. La bicicletta permette a ognuno di controllare la propria energia metabolica (il trasporto di ogni grammo del proprio corpo su un chilometro percorso in dieci minuti costa all’uomo 0,75 calorie). Il veicolo a motore entra invece in concorrenza con tale energia.
Per arrivare alla maturità tecnologica occorrono due strade: quelle della liberazione dalla carenza e dall’opulenza. In entrambe l’uomo deve fuggire dall’idea che il centro del mondo sia proprio lì dove egli sta. Il costruito attorno a te è una pubblicità, un inganno.
Un ritorno alla velocità della bicicletta distruggerebbe il nepotismo e i privilegi, perché l’uomo sarebbe padrone delle proprie possibilità.
Il punto cruciale risiede nel prendere questa decisione.
In estrema sintesi questa è l’apologia della bicicletta, della sua bellezza e saggezza, della sua alternativa energetica alla crescente carenza di energia e al soffocante inquinamento anche in questo periodo di crisi energetica.
Amen
Giova ricordare che sulla bicicletta grava ancira il netto anatema di Papa Pio X, che la considerava una diavoleria, contraria alla natura umana. Tanto che ne proibì, pare con scarso successo, l’uso ai prelati. 😂
Seriamente: bellissimo. Dico sul serio.
Ma anche no. 😉
Detto da uno che la bici elettrica la usa eccome.
Sai che nono sapevo come rispondere al commento? Devo dire che tu l’hai fatto egregiamente.
Il Rocci ti apre la mente. Al ginnasio a chi me lo diceva gliela avrei aperta in senso proprio tirandogli il suddetto vocabolario in faccia, Forse ora scopro che c’è un fondo di verità😂
Oggi uno specifico megatrend che si sta affermando ovunque sono le eBike, le biciclette elettriche che hanno cambia radicalmente l’etica di una bicicletta. Tradizionalmente, i cambiamenti nelle biciclette si sono concentrati sulla riduzione del peso, ma questo aggiornamento della bicicletta può essere fatto solo fino a un certo limite e non incide sul cambiamento nel comportamento delle persone. Le eBike lo consentono perché rappresentano una forma di trasporto accessibile a un pubblico molto più ampio. Molti vedono il ciclismo come una forma di esercizio fisico, ma ora diventa molto di più. Diventa per tutti e per tutto. Può essere trasporto o consegna.
La batteria per bici elettriche ha un peso ridotto rispetto a una batteria per auto. Quando metti una batteria su una bici, non cambi molto nelle caratteristiche del prodotto rispetto a una vettura elettrica che diventa molto pesante oltre ad essere costosa. L’eBike rappresenta la reinvenzione della bicicletta rendendo questa forma di mobilità accessibile a un pubblico molto più ampio.
Guardi le dico solo che io ho sempre cordialmente detestato pedalare. Ignoro il motivo, ma tant’è.
Da quando qualche annetto fa ho preso sta bici elettrica per portare la bambina all’asilo non faccio altro che andarci in giro.
Ne sono convinto, anche sulle montagne vedo solo eBike. Quando mi fermo mi dicono che la mia MTB pesa meno di un terzo delle loro. Come se fossi avvantaggiato…
Ma poi tutti in bicicletta dove si va?
Nelle fabbriche di biciclette a costruire biciclette?
Seriamente, credo sia piuttosto riduttivo pensare di risolvere i problemi del mondo, passando tutti alla bicicletta.
Comunque ci sono spunti interessanti, magari leggendo il libro intero si capisce meglio quello che l’autore intende esprimere.
A lavorare e se ci sono piste ciclabili panoramiche sul lago si arriva in ufficio col sorriso.
Al rientro prima di cena ci si ferma a prendere il sole e fare il bagno se fa caldo o solo per contemplare il tramonto d’inverno e ossigenarsi.
Una vera e propria camera di decompressione emotiva per gestire lo stress quotidiano.
Tutto merito del fabbro scozzese Kirkpatrick Macmillan.
Semplicemente il telecronista non ha detto sciocchezze ma un fatto vero. Ha detto, come dovrebbe essere detto da tutti, anche da chi sostiene in modo serio l’elettrico, che nel ciclo di produzione c’è un picco di emissioni più elevato delle altre auto, che viene compensato durante l’uso rendendo più sostenibile il ciclo di vita della batteria, con tempi più o meno lunghi a seconda della capacità della sua capacità e conseguentemente dei km percorsi. Questi sono ormai dati di fatto assodati scientificamente, non opinabili. Se si vuole, l’opinabilità sta solo nel fatto di decidere se, nelle condizioni ambientali di oggi, ci siano ancora i presupposti di accettare un aggravamento della connessione climatica in attesa di un miglioramento futuro garantito dalla mobilità elettrica, e non è un aspetto da trascurare. Non fa bene al settore mobilità elettrica fare degli attacchi talebani o dare informazione parziale, non obiettiva, perché l’immagine risultante mina la fiducia su tutto il messaggio sull’elettrico. Solo i giornalisti possono essere l’appiglio obiettivo durante questa transizione, è fondamentale
Non capisco bene il senso di questo commento. In effetti l’auto elettrica avrebbe un bilancio nelle emissioni di C02 se venisse mandata alla demolizione dopo poche decine di migliaia di km, ma le sembra un’ipotesi realistica? Di che cosa stiamo parlando? Oltretutto le Case auto stanno investendo per rendere anche la produzione delle batterie sempre più sostenibile, anche costruendo nuovi impianti per fabbricarle in Europa e non in Cina. E inoltre: tutto il dibattito, furbescamente, è stato ormai incentrato sulla Co2. Trascurando tutte le porcherie che escono dai motori termici e che finiscono ogni giorno nei nostri polmoni. Su quello si sorvola sempre, però dando lezione su come fare i giornalisti.
Scusate, vi dimenticate che le macchine elettriche vanno ad elettricità e bisogna produrla! Quindi aggiungiamo al conto la CO2 per produrla, senza parlare che se per assurdo un giorno dovessero esserci solo auto elettriche bisognerà adeguare la rete di distribuzione con lavori megagalattici!
Invece la benzina, già raffinata, sgorga nei cortili delle nostre abitazioni. E possiamo scegliere se metterla nei serbatoi o lavarci l’insalata…
Il suo discorso non fa una piega se….. per lavarci l’insalata l’insalatiera è già presente, l’infrastruttura per le auto a batteria? e chi la paga, oltre al prezzo non economico delle auto a batteria?
Quando si fanno i conti sulla “convenienza” forse sarebbe meglio includere tutto, non solo quello che fa comodo
@livio, una domanda personale.
Tu, nel conto sulla “convenienza” metti davvero tutto?
– rata mensile
– valore residuo a 5-10 anni
– tagliandi
– manutenzione obbligatoria
– deprezzamento annuo/km
– costo carburante normalizzato su 5-10 anni
– tizi sconosciuti che ho contribuito a uccidere sgasando in città
– usura del pianeta che consegno a figli e nipoti (anche non miei)
– …
Però per sgrassare i vetri la benzina funziona a meraviglia.☝️
livio 4 Luglio 2022 at 13:26
Sbagli approccio, qui non si sta parlando di convenienza economica, se no si va tutti a piedi e scalzi come si faceva una volta, per non consumare neanche le scarpe che servivano per la domenica, si fa tutto questo per preservare e salvare l’unica casa che abbiamo, se questo non merita un sacrificio anche economico allora abbiamo sbagliato tutto, ma bisogna partire a monte con una vita sostenibile, no sprechi acquistare quasi a km zero, perché devo acquistare il buon prodotto, non il consumo per portarlo a casa, si può rinunciare alle ferie non sono necessarie ( a no gli italiani si indebitano per andare in ferie, non si po’ non farle) in pratica dai gesti quotidiani atti a sprecare meno energie possibili.
Poi , oltretutto stiamo passando dal gas al carbone per produrre energia elettrica,inquinando il 1000% in più.
https://www.vaielettrico.it/the-economist-il-metano/
Secondo me, quel “lavori megagalattici” puoi metterlo nel CV che alleghi alla domanda per diventare il direttore del CERN.
