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Le elettriche di oggi? Sono come il Commodore 64

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Training Academy Varta

Le elettriche di oggi? Sono prodotti acerbi come lo fu, all’epoca, il Commodore 64. È la convinzione di Antonio, un lettore favorevole alle ibride. Vaielettrico risponde.  Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

le elettriche di oggiLe elettriche di oggi? Acerbe, quando faranno 600 km con due minuti di ricarica…

“Guido macchine full hybrid da 10 anni. Vorrei che anche voi apriste ad ipotesi parallele al solo elettrico. Arrivo a percorrere mediamente 28 km con un litro, e la tecnologia sta migliorando. Se si imponesse al mercato di poter utilizzare il motore termico solo in abbinamento a questa tecnologia con obiettivo di percorrere sempre più km con un litro, il tutto parallelo alla diffusione della rete di ricarica ed al miglioramento della tecnologia elettrica, non si avrebbero i traumi ipotizzati in ambito occupazionale. Oggi come oggi la gente ha la sensazione che acquistare elettrico equivalga a comprare un “Commodore 64” se ti serve un pc. Quando le auto si ricaricheranno in un paio di minuti, con 600 km di autonomia, e ci saranno colonnine di ricarica in tutti gli attuali distributori di benzina, vedrete che le sito elettriche venderanno alla grande!“. Antonio Battistini

le elettriche di oggi
RICARICA IN 2 MINUTI? Oggi non è possibile, ma i tempi si accorciano…

Il Commodore 64? Come le EV di dieci (e più) anni fa

Risposta. Non snobberei il Commodore 64, che è stato un po’ il padre di tutti gli home computer, venduto in milioni di esemplari dal 1982 al 1994. È vero che le auto elettriche hanno un enorme potenziale di sviluppo, infinitamente più promettente delle termiche, come riconosciuto da grandi marche come Mercedes. Ma siamo molto più avanti del Commodore 64, che può essere paragonato alle elettriche di 10 e più anni fa. Nel nostro Listino interattivo ci sono già  diverse auto con un’autonomia omologata di 600 km e più, come la stessa Tesla Model 3 Long Range. Certo, non si ricarica in due minuti, ma i tempi del rifornimento si accorciano continuamente con l’aumento delle potenze, e sono più che sopportabili. In compenso, però, già oggi le elettriche sono molto più piacevoli da guidare, non fanno rumore e sono meno costose da mantenere. Quanto alle colonnine, se ne installano continuamente di tutte le potenze e i prezzi. Per capire a che punto siamo, comunque, non stia a sentire noi: guardi il servizio de Le Iene con le interviste a 5 prof universitari.

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93 COMMENTI

  1. Io ricordo con tantissimo piacere il Vic 20 di mio zio, su cui imparai a battere sui tasti, per poi passare al mio C64 grazie ad’un entusiasmante promozione alle medie. Una bomba, Zaxxon nel cuore.
    Le elettriche attuali sono molto avanti rispetto alle loro prime cugine, che erano un po’ come il vic20 o il C64, uscito poco dopo. Direi che siamo ad un 4.86.
    Le nostre due elettriche di famiglia sostituiscono alla perfezione le vetture termiche che le hanno precedute. E non si chiamano Fuffi e Laika, ma Viserion e Daenerys.
    Come già detto, non considero che le auto elettriche (allo stato attuale) siano adatte a tutti, al momento sono perfette a determinate condizioni. Di quello che sarà la situazione tra 12 anni, direi che ne sappiamo tutti pochino.
    Certo, se i nostri governi presenti e futuri, passeranno i prossimi 12 anni a lamentarsi e tentare di fare opposizione in ogni modo al progresso anziché cavalcarlo, noi lo subiremo e ci ritroveremo in un’Europa che è andata avanti mentre noi ci legavano mani e piedi all’Ungheria, alla Repubblica Ceca ed alla Polonia, esempi di evoluzione… a carbone…

  2. Ma cosa si deve sentire!!!! Paragonare un Computer di 40 anni fa, che oltretutto ha dato il via all’evoluzione informatica così come la conosciamo oggi, è alquanto fuori luogo. Ma di cosa parliamo?
    Vi rendete conto che come sempre avviene in Italia diventiamo tutti Allenatori? Cavolo non mi ero accorto che l’Italia è abitata da 60.000.000 di Einstein!!
    Quando si parla bisogna prima documentarsi ed evitare di dire cose fuori luogo che possono solo arrecare confusione e soprattutto danno economico ad una intera comunità.
    Il progresso è quello che oggi ci rende più forti nella lotta ad esempio delle malattie, così anche nell’evoluzione dei mezzi di trasporto, pertanto ogni cosa che viene creata o inventata è sempre “Alta Tecnologia” per “Quel” periodo. Si sa che dopo qualche settimana poi esce qualcosa di nuovo che fa già invecchiare quello che era nuovo poco prima: vi dice qualcosa l’evoluzione nel campo dei telefonini? Quanto costavano 30-40 anni fa’? Quanto duravano le batterie ai tempi? Chi li produce oggi i telefonini o smartphone? Ricordate che tutto quello che viene dichiarato da “politici e non” è sempre dettato da poteri forti che hanno interesse a sminuire ciò che potrebbe intaccare i loro utili. Il servizio delle Iene è eloquente e spiega perfettamente a cosa si andrebbe incontro con l’elettrificazione dei mezzi di trasporto permettendo di fare ciò che oggi nemmeno si può teorizzare a partire dal riciclo che porterebbe anche nuovi posti di lavoro riconvertendo le fabbriche a queste nuove tecnologie. Evviva l’elettrico Evviva la riconversione, facciamolo per il futuro dei nostri figli.

  3. è dai tempi del Commodore 64 , che acquistai e pagai 825000 Lire + IVA
    che compro computer quando mi servono

    faccio lo stesso con le auto e qualsiasi altra cosa ..

    Se dovessi aspettare una tecnologia “migliore” , non comprerei e non avrei mai comprato nulla ..
    compreso il C64 in oggetto che ho riveduto usato a 100000 Lire alla signora delle pulizie dove lavoravo ,gli serviva per il figlio ..

    ogni anno c’è la tecnologia migliore per quell’anno

    io uso questo software per decidere un acquisto

    /*
    This file is part of pugnetteloop.

    pugnetteloop is free software: you can redistribute it and/or modify
    it under the terms of the GNU General Public License as published by
    the Free Software Foundation, either version 3 of the License, or
    (at your option) any later version.

    */

    while pugnetteloop()
    {
    IF QUERY “ti serve ?”==TRUE THEN
    {
    IF QUERY “ti piace ?”==TRUE THEN
    {
    IF QUERY “copre tutte o gran parte delle tue esigenze ?”==TRUE THEN
    {
    IF QUERY “hai il budget ?”==TRUE THEN
    { SAY “shut up and take my money”;
    exit();
    }
    }
    }
    /* stay in pugnetteloop */
    }

  4. Quindi il consiglio per avere un’auto con 600km e più di autonomia e per risparmiare sui tagliandi successivi è quello di acquistare una tesla model 3 long range da 60k euro. E aggiungo che prima o poi (dopo 5 anni) anche sull’elettrico si dovrà pagare la tassa di possesso con le stesse regole di calcolo del termico quindi su tutte le tesla si dovrà pagare oltre al bollo anche il superbollo. Gran risparmio direi.

    • Ad oggi qualsiasi auto elettrica è esentata per i primi 5 anni.
      Dopo si paga un quarto della tariffa minima a kW (eccetto in Piemonte e Lombardia dove c’è l’esenzione a vita)
      Esempio una Hyundai kona è omologata per 28 kW anche se cambiassero le regole (eliminando lo sconto al 25%) pagherebbe sempre meno di una panda che ne ha 52kW
      Prendendo una Tesla base come una model 3 standard range o model Y RWD di kW ne sono 88 e pertanto si pagherebbe quanto un auto diesel da 120cv/88kW (se non ho sbagliato i conti) con in più che con l’introduzione del euro7 le auto euro 6 cambiano di tariffa con incremento del bollo, visto che la normativa euroX fa si che il bollo in Italia si paga oltre che sulla potenza anche su quanto si inquina.

