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Le nostre prove: Mercedes EQC 400, buona la prima!

mercedes eqc

La Mercedes EQC esce promossa a pieni voti dalla nostra  prova su strada. E’ agile, potente, comoda ed efficiente. Ottima anche la tenuta di strada. Qualche perplessità sui freni e sulla qualità di alcuni dettagli.

Era il 1886, quando un signore di nome Karl Benz, decise di sostituire la trazione animale delle carrozze con un motore a scoppio e di usare sua moglie, all’anagrafe Mercedes, come collaudatore. Nacque la Patent Motorwagen (soprannominata anche Velociped), quella che si può definire, la prima autovettura con motore a scoppio! E questa è storia…

Nella tecnologia del nuovo millennio, quella dell’auto a batteria, Mercedes non è stata altrettanto innovativa e anticipatrice, arrivando anni dopo altri costruttori. Ma la sua “prima”, la Mercedes EQC, non a caso preceduta da una limited edition contraddistinta dal numero 1886, è un’auto dai moltissimi pregi. Abbiamo potuto apprezzarli grazie alla cortesia di Mercedes Italia che ce l’ha concessa per un prolungato test drive.

Ecco la “nostra” Mercedes EQC

La vettura che Mercedes Italia ci ha messo a disposizione era una  Mercedes EQC 400 4MATIC Sport praticamente nuova, tant’è che all’attivo aveva appena 1.000 km. Gli pneumatici montati erano dei fantastici Michelin Pilot Sport 4, delle misure 235/45 R21 all’anteriore e 255/40 R21 al posteriore.

L’auto aveva l’allestimento Sport, ma arricchito da alcuni optional.  Prezzo circa 74.000 euro + accessori.

Mercedes EQC 400 4MATIC nei pressi di Mercedes Italia a Roma

La Mercedes EQC alla prova su strada

Abbiamo percorso circa 600 km con la Mercedes EQC, la maggior parte dei quali sulla A 24, che è nota non solo per il traforo del Gran Sasso, ma anche per le salite e le discese impegnative, in cui abbiamo avuto modo di apprezzare il comfort di guida che offre la trazione elettrica. Questo ci ha permesso di mantenere con disinvoltura la velocità di crociera di circa 110 km/h e di sorpassare chi ci precedeva in tutta tranquillità. 

Nelle discese invece ci siamo divertiti a giocare con il recupero dell’energia in frenata, che ci ha molto aiutato ad allungare l’autonomia della batteria. Pensate, in circa 150 km di autostrada, (percorsa due volte, andata e ritorno) abbiamo recuperato un bonus di oltre 40 km! Non male…

 Il resto l’abbiamo percorso in ambito urbano, dove abbiamo potuto apprezzare la manegevolezza della vettura, nonostante la mole e abbiamo potuto provare l’e-pedal, che permette di affrontare tutti i rallentamenti, senza utilizzare i freni. Comodo!

Nessun problema per tenere a bada l’esuberanza dei motori, grazie alla trazione integrale, alla generosa gommatura, al baricentro basso (leggi “L’elogio della trazione elettrica“) e all’ottimo lavoro svolto dai tecnici e collaudatori Mercedes.

Il silenzio è imperante in tutte le occasioni ed i consumi sono in linea con quelli dichiarati. Noi abbiano consumato mediamente, intorno ai 25 kWh/100 km, “giocando” parecchio con il recupero dell’energia cinetica in frenata. Non male per un auto con 408 CV e 2.500 kg di peso!

Mercedes EQC

Buono il recupero energia in frenata

Il recupero dell’energia cinetica in frenata, vanta 4 programmi diversi, che si possono scegliere comodamente, con i paddle dietro al volante, D+ a destra e D- a sinistra, che prendono il posto del cambio di marcia. D+ corrisponde ad un recupero pari a zero, D impostazione da default, corrisponde ad un recupero di circa il 15%, D- corrisponde ad un recupero di circa il 30% (consigliabile in extraurbano e non in autostrada in quanto crea rallentamenti pericolosi per chi ci viene dietro) e D- – che corrisponde ad un 80% di recupero circa in rilascio ( consigliabile in ambito urbano, in quanto la decelerazione che provoca è violentissima).

