
Le auto costano troppo, ormai solo i ricchi possono permettersele
I nostri redditi sono fermi agli anni novanta, ma con i prezzi del 2023, non credete?

Risposta. Le parole di Michele non fanno una grinza: le Case stanno abbandonando i modelli di fascia bassa, nei cosiddetti segmenti A e B. E si concentrano su veicoli sempre più costosi, soprattutto Suv, su cui i margini di guadagno sono molto più ampi. Un trend che riguarda tutte le motorizzazioni, elettriche comprese. Il risultato è che tutta una fascia di potenziali clienti, tra cui i dipendenti a reddito fisso, è costretta a rivolgersi all’usato, come nel caso del nostro lettore. Come rimediare? Forse utilizzando la leva fiscale, diminuendo l’aliquota IVA per i modelli fino a un certo prezzo e inasprendo il prelievo sulla fascia più costosa. In attesa che i miglioramenti tecnologici consentano, anche nell’elettrico, di offrire citycar a prezzi più umani. Con un rischio: se non lo faranno i nostri costruttori, in questa fase ebbri di bilanci sontuosi, lo faranno i cinesi, scalando il mercato a partire dalle fasce più basse.
- Addio Volkswagen ID.3, sarai un fantastico usato: Paolo Mariano mette in vendita la sua elettrica – VIDEO
Vedi il problema è credere che una vettura con 11 anni di vita e 180.000 km, si debba per forza cambiare perché inizia a presentare “qualche acciacco”. Se la vettura può ancora circolare secondo le normative euro vigenti, “qualche acciacco” si può superare spendendo qualche soldino nella propria autovettura, piuttosto che spendere 30/35k minimo per una nuova.
/// se non lo faranno i nostri costruttori, in questa fase ebbri di bilanci sontuosi, lo faranno i cinesi, scalando il mercato a partire dalle fasce più basse \\\ Tanto piú che la “selezione naturale” che ha sfoltito la concorrenza in madrepatria permetterá ai costruttori sopravvissuti di alzare il tiro https://www.bloomberg.com/news/features/2023-06-26/china-s-electric-vehicle-bubble-is-starting-to-deflate
Visto le vendite di Luglio, in Germania BEV vendono sempre più forte (20%)
Nel segmento D (es. Tesla e Vw) e C ( Mg4 ), segmenti dove costa meno prendere l’auto elettrica che termica specie fatti due conti anche sulla gestione
Qui da noi c’è attesa per ribassi e nuovi modelli segmento A e B
PS: qualcuno per caso ha chiesto/capito se stanno iniziando a fare sconti rispetto al listino sulle Opel corsa, un quasi segmento B ?
Gli annunci su autoscout (nuovo/km zero) sono un po confusi..iva non iva.. etc.. non si capisce se si decidono a scendono sotto al prezzo di Mg4 o ancora aspettano
Quindi il dispregiativo giocattoli per ricchi lo darei alle termiche
Le elettriche sono per chideve stare più attento al budget, anche di gestione complessiva
Poi informati, le vendono lo stesso, sempre di più; a Luglio in Germania 1 su 5 del venduto è una elettrica
persino in italia, pur aspettando un calo dei listini, le vendite lentamente crescono
In crescità in tutta europa e non solo; lentamente persino in italia, anche se in attesa di un calo dei listini
Non sapersi adattare alla reltà è un problema psicologico grande
Già scritto più volte : auto elettriche = giocattoli per ricchi. Corretta osservazione di chi ha scritto l’ articolo . Basta vedere i listini e auto medie sotto i 30 ke è impossibile trovarle . Le elettriche peggio ancora. Penso che se le terranno in concessionaria anche dopo il 2035….
Anche li avessi NON spenderei mai e poi mai tutti sti soldi per un auto , è da pazzi !!!
E’ da pazzi per chi non può permetterselo. Per me è da pazzi buttare 5 euro al giorno in sigarette e allora?
Io me lo potrei permettere, ma non lo faccio comunque. Buttare 30000 euro per strada è un atto di follia assoluta.
Quindi che auto possiede adesso?