  5. @Leonardo (R) Sì, il paragone col primo Iphone ha abbastanza senso anche per me.

    Poi i Linuxiani come me vedevano Ios come il fumo negli occhi, ma questa è una diversa storia:)

  6. @Marco Rossi @Massimo Degli esposti Scusate, ma mi sembra ovvio che stessi cercando di spiegare il ragionamento di quelli che se ne fregano dell’ecologia e del fatto che finirà il petrolio (o diventerà complessissimo estralo) e non la mia visione.

  7. Non ho mai avuto il Commodore 64, ma un Phlips msx su cui imparai l’msx basic, sviluppato da Microsoft. Ci feci anche un programma per gestire il magazzino di una bulloneria con ram e spazio su disco ridicoli, ma la scarsità di risorse faceva aguzzare l’ingegno. Ci scrissi perfino la mia tesi di laurea, alternandolo con un 286 che era sì portatile, ma con un autotreno.

    E’ francamente ingeneroso paragonare i primi personal pc per consumatori alle elettriche odierne, ma continuo a pensare che le infrstrutture odierne lo siano.

    Quanto ai tempi di ricarica, magari due minuti sono eccessivi, ma 10 massimo 15 per una carica da 400 km di autostrada è il minimo che dovrà essere raggiunto. Escludo, infatti, che tutti caricheranno, nell’immediato futuro, solo a casa propria e le ricariche veloci in autostrada saranno più necessarie quante più elettriche vi circoleranno.

  8. Beh, con un commodore 64 la NASA è andata sulla luna… Vediamo questi che riescono a fare con degli Intel i9….

  9. Comunque, visto che siete tutti dei piccoli Bill Gates… ☝️☝️☝️

    Cominciate a scrivermi il software per fare andare questo assieme a un motore elettrico

    https://youtu.be/rnSfBheaKCA

    Così quando Fares si decide tiriamo fuori dal cilindro un coniglio da 25 kg. 🤭😇

  10. Per gli scettici, di seguito il resoconto del mio viaggio Trento – Roma e ritorno (tutto documentato):
    Auto: Tesla M3 LR 75Kw
    ANDATA
    – Parto da Trento con il 98% di carica e viaggio a 135 Km/h di strumento
    – Tappa all’area Secchia ovest sull’A1 facendo colazione ricarico per 41 minuti (tempo “sprecato” = 0 minuti)
    – Tappa a Fabbro Ovest ricarico per 14 minuti (in caso avessi il mio vecchio diesel: aspetta un secondo, rifornisciti, paga, eventuale pipì, tempo “sprecato”= massimo 2 minuti)
    A Roma non ho potuto ricaricare nel parcheggio perché le colonnine gratuite presenti all’interno erano fuori uso e sono ripartito con il 31% di carica

    RITORNO
    – Tappa a Magliano Sabina ricarico 1:26 ore e faccio un pranzo di 1:30 (con una fiorentinazza da paura) (avrei potuto ricaricare a velocità superiore e stare fermo 40 minuti)
    – Tappa a Secchia est ricarico 34 minuti (caffè, pipì, tempo “sprecato” 20 minuti)

    Parcheggio in Garage con il 44% di carica

    Su un viaggio di 1180 km (12 ore di macchina totali) ho “sprecato” 22 minuti, consumato 178 Kw/h pagati 0.31 €/Kw/h = 55 euro.

    Che ne dite Signori brumbrum?

    PS: per ridere un po’.. con mio padre 25 anni fa lo stesso tragitto lo facemmo in 5 ore all’andata e 4 ore e 20 minuti al ritorno… 190 fissi con una Maserati, credo che spese 400 mila lire di benzina, mi pare di ricordare.. dove correvamo? La risposta vera è: “Non lo so”

      • e aggiungo… allacciando la cintura a mio rischio e pericolo.. dato chè per mio padre era una questione di fiducia nei suoi confronti.. ed ogni volta che qualcuno di noi familiari si allacciava la cintura si creava un clima teso in macchina… adesso non c’è più, ma sono convinto che se fosse vivo, ora insisterebbe perchè tutti la indossino… sono questioni di mentalità che si evolvono nel tempo… quindi per me è già ora di elettrico per migliorare la mia vita, la mia esperienza di viaggio, per non inquinare in città, per risparmiare…per tanti italiani “virare” sull’elettrico è una resa poco onorevole.. a cosa e perchè non è dato a sapere…. tipo quando la Ferrari F1 rinunciò al V12 per virare sul V10.. tutti a dire che la Ferrari tradiva sè stessa e che il rumore non era lo stesso…. e la poesia era finita…. e la Ferrari faceva con la coppia Alesi Berger 4 e 6 posto se andava bene.. salvo poi a Monza e Hockenheim fare furori.. peccato che allora la stagione fosse di 16 gare… ma il cuore rosso poteva dire di essere “duro e puro!”

        • Poi abbiamo vinto 11 mondiali con quel v10 (6 costruttori e 5 piloti) e nessuno ha detto più niente 🙂

          • Abbiamo chi? Tu sei un apostata. Torna a giocare col tuo ferro da stiro elettrico ☝️☝️☝️🤭🤭🤭😇😇😇🌹🌹🌹

          • Girare su strada con un’auto a carburante “oggi” non ha senso, non rinnego proprio niente. Dovessi comprare oggi un’auto come quelle che ho avuto non sarebbero certo a carburante. Ciò non toglie che io continui a guardare F1, MotoGP e SBK, da sempre. F1 son già ibride, quest’anno arriva Ducati V21L, vedremo quanto passerà prima che sia tutto elettrico anche li.

            PS: per il software per l’inutile cambio sul motore elettrico, impara: prima tu pagare acconti vari, poi noi scrivere codice. Non “cominciate a scrivermi”.

          • Fare preventivo, emettere fattura di acconto, io fare bonifico.
            Pago fatture tutti i giorni o quasi… 🙄🙄🙄🤭🤭🤭

    • Sono un brumbrum….Cosa vuoi…gli applausi?
      Primo … purtroppo non tutti …anzi direi in pochi …hanno un conto in banca che ha permesso..prima al padre di girare in Maserati e poi al figlio di girare in Tesla M3 LR 75Kw….
      Secondo….solo al pensiero di dover pianificare ogni viaggetto con soste su soste anche se non mi scappa da piscia*e…mi fa ridere e pensare che siete davvero messi male… cioè spendete una fucilata di soldi in più per una stessa categoria di macchina …per poi avere questo patema pazzesco per cercare di consumare meno corrente possibile (ho conoscenti che viaggiano d’ inverno senza riscaldamento e vanno a velocità bassissime per non consumare) e tutto questo tempo di pausa…..obbligato…( con una termica sarebbe facoltativo!!)per il rifornimento!! Boh… pazzesco che ve ne vantiate di guidare un’ elettrica…!!
      Morale….NON sono assolutamente contro all’ elettrico…anzi visto che andrebbe a vantaggio della mia salute e della salute dei miei figli…la comprerei immediatamente come ovviamente credo che tutti la comprerebbero…ma ciò sarà possibile solo quando ci saranno vetture da 20.000 € con autonomia di 600km…con ricarica di 5 minuti…..!! Se no credo che resteremo per molto…per forza…brumbrumisti…!!
      Ah dimenticavo…se fai lo stesso viaggio a 190 km /h in tesla…. programma altre 5 soste….Robe da Matt…

      • Il signore ha “scelto” di fare soste così lunghe. Ci vogliono 21 minuti di ricarica per Trento – Roma e altrettanti al ritorno. Su un viaggio di 5 ore una sosta da 14 minuti e una da 7 minuti non venitemi a raccontare che all’Autogrill voi ci mettete meno, suvvia. Sfido a stare fermi meno di 7 minuti per andare in bagno e fare rifornimento di benzina/gasolio (perchè le due cose con una termica non le puoi fare contemporaneamente, con una BEV sì). I 190 te li scordi con qualsiasi macchina, nel 2023, quindi smettiamola di fare gli Enzo, ok?
        Strano modo di NON essere assolutamente contro all’elettrico, se ancora siamo fermi ai soliti luoghi comuni e alle frasette di scherno e alle richieste di avere tutto quello che si aveva prima: lo capiamo o no che il mondo è cambiato? Anche io vorrei andare in pensione a 55 anni, ma non possiamo, dato che abbiamo regalato la pensione per decenni!!! Così oggi ti scordi i 190 e ti scordi i 600 km in una tirata, perchè il mondo l’abbiamo già rovinato e non si può continuare a farlo. Poi ci lamentiamo che le cose vengano imposte, ma per forza, finchè la mentalità non cambia non hai alternative ad imporre le cose. L’unica cosa che ha ragione di pretendere è una diminuzione di prezzo, ma anche qui apra gli occhi: una Opel Corsa 1.0 benzina che non fa certo i 190 ha idea di quanto costi in questo momento? Perchè parlate di 20.000€ come se fosse una gran cifra? Cosa crede di prenderci?

