Le ragioni del no all’auto elettrica in 3 punti: Angelo, dovendo ora cambiare macchina, spiega i motivi che lo inducono a fare scelte diverse. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
Le ragioni del no: “Serve un’auto con 5 posti comodi e 5/600 km di autonomia almeno…”
“Già da qualche tempo sono alle prese con una serie di valutazioni legate alla necessità di sostituire la mia vecchia auto (termica), giunta ormai a fine vita E giudicata di non più conveniente riparazione dal mio meccanico di fiducia. Tra le valutazioni, è rientrata (per qualche tempo) anche l’ipotesi di acquistare una BEV. Da quanto ho sin qui appreso, io ne sarei l’utilizzatore ideale, viste le possibilità di ricaricare in casa e le limitate esigenze di mobilità in un contesto prevalentemente urbano. Faccio 20/30 km al giorno (350 giorni/anno). Tuttavia, l’ipotesi di acquistare una BEV, legata a valutazioni di natura ESCLUSIVAMENTE economica, è stata, mio malgrado, presto accantonata. I prezzi (di auto e tariffe energetiche) sono troppo alti, la tecnologia delle batterie (peso, tempi di ricarica) non è adeguata alle esigenze dei più. E c’è molta ipocrisia sulla questione ecologica. Se una “BEV” di 4 metri e 20, con 5 posti comodi e 400 lt di bagagliaio costasse meno di 20.000€. E avesse almeno 5/600 km di autonomia e si ricaricasse a CARBONE dal classico benzinaio in 2 minuti, sono convinto che la comprerebbero tutti!“.
1 – COSTI DI ACQUISTO. “Con un budget entro i 20 mila euro…”
“Sono dell’idea di spendere il meno possibile per un oggetto, l’auto, che considero una sorta di ‘vuoto a perdere’. Il budget che intendo destinare è limitrofo ai 20.000€, con cui miro senza pretese ad una vettura USATA. Una segmento B in buone condizioni, con una decente abitabilità interna, una sufficiente capacità di carico bagagli. E il minimo sindacale per dotazioni di serie e optionals. Vi invito a riflettere sulla stretta correlazione tra detto target (ampiamente diffuso) e il mai avvenuto decollo del mercato dell’elettrico in Italia. Date tali premesse, ho già cominciato ad affossare l’idea di una BEV, visto che:
- I segmenti A e B sono praticamente inesistenti e quel poco che c’è non lo paghi meno di 25/30.000€.
- La necessità di predisporre l’abitazione alla ricarica casalinga (aumento di potenza contatore, indispensabile, e acquisto wallbox) avrebbe ridotto ulteriormente le risorse per l’acquisto.
- . Dell’USATO ‘elettrico’ – comunque poco “accessibile” – NON MI FIDO!“.
2 – RETE DI ASSISTENZA: “Officine e meccanici sono del tutto impreparati”
“In materia di sostegno logistico alla mobilità elettrica, in Italia siamo praticamente al palo. Lo si avverte già in fase di vendita, avendo il sottoscritto avuto la possibilità di interagire con diversi potenziali venditori di auto elettriche. E avendone toccato con mano l’assoluta impreparazione in materia, che di solito si “maschera” o col dissuadere palesemente dai suoi – già fiochi – propositi il potenziale acquirente di BEV. O col confonderlo con una serie di castronerie sul mondo dell’elettrico che, per carità di Patria, ometto di citare. Passando dai saloni alle officine delle varie concessionarie, la situazione peggiora. A livello periferico spesso i presunti tecnici del settore non sono in grado neanche di diagnosticare taluni problemi che si presentano sulle BEV di ultima generazione. Men che meno di risolverli con interventi mirati e consapevoli. L’ombrello della garanzia e l’intervento diretto della casa madre sono le uniche possibilità di salvezza. Nei ‘meccanici’ (l’officina sotto casa, per intenderci), la situazione degrada verso il nulla. Mancano conoscenze, competenze, strumentazione e volontà di aprirsi mentalmente“.
3 – TEMPI E COSTI DI RICARICA: “Voglio un’auto al mio servizio, non viceversa”
“Se è vero, e ne convengo, che l’autonomia delle BEV è un FALSO PROBLEMA. E se è altrettanto vero che un’elettrica va possibilmente ricaricata a casa, durante i periodi di non utilizzo… È vero anche che i tempi di ricarica alle colonnine (quando si trovano, funzionano e sono accessibili) non sono compatibili con le esigenze di vita quotidiana della maggior parte di noi. Leggo con un largo sorriso le avventure di molti amici di questo forum che raccontano (autoconvincendosi) di aver “allegramente” trascorso parte dei viaggi a ricaricare la loro BEV. In autogrill, centri commerciali o supermercati, tra rustichelle inghiottite a forza, shopping compulsivo o accumulo di scorte degne della cambusa del Titanic. Venendo ai costi, il cosiddetto pay x use è del tutto antieconomico. Sulla giungla di abbonamenti, tariffe flat, roaming tra gestori, app e quant’altro, sorvolo ad ali spiegate. Sarò retrogrado o mentalmente pigro, ma non fa per me. Parto dal presupposto che è l’auto ad essere al mio servizio, non viceversa“. Angelo Verbena
La ragioni del no e…le buone ragioni del sì
Risposta. Da sempre scriviamo che l’auto elettrica è per molti, ma non per tutti. Ma Angelo nel suo puntiglioso elenco dimentica alcuni punti che lo renderebbero un candidato ideale per passare a una EV. Ha la possibilità di ricaricare a casa e quel che spenderebbe per installare una wall-box lo recupererebbe con i minori costi delle ricariche rispetto al rifornirsi di benzina o gasolio. E avrebbe, per i suoi brevi tragitti, un piacere e un comfort di guida sconosciuti ai veicoli termici. Con un budget di 20 mila euro, poi, troverebbe auto elettriche usate tutt’altro che disprezzabili. Delle dimensioni che gli servono e con un’autonomia più che sufficiente per i suoi spostamenti quotidiani. Infine: sorvoliamo sia quel “ricaricasse a carbone“, che francamente fatichiamo a capire.
- Vi abbiamo sempre mentito sull’auto elettrica? Stiamo facendo dietrofront? Il polemico VIDEO di Paolo Mariano è già oltre le 50 mila visualizzazioni…
– Com’è andata con le ricariche nel tuo viaggio in vacanza? Raccontalo, scrivendo (con foto) a info@vaielettrico.it. Come hanno fatto Angelo, a Varsavia in Tesla Model Y. Fabio, in Spagna con la sua Skoda Enyaq. Antonio, fino a Capo Nord con la piccola Volkswagen e-Up. Stefano, in Salento con la Renault Zoe…
Punti 1, 2 ,3. Punto 1 (se la lettera non è una trollata) cambiare testa
Aggiungo che sotto i 20.000€ o poco più di trovano ottimi usati, mio figlio stava valutando un full Hybrid o una plug-in nuove e alla fine ha preso una BEV usata con 380 km di autonomia e stando sotto i 20.000€
Ovviamente ha cercato per molto tempo, e trovata occasione l’ha presa al volo.
Persona in oggetto ideale per la BEV ma secondo me prevenuto e soprattutto contrario al cambiamento e soprattutto a cambiare mentalità nel uso del mezzo.
Per esempio io ho ancora i 3kw di contratto casa con forno, frigo, freezer, microonde , piano ad induzione, lavastoviglie , lavatrice , asciugatrice e due condizionatori da 12.000BTU .
