Le migliori tariffe di ricarica, AC-DC-HPC: Adiconsum e TariffeEV hanno aggiornato a fine settembre il loro rilevamento, con tutti i prezzi.
Le migliori tariffe: Tesla Supercharger 0,32, Electra 0,39
L’indagine copre un totale di 20 operatori in AC, 20 Operatori in DC e 15 Operatori in HPC. In tutto circa 48.921 punti di ricarica su 56.295 attivi della Piattaforma PUN, a circa l’86,90% del totale. I dati mostrano che una concorrenza vera comincia a nascere, vista la differenza tra prezzi medi e operatori più convenienti. Esempio:tra le colonnine più potenti i Supercharger Tesla presentano un prezzo al kWh di 0,32. Inferiore non solo alla media delle HPC (0,76), ma anche a quelle delle DC (0,73) e delle stesse AC (0,63). E comunque, fa presente l’Osservatorio, i prezzi italiani restano più alti rispetto a quelli di altri Paesi europei. L’Osservatorio ricordache la parità di costo con un litro di benzina/diesel si raggiunge in media intorno a 0,60-0,65 €/kWh.
Dopo le promozioni estive trend di leggero rialzo: per le HPC punte di 1,01 euro
Ma la tendenza generale qual è? Il decimo mese dell’Osservatorio sui Prezzi della Ricarica Elettrica registra una generale stabilità dei prezzi. Con una lieve tendenza all’aumento della tariffa media per la ricarica in corrente alternata (AC) e ad alta potenza (HPC). È una variazione dovuta a operatori rincarano le tariffe dopo periodi promozionali estivi. O che vengono sostituiti da altri con prezzi più elevati. Chi si aspettava che fosse in arrivo un ribassi generalizzato dei listini resta dunque deluso. I gestori indicano come causa il fatto che in Italia l’utilizzo delle colonnine è ancora basso. E che con tassi di occupazione così modesti è impensabile diminuire le tariffe. Vedremo se, con l’aumento del parco circolante atteso con l’arrivo dei maxi-incentivi, il numero dei clienti aumenterà in modo da incidere sui prezzi.
Ti conviene l’auto elettrica con i nuovi incentivi? Scoprilo con il nostro comparatore- Incentivi pronti via: guarda il nostro VIDEO



Sono prezzi folli e senza senso. Se davvero la parità col benzina si ha a 0.6 siamo ben oltre
Si i prezzi sono folli ma come spiegano bene i gestori il prezzo finale alla colonnina non riguarda solo il prezzo dell’energia ma anche i costi per installare e gestire le colonnine. E ricordo che il tasso di occupazione è ancora molto basso quindi i costi fissi sono spalmati su molti pochi kWh. Anche quando si calcola il prezzo per le ricariche a casa una parte molto grossa sono i costi fissi che si pagherebbero comunque in quanto titolari di contratto di fornitura elettrica. Quindi a fine mese c’è da fare una media fra le ricariche a casa e le ricariche alle colonnine in viaggio. Ad oggi quindi purtroppo se uno guarda solo alla convenienza economica di una macchina elettrica rispetto ad una a benzina conviene a chi può ricaricare a casa e usa saltuariamente le colonnine in viaggio. Per fare un esempio pratico io ad agosto ho avuto una media di 0,42€/kWh mentre a settembre che ho caricato di più a casa (e fatto molti viaggi in giornata e quindi caricato molti più kWh!) solo 0,32€/kWh
Si però a me ricorda molto il caso della Pedemontana Veneta. Grandi lavori, tratto molto interessante per il tempo che può far risparmiare per determinati tragitti, ma per lungo tempo il traffico è stato bassissimo. Il motivo, molto semplice: il pedaggio era troppo elevato! Quando sono arrivate tariffe più ragionevoli, prima sottoforma di un’offerta temporanea, e poi di uno sconto praticamente permanente, è arrivato anche il traffico.
Possibile che questi top manager si dimostrino spesso troppo miopi?
La maggior parte di chi compra elettrico oggi lo fa perché sa di poter caricare a casa, magari anche con FV e accumulo, e/o sul posto di lavoro.
La diffusione di massa dell’elettrico parte da un prezzo di ricarica pubblica vantaggioso ed in seconda battuta dalla diffusione di stazioni di ricarica (ad oggi sufficiente in molte zone).
Fino a circa 2 anni fa facevo abbonamento di taglia minima (prezzo a circa 0,4€/kWh) e nel mese facevo in modo di consumare tutta la disponibilità in kWh.
Adesso mi limito alle ricariche necessarie nei viaggi oltre l’autonomia consentita dall’auto.
Per fortuna alle FreeToX c’è una colonnina più lenta a prezzi accessibili e, considerato che la mia vettura non carica a più di 38kw/h, HPC o Fast non fa differenza.