Oppure dirlo, con sottile e certo malcelata ironia, all’elettricista che sta stendendo, con una Liebherr che ha bloccato per giorni il tuo quartiere, nella megacanaletta che corre dal tuo tetto al tuo garage, dei megacavi di megarame placcato oro, per collegare i pannelli fotomegagalatticovoltaici, alla tua megabatteria (1 MWh, ma che dico 2MWh! Fai vedere che abbondiamo!) e poi, infine – trombe squillate nei cieli! – alla tua megawallbox (tu non ti accontenti certo di una Schuko! Ecchemega!).
Guido Baccarini: non so quale fosse l’intento di pubblicare quel link ma proprio da lì si evincono due aspetti:
1- la combustione del metano inquina molto meno degli altri combustibili fossili
2- il metano incombusto inquina infinitamente
Ora, al di là di quello fossile che viene estratto e potrebbe restare dove sta, va considerato anche quello Bio, generato dalla fermentazione dei rifiuti organici, dagli allevamenti intensivi eccetera, una fonte inesauribile di una risorsa che se non sfruttata inquina moltissimo e con cui prima o poi dovremo fare i conti, perché non investire sul biometano?
Inesauribile no. Anzi, estremamente scarsa e in gran parte già utilizzata. A meno che lei non scopra un sistema per raccogliere le flatulenze direttamente dal posteriore di bovini, ovini, suini e via dicendo
Alessandro
“Guido Baccarini: non so quale fosse l’intento di pubblicare quel link”
Mostrare al sig. Michele Soldo (che ricordo in altri commenti) che non è che Carbone=11 volte più brutto del Metano e Metano=tutto bellissimo, senza però perdere tempo inutilmente e senza neanche contestare la ridicola cifra del 1000%.
Invece c’è chi è curioso, come lei, e apre i link e li legge pure, questo fa piacere.
Massimo Degli Esposti 4 Luglio 2022 at 16:56
Si è dimenticato che anche noi bipede produciamo 2litri di metano al giorno. 🤣🤣
Non è una bufala.
Sì, lo so, ma per il momento non cresciamo negli allevamenti intensivi cui accenna il lettore.
Massimo Degli Esposti 4 Luglio 2022 at 19:58
Noi magari no.
Ma nelle megalopoli avranno lo stesso problema degli allevamenti intensivi 🤔🤔
Che però alcune auto hanno a livelli veramente trascurabili, vedi le Full Hybrid serie, perciò il giornalista si sarà anche espresso in maniera poco dettagliata, sta di fatto che esistono soluzioni termiche che nel lungo periodo impattano sull’ambiente tanto quanto una BEV per cui il dubbio è lecito. Se si avesse una città metropolitana in cui ci sono solo auto BEV e un’altra solo full hybrid a livello ambientale in 10 anni non cambierebbe molto se non al livello socio economico, ovviamente in peggio per le sole batterie. Questo è il succo del pensiero Toyoda, e ha ragione direi.
@Mauro Tedeschini non volevo dire che le auto a benzina inquinino meno. Ma i conti della CO2 fatti sopra non hanno tenuto conto dell’elettricità extra che servirà produrre, tutto qui. Non ci si può dimenticare che per generare l’energia elettrica si produce CO2. E per far andare un auto elettrica ci sono dispersioni importanti dalla fonte alla ruota, nel trasporto e nello stoccaggio.
Pancrazio
“Se si avesse una città metropolitana in cui ci sono solo auto BEV e un’altra solo full hybrid a livello ambientale in 10 anni non cambierebbe molto ”
Su cosa si è basato per fare questa affermazione?
Vada su questo sito https://www.tcs.ch/it/test-consigli/consigli/comprare-vendere-auto/ricerca-auto.php , metta, esempio, una ZOE e una Yaris full hybrid e scoprirà che il punto di pareggio per la CO2 è a 75.000 km, il punto di pareggio per i NOX e le polveri sottili è a 0 km.
Quindi come può dire che non cambierebbe molto?
C’è un principio di precauzione in scienza che suggerisce di evitare pratiche che anche se non dimostrate scientificamente sono probabilmente dannose. Così ad es. per l’uso dei pesticidi in agricoltura. Di cosa parliamo allora? Qui ci sono studi peer reviewed. Il fuoco come produzione di energia l’ha scoperto un milione di anni fa l’homo erectus, forse è il caso di aggiornarsi? A partire certo dalle caldaie per riscaldamento, ma subito dopo c’è la locomozione. E quelli che parlano di lobby finto-ecologiste…ci sono certamente interessi economici, ma guardiamo cosa ci sta alla base. E alla base ci sta l’alternativa tra lo sfruttamento delle risorse petrolifere, in mano a pochi, in esaurimento tanto che si usano pratiche come il cracking, devastanti, e lo sfruttamento delle energie rinnovabili. A disposizione di tutti, democratiche, inesauribili, a basso costo. Non è forse questo il principale problema delle rinnovabili, costano troppo poco, e quindi non c’è business?
Il cracking non viene usato perchè le risorse sono scarse, ma perchè qualcuno può estrarre petrolio solo così (non viene usato in Arabia, in Venezuela, nel mare del Nord…viene usato negli USA). Al momento, di petrolio ce n’è finchè se ne vuole. Da ultimo, visto l’attivismo politico dell’Europa e di un’infinità di altri governi in giro per il mondo, mi pare proprio che queste fantomatiche lobbies abbiano decisamente fallito, se l’obiettivo era continuare come ora. Vada a guardarsi quale è ad esempio l’apporto delle rinnovabili sul totale della produzione energetica italiana e lo confronti con vent’anni fa. NOn mi pare proprio che siamo messi male. L’Europa ha vietato le auto a combustione nel 2035. Anche qua mi pare che la lobby dei produttori di auto sia stata sonoramente sconfitta, non le pare? Sul fatto poi che le rinnvoabili siano democratiche non saprei, ma credo proprio di no. Nel nord dell’Italia ad esempio un pannello fotovoltaico produce decisamente meno energia che in Sicilia, non dappertutto ci sono le condizioni corrette per sistemare le pale eoliche eccetera. Ma se il senso di quanto dice è che sono distribuite in modo molto più ampio delle risorse petrolifere siamo assolutamnte d’accordo. Non stiamoandando così male Solazzi, su con la vita.
Ah, la sana pratica di “bere a volontà” quando si nuota nel mare, perché “ce n’è finchè se ne vuole” (cit. L’Astuto).
@Astuto: stiamo andando a sbattere contro un muro, non stiamo andando male…aspetta l’autunno, con il probabile razionamento dell’acqua e del gas, forse anche di qualche genere alimentare legato alla guerra, i prezzi dell’energia alle stelle, l’inflazione che galoppa, mancano solo le cavallette. Io ora guarda me ne vado al mare, che è meglio.
,,,,poi bene essere ottimisti e costruttivi. Crisi= opportunità, ok. Ma siamo in ritardo di almeno 20 anni sulla decarbonizzazione, perchè? Non ti viene il sospetto che le lobby che girano ogni giorno per i palazzi della politica, con borse piene di soldi per “educare” in forma lecita s’intende i nostri politici abbiano avuto un ruolo?
Temo di essere stato equivocato. Quanto tu dici è senz’altro vero: io mi riferivo alla disponibilità naturale, non ad eventuali problemi legati a specifiche situazioni politiche. Per il resto come già in un altro intervento che ho fatto, davvero non capisco come non sia possibile fare impianti eolici offshore in Italia. E comunque buone vacanze.
Al MiTe sono stati depositati 64 progetti di parchi eolici off shore galleggianti. In più ci sono tutti gli altri ancorati sul fondo, come Beleolico a TrapaniEolico in mare: Beleolico attacca la spina e parte Med Wind da 9 TWh
“Al momento, di petrolio ce n’è finchè se ne vuole”: di tempo, invece, no, siamo già in forte ritardo. Magari a lei non interessa personalmente, ai miei figli sì.
Non vuoi capire, ti diverte non ascoltare ne leggere..ok. Comunque il 2035 e tutto il resto non sono frutto del fallimento delle lobby pro petrolio ma la loro vittoria. Il pianeta ha bisogno di interventi molto più drastici e rapidi.
Il fatto che un’auto in UE possa essere omologata con sforamenti fino al 50% (!!!!) sui limiti euro 6d secondo te a chi è dovuto ? alle pressioni della fata turchina ?