        • I 190 km h erano una battuta… ovviamente…per fortuna c’ è ormai poca gente che rischia e fa rischiare altri…
          Il prezzo è il fattore FONDAMENTALE!!..per me come per milioni di altri italiani che hanno un conto in banca…normale ….e guadagnano uno stipendio normale… purtroppo è il primo fattore da valutare..!!
          Nel mio caso…sto finalmente per cambiare auto…dopo 17 anni di onorato servizio della mia brumbrum…sono orientato su una MG ZS…
          a listino riporta:
          1.5 benzina € 17.140
          Elettrica 51kw € 34.490
          Elettrica 72 kw € 38.990
          Secondo voi….uno come me…dove sarà OBBLIGATO a fare ricadere la scelta?
          Premetto che ho una villetta e tra 2 anni credo di installare un impianto fotovoltaico….quindi sarebbe l’ ideale per me comprarla elettrica… ? Ma non ho scelta.!! Mi devo PER FORZA….comprare la benzina e con quello che risparmio…farmi il fotovoltaico…poi magari…tra 17 anni quando ricambierò l’ auto… potrò comprarmi l’ elettrica!!
          Questo è il ragionamento che faccio io …ma è quello che purtroppo sta facendo la stragrande maggioranza degli italiani medi come me..!! Ed infatti i risultati delle vendite in Italia delle elettriche…rispettano questa realtà..!!
          Quindi gli unici ad essere presi x il c*lo da quelli che possono permettersi auto da moltimilaeuro…siamo noi….!!!
          Smettetela di fare i moralisti….

          • Il problema che vedo principalmente è che la scelta ricadrà in ogni caso su un’auto prodotta in Cina.
            Il discorso sarebbe molto lungo ma mi limito a osservare che in ogni caso a perderci sarà la nostra industria e la nostra economia.
            Se ti potessi permettere il modello elettrico almeno ci sarebbe l’impatto positivo sull’inquinamento e sulla produzione di elettricità almeno in parte non derivante da fonti fossili, col modello a benzina neppure quello.
            Chiarisco subito che questo non è colpa tua (almeno non in modo diretto) perché dal tuo punto di vista l’auto a benzina è la scelta economica più razionale. È invece certamente colpa di una certa politica pro fossili che stiamo insistentemente perseguendo.
            L’unica cosa positiva della tua storia è che i soldi che non spenderai per l’auto elettrica li utilizzerai per installare dei pannelli fotovoltaici che produrranno per i prossimi 25/30 anni energia elettrica a basso impatto ambientale.

          • Se fossi in te, io prima installerei il fotovoltaico.
            Poi mi terrei l’auto fino al 2025 (ci sono solo 2 anni) e poi deciderei se restare con un ICE o passare ad una BEV, visto che in molti lo vedono come l’anno della possibile svolta dei costi di una BEV.
            Ti scrive uno con uno stipendio da impiegato medio che grazie allo smartworking di questi ultimi anni ha potuto risparmiare abbastanza passando ad una BEV. Prossimo obiettivo FV che non ho potuto fare per motivi logistici (ma mi sto organizzando).

  11. Secondo me il nostro amico Antonio non centra il problema.

    Qui ci sono tanti informatici, il che è sinceramente molto interessante e offre validi spunti di rifelssione.
    Ma metre voi da piccoli giocavate col Commodore 64, cosa che non ho quasi mai fatto, io al contrario smontavo e rimontavo motorini. Penso di potervi offrire un punto di vista differente, forse altrettanto valido.

    Ritengo che il vero collo di bottiglia ad oggi sia dato dalle batterie piuttosto che dalla “tecnologia” del veicolo.
    Paradossalmente sono dell’idea che, tirandola all’estremo, chi parla di veicoli elettrici oggi potrebbe serenamente smettere di parlare di automobili e concentrarsi solamente sulle batterie.

    Perchè dico cio? Provo con un esempio.

    Prendiamo la Nissan Leaf del 2010, la prima serie.
    Questa monta una batteria da 24 kw, poi aumentati a 30, in grado l’un per l’altro di farla viaggiare tra i 100 e i 150 km.
    Se non ho letto male (ed è l’unico dato che ho trovato facendo una rapida ricerca) tale batteria ha una densità volumentrica di circa 320 wh/lt.
    Oggi, sempre se ho letto bene, si viaggia su valori prossimi o superiori ai 700 wh/lt.

    Immaginiamo con un volo di fantasia di poter disporre di una batteria del 2023, tale da poter essere messa dentro alla Leaf di cui sopra semplicemente avvitando bulloni e allacciando connettori. Come se fosse un banalissimo “ricambio”.
    Sempre nel nostro sogno, potremmo arguire che tale accumulatore possa essere tranqullamente qualcosa che viaggia nell’ordine dei 50/55 kwh a stare bassi e prudenti.
    Chiaramente i consumi resterebbero invariati visto che motore e tutto il resto sarebbero immutati, la carica in corrente continua a 50 kw non sarà il massimo ma non è disprezzabile nemmeno con gli occhi di oggi.

    Avremmo forse una vettura “scarsa” per gli standard del 2023?
    Al netto dell’autonomia non entusiasmante, la leaf del 2010 andava forse male? Direi di no, e infatti penso che saremo tutti d’accordo nel dire che in fondo quella vettura aveva “un difetto e mezzo”: la batteria “piccola” (difetto pieno) e la presa Chademo (mezzo difetto).

    Ma idealmente depurata di quanto sopra, la Leaf prima serie con un’ipotetica batteria di oggi sarebbe ancora un’ottima vettura, completa tutto sommato di ogni principale dotazione, validissima da guidare e perchè no da usare in viaggio.

    Quindi il “commodore 64” della situazione non è tanto da cercarsi nelle vetture quanto piuttosto nelle batterie.
    Che rispetto al 2010 hanno già fatto passi da gigante, come sappiamo.

    • “Qui ci sono tanti informatici”, nota giustamente Alessandro. Lancio la domanda a Guido Baccarini & C.: come mai agli informatici gusta tanto l’auto elettrica? Ok, perché a loro piace programmare, ma magari c’è dell’altro…

      • Che l’auto elettrica sia un “computer su quattro ruote” è una frase che magari viene usata a volte per scherno, ma non è che sia completamente falsa. Facile capire perchè piaccia a degli informatici. Anzi, mi vien da dire… e ci mancherebbe anche che non gli piacesse. 😉

      • Secondo me un motivo potrebbe essere che gli informatici sono più avvezzi a gestire i cambiamenti tecnologici. Come si può leggere nei commenti molti ricordano i tempi del C64 ma poi sono passati ai PC o ai Macintosh e molti anche a Linux e i “cambi di motore” se mi passate il termine sono la normalità in ambito informatico. Ogni cambiamento richiede un certo sforzo per imparare ad usare le nuove piattaforme, per esempio quando Microsoft ha cambiato le interfacce di Office molti sono rimasti alla vecchia versione ancora a lungo perché imparare ad usare la nuova versione richiedeva un certo sforzo.
        Per un informatico è più semplice approcciare l’auto elettrica perché lo sforzo di adattamento è percepito come un cambio di piattaforma in ambito informatico: sai che richiederà un certo sforzo ma sei anche consapevole che la nuova piattaforma sarà migliore sotto molti punti di vista, quindi accetti più facilmente il costo necessario a fare il passaggio.