Due macchine elettriche io faccio 60 km GG e mio figlio 80km GG dalle 22:00 di sera l’energia di casa è dedicate ai condizionatori se servono ( consumo normale 400 watt l’uno , sono in classe A+++ ) e alla ricarica delle BEV che ci alterniamo un giorno io e un giorno mio figlio, e in 8/10 ore di recupera quello che si è consumato, per quanto riguarda i viaggi fuori porta dei weekend al momento inmioe 180 km di autonomia sono ampliamente coperti e quelli di mio figlio 350km pure , invece per i lunghi viaggi 4/5/600 km e più mezzi pubblici e noleggio al arrivo , o noleggio prima di partire alla fine dei conti usare l’auto elettrica è la soluzione ottimale per l’inquinamento cittadino , la spesa di mantenimento, e le 5/6 volte al anno i lunghi viaggi rientrano abbondantemente nelle ex spese carburante che avevamo.
Quindi più che dire NO prevenuto, usare carta penna e calamaio e una buona calcolatrice sarebbe cosa dovuta.
– Segmento B con abitabilità interna e capacita di carico bagagli (250-300 litri), ci sono a 20.000€ o limitrofi, ovviamente sono segmento B.
– Per fare 25-30 km al giorno non c’è bisogno di aumentare i kWh o di fare grandi manovre, lo so per esperienza diretta (inoltre l’aumento della potenza nelle ore notturne si può avere gratuitamente se monti un punto di ricarica accettato).
– la fiducia non è un dato oggettivo e invalida tutto il discorso, inutile parlarne.
– rete di assistenza sicuramente ancora sparuta ma per le poche auto circolanti sembra sufficiente, dipende dalla marca. Però su questo punto delle criticità ci posso essere eccome.
– tempi e costi di ricarica ininfluenti per 35 km/giorni, pay x use costose ma sempre ininfluenti per 15 giorni all’anno, tra l’altro costo abbattibile del 40-50% senza abbonamento.
Chiedo scusa a Mattia Guidi ma posso chiedere spiegazioni su questa affermazione: “(inoltre l’aumento della potenza nelle ore notturne si può avere gratuitamente se monti un punto di ricarica accettato). Potrei essere interessato a questoa affermazione se solo ne sapessi di più. Cordiali saluti da sergio zanchi
Il lettore si riferisce alla sperimentazione di Arera. Qui il dettaglio
ARERA proroga la “sperimentazione 6 kW” al 2025
Sperimentazione ARERA: si riparte il 15 febbraio
Se l’energia elettrica per la ricarica pubblica costasse 3 centesimi a kWh
penso che i dubbi e le “difficoltà” per la ricarica sarebbero superate da molti altri utenti già oggi
purtroppo..
vedo che freetox mette le tettoie alle colonnine in autostrada ..
senza pannelli , come quelle dei benzinai , insegna luminosa ma niente pannelli fotovoltaici
forse sono fondi di magazzino ?
non vi sembra ridicolo ?
paura che l’utente che ricarica con il sol leone carichi rinnovabili ?
bella l’nsegna a lrd .. ma ridicola la tettoia non fotovoltaica nel 2024
non trovate ?
Io ho smesso con discussioni inutili e da bar .
Ci sono persone che non essendo in grado di controbattere pongono target irraggiungibili ,pur percorrendo 40 Km giorno
Caro Daniele, penso tu abbia ragione, anche se non avendo una EV certe cose le posso solo immaginare . Io sono uno di quelli che faccio pochissimi km ….3000km annui di auto e 1500 di scooterone, escludendo le gite in giro per l’Italia. Ho un impianto a GPL installato pochi anni fa e che mi permette di spendere circa 0,07 centesimi al km!!! Sono convinto della bontà dei mezzi elettrici, ma sono anche convinto che questa tecnologia debba maturare ancora un po’… perché no per il mio uso?
Semplice quando decido di andare in viaggio voglio sfruttare il venerdì… O meglio finito di lavorare ( il venerdì ), viaggio e arrivo a destinazione in serata, vado a dormire e il sabato mattina mi alzo fresco e riposato per incominciare a fare il turista… La scorsa settimana ho fatto un viaggio di 700km in 7 ore ( guidavano in due ) per visitare Napoli sono partito alle 15.00 alle 22.00 avevo già scaricato fue valigie ed entravo in pizzeria a mangiare …..
50€ di gas e 60€ di autostrada…
Immagino che con una EV si paghi meno di corrente che di autostrada ma quello che non so è…. Quanto costa un km???… . ….
Quanto tempo ci metterei con una macchina popolare ( non una tesla…)??? Non sono un riccone!!! Questa macchina quando l’ho comprata aveva 8 anni e 24000 km e l’ho pagata 3900€…….
Perché devo investire 40000€ per una lancia Ypsilon e non so se è omologata per 5 , e che dentro è claustrofobica?
Mi capita di andare a visitare amici e parenti lontani… 1180 km…. Viaggio lungo 13.5/14 ore quanto ci metterei con una EV? Alla media di 100/110 orari ( tenendo conto che in un viaggio così lungo ci saranno anche tratti da 130/140, come dei tratti a 80/90….)????
Su confessione dell’ officina ufficiale se il problema riguarda pacco batterie o Powertrain la palla passa alla casa madre e i tempi diventano biblici, per quanto l’elettronica di potenza se ben dimensionata sia più longeva delle parti meccaniche, questo resta un deficit molto grave e che probabilmente richiederà molto tempo per essere colmato
Buonasera a tutti,
so che verrò probabilmente insultato, ma pazienza.
Leggendo sia l’articolo che i commenti mi sembra che ci siano 2 fazioni contrapposte (pro e contro le BEV a prescindere).
Premetto che ho cambiato auto da meno di 4 anni e acquistato un diesel… ma semplicemente per mie valutazioni all’epoca che non possono essere universali.
Sembra assodato che l’autonomia delle BEV sia un falso problema. Non sono pienamente d’accordo. È un falso problema se abito in città e ne faccio un uso prevalentemente urbano (non mi servono 1000km di autonomia in città). In questa situazione probabilmente avrei già acquistato un’elettrica.
Ma se abito fuori città, faccio provincia di Lecco – provincia di Viterbo 1 volta a settimana (a/r) e sono abituato a fare la tratta senza nessuna sosta (sono poco più di 5 ore, quindi fattibile), l’autonomia (autostradale a 130kmh) ha un certo peso nella scelta.
Per cui tra l’Audi A3 che ho preso e una BEV, l’unica opzione che ho considerato è stata una Model 3 long range (comunque decisamente più cara, perché nel 2020 gli incentivi, seppure inferiori, c’erano anche sul diesel e i rivenditori facevano forte sconto).
Poi non trascuriamo che, al netto di calcoli sul risparmio e sulla comodità, per me (e non credo di essere l’unico), una volta individuato il tipo di auto che serve, l’estetica ha ancora valore predominante rispetto a 500/600€ di risparmio annuale… e di elettriche belle, di medie dimensioni, ne vedo poche (soprattutto perché non amo i SUV).
Ovviamente tra il 2020 e ora le valutazioni e le differenze economiche sono cambiate, e cambieranno ancora, quindi sono certo che prima o poi passerò anche io all’ elettrico, ma i tempi giusti sono diversi per ognuno di noi.
Innanzi tutto, chi scrive qui a favore delle BEV non lo fa “a prescindere”, ma perché la BEV ce l’ha, la usa, si trova bene, ed anzi si trova meglio che con la vecchia auto termica (perché, al contrario di chi la BEV non l’ha mai provata, chi ha una BEV ha praticamente sempre avuto una termica prima, quindi le conosce entrambe).
Non mi esprimo sulle 5 ore di filato due volte la settimana senza soste, dico solo che neppure gli autisti professionisti possono farlo per legge, quindi “probabilmente” un motivo c’è.
