Le più vendute in Francia a metà 2025; due modelli locali, R5 e e-C3, scalzano Tesla dal primo posto.
Le più vendute in Francia: R5 e e-C3 davanti a Tesla
Marca e modello | Vendite | ||
1 | Renault 5 | 15 752 | Nuova |
2 | Citroën e-C3 | 9.473 | Nuova |
3 | Tesla Model Y | 8.886 | – 22,8 % |
4 | Renault Scénic | 7.995 | Nuova |
5 | Peugeot e-208 | 5.788 | – 66,6 % |
6 | VW ID.3 | 4.199 | + 12,6 % |
7 | Renault Megane | 4.123 | – 63,7 % |
8 | Peugeot e-3008 | 4.063 | Nuova |
9 | Dacia Spring | 3.925 | + 34,1 % |
10 | BMW iX1 | 3.387 | – 30,5 % |
11 | Tesla Model 3 | 2.962 | – 62,5 % |
12 | Peugeot e-2008 | 2.886 | – 58,2 % |
13 | Fiat 500-e | 2.784 | – 75,0 % |
14 | Skoda Elroq | 2.686 | Nuova |
15 | Audi Q6 e-tron | 2.669 | Nuova |
16 | VW ID.4 | 2.585 | + 54,1 % |
17 | Cupra Born | 2.405 | + 12,5 % |
18 | Skoda Enyaq | 2.359 | – 18,6 % |
19 | Alpine A290 | 2.327 | Nuova |
20 | Kia EV3 | 2.304 | Nuova |
C’era da aspettarselo: il 2025 si sta rivelando l’anno della riscossa per le elettriche francesi, anche se i costruttori locali speravano in numeri più robusti. Il gradino più alto del podio va alla rinata Renault 5, con 15.752 auto vendute. Numeri ai quali possiamo aggiungere i 2.327 pezzi della versione “cattiva”, la Alpine A290. Segue a quota 9.473 la Citroen e-C3, un po’ frenata dal fatto che Stellantis sta decisamente puntando più sulla versione ibrida che sull’elettrica. E così Tesla scivola al 3° posto con la Model Y, che con 8.886 auto vendute perde il 22,8% rispetto al primi semestre del 2024, mentre la Model 3 fa un tonfo del 62,5% e chiude a quota 2.962. Al 4° posto si piazza la Renault Scenic, a 7.995, che può essere considerato tutto sommato un buon risultato. Anche perché il mercato francese in questo sei mesi è andato a marcia indietro: 148.331 elettriche vendute, con un ribasso del 6,4 %, con la fine degli incentivi legati al cosiddetto leasing sociale.
Male Tesla Model 3, e-208, Megane e 500e

Detto del calo della Model 3, agiungiamo che la prima metà del 2025 in Francia ha visto altri tonfi eccellenti. A partire da due modelli di casa come la Peugeot e-208 e la Renault Megane. La prima, in particolare, è stata a lungo leader in questo mercato, ma è scivolata in 5° posizione a quota 5.788, con un calo del 66%. Pesante anche lo scivolone della Megane, modello che sembra essere invecchiato precocemente: -63,7% a quota 4.123. E infine c’è il solito capitolo che rigauarda la 500e, che per anni ha lottato con la Tesla per le prime posizioni in Francia. Qui il tonfo è del 75%, con 2.784 auto vendute e la 13° posizione in classifica. Il problema è sempre lo stesso: l’improvvido annuncio da parte dellex numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, di una nuova versione con maggiore autonomia e minor prezzo. Dopo quelle parole le vendite si sono comprensibilmente bloccate. Ma del nuovo modello di sono perse le tracce.
Gli incentivi in arrivo? Fino a 11 mila euro, ma c’è un problema… Guarda il VIDEO
I francesi comprano francese, i tedeschi comprano tedesco e gli italiani cosa comprano? Tesla e la dice tutta …
Sono francesi, comprano nazionale. Abito a 5 minuti dalla Francia, ci vado spesso, ho lavorato per 3 anni a Montecarlo, un po’ ho imparato a conoscerli. Sono discretamente antipatici in particolare con gli italiani ma se ti conoscono e ti prendono di buon occhio ti considerano uno di loro. Tengono molto alle loro radici ed ai loro prodotti, al contrario di noi che ormai abbiamo svenduto tutto all’estero. Le auto francesi vendute sul mercato italiano sono migliori come allestimento rispetto a quelle vendute di là altrimenti noi non le compreremmo, noi guardiamo più i gadget che la sostanza
-Sono discretamente antipatici in particolare con gli italiani ma se ti conoscono e ti prendono di buon occhio ti considerano uno di loro.-
Confermo tutto.
