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Le mosse di Enel, tra bandi PNRR e ricarica più accessibile

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A che punto siamo con il bando PNRR da 639 milioni per installare 18.880 colonnine di ricarica in tutta Italia? Tra qualche illustre rinuncia c’è chi, come Enel, ha confermato il proprio impegno.

le mosse di enelLe mosse di Enel / Con il primo bando PNRR privilegiate le installazioni al Sud

Il bando è stato congegnato in tre fasi, con un miglioramento delle modalità più complicate nella seconda e nella terza. I risultati più corposi li ha portati a casa Enel,  che sulle 1.865 infrastrutture di ricarica del primo bando (di giugno 2023) è a oltre il 75% dell’installato e al 90% delle autorizzazioni. Cosa, quest’ultima, mai banale in Italia. Scopo di questa prima wave del bando, concordato con la UE, era anche quello di dotare di ricariche le regioni del Sud che più ne erano sprovviste. E le installazioni di Enel si sono concentrate su Campania, Sicilia e Puglia, con circa 1.000 infrastrutture. Regioni strategiche sia per le ricariche al servizio dei residenti, ma anche dei tanti turisti in arrivo dal nord Europa. Enel ha confermato il suo impegno partecipando anche alla seconda e terza tornata dei bandi nel 2024, aggiudicandosi altre 618 infrastrutture da installare che in zone nevralgiche del Paese con attenzione anche sul Centro Nord. Per capire la portata dell’impegno dell’azienda, su un totale di 5mila infrastrutture di ricarica aggiudicate dai bandi, Enel ne ha ottenute il 50%.

le mosse di enelNon solo nuove aperture: migliorare le ricariche esistenti

Ma migliorare l’infrastruttura di ricarica, per facilitare la vita agli automobilisti elettrici, non significa solo installare nuove colonnine. Già a fine 2024 i punti censiti da Motus-e in Italia erano oltre 64 mila, un numero più che sufficiente per un parco di veicoli a batterie ancora esiguo. Con una percentuale crescente di ricariche rapide ad alta potenza. Il problema è piuttosto di razionalizzare e migliorare l’esistente, in buona parte installato in anni in cui la mobilità elettrica era un terreno sconosciuto. È quello che in Enel, che assieme alla partecipata Ewiva possiede la rete di ricarica più ampia con oltre 23 mila punti installati, chiamano refurbishing e relocation, ovvero il rinnovamento delle caratteristiche (potenza in primis) e del posizionamento della colonnina, per renderla sempre più accessibile. Mai più ricariche in mezzo al nulla, insomma.

le mosse di enelLe mosse di Enel / Obbiettivo: abilitare tutte le ricariche a bancomat o carta di credito

Resta il problema delle tariffe, in certi casi ancora alte. Enel ha messo in portafoglio da tempo abbonamenti per calmierare i prezzi. E lo scorso anno, nel periodo più caldo per i rincari, ha rivisto al ribasso alcune tariffe inviando un segnale di vicinanza ai clienti. Altri interventi sono arrivati dall’Arera e hanno riguardato solo la ricarica domestica, ma la UE nel pacchetto di misure appena varato promette di migliorare la situazione anche sul fronte della ricarica pubblica.  C’è poi il tema del pagamento della ricarica. Enel ha lavorato per abilitare su tutte le sue infrastrutture dotate di display digitale la possibilità di pagare con bancomat o carta di credito attraverso la scannerizzazione di codici QR (il cosiddetto POS virtuale). Mentre avanza la dotazione di POS fisico su tutte le infrastrutture più recenti in DC. Inoltre i supercharger della sua partecipata Ewiva, già dispongono di questo strumento. Anche qui la strada maestra per l’azienda è di lavorare per rendere la ricarica più semplice e veloce per tutti.

le mosse di Enel
Roma, Ponte Milvio, ricariche Enel X occupate da veicoli termici: nella capitale si sperimenta un sistema per multare chi sosta in questi spazi, individuandolo grazie a un sistema di sensori.

A Roma si sperimenta un sistema contro i furbetti della ricarica

E infine ci sono altri due fronti su cui lavorare, al di là dell’installazione di nuove colonnine. Il primo è la piaga del parcheggio abusivo, ovvero il vizietto di utilizzare gli spazi come parcheggi, infischiandosene delle necessità di chi deve rifornire l’auto. Enel ha messo a punto un sistema di sensori che, all’arrivo di un veicolo, verifica se è stata attivata la ricarica o si è semplicemente occupato lo spazio. In questo secondo caso viene generato un alert che Enel provvede a inviare alla Polizia Locale: la sperimentazione è in corso a Roma e potrebbe costituire un ottimo deterrente. Ricordiamo che il Codice della Strada  prevede la multa per divieto di sosta per chi occupa indebitamente le colonnine.

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15 COMMENTI

  1. A Roma le multe non le fanno xchè in tutti gli stalli è prevista, oltre la sanzione, la rimozione e, se un vigile fa la multa è obbligato a chiamare il carro rimozione ed aspettarlo…. Esperienza vissuta!

  2. ABBASSATE I RPEZZI DELLA RICARICA !!!! NON E’ ACCETTABILE CHE ANDARE A GPL MI COSTI IL 40% IN MENO!!! 200 EURO AL MESE DI GPL CONTRO I 280 A PARI PERCORRENZE CON LE COLONNINE

    • Devono rientrare sui cost e fare utili non sono ONLUS, ai distributori GPL c’è spesso la cosa … a quante colonnine avete visto la coda in attesa? Non a caso adesso puntano molto sulle DC e su quelle autostradali.