Io onestsmente tra estetica e 600 euro di risparmio annuale (che poi sono molti di più) onestamente scelgo il risparmio… Ma non erano i proprietari di BEV che avevano soldi da buttare?
Capisco per quanto riguarda gli autisti professionisti, perché è anche un modo per proteggere i lavoratori dallo sfruttamento, però non credo che tutti coloro che sono abituati a fare viaggi lunghi facciano veramente pausa ogni 2 / 3 ore.
Detto questo, quando ho acquistato io, la differenza di prezzo (finito, nel senso tolto sconto e valutazione + incentivo per la mia vecchia auto) tra una Tesla Model 3 LR e una Audi A3 2.0 TDI era di quasi 20k€… hai voglia a recuperarli con il risparmio.
In ogni caso, come detto nel mio intervento, probabilmente adesso farei calcoli differenti (le TESLA sono scese molto di prezzo, mentre le termiche si sono quasi tutte alzate).
Detto questo, io non mi permetterei mai di fare i conti in tasca a qualcuno, dicendo che ha soldi da buttare.
Semplicemente ognuno fa le sue valutazioni: l’elettrico è sicuramente il futuro, ma per qualcuno sarà conveniente prima, per qualcun altro dopo.
Non c’è nessun motivo per insultare, anzi tutt’altro, sono molto apprezzabili e in parte condivisibili le tue considerazioni. Solo un paio di questioni che mi lasciano perplesso, parli del valore dell’estetica criticando quella delle elettriche in generale ma guidi una A3, brutta copia della brutta copia di altre auto già bruttarelle; e poi noto che mai e poi mai viene considerata, da chi non ha mai guidato un’auto elettrica, la qualità e la piacevolezza di guida del viaggio che sono enormemente maggiori con l’auto elettrica, a detta dei molti che per decenni hanno guidato auto termiche e che da qualche anno guidano auto elettrica. Per tutto il resto e in generale non c’è partita, l’auto elettrica è sempre godimento, per i sensi e per l’ambiente che ci ospita e per la salute di tutti noi.
Per fortuna l’estetica è soggettiva. Io sinceramente, restando nella stessa categoria, non ho visto auto più belle della A3 (modello 8Y 2020), forse la classe A, perché la nuova serie 1 è decente solo con un allestimento esterno molto sportivo.
Ma la A3 rispetto alle altre mi è piaciuta perché era l’unica che all’interno non ha quegli obbrobriosi pannelli che sembrano tablet appesi al cruscotto ma l’ha annegato nel cruscotto stesso.
Poi ovvio, a pari prezzo la MX5 è più bella, ma poi mi serve un’altra macchina anche solo per andare a sciare in 2…
Però dato che l’orribile Model Y vende di più della bella (ad eccezione del muso) Model 3, mi arrendo.
Però quello che proprio non sopporto è che si spacci l’elettrificazione del trasporto privato come la soluzione definitiva contro l’inquinamento, quando pesa solo per il 7% delle emissioni, mentre nessuno ha il coraggio di aggredire veramente il resto delle emissioni (produzione industriale, trasporti aerei, trasporti pesanti su gomma, trasporti navali). Vorrei vedere più coraggio anche su questo.
Sul piacere di guida non posso esprimermi. Ho guidato solo una Model 3 a noleggio e per tropp poco tempo per poter essere obiettivo, per cui, a parte l’accelerazione veramente entusiasmante, non ho considerato la silenziosità come un pregio. E quello schermo enorme centrale, così come l’aspetto degli interni, non mi sono piaciuti per niente.
Lei non vede perchè non guarda e non legge. Tutti i settori hanno ridotto le emissioni di CO2 di oltre il 20% rispetto al 1990. Tutti tranne i trasporti, dove quelli su strada rappresentano il 78% delle emissioni. Parlando di coraggio, finalmente si aggredisce ciò che nessuno aveva mai osato aggredire.
Mi fa solo strano che parli di soggettività e poi citi “l’orribile” Model Y. Sul piacere di guida poi, con la guida one pedal l’auto elettrica vince a mani basse 10 a 0. Per il resto si può essere in totale disaccordo con quanto affermi, ma va bene lo stesso
Soggettiva perché, così come per te la A3 è bruttina mentre per me è bella. La model Y per me è brutta, ma se vende di più significa che per altri è bella, e io non sono nessuno per poterli criticare, se a loro piace.
Io tra le 2 preferisco la model 3 (la model S è stupenda ma non è confrontabile economicamente), ma è solo un mio gusto personale.
Quanto a essere in disaccordo con quanto dico, ovvio che si può, ci mancherebbe. È anche bello discutere da posizioni differenti. Non pretendo di avere la verità assoluta, anzi mi piace confrontarmi.
Quanto alla guida one pedal, posso capire. Ma è soggettivo. Io preferisco il cambio manuale a quello automatico, puoi immaginare come mi sono trovato con una macchina che quando stacco l’acceleratore, di fatto, invece che scorrere frena. Però questa è solo questione di abitudine.
D’accordo sui costi generalmente ancora troppo alti delle segmento A e B, un po’ meno sul resto.
Se come indicato nell’intervento, il lettore può ricaricare a casa e le percorrenze sono quelle indicate (30km al giorno se non ricordo male), tendenzialmente spenderà minor tempo rispetto a fare rifornimento alla sua endotermica.
Avrà sicuramente un aggravio in termini di tempo speso sui viaggi fuori dal range della vettura, ma ponendo di fare diciamo due viaggioni all’anno, il computo del tempo perso per fare il pieno dovrebbe giocare non di poco a sfavore della termica.
Discorso diverso sarebbe se fosse un grande viaggiatore con necessità di ricarica spesso su strada, ma non sembra questa la situazione del lettore.
Autonomie di 500km sono già raggiungibili sia da qualche segmento B (poche) che da diverse segmento C o superiori. Se il signore non fossi sicuro essere un troll, lo inviterei ad andare a provare una Tesla che tra l’altro usata si può trovare a cifre molto vicine a quelle che vorrebbe spendere lui.
Ah, già è vero: Non si fida dell’usato elettrico!
Comunque seriamente, non c’è nessuno che obblighi i cittadini a passare all’elettrico ora, con una ibrida si riesce a circolare praticamente ovunque anche nelle città coi blocchi ai veicoli maggiormente inquinanti.
Se non vi fidate della tecnologia ora, aspettate altri 5-10 anni e permettetevi di rivalutarla con più tempo alle spalle ed una evoluzione tecnologica che migliorerà sicuramente la fruibilità dei prodotti.
Dispiace però perché nel caso del signore, una bella model 3 usata potrebbe fare davvero per lui e magari regalargli anche qualche soddisfazione, se non fosse un troll…
Peace
Credo che (quasi) tutti tra 5-10 faremo valutazioni differenti.
Anche io, che ho acquistato convintamente un diesel 3 anni e mezzo fa, farò analisi differenti al prossimo cambio auto.
E sono certo che, prima o poi, passerò convintamente all’elettrico.
Il problema è che ognuno ha esigenze differenti ed è per questo che ognuno arriverà all’elettrico in tempi differenti.
Beh ma avere necessità diverse non è necessariamente un problema.
Questo è un forum che tratta di mobilità elettrica, se sei interessato all’argomento puoi leggere qualche articolo e farti un’idea delle esperienze di chi la sfrutta.
Poi stà a te decidere se la tecnologia risponde alle tue esigenze; l’importante è come spesso succede, non fare muro a priori… ma credo nessuno qui ti punterà un mitra contro obbligandoti ad acquistare elettrico o penserà male di te se non lo fai.