O quasi, dai, ne ho conosciuti tanti che non partivano prevenuti.
Forse perchè avevano un cognome italiano? Può darsi.
Del resto i francesi per molti versi sono un po’ vittime incolpevoli degli italiani, che in Francia sono ovunque e come minimo dai tempi del Cardinal Mazzarino ricorrentemente in quel paese occupano posizioni apicali di governo.
Scherzi a parte, si fatica un po’ all’inizio, poi superato un certo momento effettivamente diventi “uno dei loro”. E questo già da secoli. Tant’è che effettivamente fu ritenuto normale e accettabilissimo che un Léon Gambetta, figlio di un droghiere genovese, già nell’anno del Signore 1881 assumesse la carica di primo ministro.
Però la storia delle Renault “di ventimiglia” e “di Nizza” gliela confermo senza meno. E il tizio partiva da Beausoleil, quindi per lui la strada era sostanzialmente la stessa da una parte o dall’altra.
Io guardo il prodotto che risponde alle mie necessità e gusto. Non mi importa dove viene costruito. Semmai mi importa CHI lo costruisce.
Se spendo per un prodotto, sono soldi che mi sono guadagnato. E non li spendo per un prodotto che non risponde appieno ai miei gusti solo perchè prodotto in europa o italia o altrove.
Se, incidentalmente, il prodotto che mi piace è prodotto in Europa può essere un ulteriore plus.
Il nazionalismo sugli acquisti lo trovo molto triste… ma ovviamente ognuno con i propri soldi fa quel che vuole.
Io ho avuto a che fare con francesi che “Le Renault comprate a Ventimiglia non erano proprio proprio come le Renault comprate a Nizza. quelle comprate a Nizza erano un po’ più Renault”
(all’epoca dei fatti, 2002 circa, a parità di vettura c’erano comodi 1500, a volte 2000 euro secchi di differenza nel listino di vetture normalissime. Sugli allestimenti più costosi la differenza addirittura aumentava. Inutlile dire che costavano meno in Italia)
francamente a me la cosa che più mi colpisce è la scarsissima presenza di costruttori asiatici (cinesi e coreani), con la KIA EV3 in 20a posizione dietro addirittura alla Alpine A290 (R5), mentre invece sono ottimi gli esordi di tutti gli altri nuovi modelli, ossia R5 “normali”, e-C3 ed anche la rinnovata e-3008 mentre il calo della Renault Megane è spiegabilissimo per l’ottimo esordio della nuova Scenic (compatta più adatta alle famiglie rispetto alla Megane per maggiori spazi interni.. le tecnologie sono le stesse – a parte differenze di allestimento- quindi non direi che il modello “è invecchiato” , a parte i gusti sull’estetica..che sicuramente saranno corretti con la 2a versione già annunciata).
Nessuna sorpresa per la 500e, detronizzata dalla più moderna e grandicella R5 nel regno delle “piccole auto chic”….
Tantissimo mi sorprende l’assenza di Mini, BMW e AUDI (Q6 a parte) nonché delle “cugine” Volvo/Polestar (in Francia son messi così male ora? le auto “premium” ? non le vogliono elettriche?
chiedo “l’aiuto da casa” magari a @Ivone Benfatto che conosce il mercato locale…
Come ti stupisce ?!?
sono francesi non italiani .
E , come gli americani , loro comprano i loro prodotti o perlomeno prodotti in Francia o in Europa .
Forse anche hanno un potere d’acquisto superiore al nostro.
Forse boh ….
Sicuramente …. “sorry we are italians” !
Come ti stupisce ?!?
sono francesi non italiani .
E , come gli americani , loro comprano i loro prodotti o perlomeno prodotti in Francia o in Europa .
