Le elettriche Cavallo di Troia della Cina? E davvero tolgono lavoro in Europa, dato che le batterie arrivano da Pechino? Stefano ha molte domande. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
Le elettriche Cavallo di Troia…/ Davvero inquinano più delle auto a gasolio?
“Sono un vostro sostenitore e chiedo se è possibile fare un po’ di chiarezza fra quello che dite voi e le notizie che vanno in giro per cui l’auto elettrica inquina più di un diesel. Secondo vari detrattori dell’elettrico le batterie, siccome per lo più sono fatte in Cina, allora tolgono posti di lavoro in Europa. Poi qualcuno mi dovrà spiegare perché la produzione di auto elettriche inquina, mentre la produzione di auto diesel (la cui vita utile e la metà di un auto elettrica) è esente da emissioni. Anche i cellulari sono fatti in Cina, ma fino adesso non se ne sono accorti. Secondo me chi manda in giro notizie false dovrebbe essere perseguito dalla Legge. Aiutiamoci in questa battaglia. Buon lavoro e grazie“. Stefano Fiorani

Le batterie si fanno anche qui e in Cina mandiamo un sacco di auto
Risponde Mauro Tedeschini. Non credo che sia più necessario spendere parole sul fatto che le auto elettriche, nell’intero ciclo di vita, sono più virtuose delle auto termiche. Lo dicono da anni tutti gli istituti di ricerca indipendenti. E lo ammettono, da tempo, le stesse Case auto, come Volkswagen e Mercedes. Che pure non avrebbero alcun interesse a sostenere l’elettrico, che richiede da parte loro enormi investimenti di riconversione. Questione Cina: è vero che al momento le batterie vengono in gran parte dall’estremo Oriente, ma l’Europa (non l’Italia, purtroppo) si sta attrezzando per portare qui l’intero ciclo di produzione. Ci sono progetti di Gigafactory di batterie ovunque. E non è che la Cina esporti solo quando si parla di auto elettriche. Prendiamo il Gruppo Volkswagen-Audi, il colosso europeo: nei primi 9 mesi del 2022 ha venduto 366.400 veicoli a batterie. Di questi ben 112.700 sono stati venduti in Cina, mercato cruciale per il made in Germany anche nell’elettrico. Quanto a perseguire chi manda in giro notizie false, stendiamo un velo pietoso: intaseremmo ancor di più i tribunali…
Buongiorno a tutti capisco che ci siano varie correnti e pensieri su motori elettrici ed endotermici… Ma vorrei porre delle questioni ..
Oggi le macchine elettriche sono solo una minima parte rispetto alle termiche. Il costo dell’elettricità è aumentato nell’ultimo anno del doppio per le utenze domestiche e industriali
Se un domani avessimo solo la metà delle auto elettriche in circolazione innanzi tutto avremo un ulteriore innalzamento dei prezzi dell’ energia e poi un problema in più..
Le colonnine che dovrebbero essere ” impiantate” sui territori in modo notevole perché non tutti in Italia abbiamo una villetta indipendente con giardino dove mettere la colonnina..
Ed inoltre dove reperiremmo la nuova domanda di elettricità?
Centrali a carbone..?
Centrali nucleari?
Geotermiche?
Eoliche?
Solari?
Come ben sapete con le fonti naturali non si riesce a coprire la domanda di aumento di produzione e quindi rimangono le prime due
NUCLEARE. ….PULITO!!!!!
Non esiste ? Le scorie dove le mettiamo ? Sotto terra? Nel mare? E in caso di incidenti solo l’acqua di raffreddamento del nocciolo che fuoriesce può inquinare per centinaia di anni. E poi chi mai andrebbe ad abitare vicino a una centrale nucleare????
Ahahah voglio proprio vedere..
E poi c’è un’altra questione
I motori Hybrid( termico ed elettrico) non è vero che consumano meno andatevi a vedere tutte le tabelle e le prove rapportate ai solo motori termici stesso modello di macchina…
Signori mi dispiace dirlo ma l’ elettrico non è la soluzione ed inoltre porterebbe solo un impennata dei prezzi dell’ energia
E non la risoluzione dei problemi . Oltre che una marea di persone a casa per i ‘ indotto che esiste oggi nella ‘ industria automobilistica…
Le riserve di petrolio si esauriranno verso il 2070, quelle di gas qualche decennio dopo. Possiamo bruciarle tutte. Poi? Nel frattempo avremo la temperatura media del Pianeta salita di 3-4 gradi e vediamo tutti cosa sta succedendo con l’aumento già acquisito di soli 1,1 gradi. Quindi? Cosa propone lei?