Mi fa piacere comunque tu sia curioso a riguardo
Quindi di cosa stiamo discutendo?
Ha appena ammesso che a breve (1, 2, 3 o 5 anni, ancora non è ben chiaro) le auto elettriche saranno più convenienti su tutti i versi rispetto alle termiche.
Le riflessioni che si fanno su questo sito ora, sono: quanti oggi potrebbero già opzionare una BEV al posto di una termica? Quali sono le BEV in commercio che potrebbero soddisfare la meglio le esigenze di questi autisti?
Ecco, in molti non hanno idea di quali sono le reali possibilità delle attuali BEV ma soprattutto non le sanno usare perché abbituati al paradigma d’uso delle termiche. Su queste non conoscenze i più basano le loro scelte.
Proprio l’altro giorno, ho letto un’articolo su un’altra testata di un giornalista americano che ha avuto in prova per una settimana una Kona EV. Ebbene ha disquisito sulla reale necessità di disporre di una BEV che segua il paradigma delle termiche dal punto di vista del rifornimento/ricarica. Ebbene pur avendo percorso più di 1.700 km non ha usato nemmeno una volta una colonnuna HPC semplicemente perché ha gestito la ricarica della BEV come dovrebbe essere fatta, ovvero rabbocchi ogni volta che ci si ferma e si ha a disposizione un punto in AC che sia casa propria (in prevalenza) o altro (esempio colonnine nel posto di lavoro anche se a pagamento ma a prezzo nettamente più basso di quelle in DC/HPC).
Per finire chi può (ovvero ha una montagna di soldi) ha già un’opzione al posto dei classici diesel tedeschi di pari categoria per le lunghe percorrenze. Si chiama Lucid Air che in autostrada alle velocità di crociera USA ha toccato i 745 km d’autonomia, ben oltre i suoi 500 km che ha riportato in un suo commento. Peccato che qui anche chi potrebbe non vede più in là del proprio naso.
Condivido appieno le sue considerazioni. Però più che altro volevo dirti grazie dell’informazione che non conoscevo!
750km in autostrada è molto interessante (poi vado ad informarmi). Sarà molto costoso, ma destinato comunque a scendere, per cui fa ben sperare.
Chissà se poi, nel giro di qualche anno ci saranno possibilità di:
1) sostituire direttamente il pacco batterie in area di servizio con uno già carico (tempo di attesa quasi nullo). Adesso è un’utopia, ma chissà come possono cambiare le cose in 10 anni
2) Ricaricare a induzione su corsia autostradale. (Vale lo stesso discorso del punto precedente)
E chissà se, per l’autonomia autostradale, dal punto di vista tecnico si lavorerà solo sulla capacità delle batterie o se si svilupperanno soluzioni diverse (ad esempio una sorta di cambio o motori multipli con riduzioni diverse – uno per le alte e uno per le basse velocità ecc…)
Credo ne vedremo delle belle ed essendo io un tecnico e lavoratore del settore automotive, sono molto curioso!
se puoi ricaricare a casa una BEV vince a mani basse, i maggiori costi e tempi di ricarica in occasione dei famigerati “viaggi lunghi” sono ampiamenti compensati nel quotidiano, comunque credo che ormai siamo giunti al punto del “trito e ritrito”, siamo nel 2024, io francamente non ho più né voglia né interesse a spiegare al prossimo questi principi da scuola materna, anzi mi pento anche di avere scritto questo post 😀 fateci un favore e comprate le brum brum che le casse dello Stato piangono e a settembre Eni stacca i dividendi, come azionista e concittadino vi ringrazio. Buon fine agosto a tutti.
In ormai 3 anni di Tesla model 3 LR e 3 anni e mezzo di Zoe 135 intense (di mia moglie) non ho proprio idea di quale montagna di soldi ho risparmiato tra ricariche a casa, gratis nei supermercati, e nei Supercharger Tesla, tagliandi (inesistenti per Tesla) e bolli non pagati.
Per non parlare del piacere di guida che consente anche di affaticarsi molto meno nei lunghi viaggi. Per esempio io e mia moglie siamo appena rientrati da un viaggio di 9450km in 24 giorni (Milano – Caponord – Milano) per niente stanchi, zero problemi sulle ricariche (spesa totale meno di 500 euro solo Supercharger), costi dimezzati per Autostrade, ponti, tunnel e traghetti perché possessore di auto elettrica.
Inoltre mi è parso di capire che il ns lettore possiede un’auto vecchia, quindi con i prossimi incentivi varrebbe circa 10/13000 euro che tradotto gli permetterebbe di acquistare un’auto di segmento D con autonomia di 455km, baule di oltre 600 litri a meno di 30000 euro, o sbaglio qualcosa? 😊😉
Non mi pare che nell’articolo si citi solo il tempo di ricarica, e dire che è lecito volere un’auto elettrica che funzioni come una termica in un commento ad un articolo come questo significa una cosa ben diversa.
Che poi anche questa questione di autonomia e tempi di ricarica è ampiamente sopravvalutata, come risponderà praticamente chiunque abbia un’auto elettrica e possa usarla nel modo più naturale, ossia ricaricandola a casa o al lavoro. Io ho azzerato il tempo da passare al benzinaio (ci vado solo per rifornire la seconda auto a metano), ed alle colonnine pubbliche ci andrò sì e no meno di 10 volte all’anno, per cui di fatto spendo MENO tempo a rifornire di chi usa una termica e fa lo stesso mio chilometraggio.
E poi non se ne può più, sembra una questione di vita o di morte: ma lo sapete che una sosta in più di 10-15-20-30-40 minuti un in viaggio non vi peggiora la vita, ma anzi potrebbe persino migliorarvela?
Esempio concreto, per evento familiare sabato facciamo Torino-Desenzano del Garda per un pranzo. Poco meno di 600 km, andata 300 e ritorno 300. Partiamo con due auto perché siamo in tanti, noi con la BEV ed il cognato con la Tonale diesel. All’andata arriviamo noi circa 15 minuti prima, entrambi abbiamo fatto una sosta intermedia (dove noi NON abbiamo ricaricato, ma, vi rivelo un segreto, soprattutto con una famiglia a volte capita pure che si debba andare in bagno e non abbiamo il catetere in macchina) neanche a farlo apposta nella stessa area di servizio. Al ritorno, non avendo potuto ricaricare nei pressi del ristorante (cosa che a volte invece si può fare, mentre mangi, azzerando qualunque attesa), siamo arrivati 35 minuti dopo, su un percorso che richiede tra le 2,5 e le 3 ore. E questo perché, in buona parte per NOSTRA scelta, ci siamo trovati nel caso più sfavorevole possibile: abbiamo fatto la Torino-Piacenza che è notoriamente scadente in termini di servizi (lo è sempre stata anche quando viaggiavo a metano, è un miracolo se trovi anche solo il GPL), ci siamo fermati al Supercharger di Piacenza che era congestionato e quindi ricaricavamo alla metà della potenza massima supportata dalla stazione (che è ancora di vecchia generazione, quindi eroga anche nelle condizioni migliori poco più della metà di quanto la macchina accetta di picco massimo) e mio cognato questa volta non si è fermato. Quindi, pur nelle condizioni peggiori, solo 35 minuti in più e, udite udite, siamo arrivati a casa sereni, abbiamo fatto la nostra cena in orario, ci siamo guardati un film e siamo andati a letto… proprio come una famiglia normale. Sconvolgente eh?