Sempre a parlare di energie rinnovabili: il rendimento di un impianto fotovoltaico e’ inferiore al 20%. L’energia immessa in rete e’ fonte di grande instabilita’. Ricordo inoltre che se non ci fossero stati i vari conto energia o il recupero del 50% della spesa in 10 anni, ben pochi avrebbero montato i pannelli fotovoltaici.
Quindi? E’ vero, l’ 80% della radiazione solare non viene convertita in elettricità, ma non finisce nemmeno nell’aria come inquinante o calore come nella combustione. Semplicemente, per catturare 1 mq equivamente di radiazione solare, ad oggi servono 5mq di pannelli. E man mano che la tecnologia migliora, l’efficienza dei pannelli sarà migliore. Il motore termico mi pare inchiodato al 30% da decenni invece.
Inoltre, incentivi. Chissà quanta gente avrebbe comprato un’auto euro6 invece di tenersi la cara e fidata Euro 0-1-2-3 senza gli incentivi alla rottamazione che abbiamo ogni anno da decenni. O i bonus caldaia, i bonus bici, o gli sgravi sui carburanti di questi mesi.
Tutte le nuove tecnologie vengono incentivate statalmente per favorirne l’adozione.
Però se si finanziano tecnologie vecchie e inquinanti va benissimo, mentre sono soldi buttati se si finanziano tecnologie differenti. Doppiopesismo?
Caro signor gattomom, mi dispiace di non poter modificare l’auto elettrica (perché altrimenti perderei la garanzia sia del veicolo che delle batterie)! Ma se non fosse per questo, io utilizzerei il pacco batterie della EV anche x uso domestico, quando il mio fotovoltaico non produce energia (ovvero la notte)! Quindi: un semplice inverter attinge energia dalle batterie dall’auto la notte (quando i fotovoltaici sono off) e lungo il giorno, con 40 kWh di produzione potrei sia caricare le batterie dell’auto, che usare tutti gli elettrodomestici. Vice versa, allo stato attuale, sono costretto a percorrere ogni sera 100 km, girovagando senza alcuna meta e motivo, solo per scaricare le batterie dell’auto; così che il giorno dopo posso ricaricare l’auto a costo zero! Ed evitare di vendere l’energia prodotta al gestore, che la paga 4 soldi (le famose briciole per fare contenti gli uccellini)! A tal proposito, ho acquistato un pacco batterie per alimentare l’illuminazione domestica! Presto aggiornerò l’impianto per gestire anche il frigo, TV, ecc. Poi, chiamerò il gestore e gli faccio trovare il contatore dell’energia elettrica, bello e smontato, davanti l’uscio di casa mia! Se poi i fotovoltaici hanno un rendimento del 20% o anche meno, il sole dalle mie parti è stato sempre gratis, almeno fino ad oggi! Al posto di scaldare inutilmente le tegole del tetto, uso il sole per generare energia elettrica gratis! Io non intendo vendere al gestore l’energia prodotta, visto che la pagano una bazzecola, ma la rivendono a costi esorbitanti, facendo un profitto esagerato senza metterci nulla di loro! Poi c’è che purtroppo oggi l’auto non serve solo x andare da A a B! Ma deve avere 200 cavalli, percorrere 2000 chilometri non stop, andare da 0 a 100 in una manciata di secondi, avere tutti i confort ed anche le ballerine del can can! Altrimenti nessuno le compra! Di fatto, le auto oggi hanno tutto tranne quello che potrebbe realmente servire o avere un senso! Questo è un mio modesto parere, a prescindere dalle esigenze degli altri ed a quello che gli altri possano pensare o dire!!
Tanti saluti
Il rendimento dei pannelli fotovoltaici è il 20% di un’energias inesauribile e gratuita come il sole. Il rendimento di una motore termico è il 30% scarso di un bene costoso e in esaurimento come il carburante fossile. Dieci anni fa senza incentivi pochi avrebbero installato i pannelli fotovoltaici, è vero. Oggi però sono vantaggiosi anche senza incentivi grazie all’evoluzione della tecnologia e alla produzione su vastissima scala. Lo stesso avverrà con l’auto elettrica, come è avvenuto per cellulari, led, Tv al plasma, computer e perfino con le auto termiche, dalla Ford T in poi..
Ma la redazione si è mai posta il problema che se su ogni articolo che pubblica si genera una vera e propria guerra di commenti forse c’è qualcosa che non va? Che sia il tono degli articoli, l’ignoranza degli utenti che commentano senza avere nessuna competenza in materia comunque la pensino?
Non sarebbe forse il caso di cambiare un po’ il tono degli articoli, che non fanno più informazione ma sempre e solo polemiche, o di eliminare lo spazio riservato ai commenti?
Eh certo! Imbavagliamolo anche il povero popolo bue. Poi giù a 90. Si padrone. Comandi padrone.
Che guerra di commenti?
Si chiama ignoranza, perbenismo, qualunquismo, chiagnefottismo all’italiana, …
Anche i bambini lo sanno, almeno dal 1837, quando Hans Christian Andersen pubblica la favola “I vestiti nuovi dell’imperatore”.
Tedeschini si è assunto lo (scomodo) ruolo del bambino che grida “Il re è nudo!”, mentre tutti gli altri, acquiescenti e complici, applaudono e lodano le sgasate e i rombi della F1.
Bravo, allora anche se non è elegante rispondere ad una domanda con un’altra domanda, ma chi sarebbe lei per dare degli ignoranti alle persone che commentano, o che siano senza competenze?
Premesso lo stile sgradevole di certi personaggi che censurano “ad minchiam” certi commenti esaltando la libertà di vivere sani e con l’aria pulita e poi non lasciano libera nemmeno la libertà d’espressione, ma secondo lei è costruttivo un discorso dove hanno la stessa opinione e chi prova ad evidenziare problematiche viene anche bannato? Non è che forse, come lei ha scritto, c’è qualcosa che non va proprio nelle sue affermazioni?
E’ un’opzione: smettiamo di parlare di calcio, di politica, di vaccini, di diritti civili, di immigrazione e di tasse e forse avremo meno polemiche. Si chiama dittatura, ma a qualcuno può anche piacere. Quanto a Vaielettrico, chiedo a lei di valutare quanti dei nostri articoli siano “di informazione” e quanti “sempre e solo di polemiche”. Se i primi superano i secondi con un rapporto inferiore a 10 a uno le dò ragione.
