Le auto costano troppo, tutte. È falso dire che il problema riguarda solo le elettriche. O calano i prezzi o se ne venderanno sempre meno, come dimostrano i dati di giugno: -17%.
Le auto costano troppo: ne rimane una sotto i 15 mila, nel 2019 erano 49
Nel 2019 c’erano 49 auto sul mercato europeo che costavano meno di 15.000 euro, oggi ne rimane una. Non lo diciamo noi, lo dice il capo per l’Europa di un colosso come Stellantis, Jean Philippe Imparato. È da questo dato che è partita la prima chiacchierata di una nuova serie di VIDEO sul nostro canale Youtube. A discuterne due giornalisti di lungo corso come Mauro Tedeschini e Luca Pagni, che inaugurano così una nuova serie di chiacchierate su temi molto popolari. Serie intitolata non a caso Bar Elettrico, per sottolineare il tono rilassato delle conversazioni, che nelle prossime settimane si apriranno a nuovi ospiti. Compresi voi lettori, che potete suggerire temi da trattare scrivendo a info@vaielettrico.it . Oltre che, ovviamente, commentare le chiacchierate che man mano vi proporremo.
I costruttori hanno cavalcato la moda dei Suv e ora…

L’allarme sui prezzi delle auto, ormai fuori portata per chi ha uno stipendio medio con cui mantenere una famiglia, era stato lanciato anche dal numero uno (in uscita) della Renault, Luca De Meo. Il fatto è che i costruttori hanno la loro parte di colpa: hanno cavalcato la moda dei Suv, perché molto più remunerativi delle citycar, tagliando proprio le utilitarie dalle loro gamme. E ora si accorgono che chi ha uno stipendio normale non guarda più all’auto nuova, ma all’usato. Come confermano i primi commenti al nostro VIDEO. “I prezzi attuali delle auto in generale stanno riscrivendo le regole dell’economia” scrive Giuseppe Corona. “Se non vendo un prodotto abbasso il prezzo, riducendo i margini e poi i costi, come vorrebbero le regole dell’economia politica. Invece oggi le case automobilistiche vogliono recuperare i margini e gli utili non avuti nel passato rifacendosi sul prezzo delle auto attuali e non è proprio la mossa migliore da attuare“. E Paola Bonacini: “Temo che l’auto resterà solo ai figli di papà col trattorino o auto sportiva e altri figli di papà con autista“.
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Onore e merito a questa redazione che finalmente se ne esce con un titolo anticonformista e anticonvenzionale rispetto ad altre editorie online, che finalmente ascolta e comprende le lamentele, le esigenze della gente comune.
Da parte mia, è da almeno il 2020 che continuo a ripetere che i prezzi delle auto sono del tutto ingiustificati, strapompati, che da anni ci sono accordi cartello sottobanco tra le case costruttrici.
Magari appunto la redazione poteva pure spingersi in considerazioni ancora più precise e profonde, ma è forse voler troppo.
Verità assoluta, che le auto, sia endotermiche che elettriche stiano diventando sempre più un miraggio per la gente comune, sia per i prezzi di vendita inarrivabili, sia per i costi di manutenzione sempre più cari e insostenibili.
Oggi troviamo auto addirittura a 3 cilindri con prezzi assurdi, vergognosi, inammissibili.
Forse è per questo che sono nate tutte queste ciclabili che collegano le varie località? in futuro si abbasserà enormemente il tenore di vita al punto che come avviene in altri paesi la bicicletta sostituirà l’auto.
Quali altri Paesi? A noi risulta che sia sempre successo il contrario
Ma perché l’industria delle macchine dovrebbe fare eccezione? Oggi qualsiasi cosa è prodotta in Cina. Credevate fossero stupidi che avrebbero saputo fare una macchina? Chi comprerebbe un TV prodotto in Germania oggi come si faceva prima col Nordmende, Grundig, ecc? L’anomalia c’era prima, non oggi.
Son diventato “cosciente” della mia condizione ridendo con i film sul ragionier Ugo Fantozzi… un’ iperbolica rappresentazione della famiglia media italiana. .
Nei sogni di Fantozzi c’erano cose semplici…e nella sua realtà l’ automobile privata (1 sola) era una piccola utilitaria uso famiglia ed una televisione (1) con cui gua5la partita ed il varietà del sabato sera. .