Che se poi avessimo seguito le indicazioni dell’auto (passare per Milano, a quel punto ricaricare in un Supercharger in autostrada più veloce, a massima potenza, sperando solo nel traffico della tangenziale, che non ha nulla a che vedere con i tempi di ricarica) oppure avessimo ricaricato ad una colonnina veloce di terze parti appena fuori uno dei caselli della Torino-Piacenza (che probabilmente sarebbe stata pure più comoda, ma per nostra scelta abbiamo preferito così, per risparmiare un po’), probabilmente il divario si sarebbe ridotto a 15-20 minuti, praticamente azzerando la differenza tra andata e ritorno.
Non ho capito perché questa risposta sia finita qui, era in risposta al post di Andrea sul concetto di voler un’auto elettrica che funziona come una termica.
Leggo il titolo: con 5 posti…. Beh, è un’autentica boiata. In Europa, ma sopratutto in Italia, la media di componenti di una famiglia è qualcosina sopra i 3.
Mai andato al ristorante con famiglia completa e suoceri?
buongiorno ,quindi mi devo comprare un pullman ? ipotesi 1 suoceri giovani e ancora automuniti , nessun problema . ipotesi 2 suoceri decrepiti come nel mio caso ma figli automuniti ( non nel mio caso non ho figli ) nessun problema .
Io che ho tre figli di cui una ancora con l’ obbligo del seggiolino e un’ altro dell’ alzatina ne lascio uno a casa..
Se ha 3 figli di cui una con il seggiolino, immagino che come minimo una delle sue auto è una segmento C che ha abbastanza spazio per le sue esigenze. Ecco le segmento C BEV per spazio interno il più delle volte equivalgono ad un segmento D termico. Vedi VW ID.3 che le suggerisco di provare. Poi che VW l’ha posizionata un po’ troppo in alto del listino ci sto. D’altronde se si confronta il prezzo con una VW Golf di pari allestimento e prestazioni (esclusa autonomia) si scoprirà che i prezzi sono quasi uguali.
Andando sull’usato, con ogni probabilità ad oggi con la sfiducia sull’elettrico dovrebbe essere facile imbattersi in una ID.3 che costi meno di un Golf.
Tralasciando la marea di cialtronate sparacchiate a destra e manca (tipiche di chi non ha idea di auto elettriche) per uno che fa 20/30 km al giorno basta caricare tutte le notti a 1 Kwh di potenza. Sono 8 Kw. Mediamente sufficienti per 50 km (il doppio della sua esigenza). Visto che ricarica a casa (e lo può fare sempre) anche contando 0,25 eur/Kw si parla di 2 euro a notte (anche meno visto che di notte si va in F3). 30 km giorno sono circa 2 litri di gasolio, ovvero quasi 4 euro. Differenza 2 euro/giorno (ma in realtà di più, non serve caricare tutte le notti). 2 euro x 350 giorni anno sono 700 euro + almeno 500 euro di bollo che non si paga + almeno 500 euro di tagliandi. Totale quasi 2.000 euro anni risparmiati all’anno. Tutto il resto della mail e’ fuffa senza consistenza alcuna
Le suggerirei di rivedere le unictà di misura di energia e potenza per una maggiore chiarezza. La confusione non aiuta, soprattutto chi “non ha idea di auto elettriche”.
Kw => potenza
Kwh => energia
Saluti
si scrive kW e kWh comunque 😀
Ho box personale in condominio anni 50.
La presa nel box è sotto contatore condominiale e regge a malapena un asciugacapelli.
L’appartamento è lontano e non si può allungare un cavo dal mio contatore.
Dovrei far arrivare una linea dedicata dalla strada, con lavori, contatore aggiuntivo e costi?
No grazie.
Beh, evidentemente andare dal benzinaio, per me, è sbattimento.
Ad ognuno il suo.
Se l’esigenza fosse comune potrebbe essere creata un’ area adeguata con linea dedicata contatore servizi come un ascensore diverse postazioni di ricarica e spese condivise.
Chissà magari in futuro…
Sono d accordo solo su un punto per esperienza diretta: le officine sono totalmente impreparate ad esclusione delle tesla che sono nate formate su questo genere di macchine. Le mie esperienze personali con volkswagen prima e renault ora sono state totalmente deludenti ogni volta che il problema era elettronico ( quindi non carrozzeria o meccanica)
Io con sono completamente soddisfatto di KIA sia a Milano che a Cosio Valtellino , dove ho acquisita l auto .
53 Mila Km ZERO problemi
1) Una Twingo elettrica sul mercato dell’usato si trova a molto meno di 20k;
2) Oggi ho ricaricato +11 kwh alla Lidl gratis;
3) Una BEV è meno soggetta a guasti e manutenzione rispetto a un auto tradizionale;
4) Non paghi il bollo per i primi 5 anni;
5) Entri nella ZTL;
6) Guidi nel silenzio e zero vibrazioni e fumi di scarico.
7) Non c’è il cambio, non c’è la frizione, facilissima da guidare;
Ovviamente va capito il mezzo e va capito dove puoi ricaricare vicino casa.
Dipende quanti km devi fare, a mio avviso neppure conviene montare la wallbox a casa e infatti io sto del tutto scartando l’idea di fare lavori in casa. Tra le ricariche gratuite e le poche ricariche a pagamento sono sui 4€ a settimana per uno uso esclusivamente urbano.
Wow, una Twingo con 5 posti COMODI e 400 litri di bagagliaio? Mi dia il nome del suo pusher, sicuramente le vende roba buona!
Quello che posso dire all’autore della lettera è di approfittare degli eco incentivi e acquisti con rottamazione una Citroen C3 Max (auto molto spaziosa per il segmento B) che potrà portare a casa con meno di 20.000€.
Io nel frattempo attendo l’uscita delle prossime BEV segmento A/B e se il ministro riapre i rubinetti aggiungerò la 2ª BEV al mio garage rottamando una euro 3.
Dimenticavo, se poi vuole una 7 posti lunga circa 4,40 mt può prendere in considerazione la Citroen C3 Aircross You sempre per meno di 20.000 €.
PS. Entrambe le auto sono a benzina ma hanno entrambe la versione elettrica che però non credo le possano interessare.
Rispondo con 3 precisazioni:
1- Lo spazio interno di una BEV nativa è molto superiore a quello di una pari segmento termica. Ad esempio ID.3 internamente è paragonabile alla Passat
2- I costi vanno considerati nel totale del periodo di possesso del mezzo. Consiglio anche a lui il classico foglio excel con le 2 motorizzazioni e l’elenco completo delle spese, acquisto incluso.
3- Partendo dal presupposto che si parte per un viaggio con la batteria al 100%, per fare 500km basterà una sosta di 30′ dopo 250km nel caso dell’esempio della ID.3 58kWh rabboccando poi il necessario a destinazione. Da come descritto nella sua situazione secondo me nel computo annuale perde più tempo dal benzinaio.
Fermarsi dopo 250km?
Ma neanche dopo 500!!!!
Dai su siamo seri per favore e smettiamola con queste esagerazioni che da quando esistono le auto elettriche sembra che gli italiani siano diventati tutti agenti di commercio. Una famiglia con bambini non si spara 500km di autostrada filate. I bambini hanno bisogno di fermarsi e tutti prima o poi hanno bisogno del bagno. Nell’Audi A4 che avevo prima ogni 2h lampeggiava una spia di avvertimento che consigliava una pausa. È anche una raccomandazione dell’ACI quella di fermarsi regolarmente durante i lunghi viaggi e di morti per colpi di sonno la storia è piena. Perciò lasciamo fare i fenomeni ai piloti della 24h a Le Mans e viaggiamo coi piedi per terra. La scorsa settimana per andare in vacanza col traffico che c’era la media oraria non superava i 100km/h in autostrada. Mia moglie ha avuto bisogno del bagno ben prima dell’autogrill pianificato per ricaricare. Mi sono fermato lo stesso per il troppo traffico, ho ricaricato in anticipo il tempo del bagno, caffè con annessa coda, e via ripartiti. Se avessi avuto un diesel non mi cambiava nulla.