Dimensioni, scheda tecnica, prestazioni 

Lunghezza 4,76 metri   Larghezza 1,88 metri   Altezza 1,62 metri

Motore anteriore Mercedes EQC 400 4MATIC

Due motori elettrici asincroni

La Mercedes EQC è equipaggiata con due motori elettrici asincroni, della potenza complessiva di 408 cavalli.

Uno è montato all’anteriore e uno al posteriore. Il motore principale è quello anteriore, mentre quello posteriore entra in funzione qualora vi sia una perdita di aderenza delle ruote anteriori o quando si richiede tutta la potenza disponibile. La coppia è mostruosa e costante, come si confà ad un motore elettrico ed i 765 N m a disposizione sin da subito e costantemente per tutto il range di funzionamento, sono degni di un 4.000 turbo diesel.

Volante leggero, rapido e sicuro

Il volante della Mercedes EQC è leggero in manovra e un pò più consistente in marcia all’aumentare della velocità ed ha un diametro di sterzata ridotto, tant’è che l‘agilità nei percorsi urbani è la cosa che ci ha impressionato di più di quest’auto. La demoltiplicazione del volante è adeguata e spesso si può evitare di arrivare all’incrocio delle braccia in curva. Il center point, ovvero, il punto centrale del volante è ottimo, in quanto ha un gioco minimo, che lo rende rapido ma sicuro.

Ma ai freni manca il mordente

I freni sono l’unica nota dolente, in quanto nonostante il diametro dei dischi anteriori e posteriori sia enorme, la frenata manca di mordente e si ha spesso la sensazione che non siano adeguati alla mole della vettura, anche se devo dire che andando avanti con la prova il mordente è migliorato, quindi il fatto di avere dei componenti (pastiglie/dischi) ancora vergini (ricordo l’auto aveva circa 1.000 km), ha influito negativamente e comunque non posso dire di essermi mai trovato in situazioni pericolose.

Se si deve frenare, la macchina frena, anche aiutata dal freno motore.

Sospensioni e controllo di trazione da 10

La vettura è assolutamente neutra in qualsiasi condizione, anche forzando l’andatura in curva o frenando forte prima dell’inserimento. Non soffre mai di sottosterzo, tipico delle auto con trazione integrale, ma mantiene un comportamento molto equilibrato e rassicurante.

Di sovrasterzo, non se ne parla neppure, in quanto la coppia motrice, viene ottimamente distribuita sulle 4 ruote; l‘auto è molto equilibrata anche nei lift-off, ovvero, in rilascio in curva il retrotreno non si alleggerisce e non si scompone.

Abbiamo avuto la possibilità di provarla anche sul bagnato e con sorpresa abbiamo constatato che difficilmente entrano in funzione i sistemi di sicurezza, sinonimo questo di un progetto dinamico buono. Sia il beccheggio che il rollio, sono contenuti.

Le sospensioni hanno una taratura media, quindi il comfort e la tenuta di strada sono assicurati.

Prestazioni della ricarica con upgrade

L’esemplare che abbiamo provato, ha beneficiato di un importante aggiornamento per quanto riguarda il caricabatteria in corrente alternata, ovvero dell’upgrade a 11 kW di potenza, contro i pochi 7,4 kW della precedente serie.

La corrente continua invece viene accettata fino a 110 kW di potenza. Nella dotazione della Mercedes EQC, c’è il cavo  con connettore tipo 2 Mennekes, per la ricarica presso le colonnine pubbliche in corrente alternata e l’alimentatore per la ricarica domestica a 10 A con spina Schuko, che consente una potenza di ricarica massima di 2,4 kW.

Durante la prova di circa 600 km abbiamo dovuto ricaricare una sola volta, in quanto l’auto ci è stata consegnata col pieno di energia, ovvero con circa 370 km di autonomia. L’unica sosta al “distributore” l’abbiamo fatta per ricaricare presso una stazione di ricarica Enel x in corrente continua, da 50 kW di potenza massima.