Concordo in generale sul costo delle auto ma nel 2019 ho scelto una Smart elettrica. Più di 26 mila euro non li avrei messi non sapendo poi la tenuta dell’usato e delle batterie. Ho cominciato a fare preventivi per il noleggio a lungo termine e di rata con un anticipo di 3 mila euro pagavo 230 euro tutto compreso (kasko, eventi atmosferici e gomme invernali). Sostenibili direi, anche neglio di pagare a rate. Ho deciso di cambiare approccio anche al possesso dell’auto…
Qualche anno fa ho visitato per lavoro la fabbrica francese di TRIGANO, costruttore di camper. Ci hanno mostrato e anche fatto salire per ammirarlo un camper di fascia media. Uno spettacolo per un assoluto profano come me! Dopo aver “metabolizzato” ricchezza e bellezza di equipaggiamenti e allestimenti, abbiamo riflettuto sul prezzo di listino (da scontare): 50.000 €. Il paragone immediato è stato con un’auto della stessa fascia di prezzo. Senza doccia, WC, lavandino, ecc. e soprattutto considerando le economie di scala dei due prodotti, è venuto spontaneo chiedersi: ma quanto guadagnano i costruttori di auto??? E vero, hanno prezzi esagerati
Hai ragione ma un camper sotto sotto è poco più di un furgone.
In effetti il centro studi Autoscout afferma che dal 2003 al 2023 i prezzi delle auto nuove sono raddoppiati (+99%), a fronte di un aumento dei redditi del 22%. È un dato di fatto che non c’é stato un aumento uguale degli stipendi. Teniamo conto anche l’inflazione è praticamente rimasta ferma per decenni prima della crisi ucraina. Vorrei capire i motivi reali di questi aumenti ma non ho trovato studi in merito ancora. Ovvio che l’auto elettrica risolto il problema del costo della batteria potrebbe risolvere questo andamento essendo molto più semplice da costruire…
Ps: e in Italia abbiamo pure politici che danno la colpa all’auto elettrica dei prezzi alti delle auto… sigh…
Se il pozzo dove riempi il secchio (elezioni) è inquinato, l’acqua del secchio (politici eletti) sarà inquinata.
Ciao Andrea,
se cerchi qualche grafico dei costi di materie prime (nickel, rame, alluminio, etc, anche litio per un breve momento)
vedi che c’erano aumenti, picchi tra il 50% e il 100% tra 2021 e 2022
quindi c’è stato un picco di:
– costo dell’energia che muove le fabbriche (sino a + 250%)
– costo dei metalli (anche per i costi dell’energia per lavorarli)
– costi (e quasi blocco) della catena logistica (i famosi chip delle auto, ma gli stessi metalli, chi faceva serramenti faceva fatica a trovare l’alluminio)
Entro autunno e fine 2022 tutti questi picchi sono rientrati, si sono riallineati a rialzi più modesti, al massimo in linea con l’inflazione ( +20% o +30%, dipende dall’anno passato con cui la confronti quanto vai indietro)
– le bollette energia sono ridiscese a prezi normali con 6 mesi di ritardo (e ci può stare, nel momento di picco chi erogava enegia a prezzi bloccati è andato in perdita)
– i prezzi delle auto ancora no, e siamo a circa 12 mesi di ritardo; considerando che durante la crisi non hanno venduto in perdita, ma hanno più altro venduto poco, c’è il sospetto che ci stiano ancora un po’ marciando;
– ai costi di investimento per l’elettrico non ci credo più tantisimo, poteva valere dal 2017 al 2021, ad oggi sono abbastanza in pista la maggior parte dei costruttori, e le batterie (tassello europeo che mancherà sino al 2024-2025) comunque le comprano da chi le costruisce in modo efficente; si sono investimenti importanti, ma se li affinchi ai costi di gestione ordinaria sono cosi invalidanti? e allora ogni volta che lanciavano nuove pianali termici aldavano in rosso ?
Purtroppo sgridarli a voce non serve; bisogna sperare che si riformi un buon regime di concorrenza; sono passati 12 mesi..secondo me altri 6 messi massimo e qualcosa si sblocca ( per ora timidamente, piuttosto che abbassare i listini, stanno iniziando a rifare gli sconti.. un 3000e sono già scesi negli ultimi 3 mesi.. ancora poco certo )
PS: vale sia per le termiche che per le elettriche, cosi a spanne mi pare che entrambi ora sono vendute a 1800-2500e ogni 100kg; i prezzi precedenti alla crisi erano 1200-1500e ogni 100kg
con poche eccezzioni ( Pandino termico 1300e x 100kg; Dacia low cost termiche)
PS: pacco batteria completo 60.kwh LPF 420-460.kg (BYD Atto3, Dolphin, Tesla base) credo che siamo già tornati circa a 6000-7000.e di costo industriale a dire tanto, con previsione di trend che ha ripreso a scendere
ancora meno per un pacco per un pacco da 45.kwh per una auto compatta/utiliatria
(la Dolphin mi pare la fanno anche 45.kwh per es.)