Forse anche hanno un potere d’acquisto superiore al nostro.
Forse boh ….
Sicuramente …. “sorry we are italians” !
PS strano che in classifica non ci sia la mia Citroën eC4 : spaziosa bellissima e , dopo 4 anni & 80milaKm , con zero problemi.
Penso si tratti di semplice ma affermatissimo nazionalismo d’oltralpe. Dove abito io vengono in vacanza moltissimi francesi figli di migranti friulani del dopoguerra, guidano solo marchi francesi in tutte le motorizzazioni non solo elettriche
Caro Damiano,
anche se vivo in Francia, non credo di essere la persona più indicata per rispondere alla tua domanda. Preferisco sentire il parere di un collega francese.
Ti farò sapere martedì prossimo.
Intanto buon fine settimana.
ciao Ivone… grazie… attendo tue…
e buon weekend … al fresco spero 😉
Il collega a cui volevo chiedere un parere sulla tua domanda è assente, quindi ti scrivo le mie impressioni.
Tieni presente che non seguo l’andamento del mercato automobilistico, né in Francia né altrove. Il mio interesse per le auto elettriche riguarda altri aspetti.
Innanzitutto, concordo con chi sostiene che esista un buon numero di acquirenti che sceglie il “made in France” semplicemente perché è francese. Tuttavia, questa tendenza sembra riguardare soprattutto le auto sotto i 4 metri di lunghezza. Per quanto riguarda invece le vetture di fascia alta, si nota una sorta di bipolarismo tra chi sceglie prodotti francesi e chi preferisce marchi come BMW e Audi, ritenuti più affidabili.
Fino allo scorso semestre, il mercato era anche influenzato dalle norme relative al bonus ecologico, che venivano aggiornate ogni sei mesi. A partire dal 2024, la normativa in vigore è stata pensata per penalizzare i veicoli provenienti dalla Cina, ma come effetto collaterale colpisce anche tutte le auto importate da paesi lontani, comprese quelle coreane prodotte in Corea. Inoltre, gli incentivi non si applicano ai veicoli con un prezzo superiore a 47.000 euro (IVA inclusa). Da questo mese il bonus è stato eliminato e sostituito con altri tipi di incentivi.
Ad esempio, la Kona prodotta in Repubblica Ceca beneficiava del bonus ecologico, mentre i modelli KIA e altri Hyundai prodotti in Corea no.
Un altro esempio: la Tesla Model Y prodotta a Berlino aveva diritto al bonus (limitatamente alle versioni sotto i 47.000 euro), mentre la Model 3 prodotta a Shanghai no. Di conseguenza, lo scorso anno la Model 3 finiva per costare più della Model Y.
Ho anche notato che una rivista francese, equivalente all’italiana Quattroruote, ha pubblicato qualche settimana fa un articolo con l’elenco di tutte le citycar (sotto i 4 metri) elettrche disponibili sul mercato, ma non ha menzionato la Inster. Anche la stampa e le riviste specializzate, quindi, influenzano la percezione e le vendite dei vari modelli.
Concordo anche con quanto ha scritto Azerty, e probabilmente è stato l’impato maggiore: la R5 e la Alpine, hanno generato un effetto nostalgia tutt’altro che trascurabile, simile a quello che a suo tempo ebbe la 500e.
Infine, ieri mattina alle 8, ascoltando il giornale radio, ho sentito pubblicità di Renault, Peugeot e Volkswagen. Anche la comunicazione pubblicitaria gioca un ruolo rilevante nelle scelte dei consumatori.
Mini elettriche prodotte in Cina e non hanno requisiti minimi per ottenere l’eco score che permette di beneficiare del bonus (fra 2 e 4 Mila euro a seconda del reddito), idem le auto con prezzo di listino superiore a 47k€
Kia EV3 beneficia del bonus solo in una delle due versioni (non ricordo se quella a 4 o 5 posti) sempre per il fatto che una non ottiene l’eco score necessario per ottenere il bonus. Poi francamente penso che per qualcuno che cerca una “cittadina” francamente la R5 è più bellina, bisogna riconoscerlo, e in Francia ha generato un effetto nostalgia tutt’altro che trascurabile! E per averla provata francamente è davvero piacevole da guidare