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Le ricariche ENI, tra autostrada e “biberonaggi”

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Massimo Prastaro di ENI nella stazione di ricarica installata con IONITY a Binasco.

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Le ricariche ENI tra autostrada e “biberonaggi”. I piani per l’elettrico sono stati svelati da Massimo Prastaro, capo della Retail Innovation. La rete di ricarica del cane a sei zampe viaggerà su due binari: le colonnine ad alta potenza, fino a 350 kW, in autostrada o nelle immediate vicinanze di caselli. E le ricariche da 50 kW in città, per consentire all’automobilista di sostare in pochi minuti e ripartire.

Le ricariche ENI finalmente anche in autostrada

Premessa di tutto il piano: le stazioni di servizio dei carburanti, a giudizio dell’ENI, sono il luogo ideale per rifornire anche per le auto elettriche.La gente è abituata a fermarsi qui e continuerà a farlo anche con l’elettrico“, spiega Prastaro. L’abbiamo incontrato nella stazione di ricarica ad alta potenza installata con IONITY nella stazione di servizio di Binasco, vicinissimo al casello della Milano-Genova. Le pompe di benzina e le colonnine elettriche sono separate da un Mc Donald’s h.24. In cui a qualsiasi ora chi ricarica (per la verità piuttosto in fretta, viste le potenze) può sostare.

le ricariche eni
Le ricariche ad alta potenza installata da Ionity sono brandizzate anche con il marchio ENI del cane a sei zampe.

IONITY non sarà l’unico partner per l’alta potenza, l’ENI ne sta selezionando un secondo. Assieme al provider tedesco, comunque, ENI ha iniziato a installare ricariche anche in autostrada: due in Toscana (Versilia Est e Ovest, sulla A12), una in Liguria (Ceriale Sud, sulla A10 vicino ad Alassio in direzione Genova). Una stazione arriverà presto sul Grande Raccordo Anulare di Roma e altre seguiranno.

— Clicca qui per vedere tutta le rete IONITY in Europa

Nelle aree di servizio in città 350 colonnine da 50 kW

Ma il piano più ambizioso riguarda probabilmente le  ricariche ENI nelle aree urbane. Si parte dalla consapevolezza che molti in città non hanno la possibilità di rfornirsi a casa, operazione che richiede comunque tempi lunghi. Ecco perché ENI ha in programma di installare una rete di 350 colonnine da 50 kW.

Le ricariche ENI
La stazione di ricarica IONITI nell’area di servizio di Binasco: un Mc Donald’s separa dalle pompe di benzina.

Una potenza che Prastaro stima ideale per il cosiddetto “biberonaggio“, sostanzialmente dei rabbocchi che richiedono il tempo di un caffè: “Abbiamo calcolato che con questa potenza in 5 minuti si immette l’energia necessaria per percorrere 20 km. È la distanza media che gli italiani percorrono nel tragitto casa-lavoro. È chiaro che nessuno ha a casa un potenza installata di questo genere, che taglia di almeno sette volte i tempi della ricarica“. Anche per questa rete l’ENI sta selezionando un partner che fornirà le colonnine, da installare all’interno delle sue aree di servizio.

— Leggi anche: i piani di Eni per la ricarica a casa, curati dalla Divisione Luce&Gas. 

 

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43 COMMENTI

  1. Non riesco a capire tutto questo accanimento nel vedere la gestione di una auto elettrica allo stesso modo di una a benzina/diesel. Mi sembra tanto più semplice pensare di ricaricare le sere a casa e fare quei 50km al giorno. Quando vado in ferie francamente io prendo l’aereo. Poi a destinazione noleggio una auto ( che se proprio sarà a benzina). Ma non compro un’auto per quel viaggio una volta all’anno ( se no dovrei avere anche un furgone per andare all’Ikea) . Di sicuro chi macina 500km al giorno preferirà un’altra tecnologia (anche se ci sono tassisti in Tesla felicissimi)