Penso sia solo questione di tempo prima che qualcuno integri nella filiere delle sue auto i nuovi costi tornati ragionevoli, ci marci su ancora qualche mese, e si decida a scendere i listini..magari costretto da un competitor Cinese.. almeno spero.. vedremo 🙂
Grazie per le informazioni.
Io ho notato da tempo una cosa simile avvenuta per il mercato delle mtb, tra le così dette muscolari e quelle elettriche. Il divario di prezzo tra le 2 categorie di bici inizialmente era enorme in termini di prezzo (con gli stessi montaggi e caratteristiche ovviamente), elettrica sembrava una bici per la persona attempata e con i soldi. Man mano complice il post pandemia e mille scuse dei costruttori per alzare i prezzi, il divario tra bici normale ed elettrica si è assotigliato moltissimo, naturalmente verso l’alto. Prima un mtb di media gamma con 3000/3500 euro la prendevi, il top di gamma si colloca a sui 5/6 mila. Ora la media gamma parte da 5mila ed il top va anche da 8mila in su, parlo sempre di bici muscolari. Il mercato ora naturalmente si è piantato, chi cambiava la bici ogni 2/3 anni ora non la cambia più. Pensate che la mia mtb presa online nel 2018 o 2019 costava 5mila e qlcs di listino, qualche mese fa misi un annuncio solo per saggiare il mercato e c’era chi mi offriva 4500 euro per un bici di 4/5 anni, prima era impensabile, come massimo potevi prendere 2500. Negli ultimi 3 anni il mercato è assurdo.
Si chiama inflazione e si manifesta (anche) così.
So cos’è l’inflazione ma esiste anche la speculazione, infatti ora non vendono
Verissimo. Ormai le case costruttrici hanno il motto “meglio pochi clienti facoltosi che tanti squattrinati” e su di loro si concentrano. Dopotutto, non sono delle onlus, quindi come biasimarle. A noi proletari ci resta l’usato, a prezzo del nuovo di un paio d’anni fa. Effetto Cuba, stiamo arrivando!
In totale, assoluto disaccordo.
L’azienda ha un ruolo sociale, senza questo non ha alcun senso di esistere.
Il fine non sono le “paccate” infinite di soldi che fanno alcuni ma il miglioramento generale del vivere e convivere umano.
Naturalmente vediamo che la realtà, manipolata da questi gruppi di potere, spinge in altra direzione.
Il riassunto di tutto sta in questa frase a suo modo perfetta “meglio pochi clienti facoltosi che tanti squattrinati” che sconfessa totalmente la loro supposta cultura del lavoro. No, secondo la mia non breve esperienza, non ci sono (o sono rarissimi) gli imprenditori con la cultura, la passione del lavoro… cosa gli spinge è tutt’altro.
Costoro sono i veri “divanisti” che pretendono e prendono senza dare.
A mio parere è anche colpa nostra. Esempio, andiamo in banca e ci propongono di investire quei quattro soldi che abbiamo sul conto corrente, e come tutti vorremmo ottenere rendimenti più alti possibile. Cosa farà la banca che ha raccolto gli spiccioli magari di qualche centinaio di migliaia di piccoli investitori? Pretenderà dalle società a cui hanno dato soldi in qualsiasi forma (azioni, obbligazioni e così via) un ritorno economico massimizzato. Ecco fatto, che le aziende si adeguano a vendere i loro prodotti a clienti che se li possono permettere e disposti a pagare quel qualcosa in più. Questa ipotesi è estremamente semplificata, ma credo che concettualmente non faccia una piega.
Parole sacrosante quelle di Michele!
È da un ventennio che le auto aumentano di prezzo molto più velocemente dell’inflazione (e degli stipendi).
