
Le elettriche più vendute al mondo: anche in gennaio nessun marchio è stato in grado di insidiare il dominio di Tesla, con il Model Y sempre largamente primo.

Le elettriche più vendute al mondo: solo le cinesi reggono il passo
La Tesla e la Cina: sono questi i due attori che comandano nel mondo dell’elettrico. La prima per i modelli più venduti, la seconda per il mercato di gran lunga più importante. In tutto nel primo mese dell’anno si sono vendute 662.000 auto con la spina, con una crescita contenuta rispetto al gennaio 2022: +5%. Un rallentamento dovuto ai tagli negli incentivi in due mercati chiave coma la stessa Cina e la Germania. Sul totale delle vendite di auto nel mondo, le elettriche hanno pesato solo per il 7,6%, in calo rispetto al 10% medio del 2022. Più forte la crescita di ibride plug-in (+21%), grazie alla spinta del mercato cinese. Il sito Cleantechnica, specializzato in queste rilevazioni, fa però notare che per la maggior parte si tratta di veicoli ad autonomia estesa, con batterie di capacità tra 30 e 40 kWh. Auto che in genere includono anche funzionalità di ricarica rapida in corrente continua: altra roba rispetto alle nostre plug-in.

E ora Elon Musk ribassa ovunque i prezzi…
Il grafico in alto conferma che il mondo elettrico è una partita a due. Anche se per i modelli del grande Paese asiatico sarebbe più corretto parlare di “auto con la spina“, dato che spesso i dati di vendita assommano elettriche pure e plug-in. Colpisce il fatto che nella top ten fa capolino un solo modello europeo, la Volkswagen ID.4. Così come sono completamente assenti i costruttori giapponesi e coreani, questi ultimi solo al 17° posto con la Hyundai Ioniq 5. È facile prevedere, a questo punto, che la supremazia di Tesla si consolidi ancor di più con le vendite di febbraio e marzo. La Casa di Elon Musk sta infatti accelerando in tutto il mondo la sua clamorosa politica di taglio dei prezzi, che ha riguardato sia l’Europa (qui le ultime sull’Italia) sia gli Stati Uniti. Sfruttando una capacità di produrre a costi contenutissimi che i competitor non sono ancora in grado di eguagliare.
Una classifica che svela l’inerzia delle case automobilistiche “tradizionali” (quelle sedute per molti anni sugli allori), che rappresentano il 99% delle auto attualmente sulle strade auropee ma che tutte insieme riescono a comparire con un solo modello appena in decima posizione.
ho la sensazione mio parere che Byd passera via Tesla ,saranno entrambi Top 3 ma ….BYD ha qualcosa in più , le economiche
Secondo me invece no. BYD straccia Tesla in patria ma è questo il problema: la conquista dei mercati occidentali da parte dei cinesi non sta avvenendo, o meglio, riescono a ritagliarsi una nicchia solo nel settore low cost. Ad oggi i tentativi di Nio, XPeng, BYD e altri brand cinesi di puntare al segmento premium, per nostra fortuna, sono miseramente falliti. E mentre ora questi non sanno che fare (con XPeng che esce, poi rientra, poi riesce), Nio forse l’ha capito e si prepara al lancio di Firefly e Alps in Europa, dei sub-brand più economici. E negli USA ancora non ci è andato nessuno.
Mentre Tesla è riconosciuto ovunque come brand premium, i cinesi riescono a competere solo in casa. Non avendo però alle spalle i guadagni garantiti dal segmento premium di Tesla (tra l’altro guadagni cumulati worldwide), quando Tesla gioca ad abbassare i prezzi tutti gli altri si fanno male. Anche i cinesi.
Tornando a BYD, la sua Atto 3 non sfonderà. Il prezzo è interessante ma non tanto da convincere gli acquirenti più cauti. Insomma è più una minaccia per gli altri brand cinesi già in Europa che non per gli occidentali. Manca una rete di vendita e assistenza e il gusto cinese non incontra quello europeo.
Concludendo: BYD deve puntare a Europa e USA se davvero vuole sfidare Tesla. Se vuole competere con Tesla, deve batterla sul suo stesso terreno, ovvero il rapporto qualità/prezzo. Non basta un suvvettino economico da 38000 euro con 400 km di autonomia, serve una tecnologia che ti faccia percepire come “best in class”, quindi serve una killer-Tesla. La berlina, la BYD Han, costa 72000 euro, una fucilata per un’auto che neanche si avvicina ad una Tesla Model 3 AWD. No, direi che BYD oggi non rappresenta ancora una minaccia, vedremo domani …
Concordo in pieno. Analisi corretta. Aggiungo che è probabile che il mercato BEV e PHEV in Occidente ha già raggiunto il picco e salvo salti tecnologici che permettano una riduzione del prezzo medio di vendita del 65% il mercato della mobilità elettrica per le auto rimarrà confinato ad una nicchia controllata da Tesla.
Io non sarei cosi’ sicuro nelle previsioni. BYD ha dalla sua un prodotto che viene rinnovato molto velocemente sotto tutti gli aspetti. Il suo successo in Cina non e’ casuale. L’ingresso in Europa sta avvenendo e vedremo tra 12/24 mesi i risultati.
Tesla adesso si ritrova con un prodotto maturo ma che sta invecchiando: l’estetica ed il design votati al risparmio produttivo dovranno essere rinnovati. L’autopilot non e’ piu’ clamoroso ed anzi in Cina pare sia meno aggiornato sulle mappe che i competitors locali. Alla fine sono la model 3 e Y, con la seconda che si sta mangiando la prima.
Ma soprattutto, BYD non e’ sola: ci sono altri costruttori cinesi che aspettano di vedere come va BYD per poi seguirla.
Il livello di penetrazione di Tesla, seppur sia stata da sola per anni, non e’ comparabile con Apple ad esempio (cito a momoria >55% in USA). Tesla deve lanciare molto presto nuovi modelli o potrebbe diventare come Blackberry (cito analisi Dic 2022).