Le batterie secondo VW. La Casa tedesca ha diffuso un breve tutorial per spiegare come funziona il cuore del suo nuovo modello, la ID.3. La Volkswagen lo descrive come “un sistema-batterie ad alto voltaggio che assomiglia a una barra di cioccolato”. In cui sono connessi 12 moduli di celle. È una spiegazione per profani, non per super-tecnici.
Le batterie secondo VW / La struttura, come una barra di cioccolato

Il sistema di batterie ad alto voltaggio utilizza batterie al litio, usate anche nei telefonini e nei notebooks. Una singola cella è l’unità più piccola all’interno del battery system. Può immagazzinare l’energia e poi rilasciarla di nuovo: 24 di queste celle sono normalmente consolidate in un modulo-batteria. Il numero dei moduli varia poi a seconda delle esigenze e questo assicura la massima flessibilità. Se il cliente chiede più autonomia, più moduli verranno inseriti nel pacco batterie. E più l’automobile costa, ovviamente. Ma la struttura rimane sempre la stessa. Nella Volkswagen ID.3 si può arrivare appunto a 12 moduli, con un’autonomia dichiarata di oltre 500 km. Ne esistono poi altre due versioni, rispettivamente con 300 o 400 km di range. Al sistema si applica un voltaggio fino a 408 volt. Che è assai di più di una presa di casa, che arriva a 220 volt.
Le batterie secondo VW/ La conversione da continua ad alternata
L’elettronica di potenza controlla il flusso dell’energia ad alto voltaggio tra le batterie e il motore elettrico. Convertendo la corrente in continua (DC) stivata nelle batterie in corrente alternata (AC) per la trazione del motore.

Allo stesso tempo, il sistema elettrico 12-volt in corrente continua è caricato a basso voltaggio, usando un DC/DC converter. In un normale sistema a corrente alternata, la batteria è ricaricata con una potenza massima di 11 kW. In corrente continua fino a 125 kW. Ma si può andare anche ben oltre. Dipende da quanta potenza di ricarica può ricevere il pacco-batterie dell’auto. Nella Volkswagen ID.3, per esempio, si arriva a 100 kW. Il che significa che in mezz’ora si può immettere l’energia necessaria a percorrere 290 km. Non male.
Batterie protette e modulari: quanta autonomia ti serve?
La Volkswagen sostiene che la nuova piattaforma tecnica MEB sfrutta al massimo le opportunità offerte dalla mobilità elettrica. Il veicolo può essere praticamente sviluppato attorno alla batteria. In modo da avere spazio sufficiente per qualsiasi pacco-batterie. Questo approccio produttivo offre numerosi vantaggi nel posizionare le varie componenti di trazione.
La struttura piatta delle batterie, disegnata sul pianale, permette anche di ricavare un grande spazio tra i due assi. E quindi un’abitabilità interna mai vista in veicoli di questa categoria. Il contenitore delle batterie, in alluminio, con un telaio protettivo integrato, mette in sicurezza le batterie. Oltre a dotare l’auto di una stabilità ottimale e a consentire di risparmiare peso. L’aerodinamica dell’underbody del veicolo è ottimizzata da altre solide componenti di protezione del pacco-batterie, anche queste in alluminio.
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