Il potente marketing ha illuso tutti gli italiani che avrebbero avuto un gran benessere a comprare mille mila oggetti proposti nei “caroselli ” …
Adesso in una famiglia a basso stipendio (che avremmo definito “operaia e proletaria” decenni fa) si ambisce ad avere più automobili, di cui la principale di livello discreto (dal costo superiore a 1 anno di stipendio), varie TV e PC/tablet & smartphone per le necessità di ogni familiare..anche di 7 anni. .e relativi abbonamenti per chiamate ed internet.. poi magari serve la pay TV.. sennò non si vedono gli eventi sportivi. E poi ci vogliono tutti gli elettrodomestici, asciugatrice compresa ..ed i consumi di elettricità in proporzione…e poi ci sono le ferie. magari in posti “istagrammabili”.
Insomma… Il “moderno rag. Ugo” ha tanti sogni & bisogni in più…ma lo stipendio non è cresciuto in proporzione…anzi!
La macchina ovviamente è dopo la casa la più grande spesa che si può dover affrontare..anche perché è sempre più difficile usare mezzi pubblici compatibilmente con lavoro ed impegni personali e familiari…
Due sole strade; o ci si impegna per guadagnare di più (cambiando lavoro…e zona di residenza se Indispensabile) oppure si tagliano le spese più facilmente sacrificabili…
Ed una dignitosa auto di seconda mano è una delle soluzioni più semplici. ..
Ma ricordiamoci (visto che siamo “ospiti ” su Vaielettrico…e quindi Teoricamente interessati a muoversi con veicoli elettrici) che i rivenditori e concessionari hanno giacenze di vetture (ex demo e km0 o poco usate) a prezzi accessibili… E per chi ha le condizioni “giuste” (per possibilità di ricarica comoda e non troppo onerosa .con abbinamenti ed altre facilitazioni) può addirittura essere una forma di alleggerimento della spesa familiare .
Non per tutti…ma molti di più di ora sicuramente….
Damiano ciò che dici è in gran parte vero, però forse in molti casi la situazione è più complessa, la seconda/terza macchina in famiglia è spesso più una necessità che una vera volontà di possesso, come anche tu hai fatto notare fabbriche e supermercati si sono spostati sempre più all’esterno delle città e le “botteghe” di quando io ero piccolo non esistono più come non esistono più fabbriche e uffici nel centro città dove i miei genitori andavano a lavorare a piedi o in bicicletta.
Spesso la seconda macchina in questi casi viene scelta usata e non caso di molte persone anche “oarecchio” usata in quanto oramai anche le usate e le km 0 hanno dei prezzi non certo “popolari” .
La scelta di una BEV usata in questo scenario pur essendo sicuramente molto più competitiva del nuovo, spesso si scontra oltre a una ritrosia culturale (che sicuramente esiste) anche a un costo superiore (sotto i 10000 euro di usate ICE trovi parecchie citycar euro 5 in ottimo stato, di BEV decisamente meno anche perchè le citycar incominciano da poco tempo a esser presenti sul mercato) più i soliti problemi di possibilità di ricarica casalinga e autonomia (se la macchina è dei figli che la utilizzano anche per viaggi “impegnatibi” nei we e in vacanza).
Forse fra qualche anno con maggiore varietà di usato con magari qualcosa sotto i 10000 euro e colonnine meno care e più diffuse, qualcosa si muoverà e anche le BEV citycar potranno essere una valida alternativa, per ora questa soluzione la vedo piuttosto difficile da proporre.
io proprio non capisco.
quello che sta accadendo è banalmente
ma proprio tanto banalmente
l’applicazione pari pari dei dettami del libero mercato e del capitalismo (abbastanza) selvaggio.
siamo stati sbomballati per 30 anni dal tema della “libertà di impresa”
giocando sull’equivoco tutto italiano “libertà = faccio come mi pare”,
l’italiano medio, bassa cultura media, ha abboccato
(ma lo stesso in giro per l’Europa)
e così invece di riformare e aggiustare le storture di un sistema molto ingessato quale quello anni 70 e 80
si è deciso che libero mercato è bello.
gli stipendi italiani sono fermi da 30 anni .
ma la ricchezza complessiva è cresciuta.
quindi per forza, se la torta è più grossa e la fetta che spetta ai più è invariata, allora a qualcuno tocca un fetta ben ben più grande!