Cavo con connettore Mennekes tipo 2 per la ricarica da Wall Box o colonnina pubblica in corrente alternata
Carica batteria per ricarica domestica da 10 A

I quattro programmi per la guida

L’auto ha quattro programmi per la guida: eco, comfort, sport e individual che permette di personalizzare. Utile l’eco, che indurisce fisicamente il pedale dell’acceleratore, quando si chiede più del 20% della potenza, per evitare sprechi e massimizzare l’autonomia. Ci ha aiutato molto a non avere ansia da autonomia…

Ergonomia/Interni? Da Mercedes

Aprendo la portiera, si ritrovano tutti gli stilemi che caratterizzano ultimamente la casa di Stoccarda, in primis il touchpad sul tunnel centrale, la leva del cambio sul volante, al posto del comando dei tergicristalli, che invece come da tradizione si trova a sinistra, così come troviamo a sinistra in basso in una posizione scomoda, l’interruttore del freno di stazionamento elettrico, che comunque si aziona anche automaticamente allo spegnimento del quadro, dopo aver messo il selettore del cambio in “P”.

I sedili sono comodi e ben profilati, a dire il vero anche troppo, tant’è che girando il volante, si sbatte col gomito sulla profilatura esterna. Il volante è di giuste dimensioni e si impugna bene, ma nella parte bassa è tagliato, come nelle auto sportive (può non piacere, quando si arriva all’incrocio delle braccia in manovra o nelle curve più strette). Il divano posteriore accoglie tranquillamente 2 persone. Il terzo eventuale passeggero, invece, dovrà fare i conti col tunnel centrale, molto alto tra le gambe (qui si vede la derivazione dalla GLC).

Questa versione aveva gli interruttori per la regolazione dei sedili elettrici, sui sedili e non sui pannelli delle porte e li abbiamo  trovati scomodi da azionare e poco intuitivi. Scomoda, anche la posizione della leva di apertura delle portiere, che è troppo arretrata rispetto al corpo.

Sedile, volante (regolabile in altezza e profondità) e pedaliera, sono ben allineati, peccato solo che il pedale del freno sia ancorato troppo in alto, costringendo il guidatore a premerlo più delle volte con la punta del piede, anziché la pianta del piede, che garantirebbe più forza dell’azionamento. Infine il baule è molto capace (500/1460 litri) e la soglia di carico è piatta, ottimo!

Attenzione alle rampe di uscita dai garage o dai parcheggi, perchè l’auto sembra alta da terra, ma non lo è, a causa di un restringimento delle minigonne laterali, che portano l‘altezza da terra a pieno carico, a poco più di 10 cm. Strusciare col fondo o col paraurti anteriore, non è difficile…

Divano posteriore Mercedes EQC 400 4MATIC

Infotainment chiaro e intuitivo

La Mercedes EQC 400 4MATIC che abbiamo provato nella versione SPORT è la versione meno costosa, che comunque vanta un sistema di infotainment di livello e intuitivo. L’abilitazione alla marcia, si ottiene premendo il pulsante Start alla destra del volante. Il quadro strumenti da 10,3 pollici è virtuale e personalizzabile dai comodi comandi al volante, mentre il touch screen centrale, sempre da 10,3 pollici con navigatore integrato, comandabile anche dal touchpad sulla consol centrale è posizionato in un punto tale da lasciar coperta dal volante, una porzione, peccato…

Cockpit Mercedes EQC 400 4MATIC

La retrocamera posteriore è di buona qualità, ma richiede un pò di tempo per essere interpretata al meglio, a causa dei riferimenti grafici che coadiuvano l’immagine (linee…), la camera anteriore anch’essa di buona qualità, interagisce col navigatore agli svincoli. Per i comandi vocali, nessun problema, basta pronunciare il solito hey Mercedes! e chiedere ciò di cui si ha bisogno…

Conclusioni, prestazioni e tenuta al top

La Mercedes EQC è un’auto che sorprende per le prestazioni dei motori e per la tenuta di strada, ma sa anche sorprendere per l’agilità. Il comfort non è una sorpresa, è una Mercedes! L’utente tipo la userà molto nel quotidiano… Se andate in montagna, ricordatevi che non è altissima. L’autonomia autostradale a velocità costante di 130 km/h non è da record, si percorrono meno di 300 km, ma se nei percorsi c’è la possibilità di sfruttare il recupero dell’energia cinetica in rilascio/frenata, il discorso cambia, in quanto in questo la EQC è molto efficiente. Deludenti alcuni componenti chip, come la leva di azionamento degli indicatori di direzione ed il pulsante di avvio. Inoltre il motore anteriore è a vista, ovvero non c’è un coperchio di plastica tra motore e cofano.

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