Immagino tu sia uno di quei “fenomenix” che fanno 800/900 km di seguito senza alcuna pausa e chiaramente sei sempre vigile e attento…
A mio modesto avviso, l’unica motivazione che mi sento di non contestare è la poca (in molti casi) preparazione di chi le auto le dovrebbe venderle e poi fornire servizi post vendita. Per il resto se gli argomenti sono: “dell’usato non mi fido” sono posizioni personali che vale la pena di discutere solo se si è disposti a farlo anche dall’altra parte.
IL problema è che chi vende non ha alcun interesse a vendere elettrico visto che guadagna uguale o di più con le termiche e si crea anche l’indotto per la propria officina.
In quasi 4 anni di bev con ricarica a casa (skoda citigo) , fatti 65.000 km , speso circa 1724 euro per un consumo totale di 7000 kw, a benzina con il costo medio di 1,7 euro/litro avrei speso circa 7000 euro ipotizzandro di fare 15 km/L, risparmio solo di carburante sui 5000 euro circa. tagliandi 250 euro in totale.
Se uno sa fare due conti … ragionateci sopra.
p.s.: senza considerare la guida elettrica , another world.
Qualcosa non torna in questa lettera… Prima si lamenta del fatto che non c’ è una elettrica di segmento A o B, poi dice che la vuole comoda e spaziosa per 5 … Dice che può ricaricarla nel box auto e poi disquisisce di abbonamenti e per-per-use … Mette in un unico calderone, senza ben separarle, le ragioni per cui lui non passa all’ elettrico e le ragione per cui altri non passano … Non è chiaro queste maxi autonomie quante volte l’ anno stima gli servano davvero … Così è impossibile dargli un consiglio o anche solo dire che ha ragione
Per una volta concordo con Enzo. Senza contare quel riferimento al rifornimento a carbone che, da solo, sarebbe stato il motivo per cestinare una mail che è chiaramente una trollata. Macchina da 5 posti comoda in segmento A o B? Confronto tra BEV nuova e termica usata per stare entro i 20.000 euro? Mah…
Solita lettera deprimente di chi potrebbe…ma non vuole..non è comodo ..non è facile….
Se la maggior parte delle persone fossero veramente così…questo pianeta è spacciato…gli esseri viventi sono prossimi ad una brutta estinzione tra inquinamento, malattie e disastri climatici…
Mi auguro che c’è ne siano pochi…e sempre di meno…e che in futuro si astengano dal manifestare il loro menefreghismo ..
Se hanno figli o nipoti….in futuro non si aspettino riconoscenza…
Purtroppo la desolante realtà è questa, le persone sono generalmente egoiste e fanno solo quello che conviene.
La resistenza al cambiamento è la regola anche tra i trentenni quindi figuriamoci oltre, la fatica mentale di cambiare le abitudini è spaventosa quanto imbarazzante. Mi sono sentito ripetere per 2 anni dalla mia Ex che era difficile concentrarsi per fare la differenziata che puntualmente buttava a caso, meno di 30 anni eh…
Risparmiare acqua? Mi sono trovato numerose volte a chiedere agli addetti della pescheria vicino casa di chiudere il rubinetto, e stiamo parlando del periodo in cui anche al TG si ripeteva tutti i giorni di non sprecare.
Per far fare qualcosa alle persone bisogna colpire l’unica cosa che capiscono, la tasca. Come abbiamo ottenuto il boom di fotovoltaico e di ottimizzazione dei costi? Aumentando il costo dell’elettricità del 1000%, difatti mentre l’energia torna su prezzi umani crollano le installazioni di fotovoltaico.
Vogliamo un boom delle BEV? Piano di incentivi serio e strutturale, prezzi alle colonnine convenienti, ZTL in tutte le città.
Personalmente mi sono stancato di rispondere alle persone che cercano tutti i motivi per non prendere una BEV.
Ma perché non la vedono in un modo diverso. Ogni anno ormai in Europa si vendono oltre 1 milione di BEV. Tesla avrà in giro più di 2 milioni di vetture solo in Europa.
Non conosco la quantità di BEV circolanti in Europa ma saremo vicino se non oltre 5 milioni.
Tutte queste persone che al 99% sono felicissimi e si godono questo mezzo.
Allora perché cercare di sempre criticare il BEV.
Un aspetto che ha dimenticato l’autore è il costo di gestione delle vetture. Lui continuerà ad essere legato alle manutenzioni regolare che non costano poco. Con le vetture elettriche, sono ridottissimi. Se consideriamo i costruttori tradizionali dovono “nutrire” i loro concessionari e quindi fanno apparire il solito messaggio di effettuare la manutenzione.
Con Tesla non esiste e i oltre 5 anni la mia vettura non è MAI andata in officina.
Meno soldi, meno tempo perso. Risparmio ad gni km che faccio.
Dunque concludo che chi vuol stare con l’endotermico è cosciente di volere spendere molti soldi. Stanno diventando i “nuovi ricchi” dell’ endotermico quando noi, proprietari di BEV risparmiamo.
In base a cosa il 99% siano felicissimi è una tua opinione
Esatto, ha ragione Marco, concordo con Marco. Io, tra i tanti che sento in vari gruppi di guidatori di auto elettrica, posso con certezza affermare che quelli felicissimi di guidare un’auto elettrica sono in realtà il 99.9%
Ovvio, nei gruppi di guidatori di auto elettrica trovi solo fanboy.
Fanboy è un termine che non vogliamo leggere. Che sia l’ultima volta o i suoi commenti finiranno nel cestino.
Ma scrivono tanti NO-BEV solo per tentare di disturbare…
non di capire .. non di aiutare a migliorare…di farlo diventare possibile per tutti…
A viaggiare in elettrico si impara anche a diventare pazienti e tolleranti…
La Lega ti paga un cheeseburger da McDonald’s per trollare ?
No chi guida una EV non è un fanboy ma semplicemente una persona che ha le condizioni per comprarla (ricarica a casa o al lavoro) e si è reso conto della superiorità in termini di piacere di guida e confort. Ma tu immagino non l’hai mai provata una EV, o sbaglio?
In parte la mia opinione ma basta vedere dati Usa dove fanno quei tipi di indagini. Non penso che l’Europa sarebbe molto diversa.
Poi pongo il discorso diversamente. Mi può indicare una persona che ha avuto una BEV ed è tornata al endotermica?
Secondo me Rudy
l’ aspetto più sciocco è il pretendere che “gli altri” non abbiano BEV e si trovino benissimo… e cerchino di impedire la diffusione della nuova tecnologia.
Invece che sperare che aumentino gli utenti e facciano diminuire i costi (come succede con tutte le tecnologie: TV, PC, smartphone, etc etc) rendendole progressivamente accessibili a tutti!
Tra l’ altro siamo proprio noi che affrontiamo i problemi per primi e troviamo soluzioni.. devono solo copiare quanto possono ..
Io che ho quasi sempre lavorato nel settore automotive ci sono già passato ai tempi della diffusione delle auto a metano (quante ne facevo allestire nei primi ’90 !!) e dei primi modelli auto a gasolio (“son da trattore!” ..”troppo lente, rumorose, fanno fumo!”) mi ricordano quante polemiche e frasi di scherno ho già affrontato…
Sono le stesse auto che adesso questi “paladini degli idrocarburi” difendono a spada tratta…come se ne andasse del loro onore !