ma da italiani ci siamo esaltati per modelli di successo che son diventati straricchi non si sa bene come, e ci hanno sbomballati in TV circa la loro bravura. con la fetta di torta gigante.
e da italiani li abbiamo votati convintamente.
e infine arriva Trump, e per una volta è solo una copia più in grande di quanto gli italiani han visto per primi.
e ora stiamo a lamentarci dei costi dell’auto, ma mai una protesta in piazza: dai su,
così mi ricorda il cavallo Gondrano de La fattoria degli animali…
Mi autocito, articolo sul disastro di Valencia dello scorso anno:
“Nel 2000 in Italia si producevano 1.450.000 autoveicoli (progettati e costruiti in Italia!!). Nel 2012 (la Zoe uscirà l’anno successivo, Tesla nemmeno importava la Model S, la Model 3 è soltanto di 7 anni dopo, sicuramente è sempre colpa delle BEV) la produzione in Italia era scesa a meno di 500.000 autoveicoli. Però continuiamo a dire che è colpa dell’Europa, è colpa delle elettriche cinesi”
Le auto costano troppo e per moltissimi non esiste alternativa, mezzi pubblici carenti, malridotti, frequenza bassa. Milioni di persone non possono farne proprio a meno, salvo pesanti rinunce in termini di vita privata (anche 3 ore al giorno di differenza, passati sui mezzi pubblici).
Io stesso, nel mio piccolo, posso scegliere tra 7 minuti di auto oppure 55 minuti di autobus (a tratta) ma solo durante il periodo scolastico, poi la frequenza cambia e diventano 75 minuti. A tratta. Con il dettaglio che, spesso, dalle 7:30 alle 8:00 sui mezzi pubblici semplicemente non ci sali, l’autista si ferma, non scende nessuno, riparte, fisicamente non si può entrare, capienza superata 15 studenti prima (un po’ come la Metro di Milano dalle 17:30 alle 18:30…).
Soluzioni? Non di questo mondo. Dividendi delle case automobilistiche stratosferici, però licenzieranno. Colpa dei Cinesi, certo, certo. E’ sempre colpa di qualcuno: mai un mea culpa.
Chissà se fra qualche anno, con l’arrivo dei taxi autonomi, magari anche in Europa, non cambierà qualcosa. Ah, si: che non avremo i soldi per la corsa.
Una piccolissima correzione: dividendi stratosferici PER CUI licenzieranno.
Le industrie vengono guidate per fare gli interessi dell’azionista di riferimento, non per la visione industriale a medio lungo termine. Tutti quei dividendi sono stati tolti agli investimenti e all’autonomia finanziaria.
Sono anni che su questo sito, dico, che le persone normali guadagnano poco e non possono permettersi niente di nuovo…
E puntualmente sono stato preso per …pezzente nel peggiore dei casi ( anche se in maniera velata ) e in altri casi mi è stato detto ( molto elegantemente )che nessuna legge dice che :” c’è il diritto ad avere un auto, sostanzialmente se hai i soldi te la compri sennò vai a piedi…
Molti commentatori ( beati loro ) guadagnano bene e spesso non capiscono cosa vuol dire campare una famiglia con 1500€ mutuo/ affitto spese mediche mangiare vestire bollette ecc ecc ecc.. io ho montato il GPL per essere il più green possibile ( per quello che consente il mio portafoglio, di più non si può fare )….. E adesso leggo questo articolo….
Direi che hai ragione al 1000%
Se l elettronica costa si provi a fare utilitarie più spartane. Certo che competere con la Cina è ormai complicato.
Questa dovrebbe essere la lista dei sistemi di assistenza alla guida ormai obbligatori:
Adaptive Cruise Control (ACC)
Collision Avoidance (CA)
Forward Collision Warning (FCW)
Lane Departure Warning (LDW)
Lane Keeping System (LKS)
Automatic Emergency Braking (AEB)
Traffic Sign Recognition (TSR)
Intelligent Speed Adaptation (ISA)
Alcolock
Scatola nera
Rilevamento ostacoli in retromarcia
Blind Spot Assist
Controllo pressione pneumatici
Quanta elettronica si può effettivamente togliere? Probabilmente solo una parte dell’infotainment e la riduzione del costo non so quanto sarebbe significativa.
