Le Escape Room per formare i dipendenti all’elettrico: è l’originale scelta della Volkswagen, che cerca di accompagnare così il passaggio a una nuova era.
Gunnar Kilian, capo delle risorse umane VW.
Le Escape Room, l’ultima trovata per farti pensare fuori dagli schemi
Che cosa sono le Escape Room (letteralmente Stanze di Fuga)? Sono un gioco dal vivo: insieme ai vostri amici (o, in questo caso, colleghi) entrate in stanze a tema, cercando indizi e risolvendo enigmi prima dello scadere del tempo. In genere un’ora. Si lavora in squadra e ci si abitua a ragionare fuori dagli schemi: per fuggire bisogna usare, oltre alla logica, anche l’intuizione. Ogni stanza, Escape Room, ha un tema, una storia e un livello di difficoltà diversi. Ecco perché ai grandi capi del personale Volkswagen è sembrato un buon sistema per abituare i dipendenti al cambiamento. Giocando e non nelle noiose aule della formazione tradizionale, in cui un docente parla e ognuno pensa ai fatti suoi. Gunnar Kilian, responsabile delle risorse umane Volkswagen, ha così spiegato la sceltaall’agenzia Bloomberg: “Questo delle Escape Room è un elemento fondamentale nel processo di introduzione dei lavoratori nel mondo della mobilità elettrica“. Si vince la pigrizia mentale con un coinvolgimento ludico.
Squadre di 4 dipendenti tra enigmi e indizi per capire come fuggire
L’innovativo progetto è attualmente utilizzato presso la sede centrale della Volkswagen a Wolfsburg, in Germania. Serve ad aiutare la transizione di qualcosa come 22.000 lavoratori alla costruzione di auto elettriche, con procedure completamente diverse rispetto al passato. Squadre di 4 dipendenti hanno il compito di risolvere enigmi sulla tecnologia elettrica e sulle batterie, mentre si muovono attraverso gli spazi della “stanza di fuga“. Capita così di passare da una stanza arredata come se si fosse nel 1.800 all’era moderna. Per fuggire devi rispondere a domande e decifrare codici per trovare indizi legati chiaramente al mondo dell’elettrico. Ma il problema del cambio di mentalità, passando dal mondo della meccanica all’era del digitale, non si pone solo per chi lavora nelle fabbriche. La Volkswagen, come altri costruttori storici, è ancora più preoccupata per la rigidità con cui le reti di vendita affrontano il cambiamento. Spesso rifiutandolo e consigliando caldamente ai clienti di restare su auto tradizionali.
Più o meno me la sono immaginata così, secondo me i media l’hanno raccontata male. Musk ha tenuto il board da Tesla e ha detto: “è fondamentale aumentare l’autonomia, ridurre i costi e rendere più efficiente lo sviluppo”. Nel frattempo, da VW, al board: “è fondamentale che ogni dipendente esca dalla escape room nel minor tempo possibile altrimenti questi restano tutto il tempo lì dentro a non fare un ca@@o a spese nostre e anche quest’anno non facciamo uscire neanche un aggiornamento OTA per la ID.3. E soprattutto nella escape room del 1867 guai a voi se mettete il riferimento al primo veicolo a trazione elettrica! Se si venisse a sapere, come faremmo a dire tutte quelle scemenze del nuovo che avanza, che i Nokia, che la tv in bianco e nero?”
Mi sa che avrei dovuto pubblicare questo commento alle 22:18 così avrebbe fatto ridere di più 🙂 (questa la capiranno in pochi)
“La Volkswagen, come altri costruttori storici, è ancora più preoccupata per la rigidità con cui le reti di vendita affrontano il cambiamento. Spesso rifiutandolo e consigliando caldamente ai clienti di restare su auto tradizionali.”
Chi è passato in concessionaria ad informarsi sulle bev può solo confermare questa riluttanza.
Il problema è che si tende a fidarsi troppo dei venditori (troppo spesso impreparati) e lasciarli decidere per noi cosa è più intelligente o conveniente acquistare. Errore madornale.
Ho però un’indiscrezione in Stellantis che ha suggerito ai venditori di “spingere sull’elettrico”. Meno male
Purtroppo Fares è il mestiere del venditore. Quasi sempre deve farti comprare quel che è meglio per lui e in alcuni casi lo è anche, incidentalmente, per te.