A me pare che il tenore degli articoli che pubblicate, quando non riferiti ad esperienze personali di questo o quell’utente, siano sempre polemici, che il bersaglio sia Formigli, Porro, il cronista di Sky o l’amministratore della Toyota tanto per citarne alcuni, si va sempre all’attacco ed i commenti rispecchiano quest’ attitudine, se si lancia un pezzo di carne in una gabbia piena di cani famelici questi si azzufferanno per accaparrarselo ed è ciò che succede qui, non è questione di dittatura o democrazia, si tratta di uno scontro ideologico da ambo le parti e nella stragrande maggioranza dei casi senza nessuna preparazione specifica dove l’opinione di un ingegnere vale come quella di un netturbino (con tutto il rispetto per il netturbino), purtroppo anche la democrazia funziona così e se ne vedono i risultati, detto questo, non possiamo affiancare questi argomenti al calcio a meno che non vogliate impostare il sito come l”‘osteria da Pinuccia”, ho espresso un punto di vista, secondo me sarebbe auspicabile un tono più serio negli articoli e l’eliminazione dello spazio riservato ai commenti degli utenti perché non c’è nulla di costruttivo in un branco di cani che si azzuffano…
dopo la prima cancellatura (non è dato sapere perché), riprovo:
bravo alessandro, commento che andrebbe messo come primo sotto ogni articolo.👏 👏👏👏👏👏👏
si vede che leggi molto poco di quello che viene pubblicato. ci sono decine di articoli su barche, mezzi agricoli, aerei elettrici, sugli acquisti da parte dei comuni di bus elettrici, di eventi dedicati alla mobilità elettrica o di prototipi di varie università oltre a quelli su nuove batterie, nuovi modelli di auto e moto… In inglese si chiama scroll….cioè andare su e giu per la pagina web e provare ad aspettare 5 secondi prima di commentare alla kakkio
Mio malgrado ho letto molti più articoli di quanto avrei voluto, ho anche provato a portare il mio contributo in alcuni casi riferendomi a precise competenze professionali e di formazione legate alla mia professione per confutare alcune inesattezze e sempre senza schierarmi, entravo per informarmi e a volte trovavo scritte delle sciocchezze inenarrabili ma purtroppo qui la gente copia e incolla questo o quello studio senza avere le competenze per comprenderlo, io non mi sono mai permesso di esprimere giudizi su temi dei quali non ho competenza ma su ciò che riguarda le mie competenze, il mio percorso di studi e professionale si ed ho sempre trovato un muro di ignoranza e impreparazione sia da parte della redazione che della stragrande maggioranza degli utenti, di conseguenza ho smesso, è inutile che un professionista chiarisca le inesattezze di certi articoli e di certi commenti, qui conta di più essere ciecamente allineati che avere una formazione professionale specifica perché è come se un medico andasse su byoblu a portare il suo contributo contro certe bufale e gli dicessero di dimostrare un H index elevato o di tacere, poiché non accetto lezioni su ciò che conosco molto bene e su cui potrei essere io sulla cattedra non mi esprimo più ma ti garantisco che in questo sito di corbellerie se ne leggono parecchie, detto questo, per tornare sull’argomento iniziale, gli autori non sopportano chi scriva un articolo, faccia una trasmissione o una dichiarazione che va contro il loro pensiero e in men che non si dica escono con articoli polemici che suonano sempre uguali ” le sciocchezze di quello” “,le bugie di quell’altro ” generando infinite dispute che sono sempre le stesse,sempre uguali, se non vedi questo aspetto forse sei tu che presti poca attenzione, quello che sto dicendo è che è giusto che loro abbiano la libertà di pubblicare quello che credono ma il mio suggerimento è di non fomentare la guerriglia o di eliminare lo spazio dei commenti, del resto fino a non molto tempo fa certe cose le leggevamo sulle riviste e i commenti non erano contemplati…
Ah perché? Bisogna pure leggere adesso? 😂
Alessandro
Io la capisco. Ho più volte espresso il mio parere su certi commenti che personalmente eviterei (nel senso di non pubblicherei, cioè li censurerei) proprio per la stessa ragione: perchè non aggiungono nulla di costruttivo, è solo polemica distruttiva. Il dissenso argomentato è utile, quasi sempre utile, perchè può innescare dibattiti dai quali si impara. Nell’esprimere questo parere, più volte, sono stato tacciato ampiamente di talebaneria censoria.
Credo sia difficile raggiungere un equilibrio. Seguo con particolare attenzione il blog di Paolo Attivissimo dove la parte dei commenti è interessantissima proprio per il livello dei commentatori, estremamente preparati.
Togliere i commenti priverebbe di una parte importante. Purtroppo il prezzo da pagare è di averli infarciti per i due terzi di polemiche (e con questo non voglio sfilarmi dalle mie responsabilità, anche io le alimento e ho battibecchi con alcuni utenti).
Non sono d’accordo sul fatto che il sito ne guadagnerebbe: sarebbe necessario avere articoli molto più “redazionali” quando invece sono spesso articoli spontanei di lettori, è anche una questione di costi, non c’è una redazione di giornalisti pagati da un abbonamento o sovvenzionati dallo Stato come accade per i quotidiani, qui è tutto gratuito.
So come ci si sente a leggere fesserie su argomenti nei quali si è preparati (nel mio caso, informatica e statistica), è un prezzo da pagare che si affronta con i 60 milioni di tuttologi che abitano l’Italia (nei quali mi sono ritagliato il mio spazio di tuttologo specializzato).
A questo punto, però, la domanda sorge spontanea: quale è il suo campo?
E, soprattutto, ha provato a scrivere un articolo e a sottoporlo alla redazione? Considerando il livello dei commenti che lasciano passare (sostanzialmente tutti quelli in cui non si offende direttamente qualcuno), perchè la dovrebbero censurare?
Se censurano non va bene, se non censurano non va bene, gli articoli non vanno bene, lo spazio commenti non va bene. Ma vai a leggere un blog di cucina !
Mi scusi sig. Tedeschini, vero che il cronista di SKY sembra veramente un cialtrone disinformato ( aveva fatto una figura barbina simile sui vaccini durante il GP di russia dello scorso anno ), ma quando voi spesso inserite i commenti dell’amministratore delegato di Enel o come visto in altri articoli quello di Terna, che naturalmente sono sempre ad elogiare l’auto elettrica a batterie, è come chiedere all’oste se il suo vino è buono. Non potranno mai “parlare” dei problemi o eventuali difficoltà. Non sarebbe male vedere un po di obbiettività e di conseguenza vedere interviste anche di chi non ne è così “semplicistico”
Ma la cosa bella di tutto questo dibattito, auto elettrica inquina meno o di più di una con il motore tradizionale è credere che sia per colpa dell’uomo che ci sia il riscaldamento globale, io sono un ragazzo che studia fisica del clima e atmosfera e vi dico che vi raccontano un sacco di fregnacce, ma comunque non credete a me, andate a sentire cosa dicono gli esperti (quelli veri) tipo franco Prodi
Aspetta, ti mando i numeri di telefono dei parenti di quelli morti sotto il ghiacciaio.
Con tutto il rispetto per Franco Prodi (che comunque, caro Gian Vito, dice cose ben diverse dallo schematico negazionismo climatico che lei gli attribuisce) abbiamo più volte ripetuto che dopo l’ultimo rapporto IPCC sul clima non accettiamo più di pubblicare su questo sito commenti negazionisti come il suo. Si regoli di conseguenza.
abbiamo un terrafreddista.
Chi promuove le combustioni è nemico della salute del pianeta e nemico della salute delle persone e pertanto va trattato come tale.
A volte sembra di avere a che fare con delle quasi innocue tifoserie come chi (tra il 1977 e l’inizio degli anni 80) era per il 3000 aspirato e chi (come me) per il 1.5 v6 turbo della Renault, ma qui la posta in gioco è ben diversa, direi totale.
In questi giorni stiamo sperimentando proprio sulla nostra pelle la siccità, una cosa che parte dei migranti che arriva nel nostro paese ha già sperimentato nelle proprie terre abbandonandole, ma i Porro, Formigli e tutta la “compilation” di soldatini contro l’elettrico (giornalisti, politici ecc.) non perde occasione per denigrare, infangare e demolire.
Questi non conoscono la vergogna, e la coscienza ce l’hanno ancora “incellophanata” in quanto non la usano.
Bisogna chiuderli tutti i rubinetti dei distributori. Subito !
Mentre qualcuno ancora farnetica sul meno inquinare dei motori a combustione, sulla Marmolada, in una giornata caldissima (+10 gradi), proprio a causa di un fenomeno innescato da questi e noto alle persone di buon senso ( perché anche in questo caso c’è chi nega l’evidenza) come “cambiamento climatico”, un enorme pezzo di ghiaccio e roccia travolgeva degli alpinisti. La natura ha da tempo cominciato la sua battaglia per liberarsi del suo parassita: l’uomo e lui, anziché provare a ricostruire l’armonia perduta, continua a violentare il pianeta.
Certo le EV cars non sono la soluzione a tutto, ma di certo sono un primo passo, produrre poi energia verde e riciclare le batterie (oggi già possibile rigenerarle e recuperarle per oltre l’80%), nonché produrle “eticamente” sono i passi successivi. Nel frattempo il pianeta continuerà la sua battaglia e noi saremo sempre quelli che in ogni caso ci rimetteremo, ma volete mettere estinguersi con nelle orecchie il rombo di una formula uno?!?
I parassiti andrebbero eliminati a prescindere,ci sono 120 milioni di condizionatori a tutta manetta
Per il disastro della Marmolada, per la siccità i colpevoli non sono ovviamente solo in italia, ma anche in italia e stanno facendo di tutto per ostacolare i parchi eolici e fotovoltaici, hanno avuto il coraggio di incentivare il termico, hanno fatto incentivi ridicoli per l’elettrico ……e continuano a far prorogare la gara per l’appalto delle colonnine in autostrada.