        • “per un informatico è più semplice approcciare l’auto elettrica perché lo sforzo di adattamento è percepito come un cambio di piattaforma in ambito informatico”
          in effetti essere disponibili ad adattarsi è un punto a favore nella transizione verso l’elettrico, ma….. una volta che Microsoft ha inventato Windows 3.1, c’era già tutto. Office, con Word e tutto il pacchetto, a me non serviva nient’altro. Ovviamente i professionisti hanno gradito l’evoluzione dei software, ma quello che non capisco è perchè tutti devono adeguarsi forzatamente?
          C’è chi, come me, vorrebbe un’auto elettrica semplice e performante. Non una Spring, ma anche qualcosa di più valido, sia da un punto di vista estetico che funzionale, ma senza il bisogno di investire tempo ed energie per imparare a gestire un software, inutilmente complicato, solo per poter fare il tragitto casa-lavoro! Non dimentichiamoci che ci sono degli utilizzatori di auto che non hanno nemmeno mai imparato come funziona un semplice motore a scoppio e che non sanno eseguire un minimo di manutenzione alla propria auto!

          • La questione, per me, è leggermente diversa: i primi personal computer erano un’innovazione e non avevano un diretto concorrente. La macchina da scrivere non era un concorrente del pc se non in un senso molto ristretto. I pc portavano a casa delle persone quello che, sino a 10 anni prima, poteva dare un mainframe che occupava 100 e più metri quadrati refrigerati giorno e notte. Si trattava di apprezzare un prodotto nuovo ed i cui limiti non potevano essere percepiti perché erano pazzeschi di per sé rispetto a tutto quanto i consumatori avevano visto sino ad allora.

            Molto diversa è la questione delle elettriche perché (se accantoniamo la questione ecologica, cosa che non si dovrebbe fare, perciò non si scatenino i soliti) è chiaro che le elettriche il concorrente lo hanno nelle termiche e, rispetto a queste:

            – abbiano minore autonomia;
            – abbiano tempi di ricarica molto maggiori delle termiche;
            – richiedano una programmazione delle soste (anche solo affidandosi al sistema di bordo);
            – richiedano l’uso di app, carte e/o di stipulare abbonamenti invece del mero bancomat come le termiche:
            – tendenzialmente costano pure di più.

            Disagi compensati da maggiore coppia, silenziosità, possibilità di attivare il climatizzatore da remoto ed altro gadget spesso proporzionali al prezzo dell’auto.

            La questione non è nella curva di apprendimento, perché guidare una qualsiasi elettrica è più o meno come guidare una termica col cambio automatico, ovvero facilissimo. E’ che molti banalmente non accettano, per varie motivazioni più o meno razionali, i limiti che ho sopra riassunto.

            Ha anche poca importanza sapere come funziona un’auto e, peraltro, le elettriche sono più semplici da spiegare ad un neofita rispetto al funzionamento di un ciclo otto. Personalmente ci misi delle ore per capire come funzionava, a livello visivo, il Vtec delle Honda. Mi pare di richorda che Soichiro Honda avesse detto che l’idea del passaggio a camme più spinte al maggior regime gli era venuta pensando ad una lavatrice e ad un girarrosto, ma potrei ricordare male.

          • Scusi se intervengo: lei scrive “a parte la questione ecologica” (e non è poco). Io aggiungerei “a parte che il petrolio finirà entro 40-50 anni” (e non è poco). Se questi due piccoli problemi, invece che metterli a parte, li inseriamo nel ragionamento, non vedo come si possa ancora continuare a vedere nella sopravvivenza dell’auto termica un’alternativa praticabile.

          • @luca Bosi
            In effetti preferisco il paragone con iPhone, proprio perché i detrattori allora avevano argomentazioni simili a quelle che ha indicato:

            – La batteria durava poco
            – Richiedeva l’attivazione obbligatoria di un piano dati abbastanza costoso
            – Non c’erano molte App
            – Permetteva di navigare in internet ma lo schermo era piccolo per essere realmente pratico.
            – Costava molto di più di un telefono cellulare

            Tutte cose vere eppure c’era la fila per comprarli.

            Ovviamente con le auto si toccano corde che a molti italiani che hanno una cultura motoristica di lunga data alimentano una naturale refrattarietà.

            Aggiungi campagne di disinformazione su quasi tutti i media e il fenomeno italiano del “meglio ibrida” è abbastanza comprensibile.

          • \\se accantoniamo la questione ecologica, cosa che non si dovrebbe fare, perciò non si scatenino i soliti//

            E ce la scampiamo così, giocando il jolly ???
            Scusa ma se oltre ad avere (per ora) alcuni dei limiti indicati rispetto alle termiche (nemmeno tutti, sul prezzo ormai rinunciamo a spiegare le differenze tra TCA e TCO) IN PIU’ inquinassero allo stesso modo, che senso mai avrebbe passare alla propulsione elettrica ???

            Certo che si scatenano i soliti, davanti a certe uscite!

      • Non ho l’autorevolezza di Baccarini, che ha sicuramente più cultura storica dell’informatica di tutti noi, ma ci provo: sì, in parte è la propensione al cambiamento. Siamo partiti coi pc, abbiamo adesso gli smartphone e i tablet, il wifi e il 5G, i doppini, la fibra. Per noi il cambiamento è la norma, e restare troppo a lungo su una tecnologia equivale a scomparire.

        E c’è il secondo aspetto: l’evoluzione tecnologica “stile IT” applicata a prodotti che non sono IT. E lo si vede con Tesla,dove nessuna abitudine viene presa per dogma. “Si è sempre fatto così” non vale per questo e pochi altri produttori. Hanno gente giovane, in gamba, che ha diritto di parlare se ha idee da portare, senza nascondersi dietro un ingessato organigramma. O pensiamo a riusare i razzi come fanno in SpaceX, a chi altri è mai venuto in mente?

        E sentirsi parte di questa evoluzione, anche solo come consumatore di questa tecnologia, spinge a cercare marchi che abbiano certe caratteristiche.

        • La parte “Non ho l’autorevolezza di Baccarini” serve a compensare “ha sicuramente più cultura storica dell’informatica di tutti noi” che sottintende che io abbia cominciato a lavorare su schede perforate e bobine magnetiche sullo sfondo, cioè io sia vecchio?!??
          Il mio problema è che l’hardware è invecchiato, il disco fisso è pieno e sempre più frequentemente dà errori di lettura e si cancellano pezzi… Ecco perchè cerco di svecchiarmi con una Tesla (finchè riesco a salirci, è basssaaaaaaaa)

          Perchè sto su Vaielettrico? Perchè mi sento a casa, nonostante certi vicini di casa fastidiosi!