Altrimenti non sarebbe un venditore ma un consulente terzo. 🙂
“Questo delle Escape Room è un elemento fondamentale nel processo di introduzione dei lavoratori nel mondo della mobilità elettrica“ … ancora sto ridendo 🤪🤪🤪
Ma infatti vi ringrazio Mauro, altrimenti non sarei sempre qui 😉
Io non ho riso di quello che avete scritto voi, ho riso del virgolettato di Gunnar Kilian che avete riportato, un po’ perché certe dinamiche aziendali mi fanno davvero sorridere e mi portano a galla ricordi. Il mio professore di informatica dell’università (sistemi operativi) ci portava tutti in montagna sulla neve per fare cosa non l’ho ancora capito dopo tanti anni (team building? Boh) alla fine del corso di studi. Una sfacchinata che quasi tutti avremmo evitato volentieri, a camminare in mezzo alla neve senza neanche avere l’attrezzatura adeguata (con gente che si perdeva, chi andava nel panico …). Ecco, diciamo che quando un grande capo ha una di queste idee “fuori dagli schemi” e le propone ai dipendenti, diciamo che non sempre vengono accolte col massimo entusiasmo, per dire un eufemismo. E mi è venuto in mente un dipendente che avrà pensato “ma a me le escape room fanno schifo” mentre il grande capo, quasi a chiudere in anticipo ogni dissenso o defezione, proferiva in tono severo “Questo delle Escape Room è un elemento fondamentale nel processo di introduzione dei lavoratori nel mondo della mobilità elettrica“ (che tradotto tu dipendente lo intendi come “se non partecipo poi la sconto”).
anche noi si ride parecchio, Enzo,
ripensando ai 500 km di filato a 132 km/h di media,
rispensando alla Panda a 9950euro
ripensando agli articoli che citi senza accorgerti che sono vecchi di 2 anni
Assolutamente sì, perché io commento l’articolo, tu la mia vita personale. Io non parlo di te, io parlo con te, è molto diverso, significa che non incentro la conversazione sulle tue scelte (a meno che non sia tu ad invitarmi a farlo) ma sul topic dell’articolo. Io non ti ho mai invitato a parlare delle mie scelte e, peggio ancora, ad andare off topic su tutti gli articoli riprendendo commenti fatti altrove. E’ davvero molto scortese e grave quello che fai per cui ti invito cortesemente nuovamente a smetterla e a non perseguitarmi.
Mario,
Enzo si riferiva al fatto in sé e non all’articolo. E concordo sul fatto che sia ridicolo: avessero fatto una escape room in cui avevi un’ora di tempo per trovare un guasto simulato sarebbe stato sensato…
Fermo restando che quello che hai ricordato di Enzo è vero, in questa circostanza è fuori contesto.
Terribile…. mi tocca concordare con Enzo. E’ proprio vero che anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno. 😀
Invece di ricordare che si segue la linea di chi dirige il gruppo… si trattano i dipendenti come bambini e li si fa giocare. Mah.
Passi l’idea di fare un evento per i dipendenti ma…. “fondamentale”??
E poi? gita a Roma e compravendita di pentole sul pullman?
VW deve darsi una scossa, anche e soprattutto ai vertici.
Giusto, In fondo ha venduto solo 572.000 vetture elettriche nel 2022, con un incremento del 26%, mentre nello stesso periodo vendeva anche 7.750.000 veicoli ICE. Eh si, devono proprio darsi una svegliata….
22.000 dipendenti a 4 alla volta, 5.500 ore di escape room…..
Quante stanze hanno allestito? Altrimenti finiscono giusto in tempo per il 2035.
😂
Più o meno me la sono immaginata così, secondo me i media l’hanno raccontata male. Musk ha tenuto il board da Tesla e ha detto: “è fondamentale aumentare l’autonomia, ridurre i costi e rendere più efficiente lo sviluppo”. Nel frattempo, da VW, al board: “è fondamentale che ogni dipendente esca dalla escape room nel minor tempo possibile altrimenti questi restano tutto il tempo lì dentro a non fare un ca@@o a spese nostre e anche quest’anno non facciamo uscire neanche un aggiornamento OTA per la ID.3. E soprattutto nella escape room del 1867 guai a voi se mettete il riferimento al primo veicolo a trazione elettrica! Se si venisse a sapere, come faremmo a dire tutte quelle scemenze del nuovo che avanza, che i Nokia, che la tv in bianco e nero?”
Mi sa che avrei dovuto pubblicare questo commento alle 22:18 così avrebbe fatto ridere di più 🙂 (questa la capiranno in pochi)
Scusate, era come risposta a Endyamar
“La Volkswagen, come altri costruttori storici, è ancora più preoccupata per la rigidità con cui le reti di vendita affrontano il cambiamento. Spesso rifiutandolo e consigliando caldamente ai clienti di restare su auto tradizionali.”
