Le colonnine sono sufficienti? Non direi proprio: Marco sostiene che le ricariche attuali bastano solo sulla carta. Nella realtà sono spesso inservibili. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
Le colonnine sono sufficienti? Tra chi ci parcheggia e le plug-in ricarica lunga…
“Vi seguo da tempo e in genere concordo con quel che scrivete. Non sempre, però. Nelle risposte ai lettori ripetete spesso che in Italia le colonnine ci sono, in numero più che sufficiente, e che il problema è solo il prezzo eccessivo della ricarica.
Su questo secondo aspetto non posso che concordare, sul primo sono in disaccordo. Dovreste dire che le colonnine sono sufficienti sulla carta, mentre nella realtà non lo sono affatto. O meglio: lo sono sempre meno. Vivo nei dintorni di Modena e spesso raggiungo il centro-città per ragioni di lavoro. Trattandosi di impegni di un paio d’ore, lasciavo l’auto nelle ricariche Hera dentro o appena fuori dal centro. Ma da diversi mesi è sempre meno possibile: le ricariche sono occupate per ore e ore da auto ibride plug-in o da auto termiche parcheggiate, senza rispetto per le esigenze altrui.
La foto che allego è stata scattata in una stazione accanto al parco cittadino. La Smart sulla destra non è elettrica e mi ha impedito di ricaricare (dopo avere superato altre due ricariche con entrambi gli stalli occupati). Oltretutto voi segnalate spesso i casi di colonnine installate e mai attivate, o fuori servizio. Non credete che, in un Paese di menefreghisti come il nostro di colonnine ne servirebbe se non il doppio almeno il 50% in più?”. Marco Bertelli
Risposta. L’obiezione è sensata. Sulla carta, in rapporto al numero di auto ricaricabili in circolazione, le colonnine sarebbero più che sufficienti. Già a fine settembre avevano superato quota 60 mila, come mostra l’infografica di Motus-e qui a destra. In due anni il numero di colonnine praticamente è raddoppiato, con una crescita superiore al numero di auto con la spina in circolazione.
Ma quante di queste sono effettivamente disponibili? Tra abusivi della ricarica, guasti, problemi di attivazione e chi più ne ha più ne metta, si rischia di superare di poco la metà. Cosa che non accade negli altri Paesi, dove il vizietto di parcheggiare davanti alle colonnine è molto meno diffuso. Noi continuiamo a pensare che chi gestisce le reti di ricarica, e perde clienti e soldi per i problemi elencati, dovrebbe attivarsi maggiormente per contrastare questi problemi.
E comunque, guardando il trend degli ultimi due anni, si è puntato soprattutto sull’installazione di ricariche fast e super-fast. Trascurando un po’ le AC, cruciali per le esigenze di clienti come Marco. Certo che se le Polizie Locali si decidessero una buona volta a sanzionare chi usa le ricariche come parcheggio…
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Rimango dell’opinione che lo sforzo per colonnine AC sarebbe meglio fatto da parte di esercizi commerciali, ieri sono stato al cinema e sono arrivato alle 8:15 e andato via alle 11:45.
Sono stato la bellezza di 3 ore e mezza, anche su una AC da 11 avrei caricato 30kWh, poi in questo cinema in particolare ci sono 6 colonnine HPC ma anche su una AC a bassa potenza sarei andato benissimo.
Mah a certi problemi come l’occupazione delle colonnine da parte di auto non in ricarica ci sono soluzioni semplicissime che non capisco perchè non vengano attuate. Multe. Le multe sono bellissime perchè i soldi che raccolgono vanno nelle casse pubbliche. Anche una persona si intelligenza media come me penserebbe di fare un elenco delle colonnine e dire a un vigile “Fai questo giro in bici e fai le multe. Tutto il tempo del tuo turno” In un mese, esageriamo, il problema sarebbe risolto. Nel caso poi che qualcuno insista a occupare colonnine e a prendere multe meglio ancora, altri denari nelle casse pubbliche.
Multe e carro attrezzi, che punisce anche chi è molto ricco.
Le colonnine , specialmente in AC sono circa il 70% dell installato , ma la mia impressione è che dopo averle installate , nessuno è piu interessato a farle funzionare .Altrimenti si sarerbbero prodigati a gestire la manutenzione, la deterrenza con dispotivi elettronici di costo ridotto,( sto depositando un brevetto) e possibile aumento in modo piuttosto semplice della potenta disponibile .