  2. Giuseppe, stia sereno! Guardi che le fa male agitarsi in questo modo. Non ci faccia preoccupare!
    Se volessi nascondere i limiti dell’elettrico, non spiegherei alle persone che esistono app come ABRP nate proprio per pianificare i viaggi a lungo raggio. Se lei avesse provato ad approfondire, visto che dice che le piace tanto, avrebbe visto che un viaggio di 1000 km può richiedere svariate soste per la ricarica, anche se fast. E certo, a oggi un viaggio di 1000 km può avere una durata superiore a diesel e benzina, se fatto a bordo di un’auto elettrica. Non è certo questo il punto di forza dell’elettrico. I punti di forza sono altri e sono molti. Ne abbiamo parlato molte volte: confort, economia di utilizzo, ecologia, ridotti costi di manutenzione, ecc. Pur consapevole che a oggi non sia l’auto per tutti, credo che, in funzione di tutti i vantaggi che si hanno durante l’anno, se anche il singolo viaggio per andare in ferie richiede qualche sosta in più, questo sia ampiamente tollerabile. Non si sceglie un’auto per l’utilizzo che se ne fa 15 giorni all’anno. Per quei 15 giorni, se proprio la situazione le sta stretta, può sempre optare per un noleggio di un diesel. Non crede? Poi sa, sono scelte. Se lei preferisce un’auto diesel, benzina, metano o gpl tutto l’anno, faccia una di queste scelte. Che problema c’è? Ma non si scagli, senza argomenti e conoscenza, contro l’elettrico a priori. Io non inganno proprio nessuno e racconto la mobilità elettrica esattamente com’è, con i suoi pro e con i suoi contro.

  3. Giuseppe, il tempo medio di ricarica presso le colonnine fast è di circa 15 minuti. Medio significa che in alcuni casi sarà di pochi minuti, in altri di mezzora. La ricarica fast si effettua allo scopo di raggiungere la destinazione finale. Se la destinazione finale si trova ad esempio a 50 km di distanza effettueremo ad esempio un biberonaggio di pochi minuti e ripartiremo.
    Presso la stazione Ionity di Binasco mi risultano 4 punti di ricarica. Affinché possa succedere che lei arrivi e trovi tutti gli stalli occupati e sia costretto ad attendere il suo turno per mezzora, a oggi è necessario che lei arrivi immediatamente dopo che 4 auto sono arrivate, si sono collegate e dove ognuna di queste auto debba effettuare una ricarica quasi completa. Converrà con me che questa è una possibilità molto remota. Ad ogni modo, Giuseppe, se lei si sposta molto spesso in autostrada, su lunghissime tratte di centinaia e centinaia di km e non intende sottostare a queste dinamiche, può senz’altro scegliere un’altra tecnologia. Dov’è il problema?

    • Non credo saranno d’accordo con lei coloro che percorrono lunghe distanze per quanto riguarda la carica da 15 minuti per gli ultimi 5o km da fare…discorsi validi per piccole distanze ma visto che l’auto una volta acquistato lo si utilizza per tutto, un discorso del genere è improponibile per una famiglia che ad agosto parte per le ferie da Milano per andare dai parenti in Calabria…
      Non conosco quanto Binasco possa essere frequentata pertanto 4 colonnine potrebbero essere pure troppi lì però, visto che l’autogrill non è la colonnina di città che potrebbe essere frequentato per la maggiore da abitudinari del loco in quanto conta anche la casualità come succede nei giorni da bollino rosso, nero, le domeniche o negli orari di punta, l’aver solo 4 colonnine negli autogrill presenti nelle autostrade italiane è ridicolo e vanifica la capacità di avere disponibile la ricarica superfast a se poi devi aspettare per le colonnine occupate.
      Il problema nasce dal fatto che ti rendi promotore di una tecnologia non rendentoti conto delle conseguenziali problematiche che crea man mano che si divulga e a non farle presente inganni il lettore che non mastica questa tecnologia e le difficoltà che incontrerà ad adottarla…