Il problema è che diversi ADAS possono creare piú problemi di quelli che risolvono se sono difettosi o comunque calibrati male.. Credo che avrebbero dovuto ritardarne l’adozione obbligatoria per dare piú tempo ai costruttori per perfezionarli.
Però sono obbligatori sulle auto di nuova immatricolazione dal 7 luglio 2024 e quindi non si può eliminare molta elettronica come si proponeva in uno dei commenti. Non sono riuscito a reperire informazioni su quanto ha inciso quest’obbligo sul costo delle auto.
Non ho niente di tutto questo sulla mia auto e va come un treno….
Incrociando le dita non sono mai rimasto a piedi per noie che tutti questi sistemi possono dare dato che non li ho….
La macchina voglio guidarla io e nessuno frena, sterza o parcheggia al posto mio.
Bisogna stare attenti e non distrarsi alla guida….
Tutto è utile ma niente è indispensabile….
Però sono obbligatori sulle auto di nuova immatricolazione dal 7 luglio 2024. Il punto è che, essendo obbligatori, non si può togliere molta elettronica (come proposto in uno dei commenti) ipotizzando che sia questa, fra le altre cose, a far lievitare i costi.
Facevano prima a mettere la guida autonoma FSD! Ma avete mai provato a guidare con tutta quella roba abilitata? Sembra di fare palestra per dimagrire….tutta na vibrazione……tutto un dlin dlon per dirti chestai superando i limiti anche di solo 1 Km/h…..maperpiacere tanto vale far guidare la macchina.
Infatti invece di mettere DAZI inutili sarebbe stato meglio sfruttare offerte come quelle di Tesla, disposta pure a condividere il proprio Know-How sull’Hardware/Software del proprio sistema veicolo, nessuno l’ha presa in considerazione…..oppure sfruttare i produttori cinesi perchè oltre alle batterie, che poi verrebbero riciclate in EU per fare nuove batterie, fornissero anche l’elettronica di gestione…..e invece anche li abbiamo messo DAZI inutili che ci sono ricaduti come un martello sui co…….ni!
Auto sempre più care?
Credo sia illuminante quanto detto dall’ex CEO di Renault, Luca De Meo, in un’intervista a Quattroruote pubblicata il 6 settembre 2023 dal Salone di Monaco di Baviera e ancora reperibile sul sito del periodico (https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2023/09/04/luca_de_meo_intervista_monaco_.html – io metto il link, poi alle regole della redazione se lasciarlo o rimuoverlo):
“QR: E la cosiddetta guerra dei prezzi?
LDM: È un tema complesso, perché alla fine hai come la sensazione che tutto il sistema, compresi i media, ti stia spingendo ad abbassare i prezzi. Ma se i costi non si riducono di pari passo, o non hai la prospettiva di abbassarli in fretta, si rischia di creare le stesse condizioni che a un certo punto hanno portato tutti i costruttori europei a essere in difficoltà dal punto di vista economico. Volete un’industria così o volete un’industria che magari vende qualche macchina in meno, ma è sana? Quando sono arrivato alla Renault, la mia scelta l’ho fatta: la dimostrazione è che oggi guadagno come la Renault non ha mai guadagnato in 125 anni di storia, molto di più rispetto a quando facevo un milione di auto in più. Concorrenti tipo Tesla possono permettersi di aggredire i prezzi, ma io penso che dobbiamo essere coerenti con quello che abbiamo fatto negli ultimi tre anni. E non cadere nella trappola dei ribassi.”
Schematizzando un po’ una questione complessa, direi che i costruttori hanno due responsabilità: 1) hanno alzato a dismisura i prezzi in dismisura in età Covid, avendo il coltello per il manico vista la scarsa disponibilità di prodotto da consegnare. Dimenticandosi di abbassarli quando l’emergenza è finita. 2) hanno cavalcato a dismisura la moda dei Suv, dimenticando che si tratta di un prodotto fuori portata per larga parte della popolazione.
In merito al punto 1, i costruttori in periodo Covid si ritrovarono con i lock down che bloccarono le catene di fornitura ormai spostate sull’oriente. Non ricordiamo piú le produzioni bloccate e i piazzali pieni di vetture cui mancavano chip da pochi centesimi, o i modelli speciali venduti senza radio (Toyota)? Quando i lock down finì, i produttori scoprirono che molti fornitori non avrebbero piú applicato i prezzi storici – e nel frattempo la possibile fornitura europea non esisteva piú, uccisa dalla delocalizzazione.