Temo che il più grave problema della siccità in val Padana sia lo smodato prelievo di acqua per utilizzo agricolo. Non sto dicendo che quest’anno le precipitazioni siano straordinariamente sotto la media, ma se evitassimo di coltivare mais in pianura padana sarebbe senz’altro meglio.
Non ce la caviamo così facilmente sul problema del riscaldamento della Terra, la situazione è più grave di quello ci danno intendere nei media mainstraim.
Sinceramente credo che ci troveremmo di fronte nei prossimi anni ad una catastrofe, non so neanche se ce la caveremo nonostante BEV,FV,PdC ed eolico. Ho visto che stanno facendo dei progressi sulla fusione nucleare, interessante il progetto Z-Pinch di un reattore modulare. Ma per intanto dobbiamo tappare i tubi di scarico e i camini, con le buone o con le cattive
Il problema lo creano le combustioni, ma però adeguiamo l’agricoltura.
Complimenti.
Quindi la regola è: andiamo ad adeguare tutto ma guai a toccare i colpevoli, quelli possono tranquillamente continuare a distruggere ed uccidere.
Le siccità già da qualche anno sono comparse in alcuni paesi africani e provocano le migrazioni di persone che non hanno nulla da mettere sotto i denti. E così finiremo anche noi se non blocchiamo le combustioni di petrolio e carbone e fossili in genere.
Non sono d’accordo col suo catastrofismo. Peraltro nel deserto del Sahara la siccità c’è già da parecchio. Battute a parte, visto che il problema c’è e qualunque soluzione attuiamo ci sarà per decine e decine di anni, credo che si, sarebbe meglio adeguare l’agricoltura. Non trova?
Vorrei essere ottimista come lei. Purtroppo vedo che altri paesi hanno mix energetici molto diversi dal nostro (e noi europei, detto per inciso, siamo un numero insignificante rispetto alla popolazione mondiale, e già ora siamo circa il 10% delle emissioni globali: il passaggio quindi all’auto elettrica, in Europa, avrà effetti del tutto marginali sulle emissioni globali).
Tutti siamo marginali, ma assieme facciamo il disastro.
Quindi il tuo ragionamento è siccome tanto siamo marginali continuiamo a sbagliare?
In sintesi: così fan tutti.
Congratulazioni.
Non credo che abbia colto il senso del mio intervento, ma fa niente.
Si, in effetti ritengo di non essere sufficientemente intelligente per comprenderla.
Le chiedo scusa per il tempo che le ho fatto perdere.
credo che “L’astuto” abbia ragione. non è questione di così fan tutti
è questione che se l’inquinamento da combustibili per autotrazione conto proprio in europa, quindi togliendo tutti i conto terzi è l’1% dell’inquinamento globale ha poco senso investire una enorme forza lavoro su questo se non cambierà una virgola al pianeta.
io sono d’accordo con l’avvento dell’auto elettrica e ne accetto i pregi e i difetti, ma è un dato di fatto che l’auto elettrica non fermerà il surriscaldamento globale,
provi ad andare nei paesi Brics a vedere il livello industriale e l’inquinamento che producono o tutti quegli aerei che volano in cielo, ci sono ancora dei 747-200 freighter che volano e non sono di certo con motori avanzati a livello di inquinamento.
sono d’accordo che un po per uno faremo del bene, ma non è l’ossessiva focalizzazione su questo argomento che stravolgerà il mondo..
Dove vede l’ossessiva focalizzazione sull’auto elettrica? Alzi lo sguardo dall’ombelico e si legga qualcosa sull’Accordo di Parigi, sul Green Deal Europeo o sul pacchetto “Fit for 55”. Si accorgerà che l’auto elettrica è solo uno di oltre 100 soluzioni proposte per tentare di arginare il cambiamento climatico, Tir, aerei e navi comprese.
Se lei non legge quello che non le interessa, non vuol dire che il problema non sia ampiamente noto e che Vaielettrico, quasi unico nel panorama italiano dell’editoria, non se ne stia occupando: https://www.vaielettrico.it/emissioni-entro-il-2025-il-73-dei-traghetti-sara-fuorilegge/ solo per prendere qualcosa di recentissimo.
Scusi sig. Alessandro, ricorrono giusto adesso i 100 dall’anniversario del più grande distacco di un ghiacciaio mai avvenuto in Italia. Non si è mai posto la domanda se queste cose avvenivano anche 100 anni fà? come del resto i periodi di siccità dove una semplice ricerca le mostrerà fatti documentati ancor prima della scoperta dei motori endotermici. Vero che molto più rispetto per la natura sicuramente ci gioverebbe molto, ma i falsi allarmismi delle persone disinformate a volte possono provocare danni peggiori
“Falsi allarmismi”, ovviamente. Le propongo il passaggio di uno studio dell’Università di Padova https://www.unipd.it/news/linesorabile-ritirata-marmolada “Nel caso della Marmolada, quello che registriamo è che il volume perduto in cent’anni arriva quasi al 90%”. La smetta lei, piuttosto, di diffondere bufale.
Premetto che non sono stato ne per mantenere i motori termici ne per eliminarli sostituendoli con l’elettrico ma sto ancora facendo i conti personalmente su quale sia realmente la scelta migliore …
Una domanda :
Ma quanto dura la vita di una batteria al litio montata su di un’auto elettrica ?
Si parla che per le batterie più performanti servano 70/80.000 km per andare in pari alle emissioni di CO2 di un motore a benzina quindi se dopo 7/8 anni devo sostituire la batteria sempre per andare in pari con un motore termico dovrei fare almeno una percorrenza annua di 10.000 km .
Quindi considerando che in auto percorro mediamente 6/7.000 km annui ho ancora qualche dubbio di emettere meno CO2 nei prossimi 10 anni perché con l’elettrico avrei già dovuto sostituire la batteria con una nuova che è stata prodotta emettendo un’altra grande quantità di CO2 e quindi nel mio caso ne emetterei in misura maggiore .
Sarei felice che qualcuno fosse in grado di dimostrarmi che mi sbaglio ma con dati alla mano e non con i soliti proclami ufficiali di un qualsivoglia ente ….
Grazie , se me lo dimostrate cambio subito la mia Toyota di 26 anni con 215.000 km tenuta in modo maniacale soprattutto di meccanica visto che il meccanico che se ne occupa sono io
Si fa presto: una batteria dura non meno di 1.500 cicli di carica/scarica. Se hai un’autonomia di 350km (es. ID3) fai 1.500 x 350 = 525.000 km.
Le batterie LFP le danno per 3000 cicli (degrado finale >80%, oppure 6000 cicli con degrado finale al 70% e solo ricariche AC).
La Model 3 RWD quindi è in grado di percorrere 3000×290 = 870.000 km ai 130 autostradali fissi con clima acceso. Oppure 3000×400 = 1.200.000 km (ipotizzando un consumo di 15kWh/100 km che non è campato in aria visto che il mio dopo 17.000 km è inferiore ai 14kWh/100 km, inclusivi di un inverno e due estati dove il clima pesa parecchio)
Diciamo che diventa prima vecchia la carrozzeria, guarnizioni, sospensioni etc.
Allora non è passato abbastanza tempo per vedere le prima auto BEV vecchie, cominciano ad essercene di Model S, ma non sembrano esserci problemi con chilometri percorsi eccezionalmente levato, ci sono Model S che hanno fatto 1 Milione di chilometri
Io per esempio ho un e-Golf da soli due anni e 20.000km e al momento non riscontro nessun degrado praticamente misurabile da quando l’ho acquistata 2 anni fa, cioè se faccio gli stessi percorsi alla stessa maniera, vedo che perdo sempre la stessa autonomia, lo so che sembra non credibile perchè è previsto una perdita di autonomia ma io riscontro questo, immagino che se facessi un test approfondito con hardware e software specifica qualche punto percentuale avrò perso.
La batteria non si cambia vive quanto l’auto, perderò (autonomia , ma cosa importa, nell’uso quotidiano non cambia nulla perchè c’è batteria sufficiente anche se perdesse il 70% fra 20 anni o 500.000km , per i lunghi viaggi ci si fermerà 5 minuti in più alle Fast.