      • E’ una domanda che ci siamo posti spesso (parlo al plurale perchè ne conosco tanti altri..) e la risposta è alla fine abbastanza scontata, pur non essendo suffragata da uno studio vero e proprio (quindi da “numeri” come piacciono a noi).
        Gli informatici hanno un approccio che è il mix tra il pragmatico e il pratico: le cose si fanno come vanno fatte, seguendo rigorose procedure e passaggi obbligati, fintanto che non incontri un ostacolo (un errore) e lì si scatena la fantasia che è in noi, parte l’aggiramento dell’ostacolo, la ricerca della soluzione, il “workaround”. Gli informatici sono per definizione anche guastafeste, perchè cercano il limite, come superarlo e come evitare che venga superato (dagli altri!).
        Molti di noi nascono come programmatori e siamo quindi abituati a fare a fette l’elefante, al pensiero laterale, alla suddivisione del macroproblema in microprocessi ognuno dei quali ha una soluzione individualmente semplice. No, non sto minimizzando, ho scritto “individualmente semplice”, complessivamente le cose possono essere complesse, ma meno di quello che sembrano alla prima occhiata, è una forma mentis.
        L’ottimizzazione delle risorse e la riduzione degli sprechi (di hardware, di processore, di memoria, di tempo etc.) fa parte della nostra mentalità; leggere i manuali di qualsiasi cosa (“RTFM”) è genetico (con la contropartita che tante volte pensiamo di non averne bisogno e lì si nasconde il disastro).
        Ho scelto Tesla, al di là della superiorità in quasi tutti gli aspetti, soprattutto per il software, per il fatto che è in continua evoluzione, la macchina anzichè invecchiare si ringiovanisce: la batteria si usurerà, verrà superata, le nuove costano meno, tutto quello che volete, ma la mia è identica a quella consegnata oggi in funzionalità e sarà identica a quella consegnata fra 2 anni, il “Tesla Update” è una delle sue peculiarità più forti e inarrivabili per tutti gli altri e da informatico non posso che esserne affascinato.
        Alla fine tutte ti portano da A a B quando sono progettate per portarti da A a M, un loro invecchiamento ti permetterà sempre di fare A-B o anche A-M impiegando più tempo. Quindi preferisco le funzionalità che ti accompagnano piuttosto che le prestazioni (non intese come potenza) che già ora (parlo di Tesla) sono esuberanti per l’utilizzatore medio, c’è talmente tanto margine da rendere stupido preoccuparsi dell’obsolescenza hardware.
        E poi c’è la curiosità. Siamo curiosi, sempre “aggiornati”, in attesa dell’ultima versione di qualcosa in un mondo che corre velocissimo.
        Il mio telefono, vecchio di 3 anni, ha 128 GB di memoria disco e 6 GB di RAM. Ho cominciato a lavorare (inteso come retribuito) su un sistema con 0,0002 GB di memoria disco e 0,000256 GB di RAM (gli zeri sono al posto giusto), cioè il mio telefono (vecchio di 3 anni) ha 640.000 volte più memoria del computer su cui sviluppavano 20 programmatori. Come potrebbe spaventarmi la novità della macchina elettrica?

        • Mi sono commosso per buona parte del post!
          Grande Guido!

          Vorrei riprendere la chiusura, per vedere se forse riusciamo a trovare un punto di incontro, come potrebbe spaventarmi l’auto elettrica?
          Essendo partito dai mega di memoria lavorandoci in modo attivo, hai ben chiara anche l’evoluzione che han avuto, non un mero aumento di numeri, ma decine di migliaia di nuove tecnologie nate a quello scopo, aumentare la quantità significa aumentare la complessità fisica del supporto ma anche dei controller, la correzione degli errori diventa via via più complessa con l’aumentare anche delle velocità di queste memorie, siam passati praticamente dagli hz ai Thz in un tempo sostanzialmente brevissimo.. E una puttanata come le memorie (volatili o fisse che siano poco importa) cosa han contribuito a creare assieme a processori adeguati a pilotarle e sw per utilizzare tutto sto hw ma… Per far qualcosa di utile…
          Con questa consapevolezza, puoi veramente dare torto a chi vede nelle attuali elettriche un primo passo quasi vacillante verso qualcosa che sarà si una rivoluzione ma tra diversi anni (e tentativi falliti).
          Poi per carità, la scelta fatta da te la condivido appieno ma per le tue specifiche motivazioni, quelle additate dai più come i must secondo il famoso approccio informatico da te egregiamente descritto proprio non mi tange.
          Devo dire però, che la sovrabbondanza di comandi solo touch ovunque per me è il più grosso limite delle tesla, avendo guidato tanto tanto e quasi sempre lavorando (auricolare sempre eh) apprezzo tutto ciò che non mi fa staccare mai gli occhi dal volante e il touch è quanto di peggio possa esserci, non dico molto ma le cose base come riscaldamento e finestrini (si se sali e scendi di continuo dall’auto il clima automatico è totalmente inutile) credo che, quando sarà arrivato il momento di cambiare per me, sarà il più grosso limite sulla scelta della tesla, probabile finirei comunque li ma con un amaro eterno in bocca

          • Finestrini? Tasti nelle portiere, come al solito.
            Clima? “Imposta temperatura a xx gradi” oppure “ho caldo/freddo” e abbassa/alza di 1,5°. Il tasto di attivazione comando vocali è una delle due rotelle nel volante, la stessa che usi per variare il Cruise o modificare la distanza dalla macchina davanti.
            Se c’è una cosa che NON si usa in una Tesla è il touch. Perché devi usarlo? Per fare cosa?

            Quanto al resto… Grazie!

          • Si ma non ho voglia di parlare per tutto quello che devo fare quando un gesto automatico della mano mi può risolvere la cosa in modo più preciso e rapido e soprattutto senza distrazione, sei in tot in auto ogni volta devi zittire tutti per alzare la temperatura o le ventole? O se sei al telefono cosa fai muori di caldo o freddo finché non hai finito? È al telefono il passeggero? Che noia

          • Boh, ti consiglio di provare, inutile che ti racconti che è semplice e rapido, devi provare di persona. Sappi solo che anche con il clima in automatico puoi indicare una preferenza sulla velocità della ventola (bassa, media, alta) cioè resta automatica ma in fascia bassa o alta e che la direzione dei flussi è decisamente più efficace via touch che fatta manualmente (ricorda che io non ho preso la patente su Tesla, ma ho guidato decine e decine di macchine, tutte quelle aziendali da 30 anni a questa parte, di qualsiasi marca…) e poi che….
            …che in questo momento è una delle poche auto dove con due colpetti verso il basso di una leva in rapida sequenza attivi la sterzatura automatica col cruise adattivo e a quel punto puoi anche distrarti per 5 secondi. La sterzatura automatica funziona anche senza strisce bianche e anche su strade di campagna senza linea di mezzeria, non gira in mezzo alla strada, sta comunque a destra.

          • Buon dì Xardus, come scrive Guido Baccarini, prova una tesla e non solo (ai più provate una Renault Zoe, mi piacque tantissimo ai tempi, è tra le elettriche che si avvicina di più a come si guida un’auto come la Toyota yaris).
            Io ho provato diverse auto elettriche e non (oltre ad essere un informatico mi piacciono le auto ed ero abbonato a quattroruote).
            Alla fine ho scelto tesla, e lo sai perché? Perché è la più semplice da usare se non dire banale.
            Da come si innesta il cambio, il cruise control adattivo, ecc…
            Volendo fare un paragone è come usare un iPhone, ovvero è semplice ed intuitivo.
            I vari Android sono meno intuitivi per i non informatici, ma offrono più spazio per giocarci (sono organizzati più come un pc).
            PS su molte auto elettriche usare il cambio (ovvero avanti, indietro, folle e parcheggio) alle volte può portare ad errore, ad esempio sulla nuova kia e-niro e Ford Mustang mach-e la manopola fa brutti scherzi. Sulla Renault megane e-tech il trittico di leve a dx è un rompicapo ed in tutte il pulsante sul volante (di norma a sx) per attivare il cruise control è criptico (questo vale anche per le endotermiche, conosco persone con Peugeot 2008 diesel e cambio automatico con cruise control che non lo usano perché non lo sanno fare, giovani di meno di 30 anni, io ne ho 51, un vecchio).
            Ps io da informatico osservo l’interfaccia ed uso senza leggere il manuale o richiedere spiegazioni (mi piace cercare l’ago nel pagliaio). Poi se proprio non capisco leggo. Di norma le interfacce per pc, auto ed elettrodomestici sono studiati per essere usati senza leggere i manuali (eccetto cose più particolari).
            Concluso con una domanda: quanti di noi hanno mai letto il manuale di un‘auto endotermica?

          • @ Roberto.
            Azz! 51 anni un vecchio? Sob! Allora io sono già morto e non lo sapevo!

            Risposta alla domanda finale: io lo faccio, da sempre!
            E da quando c’è internet ho già studiato il manuale dell’auto già prima che mi arrivi. Di solito scarico il manuale (non solo delle auto) appena decido per l’acquisto, e lo leggo, più volte, prima ancora di andare in concessionaria. E, normalmente, ho già visionato tutti i test disponibili in rete.
            Non mi è mai capitato di contattare il venditore e saperne meno di lui (non che sia difficile…). Questo né per le auto, né per le Reflex, né per qualunque altra cosa che richieda di leggere un manuale.
            Sarà perché sono morto, vista l’età? O forse perché per lavoro scrivevo procedure e manuali ed addestravo gli utenti.
            Non lo so!
            Comunque, ci sono anche i contro:
            spesso chi fa test non ha idea di come si debba usare ciò che testano;
            spesso in internet scrivono gli insoddisfatti e quelli con problemi: può portare a valutazioni sbagliate!
            Buona domenica!