Io ho preso nuova una CMax 7 posti titanium nel 2016, pagata 25k… Adesso non la fanno manco più xchè “poco remunerativa” x Ford (e non è che ne vendeva poche di CMax). Con quella cifra oggigiorno ti prendi forse una Puma, grossa la metà.
Dacia Jogger mi interessa molto, se e quando cambierò la mia, x avere sempre una 7 posti senza dover fare un mutuo…
Michele dai una occhiata a JOGGER (Dacia) nuova macchinone da famiglia attorno ai 20k euro per me anche molto bella
Chissá quanto costerá la Dacia elettrica in arrivo (forse) l’anno prossimo.. https://www.vaielettrico.it/una-mini-dacia-elettrica-in-arrivo-tra-due-anni/
Anni 90…quando un maxicono era degno del suo nome 1800lire…pizza e cinema 30.000lire…festivalbar e Fiorello girava le piazze con il karaoke( trasferta in ciao con amiche per andare a vederlo a Fidenza😁)…prima mia auto Clio 1200cc a benzina 1998 pagata attorno 18000000/19000000 di lire…beveva come un dromedario,andava come un bradipo😂..1998/2013
Che poi me’ venuto in mente i viaggi per andare al mare..fino alla cisa su in 4 tirandola arrivava agli 80kmh..poi in discesa prendeva slancio🥴…alla faccia di chi dice che con elettrico devi andare piano in autostrada😂🖖
Guarda che la Clio era un chiodo ma la punto proprio no. 😄
Secondo me dimenticate tutti un dettaglio: fino a 10-15 anni fa, se entravi in concessionaria con i soldi in tasca, spuntavi uno sconto intorno al 15% o maggiore, soprattutto con le vetture premium. Ora le auto si “vendono” con finanziamenti, leasing, noleggio a lungo termine etc. ed al concessionario non frega nulla se l’acquirente ha i soldi o meno, il prezzo rimane quello. Il rischio d’impresa incombe solo sulla finanziaria (ed il prezzo effettivo sale ancora).
Qualcuno ha persuaso i venditori di auto che una spesa importante come l’acquisto di una vettura potesse seguire la logica delle vendite degli smartphone top di gamma, ovvero crescita di prezzo ad ogni nuova generazione del 15-20% ed indebitamento perenne per comprare l’ultimo dispositivo uscito. Però quel qualcuno era fondamentalmente un pirla (disposizione d’animo assai diffusa nell’area marketing dove sono tutti così simpaticamente estroversi) ed ora si vede la stagnazione del mercato perché qualunque fanatico può passare dalla spesa di 1.000 Euro per uno smartphone a 1.500 per quello nuovo, ma chi ha capacità di spesa di 20.000 Euro per una vettura non può altrettanto facilmente spenderne 30.000.
Lo stesso giochino con l’elettrico, sfruttando gli incentivi e l’entusiasmo, per un po’ ha funzionato, ma ora siamo al redde rationem anche in questo mercato.
L’altro pilastro che è venuto meno è l’impegno che fino a poco fa avevano i marchi premium come Mercedes e Bmw nel tenere alto (artificialmente alto) il valore dell’usato, sicché si spendeva tanto anche in funzione della successiva possibilità di dar dentro l’usato ad un buon prezzo. Impegno sbiadito ed ora, con l’arrivo dell’elettrico, chi spenderebbe 40.000 Euro per un dieselone stellato con 100.000 km sul groppone? E qui bisognerà capire come si strutturerà il mercato dell’usato elettrico in funzione del fatto che batterie ed autonomia stanno migliorando e non è detto che l’usato terrà più di tanto.
Se devo dirla tutta, probabilmente la filiera dovrebbe essere più corta ed i concessionari/dealer che ormai sono i passacarte delle finanziarie dovranno ritagliarsi un ruolo più moderno, posto che ora servono solo ad aumentare il prezzo finale dei veicoli. Anche qui Tesla pare avanti.
“Qualcuno ha persuaso i venditori di auto” …
Non è che sono stati persuasi, se insieme all’auto ti vendo il finanziamento e magari anche l’assicurazione della casa, in pratica ho venduto due o tre prodotti anziché uno al cliente.
È ovvio che sommando i margini dei tre prodotti si possano fare scontistiche più importanti. Questo è il motivo anche poco nascosto per cui alcuni sconti vengono offerti soltanto se si sceglie di optare per il finanziamento.