Parliamo di auto che non sopraggiungono guasti importanti, sono praticamente eterne,per la manutenzione penso che basterà cambiare le sospensioni, per il resto non necessitano di altro come interventi importanti , penso che ogni tanto sarà da cambiare il filtro del condizionatore, immagino che dopo tanti chilometri sarà da rabboccare il fluido del climatizzatore e il liquido del circuito di raffreddamento. Anche i freni credo che non siano mai da fare perché si frena quasi sempre con il freno motore del motore elettrico.
Per me c’è il rischio per i costruttori e autofficine che queste auto siano praticamente di lunga vita e con poca manutenzione e difatti le vedono come fumo negli occhi
Quello che fa più piacere è leggere la reazione isterica di ogni giornalista impegnato a promuovere le EV ogni qual volta che un altro giornalista dice la sua opinione differente. L’insicurezza è indice di malafede, altrimenti i promotori delle EVs, convinti della bontà del prodotto, vi passerebbero sopra. Invece… Invece il prodotto è così buono che ci vogliono incentivi da paura per venderli. Il prodotto è così buono che se non sfrutti i bambini in Africa in semischiavitù e distruggi il loro territorio con miniere devastanti per dei minerali che possono essere lavorati sono dalla gleba cinese in fabbriche con personale rieducato in campi di lavoro per spuntare un prezzo a malapena decente, sono fuori mercato. Sono così buoni che ci vogliono i capi di stato con leggi mai volute per imporli come acquisto obbligatorio sul non più libero mercato. Sono così buoni che nel mercato dell’usato già lo 0,6% dei veicoli trattati è una EV malgrado siano prodotti recenti e con una fetta complessiva del parco circolante inferiore allo 0,01%
Qualcosa non torna, ed è la vostra reazione esagerata ai commenti dei vostri colleghi, una reazione che sa di paura, la paura che la verità palese si diffonda prima che i politici corrotti abbiano distrutto l’industria dell’auto e non si possa tornare indietro. Prima che la mobilità libera venga asservita al trasporto EV controllabile da remoto. Inquietante la vostra reazione.
Pienamente d’accordo!!!! Purtroppo vige il fatto che ormai la stampa oltre ad essere gestita da perfetti ignoranti è aiutata dal main stream e se i padroni globali hanno deciso di distruggere il pianeta per reperire il litio, tutti a dire che è cosa buona e chi dissente è come sempre un sovversivo, terrapiattista ……. I valori democratici inglesi ed usa
Tutti leoni da tastiera che non si firmano mai con nome e cognome, insultano senza mai metterci la faccia. Avanti così.
Buongiorno Sig.Luca
Al di la del fatto che possa trovarmi d’accordo o meno su alcune delle cose che sostiene.
Trovo interessante il fatto che ci sia un mercato delle ev così “ampio” in relazione ai volumi venduti complessivamente, può cortesemente dirmi dove ha visto che lo 0,6% delle auto di seconda mano tutt’ora in vendita sono BEV?
La ringrazio
Vorrei una risposta a questa domanda: le batterie al Litio dei vostri smartphone sono fatte da team di top-manager che vanno al lavoro in elicottero? Oppure è lo stesso litio che viene usato nelle auto elettriche? quello fatto “da bambini e schiavi cinesi” (sintesi del commento)? E non vi vergognate a continuare ad usarli? state correndo in discarica a conferirli? Attendo gentile risposta, Grazie.
Bisogna migliorare la catena di fornitura, questo si, ma riguarda anche altri settori, soprattutto per l’estrazione dei fossili, per le popolazioni locali, se per caso viene trovato un giacimento petrolifero, è una disgrazia.
Per non parlare delle guerre che si scatenano per spartirsi il mercato dei fossili come quella Ucraina
Siete sempre più una setta, sappiatelo! Cancellate pure il messaggio, ma se volete essere credibili abbassate i toni.. altrimenti più che vaielettrico sembrate ultraselettrico..e pensare che ero capitato in questo blog per informarmi !
Eeeeh, anche otta!
Per restare in tema, ottimo che voglia informarsi!
Ma informarsi richiede l’elaborazione delle informazioni raccolte, la loro correlazione, lo scarto di quelle incongrue, l’ulteriore ricerca di quelle a conforto o smentita delle precedenti.
Troppa fatica?
Se sta cercando un centro di gravità permanente, che non le faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente, be’ sappia che purtroppo non c’è: era una fake news messa in giro da certe sette in passato.
Se stava cercando solo un nuovo lavaggio del cervello, non si scoraggi: numerosi siti forniscono un kit con la sabbia e la paletta per scavarsi un buco dove infilare la testa.
Coraggio, non si dia per vinto così facilmente!
ahahahahhahahahahhahahahahaha..rticolone!!
cancel culture. woke, frizzi lazzi e strumpallazzi vi fanno una pippa..
ricapitolando, un tale, durante una telecronaca avrebbe improvvisamente detto: “opinione personale” blablabla senza nessun contesto, niente di niente. aveva voglia di dirlo e l’ha fatto.. 🙄
visto qui il titolo ho quindi dato un’occhiata alle prime pagine dei quotidiani: nulla. è passato nel silenzio totale.. 🤷♂️
mi aspetto allora interrogazioni parlamentari su questo scandalo: io farei anche una raccolta firme o scenderei in piazza con qualche pride.
non si possono accettare queste discriminazioni.
Mamma mia che acredine voi portate studi importanti ho meglio credete ciecamente in questi. Vi rendo noto che anche gli studi sul vaccino erano importanti ma alla fine corsa hanno dimostrato?
No vax, No Watt, No Tap, No Tav. Vabbè, buona notte Roberto
Tipica arroganza di chi non ha argomenti. Gli studi EPA ed AEA sono di parte essendo di 2 agenzie già note per avere falsificato dati essendo manipolati da decenni dai soliti noti politici, e non è un caso che la Corte Suprema degli USA abbia tolto ogni autorità in materia all’EPA perché dopo il ricorso dei cittadini le prove hanno acclarato la parzialità di tale agenzia. Infine denota la malafede, signor Massimo. Ci vuole solo un disonesto per non volere vedere che una batteria o una EV prodotta in Cina da una industria approvvigionata col 95% dal carbone inquina molto di più di un diesel prodotto in Europa usando l’idroelettrico o il nucleare. E non tirare in ballo la barzelletta delle rinnovabili in Cina perché NESSUNA INDUSTRIA va avanti con l’energia intermittente. Tutto questo ormai ha acclarato agli italiani l’imbroglio dietro l’obbligo di passare alle EV cinesi, oltre al danno economico ed ambientale di dare i soldi alla nazione che inquina e distrugge di più il nostro pianeta. Vogliamo risolvere l’inquinamento del pianeta? smettiamo tutti di importare ogni tipo di prodotto fatto in Cina. Un crollo del PIL cinese del 50% ridurrebbe l’inquinamento terrestre del 30%. Lo stesso prodotto fatto in Europa o Nord America invece che in Cina inquina il 66% in meno. Producano per se stessi, hanno tanti abitanti quanto la Terra nel 1900, e ritornino ad isolarsi. Il resto del Pianeta ne trarrà solo beneficio. L’ipocrisia degli ambientalisti filocinesi è pericolosa.
Strano Luca che le hanno passato questo commento e non censurato come molti che mette in evidenza come prima cosa l’assurdità di certe regole comunitarie che entreranno in vigore dal 2030. Basterebbe che “certe” altre nazioni si adeguassero allo standard attuale europeo per avere risultati migliori di quelli previsti da stupide regole che in pratica dicono che anche l’aria ha confini, con queste regole l’inquinamento creato da cina, india ed altre nazioni che se ne fregano altamente dell’Europa, resterà solo da loro e noi vivremmo in una specie di bolla. Se fatte da soli certe limitazioni non servono a nulla, almeno a no cittadini, in compenso le case automobilistiche hanno un nuovo mercato da centinaia di milioni di pezzi da piazzare in poco tempo ( azionisti che ballano sui tavoli) al posto dello stanco e sempre più in contrazione di un “mercato di sostituzione )
Veramente io sempre stato favorevole alla TAV, pure alla TAP ed al nucleare. Ma gli imbrogli a reti unificate e giornalismo mono-orientato come su vaccini che palesemente non funzionano ( ti vaccino, non ti ammali, non muori ed invece Draghi ha mentito) o le falsità sui cambiamenti climatici ( Statua della Libertà baia di NY dal 1886 sempre stessa elevazione sul livello del mare in oltre 130 anni) mi dispiace li riconosciamo ormai tutti.