      • Perchè siamo (molti almeno) nerd. E i nerd non si limitano ad usare. Vogliono imparare, smontare, capire, cambiare. tutto. Anche la società in cui vivono. Hack the World!
        Molti di noi erano interessati agli stessi aspetti anche nelle auto termiche. Ma l’evoluzione era sempre lenta, poco interessante e stimolante.
        Come in ogni nuova tecnologia, c’è una prima fase in cui cambia e si evolve così rapidamente che è emozionante, stimolante, divertente. E nel campo BEV siamo proprio in questa fase di ascesa.

      • Io sono un appassionato di informatica e sono a livello semiprofessionale come programmatore e perciò ne conosco tantissimi, soprattutto gente che fa programmazione su sistemi embedded in ambiente Linux (che è la mia area di interesse) tra cui anche mio cognato che, per esempio, coordina team di programmatori da almeno 15 anni senza muoversi da casa. Riunione settimanale on line, scambio delle patch, revisione e via andare. Lavoro svolto di notte, di mattina, di pomeriggio o quando si vuole. Incontro fisico in azienda una volta al mese od anche meno. Viaggio in California una volta all’anno. I ritmi, per molti, sono quelli.

        Credo infatti che, oltre all’interesse per la tecnologia, ci sia da considerare che una grande parte dei programmatori già lavora in modo decentrato da ben prima che si parlasse di smartworking, che difficilmente usa l’auto per lavoro e che, altrettanto spesso, può scegliere di vivere lontano dalle città. Per dire, mio cognato ha deciso di vivere sul Lago di Garda anche per coltivare le sue passioni sportive, io non potrei mai avere la stessa flessibilità. Un’altra amica e cliente vive a Salerno e lavora per un’impresa di Bologna, così come il suo compagno, anche lui programmatore free-lance.

        Poi conosco anche programmatori che, di fatto, si occupano della gestione del parco macchine delle proprie aziende e questi fanno vita da impiegati, ma quella dei programmatori che lavorano in proprio o fanno quasi solo smart working è una fascia di lavoratori parecchio adatta all’utilizzo delle elettriche.

        Piacerebbe anche a me, elettriche a parte, liberarmi dalla necessità di viaggiare, ma il mio mondo professionale pare non essere pronto.

  12. Il commodore 64 acerbo? Un computer che ha distanza di 40 anni ha ancora un nutrito gruppo di sviluppatori e per il quale continuano ad uscire software e giochi? XD

      • Il titolo riflette il contenuto della lettera, è in una rubrica di dialogo con i lettori, dobbiamo rispettare (e riportare) quello che scrivono.

    • Lo paragoniamo quindi col fatturato dell’intera industria Gaming su pc e console moderne? Ok.. Fate pure 😂

  13. Ma solo quando vado in giro io mi tocca fare la coda per un caffè?
    Che fate lo pagate col telepass? E lo prendete al volo come al giro d’Italia!
    Bho…

  14. Ma io mi chiedo, ma quando siete sul posto di lavoro, le auto vanno in giro da sole?
    No, saranno ben ferme in un parcheggio,che sia aziendale o publico basterà attrezzarlo con semplici ed economiche colonnine trifase.
    A me non pare proprio che manchi il tempo per ricaricare.
    Certo ci sono e ci saranno eccezioni dovute a particolari esigenze lavorative e professionali.
    Ma ci sono già auto elettriche con prestazioni eccezionali e non costano assolutamente di più delle auto che normalmente utilizzano proprio quei soggetti che dicono di fare 300 km al giorno o forse di più.

    • -quando siete sul posto di lavoro, le auto vanno in giro da sole?-

      Sarebbe l’unica cosa che mi piacerebbe della guida autonoma.

      “Fuffi! vai a ricaricarti!” 😀

      • Chi può dirlo magari tra un po’, magari quando ci saranno i parcheggi a carica induttiva .
        L’auto aspetterà il suo turno e a fine ricarica tornerà a casa 🤩🤩

      • Voi vi state cacciando in un mare di guai!
        Dopo il “Fuffi! vai a ricaricarti!” lei tornerà carica ma col broncio e non parlerà fino a sera, consumando un sacco al ritorno. Poi, dopo molte insistenze da parte vostra, vi dirà che alla piazzuola di ricarica ha incontrato una Mercedes ed una BMW elettriche con addosso l’ultima moda di cerchi e gomme estive, e che lei deve andare in giro con cerchi e gomme da vergognarsi, quelli della concessionaria!
        E per fare pace, dovrete portarla fuori alla sera, perché si scoccia a stare sempre chiusa in quel freddo garage!
        Continuate così con la AI nelle auto e vedrete in che guai vi caccerete!

  15. Totalmente d’accordo con Antonio, non molto sulle ibride obbligatorie ma più che altro perché così si dà una scusa per non continuare a migliorare tanto anche la parte termica (se per anni i motori è le batterie per le ibride migliorano puoi aumentare i consumi ed essere a posto con la legge senza toccare il termico). Potrebbe, e sottolineo potrebbe, essere una strada per adottare gli efuel, con un obiettivo però di arrivare ad auto ibride (senza spina però altrimenti non avrebbe senso) che fanno 200km con un litro e quindi forse si riuscirebbe a produrne abbastanza per soddisfare la domanda, ma son numeri che credo siano inarrivabili, per cui… Non ci perderei troppo a sognarci.

    Riguardo al commodore, assolutamente d’accordo, Antonio ha detto una cosa che è sfuggita ai più.. “un commodore 64, quando ti serve un pc”
    Per carità il commodore è stato il pioniere amato da moltissimi e ha contribuito alla nascita di programmatori più di qualunque scuola, ma se a te serve un pc… Aspetti il 95 e prendi un pc, che è una cosa evolutasi dal commodor ma è ben altra cosa, come oggi rispetto al 95 i pc sono ancora ben altra cosa.
    Solo da Windows (o Mac a seconda della professione di fede) i pc sono entrati veramente nelle case, nelle aziende etc etc..
    Non vogliamo dire che sono a livello del commodor? In effetti son d’accordo, sono più a livello del sega master system, sono più evolute ma in qualche modo ti han dato nuovi limiti enormi… Ci giochi soltanto, zero programmazione zero programmini della “community” (zero infrastruttura capillare per le bev, zero standard totalmente condivisi e scalabili nel tempo etc).
    La vuoi prendere perché è una roba figa che pensi ti cambi la vita? Va benissimo, ma devi essere consapevole di ciò che prendi e cosa ci puoi fare in meno rispetto a prima e accontentarti, poi si se sul commodor ci giocavi e basta comprando le cartucce (hai una vita entro 15km da casa e hai paura a far autostrade) allora sul master system sarai felice come una Pasqua, bit e bit in più, velocità di caricamento assurda rispetto a prima etc… Va benissimo… Ma sappi che solo 14 o 15 anni, ci sono pc con giochi totalmente 3d,con ssd che vanno mille mila volte più veloce del master system e… Ti fa fare milioni di altre cose in più… Ne aspetti altri 10 hai giochi con grafica fotorealistica, cloud, office in web, streaming di film a risoluzioni che col tubo catodico nemmeno nei tuoi sogni più arrapanti potevi immaginare…
    W il commodore…ma mi tengo la mia rtx nel case col suo nvme

    Il problema è che oggi, abbiamo già in mano la playstation 2 con le attuali termiche… Nom a tutti fa piacere perdere tantissime delle possibilità in più che ha per giocare con un master system (no nemmeno mega drive lol), certo ci sono ancora oggi e sono tra quelli, che amano il retrogaming… Ma han cmq il loro pc vero da parte alla console vintage e si son tolti lo sfizio (ma consci che è uno sfizio)