MA NON INTERESSA A NESSUNO
Quando avrai registrato il brevetto, verifica i comuni (magari sul sito PUN ministeriale) che hanno già dotazioni proprie di colonnine AC; magari a loro potrebbe interessare aumentare la potenza col tuo sistema…
Le Polizie Locali. Sempre contro le Polizie Locali. Leggetevi articolo 12 del Codice della Strada e poi mi dite se devono sanzionare solo le Polizie Locali. E poi vi lamentate, in maniera stra giusta, e lo voglio ribadire, in maniera stra giusta, contro giornalisti o pseudo tali, che fanno disinformazione.
Faccio presente che la Smart in foto presenta lo stemma EQ che indica chiaramente che è elettrica ( come la mia)
Davanti alla colonnina andrebbe posizionato un dissuasore mobile (o qualcosa del genere) da sbloccare con la stessa app utilizzata per attivare la ricarica. In Italia è inutile sperare nella buona educazione delle persone…non si fanno scrupoli nemmeno per occupare i posti per i disabili … Cosa ben più grave!
Vorrei però fare un appunto; Marco dice che trattandosi di un paio d’ore lasciava l’auto in ricarica presso le colonnine Hera. Tutto ok, assolutamente lecito. Ma lo scopo non è ricaricare ma usare la colonnina come parcheggio. Poi però critica chi lascia, sempre lecitamente, una plugin in ricarica. Ecco , a mio parere non si fa in entrambi i casi una cosa molto elegante. Le colonnine andrebbero usate solo per caricare e non come parcheggio: se non si ha bisogno di caricare ci si va a cercare un parcheggio normale invece di impedire, anche ” solo per un paio d’ore” a chi ha bisogno del servizio di poterlo usare : non c’è differenza fra il posto occupato dall’auto termica o da quella bev che è parcheggiata per due ore con la batteria al 75% solo per trovare un parcheggio. In entrambi i casi chi arriva non ha posto per fruire di un servizio. Almeno si abbia la decenza di non criticare.
P.s. ho una bev e non parcheggio mai nelle colonnine se proprio non ho bisogno della ricarica.
Il lettore ha segnalato che non poteva ricaricare la propria auto.
E fa quello che un possessore di auto elettrica farebbe: mettere in ricarica la propria auto sfruttando i tempi morti durante l’orario di lavoro. Non stava “rubando” la colonnina di ricarica a nessuno ma esercitava il proprio diritto di automobilista elettrico.
E nella foto si vede anche un lungo cavo di ricarica AC che prosegue oltre la Smart; posso supporre che sia quello della sua auto.
Concordo con Marco Bertelli. Ieri ero a Siena, ed ho potuto valutare dal vivo la situazione disastrosa delle colonnine in questa città. Sono quindi andato sul sito https://www.mobility.enelx.com/it/mappa-stazioni-ricarica ed ho controllato indicativamente quante colonnine cerano in loco, Enel-X dice 55. Ora filtro il risultato e vediamo quante ne ha disponibili, 37. OK dico io, buona parte saranno occupate, nuovo filtro, occupate zero e in manutenzione 15. Ecco, questo è il risultato, e non sono andato a vedere dal vivo quelle abusate. Quindi per Siena il rapporto disponibili/ in manutenzione si avvicina al 50%. Ora vediamo Bagheria (Sicilia) stesso numero di abitanti di Siena, quante colonnine dice ci siano Enel-X? 18, accidenti 1/3 rispetto a Siena, e quante in manutenzione? Una (1). Quindi, risultato finale, se le colonnine ci sono devono funzionare e non essere occupate abusivamente.
Nel mio comune, Cesano Maderno, 40000 abitanti e 0 colonnine di ricarica pubblica.
Una in MAnutenzione e una da 16 kW scandalosamente costosa
statisticamente impossibile trovare il 50 % delle colonnine inutilizzabili . se cosi fosse sarebbero arrivate in redazione di vaielettrico almeno 30.000 segnalazioni ?
Concordo sul fatto che molte siano spente o inservibili (in stile enel x, dove appena dopo aver connesso il cavo appare il messaggio “in manutenzione”),
ma a mio avviso mancano le fast (almeno di 100kw), e a prezzi accettabili e non ostili (come vuole chi li gestisce) ostili all’auto elettrica.