      • Guardi che a Binasco ci sono 4 colonnine di ricarica perché le auto elettriche nei dintorni sono 10 in tutto.
        Quando l’elettrico sarà la norma, le colonnine di ricarica veloce in un autogrill saranno 20, e ogni posto auto avrà la sua colonnina per la ricarica lenta. Senza contare che fra dieci anni le percorrenze medie e le velocità di ricarica delle auto elettriche potranno essere doppie rispetto a quelle attuali (stando agli obiettivi dei gruppi di ricerca che ci lavorano e allo sviluppo passato, non alla propaganda dei produttori) quindi avere almeno 500km di autonomia in autostrada sarà la norma: considerando il costo maggiore dell’energia alle colonnine fast, quasi tutti cercheranno di partire con il pieno o quasi, e considerando ricariche 10% -> 90% stiamo parlando di 400km di autostrada (o 600/700 fuori) fra ogni ricarica… da Milano a Reggio Calabria sono due soste da mezzora a 350kW, anche con un’auto piccola, mentre è una sosta breve per rabbocco per le auto long-range (che se oggi sono da 70/100kWh, fra dieci anni saranno da 140/200).

        Se vuole parlare dei problemi odierni dell’elettrico, l’arretratezza della rete è indubbiamente uno di questi, ma la rete è arretrata anche perché non c’è richiesta.
        Se invece vuole parlare dei problemi che ci sarebbero se tutte le auto fossero elettriche, deve anche pensare agli avanzamenti tecnologici e logistici necessari a far si che tutti comprino elettrico.
        Non si preoccupi, che la rete crescerà più velocemente dell’adozione delle auto elettriche, purtroppo o per fortuna.

  4. Inoltre non dimentichiamo che le ricariche presso le stazioni Ionity rappresentano normalmente una piccola percentuale del totale delle ricariche.

    • Caro Paolo, il problema è che più si va avanti (anche se situazioni di colonnine occupate, anche se abusivamente, già adesso ci sono nelle città) e più il trovare la colonnina occupata distrugge il concetto di distributore di corrente a come se fosse un distributore di carburante… Non è fattibile avere autogrill già con soli 20 colonnine figuriamoci con due come in queste foto.
      A maggior ragione avere quei pochi modelli che possono usufruire della ionity (350 kw) che consente di rabboccare in 30 min perché a trovar la colonnina occupata vanifica di avere questa possibilità visto che oltre i tuoi 30 min devi aspettare i 30 min di chi c’è prima di te….
      Non so s’è chiaro il concetto, o fanno parcheggi e colonnine a come ci sono negli stadi, o fermarsi ad un autogrill sarà un odissea…

  5. Giuseppe, una colonnina fast Ionity ricarica da 0 a 80% la batteria di un’auto compatta come Volkswagen ID3 in poco più di mezzora, consentendo all’auto di percorrere poi circa 250 km a velocità autostradale prima di dover ricaricare nuovamente. Teniamo inoltre presente una cosa: se ci stiamo spostando in autostrada e facciamo una sosta per un rabbocco utile a raggiungere la destinazione finale, ricaricheremo per i MINUTI necessari (a meno che la sosta non sia motivata da altro). 30 minuti è la sosta massima oltre la quale non andremmo in nessun caso.

    • Il problema è sempre lo stesso : le colonnine superfast da 350kw saranno sempre pochi perché per poche auto in un prossimo futuro (le piu diffuse saranno le fast da 50kw così com’è adesso) e quindi saranno occupate il che significa che ad aspettare fila di più auto vanifica il fatto che ci vuole 1/2 ora…. Avessi una tesla con la ionity occupata ed un altro ad aspettare il suo turno (30 min +30 min), andrei a caricare alla fast libera (60 min) sempre a se la trovassi libera altrimenti, a non trovarla libera, rimango il terzo della fila.
      Poi, visto che sta ampiamente succedendo nelle città, quanti saranno quelli che “abbandoneranno” l’auto messa a caricare oltrepassando pure il tempo necessario e poi, se mi metto in fila, che faccio la abbandono pure io o dovrei rimanere un ora in auto ad aspettare il mio turno ? Come si gestirà questa situazione?