Mattia, la smettiamo anche con questa storia della Statua della Libertà?
https://www.reuters.com/article/factcheck-statue-of-liberty-sea-level-idUSL1N2RV1SK
Il livello del mare sta salendo di circa 3 millimetri all’anno. In 100 anni sono 29 centimetri.
Piantiamola una volta per tutte e aprite gli occhi o se li volete tenere chiusi, lasciate in pace quelli che guardano in alto!
Sarà anche un terrapiattista, e anche di qualche associazione per la teoria cospirazionista🙈
Diciamo che i vacini e lo smog sono agli opposti, mentre il vacino salva chi lo usa, quindi la scelta di farlo o no reca danno solo alla persona che decide, l’inquinamento è esattamente al opposto, se uno non vuole inquinare reca danno alla collettività, se uno fa la transazione tutela la collettività, è qui la sostanziale differenza, quindi non ettichettiamo alla pari i no vax dai no wat
Le terapie intensive saturate dai no vax sono un problema di tutti. Due pesi e due misure, Fabio?
Io non sono contrario ai vacini anzi, ma sono fermamente favorevole alla libertà di scelta, e da fonti interne ci sono più vaccinati in terapia intensiva che non vaccinati, poi i giornalari sono come il nostro Porro, qui ( sulle terapie) va bene e per il resto no.
Per me le misure devono essere le stesse se no non c’è coerenza.
E comunque risultano no vax anche chi ha solo due dosi, quindi o si smette di etichettare che i no vax sono come i no Wat o non si andrà da nessuna parte.
La prego di lasciar cadere questa odiosa discussione sui No vax che nulla c’entra con Vaielettrico. Dal punto di vista statistico, però, mi permetta di ricordarle che in un paese dove il 90% della popolazione è vaccinata è ovvio che in cifra assoluta possano essere ricoverati più vaccinati che no vax. Il raffronto va fatto in valori percentuali: tot ricoverati su tot vaccinati, a fronte di tot ricoverati su tot non vaccinati. Anche la statistica è una scienza. E conferma in pieno le conclusione della scienza medica e farmacologica.
Massimo Degli Esposti 4 Luglio 2022 at 18:15
È quello che stavo dicendo le percentuali, ma non è quello che ci fanno passare per vero.
Si la chiudo qui, ma c’è sempre qualcuno che riparte 🤷
Chissà perché più si crede a uno “studio” piuttosto che ad uno Studio tanto meno si è studiato in gioventù preferendovi lo stadio. Non vi tedio. Buonanotte.
I miei studi ad esempio hanno dimostrato che la H ha la sua importanza 😂
C’e’ un motivo di questo astio, la formula e e la formula 1 dovrebbero unificarsi con la prossima gen 3, in arrivo tra qualche anno.
Un’affermazione dovrebbe avere un fondamento. Questa a quale si riferisce?
Ma quale unificare. La formula 1 è ora di mandarla in pensione. Ha fatto il suo tempo.
La Fabbricazione 1 kWh di batteria al litio comporta l’emissione di 90 kg CO2 se prodotta nel Sud asiatico dove usano molto carbone per produrre l’energia elettrica, in Europa si riuscirebbe produrre batterie con minor emissione CO2, ma la maggior parte delle batterie è costruita nel Sud Est asiatico e quindi dobbiamo basarci con il dato delle emissioni di quelle parti.
Se ipotizziamo di alimentare il maggior consumo di energia elettrica nazionale causa aumento BEV in circolazione solo con l’installazione di nuovi impianti di produzione a energia rinnovabile FV e eolico per esempio, l’auto BEV che via via entrano in circolazione non emetteranno CO2 per l’energia elettrica consumata, mente una termica emette 110g di CO2 ogni km. Se consideriamo per esempio una e-Golf con batteria da 35,8 kWh, ci vogliono 30.000km di percorrenza per recuperare la maggior emissione di CO2 per la fabbricazione, dopo di ché non si mette più CO2, mentre le termiche continuano a farlo vita naturale durante.
E’ importante stare bassi con la capacità delle batteria, senza eccedere nell’acquisto, tanto poi alla bisogna ci sono le Fast, la politica deve provvedere per rendere il rifornimento più pratico possibile, e poi è importante che l’aumento di capacità produttiva di energia elettrica avvenga senza aumentare le emissioni di CO2 ricorrendo a fotovoltaico ed eolico.
Ci sono altri due vantaggi delle BEV poco menzionati:
1) Potrebbero avere una vita utile più lunga delle termiche e così si andrebbe risparmiare CO2 per la fabbricazione delle auto perchè servirebbe produrne di meno annualmente visto che durano di più con un più vivace mercato dell’usato.Sarebbe importante che le cause automobilistiche dessero più supporto possibile ai propri clienti per certificare SOH delle batterie delle auto usate, anche con forme di estensione di garanzia.
2) Dobbiamo far il possibile per disincentivare il mercato dei combustibili fossili per evitare di suscitare gli appetiti di dittatori, oligarchi e multinazionali che poi finiscono per scatenare Guerre che al di là delle perdite Umane e solo per questo varrebbe la pena comprare BEV, PdC(Pompe di calore), FV ed Eolico, dicevo le Guerre comportano emissioni di CO2 per i bombardamenti e successive ricostruzioni
Sinceramente credo il pareggio avvengga anche prima. Per coerenza non dovremmo infatti confrontare le emissioni dell’intero ciclo vita di un auto elettrica con solamente i 110 g/km della combustione finale in un auto termica, ma includere tutte le emissioni per la produzione di quei litri di benzina utilizzati. La benzina infatti non nasce alla pompa ma richiede innumerevoli passaggi di produzione, raffinazione e trasporto. Questa cosa molti la dimenticano.
Penso che siano necessari equilibrio e buon senso, senza strillare come galline a cui stanno tirando il collo: quanto affermato potrebbe essere vero, dipende tutto da come viene generata l’energia elettrica utilizzata per i BEV. Se cioè provenisse da centrali termoelettriche a carbone o simili, non ci sarebbero vantaggi
Se il termine galline è riferito a noi, lo rispediamo al mittente, suggerendo un ripasso dell’educazione. Quanto al merito del problema, noi abbiamo citato studi autorevoli e indipendenti che dimostrano che le elettriche sono più virtuose PERSINO nelle situazioni che Lei cita. Se ha studi che dimostrano il contrario, La preghiamo di citarli.
Chapeau, Mauro. Una risposta che fa onore a Vaielettrico.
La calma di chi sa di non sapere abbastanza contrapposta a chi non sa di non sapere quasi nulla.
L’avvocato delle cause perse in difesa del venditore di sogni cinesi. Un po’ penoso no? Quali fonti autorevoli? EPA? AEA? Greta Thunberg o Meghan Markle? Mettiamoci Di Caprio e siamo più autorevoli. Gli studi autorevoli, quello veri, che mostrano come una EVs o una batteria cinese inquinano molto più di un veicolo benzina , diesel, GPL o metano prodotto in Europa sono puntualmente bollati dai signori fascio-ecologisti come inaffidabili perché dietro c’è la lobby del petrolio. Ergo se devo scegliere, scelgo la lobby del petrolio europea che la lobby cinese della finta ecologia. E voterò di conseguenza affinché la lobby cinese non abbia quinte colonne nel parlamento italiano ed europeo.
Ma questi fantomatici studi, “quelli seri”, non li citate mai, peccato, sarebbe stato intelligente leggerli e farsi un’idea. Noi invece citiamo, con link che chiunque può controllare.
Autorevoli no. EPA e AEA sono di parte e tutto meno che autorevoli. EPA è stata pure esautorata nella sua autorità in modo ufficiale dalla corte suprema degli USA. AEA è il braccio burocratico della banda ideologica fascio-ecologista che sta schiacciando i cittadini europei sotto insensati obblighi pseudo ecologici di transizione verso la miseria. Fatela finita di dire menzogne, questa e palese disinformazione.
Ma perché uno dovrebbe credere alla fonte “Luca”?