      • E quindi non rientreranno mai.
        Perchè fai/fate finta di non capire?
        Scommettiamo che al prossimo governo ma forse anche prima se l’Europa non decide che la priorità è il riarmo, il “rientro” a prezzi elevatissimi non sarà più una priorità?
        Il che spiega quanto ci prendono per il c. e che la priorità non è vivere meglio, in salute, evitando per quanto possibile i disastri (in)naturali ma difendere il proprio interesse economico… perchè di sicuro chi avrà più milioni o miliardi troverà un posto più comodo in paradiso.

        • Se alla fine mese non hai soldi ti assicuro che il vivere in salute non è la tua prima priorità è da quel che si sente purtroppo ora in Europa la priorità è il riarmo tutto il resto viene in secondo piano, che poi questa sia una scelta assurda è verissimo ma tantè

          • Io invece mi sento di assicurarti che a fine mese il portafoglio gonfio senza la salute serve a poco.
            Se hai un piede nell’aldilà proprio niente.

      • Boh, guido Gpl da 20 anni (di più… ma mi sento ggiovine) e non ho MAI visto una coda al gpl, al max due auto per due pompe. Detto questo, se mi metti la corrente piu cara del gpl compro gpl o a batteria? Come mi invogli a passare all’ elettrico se ho SOLO svantaggi?? io l ho presa l’ auto elettrica e boia ladra ci sto impazzendo dato che non posso (per ora) ricariare a casa.
        Tariffe fuori di testa, abbonamenti ridicoli che ti obbligano a fare mandrakate e intestare il secondo abbonamento ai parenti altrimenti non ci stai dentro con i consumi. DAI è ridicola la situazione

        • La ricarica é volutamente cara per far continuare ad acquistare auto endotermiche! Siamo in Italia, non so se ce l’avete presente, l’automobilista e in fondo anche il cittadino servono per fare in modo che le lobby dell’oil&gas continuino a guadagnarci miliardi. ENI in primis, ma anche Enel, essendo a partecipazione statale, non fanno altro che esercitare la loro influenza ai governi di turno che sia a sinistra che a destra mantengono la stessa linea. Io non mi sorprendo più di nulla, poi ogni giorno li senti parlare di “neutralità tecnologica” come se non si dovesse fare il meglio per lo stato Italia ma mantenere in piedi tante soluzioni in nome di una neutralità che non fa bene a nessuno e che ti tiene sempre li immobili, a guardare cosa succede, mentre il mondo va avanti senza di noi.

  3. Quando Tesla avrà una rete di ricarica anche solo vaghissimamente paragonabile PER CAPILLARITÀ a quella Enel/Ewiva poi vediamo se riesce a mantenere gli stessi prezzi. E scrivo questo con tutto il male che voglio a Enel

  4. “Enel ha messo a punto un sistema di sensori che, all’arrivo di un veicolo, verifica se è stata attivata la ricarica o si è semplicemente occupato lo spazio. In questo secondo caso viene generato un alert che Enel provvede a inviare alla Polizia Locale…”

    Finalmente qualcosa si muove, e speriamo che anche gli altri CPO seguano prestissimo!
    Adesso manca solo che si muova anche la PL… in una telefonata di segnalazione che feci qualche tempo la risposta che mi venne data fu “Ma non può andare ad un’altra colonnina?” 🤬🤬🤬

    • La prossima volta rispondi: “Se la gente sa che non intervenite troverò occupata anche quella”.

    • Basterebbe che verbali per sosta abusiva alle colonnine pubbliche fossero emesse d’ufficio dai comandi polizia 👮 per interruzione di servizio pubblico sulla base della documentazione fotografica (ma penso che subito partirebbe la gara ai danneggiamenti del dispositivo…con i vari seguaci di FlexiMan già pronti).
      Buona notizia comunque un’ulteriore espansione della rete (ma…al centro-sud? Al nord ne hanno già oltre la metà! ); del resto godono del supporto del fondo KKR (per altro presente pure in ENI Plenitude).
      Ottima notizia anche quella dell’ adozione dei necessari pagamenti POS & QRcode (spero che lo facciano apparire sul display! visto che è sempre più diffusa la truffa con falsi QRcode.

      Per i prezzi… c’è poco da fare… Bisogna attendere gli ulteriori sviluppi di F.E.R. (con abbondante riduzione quota gas sulla produzione elettrica nazionale) e soprattutto cambi favorevoli dei meccanismi formazione del prezzo sia a livello nazionale che europeo

      • Damiano, il prezzo dell’energia è talmente marginale rispetto il prezzo al kWh che se l’energia fosse prodotta solo con F.E.R. sono convinto che il prezzo potrebbe scendere forse di 10 cent. ma niente di più. Certo che 10 cent. sono sicuramente meglio che calci nelle gengive.

        • Infatti ho scritto “soprattutto cambi favorevoli dei meccanismi formazione del prezzo”… che in questo periodo Non vogliono fare (anche per giustificare ingenti investimenti in idrocarburi -GNL via nave & pipeline nuove- e fantomatici reattori SMR/AMR

  5. ma con che coraggio enel parla di calmierare i prezzi?
    ac a 0.59
    dc a 0.74
    hpc a 0.84

    quando tesla hpc costa quasi la metà!
    non fatevi insultare più di quanto non lo stiamo già facendo

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