      • Giuseppe, elettriche anche compatte di nuova generazione, come ad esempio ID3, accettano già oggi la ricarica a 100 o 125 kW. Non sono solo Tesla e Porsche a trarre giovamento da colonnine di potenza superiore a 50 kW.

        • Pochi costosi modelli e quindi non tutte… Sarebbe meglio pensar alla gente comune ogni tanto visto che sono loro a subire blocchi e ztl….

  6. Una Porsche Taycan, auto, lo ricordo, da oltre 500 kW di potenza, ha un consumo, a velocità autostradale, di circa 25 kWh/100 km. Ricaricare a 270 kW di potenza (la potenza massima supportata dall’auto) presso questa colonnina Ionity costa a Porsche Taycan 0,33 Euro a kWh, non 0,79 Euro/ kWh. Quindi percorrere 100 km a velocità autostradale, ricaricando nel modo più rapido ad oggi possibile, le costa 8,25 Euro.
    Un litro di benzina presso una stazione autostradale costa circa 1,40 Euro. 8,25 Euro sono sufficienti per acquistare meno di 6 litri di benzina. Quanti km può percorrere una Porsche Panamera Turbo S con 6 litri di benzina? Più o meno 50 km. O, detto diversamente, percorrere 100 km a velocità autostradale con una Porsche Panamera richiede circa 12 litri di benzina, per una spesa di 16,80 Euro.

    • Trovo sbagliato il tuo paragone…. Quante persone conosci che nell’auto classica ci mettono la benzina v power o similari invece della verde basica ? Perche questo dovrebbe essere il parametro di paragone. Quindi, quando spenderebbe la Taycan aspettando un ora grazie alla colonnina da 50kw?

      • Giuseppe, cosa esattamente trova sbagliato? Mi spieghi.
        Quanto devo considerare il prezzo della benzina? Mi pare che in autostrada sia più o meno questo, no?
        Da cosa le deriva tutto questo odio incondizionato Giuseppe? Si rilassi. 🙂

        • Odio? E lei che la vede non io che non c’è lho…. non lho mai messa sulla differenza benz/elettrico. Solo calcoli tra elettrici….qual’é la differenza a far girare una id. 3 con una carica da un ora con una 50 kw rispetto a mezz’ora dopo averla caricata con 350kw e che sarebbe la stessa cosa far girare un’auto tradizione con la Benz verde classica rispetto alla Benz verde v power…. Tutto qui

          • Giuseppe, non capisco cosa scrive. Una ID3 non ricarica mai, in nessun caso, a 350 kw. Nessuna auto lo fa. E cosa ha a che fare questo con il tipo di benzina? Cosa sta dicendo?

  7. Il problema è :
    1. Non tutti hanno tycan e tesla anzi, avranno per la maggiore Zoe e forse 500 visto che in Italia l’auto più venduta da anni è la 500.

    2.colonnine da 50kw saranno le più diffuse quindi il problema si presenta ovunque e non solo in autogrill anche se in autogrill, per le autonomie ridotte, il problema si aggrave per il fatto della non prevedibilità dei clienti visto che in città una colonnina viene usata da chi bazzica la zona mentre in autogrill vige la casualità soprattutto nei giorni da bollino rosso, nero e le domeniche.

    3.non mi trovo con 30 minuti x 250 km almenoché non trattasi di tycan e tesla visto che parlavi di loro, giusto?
    Per quanto esposto nel punto 1., credo che ci vorrà un ora per ciascuno per un rabbocco più che per un pieno e si faranno molto meno km il che vuol dire molte più soste e più situazioni come queste in altri autogrill.