La Corte suprema USA è stata pensata per essere tenuta in equilibrio dalla Costituzione, cosa che hanno fatto decine di presidenti federali repubblicani e democratici per decenni, finché un sedizioso, squilibrato e ignorante vi ha impiantato dei giudici che fanno a gara nel considerare la Costituzione come i talebani il Corano e i lefebvriani la Bibbia.
Mi permetto di consigliare la lettura della prova comparsa sulla rivista Quattroruote di agosto 2021: in Polonia la generazione di energia elettrica tramite carbone ben difficilmente consente di raggiungere il punto di pareggio con le maggiori emissioni legate alla fabbricazione di un BEV. E’ certo un caso limite, ma da tenere presente. Comunque non importunerò più i frequentatori del sito con i miei commenti. Pensavo di aver trovato un luogo di civile discussione, per gli automobilisti elettrici di oggi e di domani, che mi avrebbe aiutato a capire quando potrò con convenienza e utilità passare all’elettrico, che oggi, come Lei stesso ha più volte riconosciuto, non è adatto a tutti. Invece vedo una sorta di ring in cui ci scambiano a volte accuse feroci tra persone, ciascuna delle quali si ritiene portatrice del Verbo: la la Guerra dei Trent’Anni è finita da un pezzo. Questi atteggiamenti portano purtroppo acqua al mulino del compianto Umberto Eco, quando commentava gli effetti del web e dei social. Comunque buona fortuna: certamente non verrà avvertita la mia mancanza, così come io non avrò rimpianti nel non leggere più gli interventi e le notizie
Secondo me la soluzione è l’autonomia energetica “personale” mediante l’autoproduzione con FV. Nel mio caso con impianto da 5 kWh gestisco consumi di casa al 50% e ricarico auto gratis. So che non è soluzione per tutti ma per chi può è l’unica strada da percorrere
Triste commento. Chi non sa come argomentare… Finisca lei la frase Roberto… A Lei Signor Tedeschini i miei sinceri complimenti e stima per la pacatezza, l’educazione e la più volte dimostrata capacità.
Non capisco questo accanimento per la nostra estinzione, o meglio per distruggere la nostra casa, aveva ragione un docente quando diceva l’uomo è il cancro della terra, e come tale va estirpato.
Io mi sto ancora chiedendo come si fa a dar da mangiare ai propri figli pomodori avvelenati della terra dei fuochi… Un cancro o un virus… No nemmeno il virus distrugge il suo ospite o almeno cerca di non farlo.
Scommetto che hai vaccinato i figli però. Coerente come tutti gli ecologisti su questo forum
Dunque… Fammi pensare… Cavolo si, vaccino fatto. Anche perché io mi son fatto la terapia intensiva perché non potevo (anche se volevo) vaccinarsi, i miei genitori e mio fratello vaccinati hanno avuto un raffreddore… Quindi, anche se so già che la tua risposta sarà qualche altra farneticazione… Ebbene si, gli studi, quelli veri, dimostrano che il veleno non è il vaccino e fidati, io ho visto cosa succedeva dentro un ospedale. Lo ho visto da sdraiato in un letto cercando di rimanere a sto mondo. Quindi te lo garantisco, mia figlia ha un bellissimo vaccino ed è lo che gioca tranquilla… Tu adesso risponderai da fanatico e non ti risponderò più, non me ne volere, ma vado a giocare in un posto lontano dallo schifo che esce dai nostri tubi di scappamento, con una felice bambina vaccinata :l Però mi chiedo da cosa è saltato fuori il discorso vaccino in risposta a una mia metafora sarcastica (e un po’ triste) su auro elettriche e inquinamento (lo hai capito vero che si stava parlando di questo?).
Di fatti io do da mangiare i prodotti che escono dal mio orto, senza pesticidi, senza concimi, in pratica ciò che madre natura mi concede, e lo stesso vale per i frutti e l’olio.
E fai più che bene Fabio. Io purtroppo non ho orto, ma mio padre si, quindi man bassa 😊
Il telecronista è ignorante del fatto che molti studi dimostrano senza equivoco il contrario di quello che ha detto. Ecco l’ignoranza è uno dei grandi mali che affligge la società italiana.
Vanzini è sempre stato imbarazzante nel fare il suo specifico mestiere: confonde i piloti, si accorge di cosa avviene in pista con giri di ritardo, urla (buon allievo del suo direttore G.Meda) inventandosi nomignoli e frasette idiote che ripete all’ossessione, parla fino allo sfinimento anche quando ci sono i pochi camera car in cui uno vorrebbe sentire l’auto… Cosa ci si può aspettare se si mette a commentare argomenti di cui non sa niente?
E’ solo l’ennesimo esponente del “diritto di fare brum brum” che verrà spazzato via dall’elettrificazione dei trasporti, ma visto il personaggio sono pronto a vederlo tra pochi anni lodare le auto elettriche come se le avesse scoperte lui.
io metto in inglese , sul digitale terrestre , spegne i cronisti
😀 😛
Vede sig. Dell’Oca, ridicolizzare i sostenitori dell’auto termica come fa lei purtroppo non cambierà il fatto che far passare tutta l’Europa all’auto elettrica avrà un impatto trascurabile sulle emissioni globali. Sarebbe bello che i governanti europei fossero in grado di fare la voce grossa con altri protagonisti delle emissioni globali, purtroppo però pare non ci riescano.
Vede sig. L’astuto (Franco, Paolo, Sebastiano? vabbeh) ho sentito spesso questa spiegazione, il fatto che l’Europa e il suo impegno per l’ecologia siano ininfluenti. Non ho ancora ben capito però se sia una forma moderna di fatalismo, oppure una comodissima scusa per autogiustificare l’ignavia e autoassolversi.
Siamo il 5% dell’umanità (500mn su 8ml), vero, e quindi? Intanto sia economicamente che a livello di inquinameno valiamo ben più del 5%, e non c’è solo la possibilità di “fare la voce grossa”, c’è anche la scelta di guidare con l’esempio, ed è quello che l’Europa ha deciso di fare, ed è una cosa che mi trova concorde.
E se la smettiamo un attimo di concentrarsi sulla sola CO2 (senza per questo ignorare che sia un problema) ci sono tutte le polveri sottili prodotte dalle varie combustioni (carburanti, pellet e via dicendo) che ristagnano localmente, quindi anche non avessimo un impatto globale, rendere la sola Lombardia dove abito un luogo con l’aria pulita a me interesserebbe parecchio.
PS: diceva tal Aristofane:”Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile. A ben vedere significa onorare gli onesti.”. Quindi mi spiace se la cosa la urta, ma io continuerò a canzonare i pro-termici.
Credo che lei possa conzonare tranquillamente chi le pare, infatti io non le ho detto di smettere. Questo la rende sgradevole ai miei occhi, ma certamente non le impedirà di dormire serenamente. Io le ho detto un’altra cosa, e cioè che questo provvedimento non cambierà in modo percettibile il prblema. E le dirò di più: se crede che altri paesi cambino per seguire un esempio che lei ritiene virtuoso credo proprio che pecchi davvero di ingenuità. C’è un paese, ad esempio, che vive vendendo idrocarburi e non vede l’ora che la calotta polare si sciolga abbastanza da permettergli uno sbocco aperto sul mare. Provi a vedere quali provvedimenti contro la CO2 hanno preso. “E se la smettiamo un attimo di concentrarsi sulla sola CO2 (senza per questo ignorare che sia un problema) ci sono tutte le polveri sottili prodotte dalle varie combustioni (carburanti, pellet e via dicendo) che ristagnano localmente” Beh, in pianura padana in effetti ogni volta che si blocca il traffico le polveri sottili non si muovono di un millimetro. Detto ciò ho apmpiamente espresso la mia opinione al riguardo, entrando pesantemente in contrasto col sig. Degli Esposti.
Ci risiamo Astuto: un conto è esprimere opinioni, un altro scrivere falsità: Ispra conferma: nel lock down inquinamento giù del 40-50%
Sarebbe troppo pretendere la pubblica rettifica da parte di Sky?
(Lo so: la domanda è retorica, purtroppo.)
L’ho sempre detto l’Itali non doveva entrare in Europa ..
doveva entrare in Africa ..
ma se continua così , non ci vorranno nemmeno in Africa
ci resta sempre la Corea del Nord