Ho un sacco di popcorn a casa. Me li mangerò guardando i nuovi disoccupati, e penserò a tutti quelli che si rallegravano della situazione. Auguro loro che questi disoccupati non li trovino.
Pensi ai parenti dei 15.000 morti italiani annuali imputati all’inquinamento da trasporto (non altri inquinamenti: solo da trasporto) come possono sentirsi sapendo che c’è chi difende posti di lavoro (in primis, i sindacati) ma non le vite umane, che valgono molto meno. Tra l’altro, 15.000 morti “male”, lentamente e soffrendo con enormi costi sanitari, sociali e umani.
Io auguro loro (ai morti e sopravvissuti) che ci sia una generale presa di coscienza che può toccare a chiunque, siamo sempre tutti polulisti coi morti degli altri.
E non auguro altro.
Sono cero che tutti i loro parenti girano a piedi.
Gli italiani stanno diventando i moderni luddisti. Zero evoluzione, tentativi disperati di mantenimento dello status quo e rifiuto di ogni evoluzione.
Avete visto le proteste a Piombino? Eh si vogliamo smarcarci dal gas russo, ma che costruissero il rigassificatore da un’altra parte. Io mi offrirei di farlo qui sul Lago Maggiore, anche oggi, ma la vedo dura far risalire le navi dal Po e dal Ticino. Stesse scene per le pale eoliche, o l’idiozia della commissione paesaggistica per il fotovoltaico sui tetti delle case.
L’elettrificazione delle nostre attività è un’opportunità unica per sviluppare tanti nuovi progetti, perché non si parla solo delle auto, ma di tutto quello che ruota intorno alla produzione, distribuzione e stoccaggio dell’energia. Per dire, lo stoccaggio a C02 è stato progettato da un Italiano, alla faccia del mitologico idrogeno. Un’enorme occasione, ma noi siamo qui a dire no a tutto e a tentare di mantenere un passato che verrà spazzato via in ogni caso dal progresso. A furia di dire no a tutto non avremo più niente a cui dire no.
E le opinioni miopi di molti politici oggi al potere non mi fanno ben sperare (indipendentemente dal credo politico che ognuno ha).
Assolutamente d’accordo su tutto. 😀😀😀
È un po’ quello che provavo pure io a dire con la mia divagazione letteraria.
Però dai, il rigassificatore facciamo davanti a Lisanza, che di fronte a Intra un po’ mi disturba… 🤭🤭🤭🤭🤭
Caro Direttore,
Il costo di un metro cubo di metano e del kWh prodotto ancora diffusamente nelle centrali biogas è alle stelle e dal primo novembre sarà così anche per gli idrocarburi se non verranno più calmierati.
Le componenti dell’auto elettrica, incluso l’intero sistema, l’approvvigionamento e l’accumulo del fotovoltaico domestico al momento più convenienti, sono prodotti prevalentemente Made in China, Made in Taiwan, in Vietnam, insomma nell’area asiatica.
I materiali impiegati nelle batterie sono strategici e sono in disponibilità egemonica della Cina.
Abbiamo problemi irrisolti di accumulo stazionario dell’energia prodotta da fonte rinnovabile.
Non è ancora disponibile la tecnologia di fissione nucleare di IV generazione che ci consentirebbe di bruciare le scorie di plutonio nei depositi geologici.
Non ci sono sul mercato gli eFuel climaticamente neutrali e non sappiamo quanto verranno a costare. Si stima non più di 2 euro al litro, ma pochi sono gli impianti che li producono su scala industriale in Cile e i porti necessari alle superpetroliere per portare l’eFuel in Europa.
Le auto elettriche costano troppo perché le case automobilistiche hanno al momento conseguito un risultato percentuale della catena del valore di Porter forzatamente troppo basso, in quanto costrette loro malgrado ad acquistare componentistica nell’area asiatica. Non più produttori, assemblatori.
Avevamo un grande leader europeo. E adesso?
https://www.youtube.com/watch?v=pjdjEAjJtnA
La diffusione di notizie false perseguita per legge? False in che senso? Dissenzienti dal Pensiero Unico?
Non ci sono forse abbastanza reati d’opinione, perseguiti nel mondo occidentale?