Inoltre voglio sempre rimarcare che tutte le varie normative imposte dai legislatori NON SONO GRATIS !!! Imporre che tutte le auto abbiano contenuti e prestazione (a livello di emissioni, sicurezza, aiuti alla guida, cybersecurity, …) non può far altro che allieare al premium anche le vetture piú piccole.
Quando Tavares avvisava che i costruttori si sarebbero adeguati alle leggi ma il costo sarebbe ricaduto sugli acquirenti molti si sono limitati a commenti sul messaggero, anzichè sul contenuto del messaggio.
Oggi non è piú possibile proporre al mercato un ‘auto semplice ed economica’, non sarebbe legale.
breve inciso sul punto 2: le mode le decidono gli acquirenti, non i produttori. Non posso lamentarmi dei miei gusti perchè sono costosi, direi..
non sono fino a che punto vale il paragone ma nel 1999 ho comprato un ulisse 1900 td abbastanza accessoriato usato di 3 anni 100000 ho dovuto aggiungere 1/4 allo stipendio di un anno ora ho comprato kia ev3 la più accessoriata (non gt) con gancio ho aggiunto allo stipendio 1/5 lavoro sempre nello stesso posto sempre inquadrato uguale un pò di premi e anzianità in più
voglio dire che viaggio con una macchina che ha costi di gestione consumi ma infinitamente minori e una sicurezza ma che è tutta un altra cosa
poi che tanta gente non si può permettere la macchina questa è la realtà ma era già cosi anche nel 1999 un tedesco aveva la golf come 2 macchina da noi la punto era una signor macchina
in effetti stanno aumentando le fasce “deboli” mentre una quota sempre più ristretta sta ancora bene, se non meglio di prima.
ed ancora non abbiamo visto niente…. se si considera che a breve avremo un “deserto produttivo” (sia industriale che artigianale ed agricolo) e per ultimo, come le “bibliche cavallette” , l’impatto dell’automazione + I.A. in tantissimi settori…
Quindi secondo lei la Kia ev3 costa poco? La più accessoriata costa comunque 44.000€ e non parlo della gt line. Se ha aggiunto un quinto dello stipendio di un anno per arrivare a 44.000 significa che siccome un quinto sono 8800 € il suo stipendio dovrebbe essere 35200€ ovvero più di 2900€ al mese. Lei crede veramente che in Italia la maggior parte delle persone abbiano quello stipendio? Così, giusto per sapere
Ma non mi pare “onesto” fare i conti sulla più accessoriata quando si parla di auto per il popolo. Il problema semmai è che un’utilitaria costa molto di più della “Panda da 10.000 €” che si usava come riferimento. Però alla fine è così che funziona l’inflazione: la Panda da 10.000 € che oggi sarebbe considerata accettabile è l’equivalente di 20 milioni di lire. La Uno 60 S se non ricordo male costava né costava 14 di milioni di lire, convertitore alla mano sarebbero 7.000 €, ma non aveva ABS, airbag, aria condizionata. I supporti alla guida li faceva la fidanzata…
Bisogna confrontare il prezzo di un’auto al potere d’acquisto di un operaio o impiegato, diminuito progressivamente dagli anni 80/90..
Viene un po’ difficile messa così.
Ma se le può venire utile nel 2016 ho comprato una Fiesta 1400 100 CV GPL a 12000 € ora il prezzo base per il 100 75 CV 3 cilindri parte da 22000 (20 con le promo).
Non mi pare che abbiano stravolto il veicolo e parliamo di +80% sul costo.
Riferito ad un stipendio seguendo il filo logico e senza entrare in merito al RAL annuale, uno che prendeva nel 2016 1200€ mese ora ne prenderebbe 2000?