Il “qualcuno ha persuaso” era riferito al fatto di poter aumentare del 15-20% ogni nuova versione di una vettura, in realtà.
Sul fatto che ormai i concessionari ti vogliano propinare anche prodotti finanziari ovviamente concordo ma, appunto, è un appesantimento della filiera che si traduce in un prezzo più alto.
@Luca : /// probabilmente la filiera dovrebbe essere più corta ed i concessionari/dealer che ormai sono i passacarte delle finanziarie dovranno ritagliarsi un ruolo più moderno \\\ Chissá se alla lunga diventeranno poco piú che “espositori” come nel caso di Tesla..
@Leonardo : /// se insieme all’auto ti vendo il finanziamento e magari anche l’assicurazione della casa, in pratica ho venduto due o tre prodotti anziché uno al cliente \\\ Sí ma se tirano troppo la corda rischiano, alla lunga, di perdere clienti se quelli avveduti si accorgono che ti “rifilano” prodotti di altri settori a condizioni non certo favorevolissime..
“Chissá se alla lunga diventeranno poco piú che “espositori” come nel caso di Tesla..”,
Io addirittura tendo a pensare che, in futuro, si ordineranno le autovetture come si fa con un libro, un mobile od un pc su Amazon.
Io stesso, quando ho preso in NLT la mia Lexus UX, mi sono rivolto ad un’automotive convenzionato con l’ordine degli avvocati che ne aveva diverse quasi in pronta consegna e non ho nemmeno visto la vettura prima di sceglierla (ce ne sono comunque molte nella mia zona). Credo che i tempi in cui si andava a scegliere l’auto con tutta la famiglia siano quasi passati e da qui debba essere rivisto il ruoli dei saloni.
Mi permetto di precisare…oggi se NON fai finanziamenti il prezzo è addirittura maggiore !!!
Il prezzo di facciata sarebbe inferiore, ma alla fine il prezzo pagato sarà comunque maggiore che col pagamento in contanti. Considerando il prezzo delle rate, finanziamento & Co.
E tu dopo aver comprato l’auto col finanziamento e lo sconto, dopo un mese se hai i soldi chiudi il finanziamento. Semplice e perfettamente legale.
Brava “Vai elettrico”
…diminuendo l’aliquota IVA per i modelli fino a un certo prezzo e inasprendo il prelievo sulla fascia più costosa.
Fai una campagna su questo raccomandando che l’emissione CO2 sia minore di 100 così ne usciamo.
L’auto non e’ per tutti, la diffusione massima c’e’ stata, basta.
/// l’auto non e’ per tutti, la diffusione massima c’e’ stata, basta \\\ Sono d’accordo per quanto riguarda le grandi cittá dove peraltro la situazione è cambiata da anni (e meno male..) ma nei centri piú piccoli cambia tutto, bisognerebbe migliorare il trasporto pubblico o se possibile affiancarlo a un sistema di taxi convenzionati e/o altre soluzioni.. Vedi anche https://www.vaielettrico.it/pensate-sempre-alle-citta-alla-provincia/
Qui il problema non è risolvendo il costo che aumenta nella storia della nostra vita come è sempre stato e sempre sarà!il problema si sposta su altro fondamento che tocca tanti tasselli della vita quotidiana ma rischiamo di andare OT!pensate un argomento qualsiasi che possiamo essere soddisfatti ne troverete ben ben pochi!
Caro Michele ma con l’euro lavoreremo un giorno in meno guadagnando di più!!!!
Ma veramente
meno male che c’è l’euro e le normative europee a farci ammodernare almeno il minimo sindacale in tutti i settori
sennò i governanti grotteschi che abbiamo eletto oggi e anche in anni passati ci avrebbe sfracellato ulteriormente, avremmo la moneta come in argentina ora, carta straccia a inflazione libera
il limite è nostro, italica, di come qui votiamo i populisti,
che poi alimentano pure la retorica del caprio espiatorio esterno
Michele hai ragione ma valutando il tuo acquisto più di 10 anni 180.000km a 15.000 euro nel 2023 significa che non hai praticamente usato ancora questa auto che ovviamente avrà qualche problema e magari anche diesel ma non potevi passare a una Dacia che a quella cifra poteva essere quasi nuova
Ciao,c’è un errore nell’articolo. Ho comprato nel 2013 queela scenic che oggi inizia ad avere acciacchi. È stata un’ottima auto media da famiglia e oggi ho ancora esigenze simili, mi serve l’auto per fare anche le vacanze in 4 con i figli che hanno ingombi da adulti. Ma cosa comprare con meno di 30000? Nuovo nulla usato forse ma con almeno 5 anni. Capisco la preposta razionale Dacia,ma da appassionato d’auto vorrei qualcosa di meglio. Se non sarà possibile penserò anche a lei,purtroppo o per fortuna 😉
Per fortuna
Pienamente d’accordo.