    • Incredibile l’ostinazione di quelli vorrei-ma-non-oso… Le auto elettriche sono a erbe come l’uva per la volpe… Chi ha avuto il coraggio di passarci guarda caso è contenta, al 99% non tornerebbe indietro per nessuna ragione al mondo… Possibile siano tutti masochisti o retrogamer?
      Quando naque il C64 ricordo benissimo chi aspettava il C128 e quando arrivo quello rimandava tanto di lì a 1 anno sarebbe arrivata l’amica e così via… Ogni anno a rimandare perché l’anno dopo sarebbe uscito un computer 2 volte più veloce e a metà prezzo… Beh chi è stato pioniere e prese subito il C64 ora è CIO in qualche azienda, chi invece aspettava il modello dell’anno dopo è diventato al più un utente base con il Mac Air ma ci sa scrivere a malapena una lettera (che poi stampa per rileggerla meglio.
      Anche per le ricariche è sempre la stessa solfa… Chi non ha l’auto elettrica lamenta la mancanza di colonnine, chi c’è l’ha se la cava benissimo e nota con piacere che ogni anno le colonnine si moltiplicano… Dal 2020 sono passato ad avere 2 colonnine entro i 500mt da casa ad averne 6 (quasi 7… L’ultima è già montata da 2 mesi ma non ancora attiva) e mai trovate tutte occupate.
      Quindi un non problema! Così come l’autonomia… Per il 90% dei cristiani dopo 400km 40min di sosta (o una notte intera a dormire) è il minimo desiderato. Il restante 10% è quello che prima o poi si schianta per un colpo di sonno.

      • “Beh chi è stato pioniere e prese subito il C64 ora è CIO in qualche azienda” Presente!
        Comprato in ottobre 1983, lo pagai (coi miei risparmi di ragazzino) più di quello che fu poi il mio primo stipendio. Il mio è ancora su in solaio, funzionante (chissà se le cassette si sono smagnetizzate…)

      • L’amica, non l’Amiga, l’ho aspettata tanto anch’io ma poi mi ha dato grandi soddisfazioni 🙂

        Scherzi a parte, concordo le auto elettriche non sono affatto acerbe oramai. Acerba potevano essere le prime Leaf, non certo le Tesla, o la Cinquecento e molte altre ad esempio le Hyundai/Kia come la mia e-Niro, ci sali sopra e non pensi affatto che sia acerba.
        Ovviamente le auto elettriche pagano lo scotto di esistere in un mondo che negli ultimi cento anni si è sviluppato intorno al motore termico, questo ovviamente contribuisce alla percezione di immaturità: se nelle aree di servizio in autostrada non ci sono le colonnine hai questa sensazione, se non ci sono colonnine vicino a casa o nelle zone che frequenti hai questa sensazione. La buona notizia è che la sensazione sparisce velocemente non appena le colonnine arrivano.
        Quando ho comprato la e-Niro due anni fa questa sensazione era molto più marcata, man mano che passa il tempo mi rendo conto che si affievolisce. Gli ultimi viaggi che ho fatto non avevo pianificato le ricariche, sono partito e basta, tenendo conto che con l’ultimo aggiornamento dell’infotainment l’auto mi da la situazione delle colonnine vicine e con pochi tocchi dello schermo le posso impostare come destinazione. Certo una Tesla lo fa ancora meglio, però nessuno di quelli che vengono in auto con me mi dicono che la trovano immatura, al massimo mi chiedono come faccio a caricarla o quanta autonomia ha, o mi dicono che è molto silenziosa: domande più che lecite direi.

        • Rispetto alle auto che avremo nel 2035 sono più che acerbe, come ho detto ognuno è libero di fare l’early adopter quanto e quando vuole, il fatto è che quando c’è troppo hype c’è anche tanta roba che viene messa da parte per giustificare l’hype stesso, finché son prodotti di prezzo basso (500/1000€) spesso mi ci fiondo (286 ,palmari pre android/ios, vr etc etc) ma quando mi si. Chiedono almeno 35/40k per un auto, per fare le stesse cose che faccio ora con la mia pagata 14…anzi con diverse limitazioni in vari ambiti…insomma vien naturale pesare i pro e contro che porta alla mia persona, dato che la pago io vorrei almeno essere il maggior beneficiario di quella vaccata di danè,
          Hype porta ad accettare certi prezzi di buon grado, spesso a costo di enormi sacrifici personali o economici che siano, voler vedere, oggi le auto elettriche come la massima apoteosi del trasporto privato.. Insomma, al massimo è il primo passo di una vera rivoluzione del mezzo personale, ma una qualunque auto elettrica fa esattamente le stesse cose nella stessa maniera di una qualunque termica di pari allestimento tecnologico, si vabbè ha tutti i touch anche nel buco del..lo scarico, monitor ovunque e ti attacca al sedile… E quindi? Siam passati dagli 4 agli 8 bit… Wow! Mi tengo i miei 4 e compro direttamente i 16 quattro anni dopo e con quei 16 godrò di una esperienza migliore e molto più a lungo di quanto avrei fatto con gli 8…purtroppo non sono uno da “tutto e subito a qualunque costo”, rispetto per chi lo è ma non negate l’evidenza, al massimo le elettriche han appena passato la closed beta e son in open beta, per non dire forse alfa.

          Saro io che sono sognatore, o magari ragiono solo su scale temporali diverse avendo vissuto direttamente l’evoluzione di tantissime tecnologie, ma penso che qualunque individuo che abbia cavalcato direttamente gli ultimi 30 anni tecnologici possa avere chiaro di cosa sto parlando, non guardo al prossimo restyling della id3, ma guardo alla tesla del 2035/2040, avremo cose che oggi non immaginiamo nemmeno in più rispetto a una termica, ma oggi no è non riuscirete mai a convincermi del contrario

          • Parto dal fondo, per capirci subito: nessuno ti vuole convincere.
            Le tue considerazioni sono le stesse che faccio sempre io, ma per ragioni che non sto qui a spiegare mi sono ritrovato a potermi permettere un e-Niro elettrica senza dovermi svenare.
            Su una cosa però posso assicurarti che non è così: l’auto non è lo stesso di un’auto da 14.000 €. E neppure da 25.000. È proprio un altro pianeta, e non per le caratteristiche che dici tu (display, touch, ecc) ma proprio perché guidare un’auto elettrica è un’altra cosa. È più rilassante, riposante, divertente,.piacevole, ecc. ecc.
            Non lo avrei mai immaginato eppure è la migliore auto che abbia mai avuto nella mia vita.
            Poi, se mi dici che non è il caso di svenarsi per un’auto ti do tutte le ragioni.
            Ma se te la puoi permettere è un’altra cosa.
            E sì, non voglio immaginare cosa sarà nel 2035.

          • \\Chiedono almeno 35/40k per un auto, per fare le stesse cose che faccio ora con la mia pagata 14//

            Con la tua tua da 14k emetti CO2 e polveri varie, con l’elettrica, anche la più sfigata, no.
            La parte ambientale delle BEV ce la dimentichiamo sempre.

  16. Devono fare 600km, non mi pare siamo lontani anzi. Caricarle in due minuti, molto inferiore al tempo di un rifornimento alla pompa di benzina, sempre che non parliamo dei rifornimenti di F1. Per fare 600km servono 70Kwh se diventeremo bravi, molto bravi. Caricare 70Kwh in due minuti a800V vuol dire dover avere a disposizione 2625A, forse è meglio spendere 20 minuti a 260A, così si può fare pipì. Fare qualche conto prima di sparare non sarebbe male.

    • Alla pompa di benzina, per far 600km fai due terzi di serbatoio però 😅.. O vai dove han le pompe lente o cmq non sei così lontano dai 2 minuti, certo poi devi anche contare il tempo per pagare, cosa in cui con le bev (se si svegliano) si potrà fare automaticamente dall’auto premendo un tasto o nemmeno quello, quindi 2 minuti son più vicini ancora hehe

      • Guarda che si sono già svegliati da anni… Appena stacchi la spina hai già pagato (la carta di credito è già collegata alla App e la carica la avvii appoggiando una card alla colonnina), senza fare la coda nella garitta del benzinaio. Con il termico 2min almeno li sprechi solo per autorizzare il bancomat o con la coda in garitta, durante il rifornimento devi stare con la manetta pigiata (mentre respiri profondamente il profumo cancerogeno di benzina) e poi vai a parcheggiare a 500mt all’autogrill per andare in bagno 😀

      • Oppure riparti subito ma sei uno sfigato perché non hai neppure un momento per riprendere fiato e fare colazione.