Ci sarà un limite, oltre il quale non ci si po più ritenere liberi?
Commento Aulico, avulso dal contesto.
Nel desolante panorama che vede la cultura letteraria relegata ad ammuffito passatempo per annoiati benestanti e perditempo sognatori, giova comunque ricordare che il mito del cavallo di Troia nasconde in sé una curiosa contingenza che vista con gli occhi attuali, ed applicata all’argomento di nostro interesse, ci dovrebbe far riflettere.
Volendo sintetizzare, giova sempre ricordare che gli Achei fecero trovare ai Dardani il suddetto cavallo davanti alle porte della città di Troia. A portarlo fisicamente dentro alla città furono i troiani stessi.
E come diceva nostro Signore, chi ha orecchie da intendere, intenda. ☝️
Interpretazione interessante, tuttavia rimandare il cavallo al mittente significherebbe chiudere l’Europa a riccio sperando che ciò che sta accadendo a est e quanto sta accadendo oltre oceano sia aria fritta. Dovremmo cioè continuare a vivere nella città di Troia, continuare a inquinarla acquistando i combustibili dall’estero, restando circondati dalle nostre stesse mura, mentre il resto del mondo va avanti su un’altra strada.
Non sappiamo, cioè, come sarebbe stata la storia se i troiani non avessero portato il cavalo dentro la loro città. Tornando ai giorni nostri, chi ha già provato a blindarsi, ad esempio gli inglesi con la brexit, sta scoprendo che la ricetta non è così facile come sembrava. Ora sta per toccare a noi, ovvero il nuovo Governo proverà a negare l’evoluzione tecnologica in atto, spinto dall’opinione pubblica: vedremo se saranno atti di democrazia o di populismo.
L’epilogo secondo me è abbastanza scontato: si alzeranno dighe che terranno a bada le acque per un po’, ma poi ci troveremo con le valli allagate e comunque dovremo aprire le saracinesche con effetti ancor più devastanti sull’occupazione perché invece di aver convertito l’industria avremo perso tempo rendendola obsoleta. Ovviamente spero di sbagliarmi, anche se visti i segnali ne dubito fortemente.
Che pessimo amico il pregiudizio.
Lei mi crede sei Io le dico che veramente, ma veramente, non ho pensato a nulla di tutto quello che mi attribuisce nella sua risposta?
Le auguro una buona serata
Per precisare, le riflessioni sono mie e solo mie, e non ho mai pensato di attribuirle a nessuno.
Inoltre avevo anche esordito dicendo che ho trovato interessante la sua interpretazione.
La mia interpretazione, che tale non è poiché mi sono limitato riportare le circostanze esatte narrate nell’Eneide e non la semplificazione che si tende comprensibilmente a farne, mi perdonerà ma lei proprio non l’ha capita.
Il discorso non propende circa quello che si deve fare o meno, e questo a prescindere dalle opinioni o dai desideri di ognuno.
Provo a rispiegarglielo: i greci il cavallo di troia non lo misero dentro alla città. Lo misero appena fuori dalla città. Quelli che fecero entrare il cavallo di troia dentro alla città furono i troiani.
Sostituisca greci con cinesi e troiani con europei, e finalmente sono certo che capirà che, rifacendomi a titolo e argomento dell’articolo, quello che volevo dire è che se si parla di cavallo di troia la maggior responsabilità non sta tanto in chi quel cavallo lo mette sulla spiaggia ma quanto nella dabbenaggine di chi quel cavallo lo fa entrare con tanta leggerezza dentro la città senza ponderare le conseguenze. Più che prendersela con i cinesi, prima di tutto dovremmo prendercela con noi stessi, con la nostra inerzia e con la nostra incapacità di reagire in maniera chiara ed efficace di fronte ai problemi che ci si parano davanti. 😉 Questo volevo dire.
A caval donato, non si guarda in bocca: la cosa riesce ancora meglio se proprio lo ignori.
Noi invece lo prendiamo e ringraziamo pure, con la scusa che i cavalli purosangue nostrani costano troppo. Non vogliamo i cattivi cinesi calpestatori dei diritti sociali dei lavoratori nella loro dittatura, però lo diciamo con addosso i vestiti di Shein/Zara, lo smartband Xiaomi comprato su Aliexpress e le lucine di Natale da 4€.
Questo che ti chiami Tavares, Zipse o Salvini o Giuseppe Rossi/Mario Bianchi.