Infatti per avere un’auto adatta alla famiglia ho appena preso una multipla di 20 anni.
Lavoro da 25 anni
Verità incontestabile. La maggior parte di coloro che dicono che le elettriche costano troppo confrontano il prezzo di listino di, ad esempio, una Tesla con l’usato di ammiocuggino e ne consegue una differenza del doppio o del triplo. In realtà tutte le auto nuove sono ormai fuori portata per l’italiano medio ad eccezione della Dacia o della Panda per le quali ci sarebbe comunque da fare alcune riflessioni sul rapporto qualità prezzo
Eccomi, proprietario di una Dacia Duster Prestige up GPL comprata nel 10/2021 nuova a 17200€ ( con 1500€ di Rottamazione) , provenivo da una Cmax 1.6 TDCi Titanium e io tutta questa differenza di qualità non l’ho percepita, anzi sensori di parcheggio e telecamere a 360 non le avevo, senza contare android auto e Apple car play, il navigatore c’è ma non lo uso preferisco Waze, e a GPL costa pochissimo, mentre viaggio sotto i 120 e silenziosa.
Proprio quello che intendevo dire ritengo le Dacia ottime auto con un rapporto qualità prezzo eccezionale e poi mi piacciono anche , perché acquistare auto datate a prezzi alti la disponibilità economica è un fattore molto importante facciamo le scelte giuste
Ottime auto è una parolona…ti faccio parlare con un mio amico carrozzaio (peraltro bravissimo) così vi confrontate 🤔
A mio avviso solo 2 le ragioni per cui in UE NON sono più commercializzate auto economiche!
1) Tutte le auto oggi prodotte per il mercato UE sono troppo “belle, rifinite e dotate di optional”: intendo dire che oggi NON posso comprare una auto base che che non ha:
-la vernice metallizzata se non addirittura cangiante
-parti di abitacolo (cruscotto, portiere, baule, …) semplicemente verniciate
-comandi dei vetri elettrici anteriori sui braccioli e non sulla plancia centrale
e tanti altri “elementi” non fondamentali che porterebbero interessanti risparmi.
2) Tutti costruttori legacy continuano a dotare le auto di meccanismi indispensabili, ma molto costosi in quanto tecnologicamente superati: pensate ad esempio al: blocchetto di accensione con bloccasterzo, serratura della portiera, chiave con trasponder e telecomando per aprire le portiere.
Quanto costa il tutto? Una una semplice chiave con trasponder costa molto più di 100€.
Oggi una tessera con trasponder e lettori costa mooolto meno! ad esempio una chiave di una Tesla costa 17,5 € !
Sono d’accordo sulla “mania” degli optional inutili ma non credo che la chiusura / accensione a distanza sia meno costosa (e per dirla tutta, anche piú affidabile..) di quella con chiave fisica.. Il prezzo di ricevitore e attuatori compensa quello di transponder e cilindri delle serrature o sbaglio ? Al limite toglierei il sistema attuale con chiusura tramite telecomando + chiave fisica.. Interessante il prezzo basso delle chiavi Tesla ma puó spiegarsi con le economie di produzione tipiche del marchio, o semplicemente perché hanno ne hanno spalmato il costo su altre voci 🤔
La tendenza delle Case automobilistiche è quella di mantenere il prezzo costante o addirittura aumentarlo, per giustificarlo riempiono di gadget l’automobile. I costi dei gadget alla fine non sono poi così alti come sembra (chiavi fisiche o a scheda poco cambia etc.), ci ha pensato la moda dei SUV ad alzare i prezzi che gli acquirenti sono disposti a scucire per la nuova automobile.