  17. 28 km con un litro di cosa? Aria pura di montagna?
    Sono gli stessi ragionamenti di sempre, come quelli che hanno il mega-suv diesel che “è euro 6 e ha il fap, inquina pochiiiiiisssssimo”.

    Che poi, 28km/l sono un risultato parecchio scarso. La mia BEV fa 140w/km, ovvero 7.14 km/kwh. Pago 1 kwh alle colonnine 0.31 kwh (dai sono bravo, uso la flat enelx per il calcolo, a casa pago la metà), contando la benzina a 1.8€ con gli stessi soldi ci compro 5.8 kwh, ovvero faccio 41 km/litro. Col contratto di casa ne farei 75. Col fotovoltaico in arrivo non mi ci metto nemmeno a calcolare. Ah, la benzina a casa come me la posso produrre?

    PS: Il C64 quando uscì era quanto di meglio si potesse possedere a casa, come detto da altri ci hanno imparato generazioni di informatici. Se le BEV sono un C64, le termiche che usano la stessa tecnologia di fondo da 100 anni cosa sono?

  18. E’ ora di finirla di pensare che il Commodore fosse una meraviglia assoluta!!!
    E lo ZX Spectrum, allora? Nel suo piccolo…
    ZX Spectrum: 550 grammi di tecnologia avanzata, CPU Z80 a 3.5Mhz, 48Kbyte di RAM, grafica da 256×192 punti a 8 colori, sonoro affidato a un beeper con 10 ottave di estensione.
    Commodore 64: la potenza di una CPU 6510 a 0.985Mhz, 64Kbyte di RAM, audio a 3 voci per 9 ottave, risoluzione video 320×200.
    Io avevo lo Spectrum! Ti pareva che seguissi la corrente!? 🙂

    Fuori dagli scherzi, gentile Sig. Battistini, capisco il suo orgoglio per i risultati della sua Full. Non c’è in effetti paragone con una termica normale.
    Purtroppo, però, sarebbero risultati pessimi per una PHEV ed orrendi per una BEV.
    Ieri commentavo col Sig. Luca in altro articolo, e lui ha ricordato che con la sua Tesla Model 3, con 11,4 kWh, fa in media 78 Km (100 in estate).
    Vuol dire che Luca fa, mediamente, 6,84 Km per kWh. Per confrontare il dato di questa “Commodore” con la sua Full, lo trasformiamo in Km al litro: ebbene, Luca fa mediamente 60,9 Km/l. In estate sono 78,1 Km/l. A zero emissioni! Lei fa i 28, capisce bene che se la Tesla di Luca è un Commodore, la sua Full è un abaco!
    Io ho una PHEV. Non posso avere l’efficienza di un’ottima BEV per motivi tecnici, però in elettrico faccio l’equivalente di 59,9 Km/l in inverno, e 73,6 Km/l in estate.
    Inoltre, prendendo come esempio il “pieno” in corso, fatto 385 giorni fa e del quale ho ancora circa 9,5 litri nel serbatoio, ho fatto con 30 litri 7.500 Km. Faccia due conti di quanto viene in Km al litro.
    Però è vero che tale risultato dipende dal fatto che uso molto l’elettrico (97% dei viaggi).
    Quindi, per un confronto, è giusto sommare i consumi dei due motori.
    Sa quanto fa? 56,1 Km/l, con entrambi i motori, ed emissioni di 9 g/Km di CO2. La metà della sua. Inoltre, la sua quanto emette? Sempre, nel 100% dei viaggi!?
    Ogni opinione, se non è legata a fatti immorali, è legittima. Ma è proprio convinto che, anche oggi, non siano meglio i Commodore (o gli Spectrum nel mio caso), rispetto al suo abaco?
    Che resterà un abaco anche tra 30 anni. Chissà, invece, che PC saranno le elettriche pure tra 30 anni? Perché le BEV evolveranno, come qualunque tecnologia migliore.

  19. Interessante nel video delle iene il fatto che l’Italia è ricca di magnesio e potremmo diventare leader nelle batterie. Se manca l’innovazione e non si investe con una visione strategica, diventeremo comunque dipendenti dalla Cina, anche senza obbligo di auto elettriche.

    • Trovo divertentemente schizofrenica questo ritornello della “dipendenza dalla Cina” per le batterie delle auto elettriche dopo che negli ultimi 50 anni abbiamo fatto di tutto, dato che siamo “economie avanzate”, per portare là un numero infinito di produzioni di tutti i tipi (meccaniche, elettriche, elettroniche, tessili, plastiche, agricole, e chi più ne ha più ne metta).
      E tutto solamente per l’ingordigia dell’industria di abbassare il costo alla produzione — fregandosene totalmente di bambini e adulti schiavizzati, dell’assenza di qualsiasi tutela, del numero incalcolabile di incidenti sul lavoro, tanto sono un miliardo e mezzo, se anche ne crepa qualcuno è uguale, e dei danni all’ambiente, tanto è il loro ambiente, mica il nostro, ecc. — e quindi di alzare così il guadagno e… comunque alzando lo stesso i prezzi a piacere.

      • Ma guarda, è anche normale secondo che un’azienda produca dove costa meno, mantenendo la progettazione in casa come valore aggiunto. Il punto è che deve essere la politica ad attrarre gli investimenti privati cercando quello che nel marketing si chiamerebbe il vantaggio competitivo. Se la politica sa solo arroccarsi dietro lo status quo vantando una presunta supremazia che in realtà non esiste più, gli altri paesi (non solo la Cina) andranno avanti lasciandoci al palo.

  20. Beh, inutile dire che quando sono usciti i computer come il C64 c’era chi li ammirava, chi non li capiva e chi li schifava, addirittura pensando che le macchine da scrivere erano di gran lunga migliori, oltre ad essere molto più economiche.
    Ho iniziato questo commento volendo dire una cosa diversa, ma mi rendo conto che il paragone col C64 non è cosi sbagliato (ma va paragonato alle prime auto elettriche moderne, ad esempio alla EV1) soltanto non nei termini prospettati da Antonio.
    Difatti le macchine da scrivere sono ormai solo nei musei e la traiettoria delle auto endotermiche sarà più o meno la stessa.

    Godiamoci lo spettacolo.

  21. Paragone totalmente sbagliato.
    All’epoca della sua uscita il C64 era tecnologicamente avanzato.. Ha contribuito a formare generazioni di informatici e tanti di loro si sono specializzati così tanto da far superare al mitico C64 molti limiti hardware che nemmeno i progettisti pensavano possibili …

    Ancora oggi ha tanto da insegnare..

  22. Condivido con voi il commento che ho sentito da un tedesco, proprietario di una BEV.
    Le auto ibride (incluse le PHEV) sono come le oche, ovvero sono in grado di nuotare, camminare e volare, ma non fanno bene nessuna delle 3 funzioni.

    • Buona sera Ivone.
      Tedesco!? Commento ideale per un tedesco! 🙂
      Basta chiedere al tedesco se lui sa nuotare e volare meglio di un’oca! Quanto al camminare, sono andati per decenni marciando col passo dell’oca!!! Non dovevano trovarlo così sbagliato…
      Io credo che ci sia, invece, almeno una di quelle citate, che fa bene tutte le funzioni, senza alcun limite che, invece, in un modo o nell’altro, le altre anno.
      Ma non dico qual è! 🙂

  23. e poi paragonare una tesla di 10 anni fa , avanti anni luce da qualsiasi altra auto , ad un commodore ? mah

  24. in 2 minuti non riesco nemmeno a prendere un cappuccio con brioches e andare in bagno, me ne servono almeno 20 ……

  25. Finchè non si capirà che le auto elettriche si ricaricano da ferme (a casa, in ufficio, nei parcheggi etc.) non se ne uscirà mai..
    Mai si caricheranno in 2 minuti perchè non serve

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