    Se si parte da Milano per il classico periodo di ferie ad agosto per la Calabria o Puglia , o faranno parcheggi da centri commerciali per trovare sempre colonnine libere oppure arrivi per ferie di natale dormendo nell’albergo affianco al McDonald’s….

    • Scusate se continuo qui,
      Inoltre, per non parlare dei costi che sono diversi a seconda che si ricarica con colonnina quick (22kw), fast (50 kw) o super fast di tycan o tesla (350kw)… se pure la 500 fosse fatta per ricaricare con la 350kw, per quel che costerebbe e come se si girasse in ferrari….

  8. Io invece vedo una cosa ch’è sconcertante visto che l’elettrico ancora non si è diffuso … I due posti dedicati sono tutt’e due occupate. Verrebbero altre elettriche , pure in difficoltà e quindi impossibilitati ad andare altrove, quanto si dovrebbe complessivamente aspettare?
    Fosse l’intero parco auto italiano elettrico, ci vorrebbe un parcheggio da stadio per trovare una colonnina libera nei giorni di bollino nero.
    Mi sa che, accanto al McDonald’s, dovranno mettere un albergo….

    • Dipende da:
      1 potenza della colonnina
      2 capacità della batteria dell’auto
      3 potenza supportable dall’auto.

      La taycan rossa attaccata ad una colonnina da 350 ci metterebbe un terzo del tempo a caricare la propria batteria rispetto alla Zoe azzurra. Pur avendo batteria notevolmente più grande… E stessa cosa la Tesla nera.

      In questo articolo comunque si parla di colonnine da 50kW quindi il punto 3 è uguale per tutti..
      Penso che mezz’ora basti a garantire un’aggiunta di autonomia quantificabile in 250km a velocità autostradale.
      Altri dettagli te li forniscono chi scrive gli articoli del sito..

    • La potenza di ricarica sta aumentando un modo evidente ed è facile immaginare che anche auto di piccola taglia ricaricheranno sempre più fast… La taglia standard x le colonnine in autostrada sarà 350kW come indicato da aspi.. chiaro che le colonnine probabilmente dovranno gradualmente essere presenti in ogni posto auto del autogrill

  9. Il vero.problema è l’assenza di rabbocchi in autostrada. Oggi per tornare da Roma ho presa la A1 e, avendo fatto parecchi chilometri, avrei gradito poter rabboccare per sicurezza ma l’unica colonna stava dentro un albergo, il che comporta trovarsi seduto in auto in attesa senza poter fare nulla se non attendere

  10. La corrente costa 5 cent, quando a casa paghiamo 20 cent ci sono piu tasse della benzina, dei 79 cent sulle tasse meglio nn parlare

  11. credo che quando molte auto saranno elettriche si passi da uno 0,79 ad 1,79 perche lo stato i mancati guadagni delle accise sui carburanti da qualche parte li vuole altrimenti fallisce

    • è un sospetto legittimo, ma lo Stato per evitare il fallimento potrebbe cominciare a smettere di erogare i 19 MILIARDI annuali di sussidi ai carburanti fossili…

    • Ancora con questa disinformazione…. Informiamoci prima di parlare..0,79 è la tariffa che ionity fa se hai un auto non appartenente al consorzio ionity, che non è un ente benefico, mentre scende a 0.3 con le tessere delle case che aderiscono (BMW Group, Mercedes-Benz , Ford, e Volkswagen Group con Audi e Porsche e ora anche Hyunday)

  12. Ottima iniziativa, ma non ho ben chiara una cosa: ipotizzando che oggi percorro 50 km su 250 km disponibili dal mio pacco batteria,devo ricaricare oppure posso anche portare la capacità residua vicino al 10/20%?
    Grazie per le cortesi risposte

    • Non deve ricaricare, le restano 200 km da usare nei prossimi giorni, preferibilmente ricaricando quando arriva al 20%.

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