Il mondo cambia…anche senza di noi …
Capisco la delusione di Angelo perché anch’io sono in una situazione simile. L’attuale monovolume diesel (in famiglia siamo in 5) a breve dovrà essere sostituita ma non è facile trovare una valida alternativa perché in vendita ci sono solo SUV enormi (ed inutili) oppure veicoli commerciali adattati. In entrambi i casi il costo d’acquisto è fuori portata e le autonomie autostradali, anche a causa di peso e aerodinamica, insufficienti senza programmare soste non brevissime. Per di più in alcune località non sempre è facile la ricarica: quest’anno siamo stati sull’isola d’Elba dove le colonnine sono nei centri dei paesi, lontane dalle spiaggie. In altre parole, non sono facili da gestire, almeno per un utente abituato al motore termico.
E che dire della ricarica a casa? Abbiamo il box ma sicuramente la nuova BEV non vi entrerebbe come non vi entra l’attuale monovolume. E ricaricare fuori casa richiede un ulteriore attività.
Concordo poi sul fatto che, a leggere i commenti dei tanti utenti, le app di ricarica siano un ginepraio, perfetto per gli appassionati del genere ma assolutamente improponibile per chi fa dell’auto un uso utilitaristico.
Paradossalmente mi sebrano più “semplici” le microvetture: piccole, agili, perfette sui tragitti urbani ma con prezzi anche qui ancora troppo elevati per essere veramente competitive (AMI e derivate non sono auto ma giocattoloni).
“…quest’anno siamo stati sull’isola d’Elba dove le colonnine sono nei centri dei paesi, lontane dalle spiaggie…”
Ah, quanto è vero… che bei tempi quando con l’auto termica potevo fare rifornimento direttamente in spiaggia… 🤩
(Chiedo scusa, ma questa scusa non l’avevo ancora sentita… e non ho saputo resistere! 🙏)
In spiaggia no, ma in città in 2 minuti sì, a differenza delle BEV.
Scusi ma non ho saputo resistere
Elba ha 200km di rete stradale…. Se uno si porta il caricatore portatile 2.3kWh da qualche parte trova dove fare 2h ricarica (alla velocità media delle strade elbane difficile consumare molto… oltretutto son super trafficate in questi giorni).
Agli “amici elbani” che leggono questi commenti ed hanno ristoranti, spiagge in concessione o case / B&B suggerisco di dotarsi di WB o almeno GreenUp…e pubblicizzarla 😉
Di qua dal canale di Piombino ne vedo tanti di posti attrezzati….😁 E ci sono pure i Tesla D.C. 🔌🪫🔋🚙
Questo signore non la comprerebbe elettrica neanche se si caricasse a carbone e in due minuti dal benzinaio…lui non la vuole x principio!! Evidentemente non sa qual’e’ la differenza tra caricare a casa e andare dal benzinaio: x me dopo oltre 4 anni (15000 km/anno) caricare a casa ( con i tre chili classici) e’ una pacchia!! …In questo momento intanto che mi godo l’atletica leggera lei ( l’auto elettrica) si sta ricaricando e questa sera avrò 400 km a disposizione ( con solo il 70% di batteria) e non dovrò preoccuparmi di fare rifornimento. Anch’io sono stanco di leggere le solite lagne spesso al limite dell’offesa!!
Magari prima potrebbe cominciare Lei a smettere di chiamare fanboy chi la pensa in modo diverso.
Per superarli basta un po’ di buona volontà e richiedere l’adeguamento dell’impianto condominiale. È un lavoro che rimane nel tempo, anche quando tu o altri condomini venderanno casa. E scommetto che prima o poi dovrete farlo, se non volete rimanere con appartamenti invendibili.
Se poi non hai voglia di occupartene pace, ce ne faremo una ragione. Il problema non è nostro.
Cose sentite e risentite ormai centinaia di volte e tutte false o parzialmente false non capisco il motivo per cui vengano ancore pubblicate…e soprattutto non capisco il motivo per cui qualcuno venga a scriverlo su questo sito…voi moderatori avete troppa pazienza
Ma infatti…
Noi mica andiamo su Vaiacarburante.it a scrivere che acquisteremo un’auto termica quando farà almeno 50 km com un litro, il carburante costerà 0,50 €/l e potremo fare rifornimento nel nostro garage! 😂😂😂
senza quei requisiti non avrei mai preso una termica.
Ah, be’, pensavo peggio.
Mi aspettavo qualcosa di enciclopedico tipo “Le 100 cose che farei se mai diventassi un Signore del Male”.
Invece sono solo tre.
Una per ciascuna dimensione spaziale: deve essere questo che causa la sensazione di soffocamento.
Ma, d’altro canto, ti capisco: siamo nell’epoca del prêt-à-porter, del ready to eat, togli dalla scatola, attacca la spina e funziona.
Oggidì, nel XXI secolo, anche un solo, singolo ostacolo fermerebbe un eroe.
Mala tempora currunt et peiora premunt.
Se il signore si degnasse di guardare qualche listino delle varie marche, cosa che fa chiunque prima di comprare una qualsiasi auto fin dalla notte dei tempi, noterebbe che una Spring fa al caso suo anche come prezzo. Non so a che gli servano 600 km di autonomia se gli servono due settimane per farne la metà.
Questa lettera non è scritta da chi cerca chiarimenti ma solo da chi cerca conferme ai suoi preconcetti.
Spring con 5 posti comodi e 400 litri di bagagliaio c’è ne sono?
Scusa ma sono 10 anni abbondanti che sento dire cose tipo..se fa 1000 km con una carica, se è grande come un pulmino e posso caricare una quercia di 20 m allora la compro. Fa 30 km al giorno (lo dice lui). Poniamo anche che la mattina porti due figli a scuola e la moglie al lavoro (15 km andata e 15 ritorno). Sono 4 persone. Devi riempirti il bagagliaio di valigie ?? E comunque il bagagliaio della Spring fa 308 litri e se vuoi anche qualcosa in più aggiungendo la vaschetta nel cofano anteriore. Non mi pare sta gran differenza.
Ma siamo sempre li..questo non la comprerà mai l’auto elettrica. Non gli va , punto e basta. Quando gli faranno un’utilitaria da 15000 euro con 500 km di autonomia dirà che la compra se fa 800 km e costa 10000 euro.
Ma allora perché non c’è la fila a comprare queste EV???
Quelli che guidano motori termici sono tutti decerebrati? E invece voi elettrici siete tutti furbissimi…
Io faccio pochissimi km, ho un auto del 2007 con 70000 km…. Quando arriverò a 200000 km la butterò via, sempre ché non mi abbiano tolto la patente per anzianità… E non t’arrabbiare, che non ne vale la pena!!! Pensa nel 2035 non venderanno più termiche e dopo ancora 20 anni saranno tutte estinte!!!! , ma io questo giorno potrei anche non vederlo, vista la mia età!!!un saluto con affetto e rispetto!
1) Qui si parla della lettera del signore dell’articolo, non della tua auto. 2) Non ho offeso nessuno. Se tu ti senti scemo o genio sono affari tuoi. 3) Guida e compra quello che ti pare, chi se ne frega. 4) L’unico incazzato qua mi sembri tu.
Il sig. Angelo fa 20-30 km al giorno e si preoccupa dei costi delle colonnine potendo ricaricare a casa? Vuole 600 km di autonomia per che cosa? Vuole comprare usato (scelta legittima e condivisibile con i prezzi del nuovo di tutte le categorie di alimentazione schizzati alle stelle) però non vuole usato elettrico. Il resto sono tutta una serie di luoghi comuni sentiti mille volte. Il sig. Angelo fa parte delle persone che non compreranno mai elettrico neanche se costasse 20k nuovo perché vorrebbero un elettrico che funzioni esattamente come un benzina. Il sig. Angelo fa probabilmente parte anche di quella categoria di persone che prendono bellamente in giro amici e conoscenti che guidano una BEV. Lo fa anche nella sua lettera alla redazione, probabilmente pensando di essere molto spiritoso. Il sig. Angelo non esprime dubbi legittimi in cerca di risposte, scrive solo per illustrarci le sue verità fatte di luoghi comuni triti e ritriti di cui, francamente, non se ne può più.
