AGGIORNAMENTO del 31/10/19 – È iniziato il conto alla rovescia: lunedì 4 novembre, la Volkswagen darà inizio alla produzione in serie della ID.3. Il Cancelliere federale tedesco, Angela Merkel, e il CEO del Gruppo, Herbert Diess, saranno presenti per vedere la prima vettura uscire dalla linea di produzione nello stabilimento di Zwickau. Il Cancelliere federale (qui sulla ID.3 al Salone di Francoforte) parteciperà alla cerimonia ufficiale e visiterà inoltre la linea di produzione. A testimonianza di quanta importanza anche il governo assegni alla prima Volkswagen elettrica di nuova generazione. Qui le istruzioni per seguire l’evento in streaming
La presentazione a settembre a Francoforte
Le foto ufficiali della ID.3 erano stati diffuse sulla Volkswagen Newsroom (qui) nella serata di lunedì 9 settembre. Dopo tante parole e un fiume di foto con la carrozzerei ancora camuffata, è stato il presidente Herbert Diess a svelare quella che vuole essere “l’elettrica del popolo”. Comunque l’inizio di una nuova era. La Volkswagen ha poi messo su YouTube i primi video che mostrano la ID.3 in movimento.
La presentazione a Francoforte
Il reveal è avvenuto nel consueto evento che il Gruppo Volkswagen organizza la sera precedente l’apertura ai media dei grandi Saloni. E questa volta, in occasione dell’IIA di Francoforte, c’era veramente la folla delle grandi occasioni.

L’auto, si sa, deve portare la Volkswagen finalmente fuori dalla travagliata eredità del Dieselgate. E aprire un capitolo nuovo, come hanno saputo fare solo il Maggiolino e la Golf. Tutto confermato quanto anticipato nei mesi scorsi: la versione entry level, con poco più di 300 km di autonomia dichiarata, costerà meno di 30 mila euro. Ma bisognerà aspettare almeno un anno per vederla nelle concessionarie. Per ora è ordinabile solo la 1st Edition, una versione con 420 km di autonomia e un prezzo di circa 40 mila euro. Peraltro già sostanzialmente esaurita nella prima “tiratura” di 30 mila pezzi (leggi qui). Ora i pre-ordini dichiarati dalla Volkswagen sono 33 mila. E continuano ad essere accettati perché si tratta di prenotazioni revocabili, con restituzione del denaro, e quindi è fisiologico un certi numero di rinunce.

“Ricariche più semplici e veloci”
Diess ha preso una serie di impegni per l’immediato futuro: energia prodotta solo da rinnovabili, strutture di ricarica sempre più semplici e veloci. Chiedendo però ai governi di agevolare ancora di più la fiscalità delle auto elettriche, per renderle veramente convenienti. La partita è appena iniziata. Ne riparleremo con calma, per ora accontentiamoci di guardarle le foto ufficiali della ID.3. Perché un’auto, elettrica o no, dev’essere bella.

Ed è questo che dovete dirci. Tenendo presente che la ID.3 è la prima Volkswagen a portare sul cofano il nuovo logo della Casa di Wolfsburg, definito “più audace e colorato“.
E intanto si prepara la ID.4
Mentre la ID.3 arriva sul mercato, la Volkswagen lavora al secondo modello della nuova generazione elettrica. Si chiamerà ID.4 ed è la versione definitiva del prototipo ID.Crozz, già più volte mostrato dalla Casa di Wolfsburg. Prima di essere messo in vendita in Europa, però, la ID.4 sarà lanciata negli Stati Uniti. Dovrebbe avere una batteria da 83 kWh e un doppio motore, sui due assi, con trazione integrale: l’anteriore da 75 kW di potenza massima, il posteriore da 150 kW. Velocità massima: 180 km/h. Ricarica fino a 150 kW di potenza.
È stato detto tutto e niente di questa ID.3.
Quello che manca è la verifica della tenuta su strada e le risposte che comunica la vettura nelle dinamiche stradali: l’handling.
La ID.3 è una vettura a trazione posteriore con motore posteriore, un’architettura da vecchio Maggiolino, con un peso a vuoto rilevante di 1.719 kg.
La ID.3 è penalizzata mediamente da 470 kg. di peso in più rispetto alle consorelle endotermiche Golf, peso distribuito nel punto più basso, sulla la piattaforma contenuta tra gli assi ruote.
Viene acclamata per la sua efficiente aerodinamica, ma se guardate la piattaforma noterete che all’anteriore sono contenuti batterie di servizio e sistema di raffreddamento, ragion per cui il vincolo dell’altezza e della sezione frontale è determinato dall’ingombro dell’uomo seduto all’interno.
Con la guida autonoma si ridurranno i consumi di energia, la vettura sarà molto più aerodinamica perché potremo accomodarci in posizione semi-sdraiata e i sedili diventeranno accoglienti chaise longue.
Altro elemento molto interessante sono gli assorbitori d’impatto frontali e laterali, ideati per assorbire, collassando, l’energia cinetica in caso d’urto.
Fondamentale lo studio della struttura che accoglie noi e le batterie.
Aspettiamo dunque le prove handling e i crash test Euro NCAP per le valutazioni dei risultati delle deformazioni nelle prove di sicurezza passiva.
Bellezza classica vw. A me piace.
Dalla foto è abbastanza insignificante, come linea potevano far di meglio,vedremo tecnicamente è su strada,
Condivido pienamente con Paolo la scelta di irrompere sul mercato con un prodotto entry level per fare i cosiddetti ” NUMERI ”
Se venissero confermato i WLTP allora potrei già esordire dicendo che sarà un successo.
ma il display centrale, è VW, o in affitto a lungo termine dalla Toyota CHR?
voglio dire, devo pagare anche mensilmente la Toyota?
Buon giorno,
devo dire che, per quanto razionalmente consapevole del fatto che VW abbia la necessità, in questo progetto, di bilanciare i costi di pacchi batteria di dimensioni non trascurabili con allestimenti e materiali giocoforza più modesti, sono al momento un po’ perplesso in merito alla qualità percepita all’interno dell’auto. La mia sensazione, ed è evidente che al momento solo di sensazione si può trattare, visto che non ho avuto modo di vedere e toccare con mano, è di un notevole abbassamento della qualità percepita a bordo. Spero di ricredermi quando vedrò l’auto dal vivo.
In ogni caso, razionalmente, sono convinto che, se è così, questa scelta sia comunque quella corretta per irrompere sul mercato di massa.