Il veicolo e il medesimo solo aggiornato
Guardi che la Ford Fiesta è fuori produzione da ormai due anni e non si trova più neppure a km 0. Le consiglio di aggiornarsi
Infatti, è così…se poi a parità di modello la versione elettrica costa un bel pò di più, hai voglia a perorare la causa del green deal. E’ sempre la solita vecchia questione: è meglio un uovo oggi (auto meno costosa, ma con maggiori manutenzioni future) o una gallina domani (auto più costosa, ma con minori manutenzioni future)? Dipende…ognuno fa i suoi conti…
intatti @Massimo nel mio caso invece che spendere una cifra importante per sostituire il SUV Gasolio con il nuovo Plug-In ho preferito “accorciare” la vettura sfruttando il fatto che la piattaforma nativa Skateboard della BEV mi dava gli stessi spazi (leggermente diversi come distribuzione) però in 20 cm in meno di lunghezza (difatti la mia è un crossover sub_C ) che mi ha consentito un importante risparmio all’acquisto e successivamente importanti risparmi in costi di gestione (nel mio caso massimizzati dal FV messo anni fa… per tagliar di brutto i costi del metano… e ne vado fiero ).
Però Massimo non sempre i clienti scelgono tra le varie motorizzazioni dello stesso modello… io ne ho sempre sentiti che potevan prendere in considerazione auto anche piuttosto diverse tra loro (e nel mio gruppo c’erano all’epoca 16 marchi diversi… ora son 20 ! ) quindi molti possono cambiare il “compromesso” corretto per le loro esigenze e finanze…
Meno male che qualcuno se ne accorge e speriamo si ponga rimedio. Personalmente preferisco comprare auto nuove e tenerle una decina di anni, non compro l’auto come status symbol ma quella che mi serve in base alle necessità. Adesso credo che terrò la mia Niro ibrida , che ha 7 anni, ancora per molto. Le auto nuove costano veramente troppo: anche se non avrei problemi a comprarla e pagarla in un sol colpo non mi va veramente di buttare soldi in un capriccio perché di questo si tratterebbe. L’auto che ho ha tutto quello che hanno le auto nuove, è perfetta e ha solo 60.000km scarsi , posso aspettare tranquillamente per vedere cosa succederà nel prossimo futuro ,in attesa che qualcuno passi dal due al fare, auto normali a prezzi possibili
e non solo il nuovo.
anche l’usato è lievitato non di poco.
quindi anziché comprare due auto nuove una per me e una per la compagna” ogni 7-8 anni, ora ne compriamo una nuova ogni 8 e lo facciamo arrivare a 16 utilizzando il veicolo come prima auto quando fresca (0-8) e come seconda auto quando più datata (8-16), e se cì sarà un figlio o qualche nipote che necessita di auto vi garantisco che la farò arrivare fino a fine vita.
Va te se devo far guadagnare certa gente.
eh c’era bisogno di numero uno per stellantis europa e fior for di dirigenti strapagati per arrivare a quanto comunemente dice l’operaio quando va a fare aperitivo dopo lavoro?
Ma la moda non finisce qua. non paghi di riempirsi le tasche ora le auto le comprano in cina e le rivendono al doppio rimarcandole.. dei geni..
quando poi non ci sarà più la filiera auto e l’indotto ad esse correlato , le persone lasciate a causa “Sicuramente” compreranno l’auto.. e poi che faranno? visto che non vendono più auto importeranno monopattini?
Da questo punto di vista Trump ha più che ragione a mettere dazi, il problema che noi europei siamo in mando a dei falsi libertini completamente in balia dei poteri forti, ormai abbiamo cinesizzato tutte le produzioni , a partire dal petrolchimico, a buona parte delle materie prime, ed ora ad arrivare ai prodotti finiti anche di un certo costo “tipo le auto”.
Mettere però solo i dazi senza imporre ordini stringenti all’ industria interna non serve a nulla se non a tutelare i compensi dei ceo che per un po’ possono fare finta che tutto vada bene. Se non imponi di calmierare i prezzi, di assumere in ogni dannato ruolo e di fare r &d ti trovi lo stesso senza stipendi, auto scarse e poco know how moderno ma con in più nessuna auto economica in giro e nemmeno le batterie da riciclare.
Genio, ti sei accorto che Trump i dazi li mette a noi più che a chiunque altro?
Peraltro non hai idea di quante riunioni abbia dovuto subire per cercare di raggiungere una riduzione costi di pochi centesimi, mentre gli operai erano a fare l’aperitivo..
Il qualunquismo di chi pensa che le auto siano care solo perché i margini sono enormi e’ sconfortante.
Se le auto costassero poco nessuno dovrebbe fare finanziamenti per acquistarle.