Chi è passato in concessionaria ad informarsi sulle bev può solo confermare questa riluttanza.
Il problema è che si tende a fidarsi troppo dei venditori (troppo spesso impreparati) e lasciarli decidere per noi cosa è più intelligente o conveniente acquistare. Errore madornale.
Ho però un’indiscrezione in Stellantis che ha suggerito ai venditori di “spingere sull’elettrico”. Meno male
Purtroppo Fares è il mestiere del venditore. Quasi sempre deve farti comprare quel che è meglio per lui e in alcuni casi lo è anche, incidentalmente, per te.
Altrimenti non sarebbe un venditore ma un consulente terzo. 🙂
“Questo delle Escape Room è un elemento fondamentale nel processo di introduzione dei lavoratori nel mondo della mobilità elettrica“ … ancora sto ridendo 🤪🤪🤪
Dovresti ringraziarci, Enzo, che ti allietiamo le giornate…
Ma infatti vi ringrazio Mauro, altrimenti non sarei sempre qui 😉
Io non ho riso di quello che avete scritto voi, ho riso del virgolettato di Gunnar Kilian che avete riportato, un po’ perché certe dinamiche aziendali mi fanno davvero sorridere e mi portano a galla ricordi. Il mio professore di informatica dell’università (sistemi operativi) ci portava tutti in montagna sulla neve per fare cosa non l’ho ancora capito dopo tanti anni (team building? Boh) alla fine del corso di studi. Una sfacchinata che quasi tutti avremmo evitato volentieri, a camminare in mezzo alla neve senza neanche avere l’attrezzatura adeguata (con gente che si perdeva, chi andava nel panico …). Ecco, diciamo che quando un grande capo ha una di queste idee “fuori dagli schemi” e le propone ai dipendenti, diciamo che non sempre vengono accolte col massimo entusiasmo, per dire un eufemismo. E mi è venuto in mente un dipendente che avrà pensato “ma a me le escape room fanno schifo” mentre il grande capo, quasi a chiudere in anticipo ogni dissenso o defezione, proferiva in tono severo “Questo delle Escape Room è un elemento fondamentale nel processo di introduzione dei lavoratori nel mondo della mobilità elettrica“ (che tradotto tu dipendente lo intendi come “se non partecipo poi la sconto”).
anche noi si ride parecchio, Enzo,
ripensando ai 500 km di filato a 132 km/h di media,
rispensando alla Panda a 9950euro
ripensando agli articoli che citi senza accorgerti che sono vecchi di 2 anni
anche noi si ride parecchio…
e ora? ti lamenterai di questo attacco presunto?
Assolutamente sì, perché io commento l’articolo, tu la mia vita personale. Io non parlo di te, io parlo con te, è molto diverso, significa che non incentro la conversazione sulle tue scelte (a meno che non sia tu ad invitarmi a farlo) ma sul topic dell’articolo. Io non ti ho mai invitato a parlare delle mie scelte e, peggio ancora, ad andare off topic su tutti gli articoli riprendendo commenti fatti altrove. E’ davvero molto scortese e grave quello che fai per cui ti invito cortesemente nuovamente a smetterla e a non perseguitarmi.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=ffhjfCNxLqE&w=560&h=315%5D
lui impara agli studenti come fare stalking.. 😎🤣🤣
certo enzo, certo
he he 🙂
è vero, tu parli con me e parli sempre di te!
è grave è scortese quello che fai! tipo fare a zig zag in autostrada, non trovi?
he he 🙂
Mario,
Enzo si riferiva al fatto in sé e non all’articolo. E concordo sul fatto che sia ridicolo: avessero fatto una escape room in cui avevi un’ora di tempo per trovare un guasto simulato sarebbe stato sensato…
Fermo restando che quello che hai ricordato di Enzo è vero, in questa circostanza è fuori contesto.
Terribile…. mi tocca concordare con Enzo. E’ proprio vero che anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno. 😀
Invece di ricordare che si segue la linea di chi dirige il gruppo… si trattano i dipendenti come bambini e li si fa giocare. Mah.
Passi l’idea di fare un evento per i dipendenti ma…. “fondamentale”??
E poi? gita a Roma e compravendita di pentole sul pullman?
VW deve darsi una scossa, anche e soprattutto ai vertici.
Giusto, In fondo ha venduto solo 572.000 vetture elettriche nel 2022, con un incremento del 26%, mentre nello stesso periodo vendeva anche 7.750.000 veicoli ICE. Eh si, devono proprio darsi una svegliata….