“vorrebbero un elettrico che funzioni esattamente come un benzina” Cosa ci sarebbe di sbagliato nel volere la comodità di ricarica di un auto a combustibile o l’immediatezza nel pagamento dei greggi (immediatamente stimabile e non dover passare nel mezzo di gineprai di calcoli e valutazioni da fare negli abbonamenti, per inciso tutti aumentati?) oppure la possibilità di fare tot km senza pause? Come citato da chi ha scritto l’articolo i mezzi devono essere al nostro servizio e non viceversa. Spiace dirlo ma attualmente la situazione è pessima sotto questo punto di vista e sfido a dire il contrario. Se ci sarà un evoluzione tecnologica bene ma attualmente l’auto elettrica non è assolutamente per tutti e per diversi modelli la versione elettrica costa assolutamente troppo rispetto al corrispettivo diesel/benzina. Io, se mi gira di cambiare auto, per l’uso che ne faccio (e per gusto estetico) considero solo una tesla ma è super plasticosa negli interni.
Perché volere un’elettrica che funzioni come una termica è per molti un passo INDIETRO, non un passo in avanti. Necessità di andare dal benzinaio (io andrò alla colonnina meno di 10 volte in un anno) e quindi complessivamente costi di esercizio sensibilmente più alti (mai fatto due conti su quanto si spende di benzina o gasolio al mese?), costi di manutenzione sensibilmente maggiori (cambio olio? Cinghia? Guasto al cambio? Pastiglie dei freni da cambiare ogni tot?), auto in cui si muore dal caldo quando ci sali sopra d’estate e di freddo d’inverno, rumorosa, con andatura spesso “a gondola” e che non si muove neppure se spingi sull’acceleratore (sennò altro che 20.000 euro). Per non contare l’avvelenamento continuo che siamo facendo a noi stessi. Andiamo avanti?
Credo che intenda tempi di ricarica uguali al benzina e autonomia uguale. Non intende ovviamente tagliandi e il resto.
Quello sarebbe lo spartiacque.
Allo stato attuale sono le due cose che frenano molti e per cui alcuni tornano al termico.
E perchè dovrei desiderare un auto che devo portare dal benzinaio a fare benzina investendo TEMPO e tanti dindini?
Io l’auto la trovo già carica e la trovo carica all’ora che voglio perché posso regolare la velocità.
Inoltre non devo tenerla dalla manina ed accompagnarla come un bimbo piccolo all’asilo.
Le elettriche sono adulte, la allaccio alla mia wallbox e poi sono libero. Quando mi serve la trovo carica.
Chi è al servizio di chi? La macchina che trovi pronta al 80/90/100% o quella che devi portare a fare il pieno?
/// vorrebbero un elettrico che funzioni esattamente come un benzina \\\ Potrebbe andare bene il modello BYD con cambio e frizione (per le scuole guida) ?? https://www.carscoops.com/2021/05/byd-launches-a-version-of-its-e3-electric-sedan-with-a-clutch-pedal-and-stickshift/
Quindi G in base al suo ragionamento chi ha scelto una BEV è un masochista visto che non esistono le condizioni.
Comunque porto la mia esperienza, 3 anni fa ero a Crecchio (CH) come spettatore di una corsa podistica. Vedo una Tesla Model 3 AWD e chiedo come andava. Ció che mi ha fatto decidere di passare all’elettrico è che il tizio era sceso dalla Toscana (circa 400 km).
@G
Pensa che io vorrei una termica che funziona come una elettrica.
A me personalmente fra le ragioni del no preme la mancanza di certezze sulla durata nel tempo dell’auto: una segmento C termica dura tranquillamente 15/20 anni, una equivalente bev? Come sarà dopo quel lasso di tempo? Se la batteria crolla diventa solo un oggetto inutilizzabile senza nessun valore di mercato.
Un mio vicino ha dovuto rifare il motore alla sua auto termica con meno di 10 anni di vita…
Statisticamente non è frequente dover cambiare il motore…ma dover fare frizione e/o cambio un po’ di più…. Di sicuro… dopo 10 anni le esigenze di manutenzione ordinaria e straordinaria rischiano di superare il valore residuo della vettura.
Quasi certo è che si và incontro a restrizioni alla circolazione con vetture inquinanti.
In grandi città e in generale nella pianura padana se in inverno scartasse l’ obbligo di provvedimenti di riduzione inquinanti i vecchi veicoli sarebbero i primi ad essere stoppati (anche per la facilità di farlo rispettare) mentre ben difficile sarebbe fermare o diminuire gli impianti di riscaldamento (politicamente meno accettabile e difficilmente controllabile dalle amministrazioni).
In questi casi (e queste zone) le BEV usate si troveranno ad essere immediatamente di gran valore…persino le più “vecchie” (quelle con perdita 10% di autonomia) perché andrebbero comunque benissimo per gran parte degli utilizzatori (visto che i tragitti medi sono <60km al giorno).
In progressione pur lenta italiana, aumenteranno sia le colonnine pubbliche che le autonomie delle nuove vetture (ed i tempi in HPC) diminuendo quindi anche il rischio di trovare occupati i punti di ricarica.
Ci saranno molte persone sorprese dagli sviluppi in futuro…
Ma a nessuno passa per la testa che fra 5-10 anni saranno nate come funghi officine capaci di individuare celle o moduli guasti e sostituirli? Dimenticavo, di questo passo quanto detto sopra non succederà in Italia.
Tranquillo… Officine specializzate di questo tipo saranno sicuramente realizzate anche dalle case produttrici (già Renault e Stellantis si stanno attrezzando per recupero e rigenerazione batterie…così come lo sono per i normali ricambi “rigenerati” per le ICE , sia per interventi in garanzia che a pagamento -i clienti che vogliono risparmiare sulle riparazioni chiedono quelli anziché i ricambi nuovi- Ora è presto perché le nuove batterie hanno molti anni avanti a se prima di avere guasti (se non per incidenti) perché i processi costruttivi hanno oramai test efficaci a trovare subito gli esemplari “fallati” prima di uscire dalla linea di assemblaggio.
Si ma se il guasto si verifica domani il problema è serio
domani sono ancora in garanzia 🤣
20 anni “tranquillamente”… beh, certo, se fai manutenzione continua… E non è certo a costo zero. Sperando poi che ti vada bene, conosco gente che ha dovuto buttare l’auto molto prima per continui problemi di vario tipo, tutte questioni meccaniche che sull’elettrico non hai (cambio, cinghie, parti del motore…).
L’unica auto duratami 21 anni (!) è stata la Toyota Avensis che ho rottamato quando ho preso la Tesla Model 3. Ma se non ci fossero stati gli incentivi del 2019 forse l’avrei ancora, ovvio, spendendo un bel po’ di quattrini per la manutenzione.
Tutte le altre auto avute in precedenza sono state rottamate tra gli 8 e i 15 anni per la “dichiarata” non convenienza alla riparazione (quella di 8 anni era una Citroen BX 1100 cc. di cilindrata, un autentico PACCO di automobile, degli 8 anni ha circolato solo per 7, e ho speso in riparazioni gli stessi soldi che avevo pagato per comprarla, usata).